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Le riconciliazione del principio dell’affidamento con la supremazia della legislazione, gli effetti della mancanza nel diritto inglese del corrispondente art

IL LEGITTIMO AFFIDAMENTO NEL DIRITTO TRIBUTARIO INGLESE ED ITALIANO: VALUTAZIONI COMPARATE

3.6 Le riconciliazione del principio dell’affidamento con la supremazia della legislazione, gli effetti della mancanza nel diritto inglese del corrispondente art

dello Statuto del Contribuente

Nel diritto pubblico inglese vige una regola basata sui principi della common law, secondo la quali il Parlamento emette delle norme e quando conferisce alla Pubblica Amministrazione un determinato potere discrezionale, questo deve essere esercitato in maniera ragionevole all’interno delle regole della buona amministrazione riconosciute e

200

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Ciò comporta che il diritto il diritto pubblico inglese non protegge le legittime aspettative dei contribuenti che hanno dato luogo a violazione la legge o che agiscano in modo incoerente anche dichiarando redditi assolutamente contraddittori201.

La partita della fairness e della buona fede nel diritto tributario inglese è normalmente giocata equamente tra Revenue Office e taxpayer202.

Infatti, secondo le indicazioni della Giurisprudenza tributaria britannica203, la condotta di un contribuente non può essere considerata scorretta o unfair nel richiedere l’applicazione dell’affidamento sull’applicazione di una norma fiscale che sia a lui più favorevole rispetto ad altri contribuenti, sempre se l’interpretazione resa dagli Uffici Finanziari sia conforme alla legge.

Purtuttavia deve essere segnalato che i maggiori casi di violazione del principio dell’affidamento della norma sostanziale e formale applicati in ambito fiscale sono applicati alla riscossione dell’imposta.

E’ proprio in questo particolare stadio avvengono i maggiori problemi applicativi della norma formale e sostanziale in cui la discrezionalità della HMRC si manifesta totalmente in ordine alla determinazione del quanto e del quando il contribuente verserà il dovuto, nel senso che l’Amministrazione finanziaria potrà concedere al contribuente il pagamento delle imposte anche in forma rateizzata.

Nel caso Gaines-Cooper204 si rivela in tutta la sua forza il principio dell’affidamento del

201

Al Fayed e others v. Advocat General of Scotland [2004] ScotCS 278, punto 119).

202

Underwriting MFK, Lord Bingham a pag. 892-893 della sentenza, sostiene che perché sussista affidamento deve esservi l’assoluta onestà delle parti.

203

R (Wilkinson) v IRC [2005] 1 WLR 1718 at paragraph 21 per Lord Hoffmann) si riportano le parole dei motivi della decisione secondo cui: it is lawful for the Revenue to make concessions in relation to individual cases or types of case which will, or may, result in the non collection of tax lawfully due provided that they are made with a view to obtaining overall for the national exchequer the highest net practicable return... In particular the Revenue is entitled to apply a cost benefit analysis to its duty of management and in particular, against the return thereby likely to be foregone, to weigh the costs which it would be likely to save as a result of a concession which cuts away an area of complexity or likely dispute; Davies & Anor, R (sull'applicazione della) v HM Revenue & Customs [2010] EWCA Civ 83 (16 febbraio 2010);

204

(R (Gaines-Cooper) v HMRC [2010] EWCA Civ 83, punti 12 a 19 e 59) Il 16 febbraio 2010, la Corte d'appello britannica ha pubblicato decisione del caso Davies, James & Gaines-Cooper) v HM Revenue & Customs [2010]

EWCA Civ 83, relativo a di due casi che al momento sono stati decisi negativamente dalla Corte d'Appello che ha

respinto unanimemente le argomentazioni di Davies James e Gaines-Cooper adducendo che non poteva sussistere violazione del principio dell’affidamento, in virtù del cambio di orientamento che la HMRC aveva avuto in merito alla residenza dei contribuenti e quindi dell’assoggettamento delle imposte. Entrambi i ricorrenti, il sig. Gaines era residente fuori dal Regno Unito dagli anni 1993-2003 in un territorio fiscalmente vantaggioso pur conservando con il Regno Unito forti legami, ed il sig. Davies James era residente in Belgio. Entrambi avevano seguito le indicazioni previste all’interno della guida istituita dalla HMRC di IR20 guida, successivamente sostituita dalla nuova emessa dal dal 6 aprile 2009. Nella sostanza dei fatti questa decisione conferma l’orientamento HMRC secondo la quale i due ricorrenti dovevano essere assoggetti al pagamento delle imposte nel Regno Unito in quanto pur residenti all’estero di fatto non avevano mai spezzato il vincolo con la madre patria.

Tale guida era stata cambiata ed a partire dal 2009 era pienamente operativa. I due ricorrenti sostennero la violazione del principio dell’affidamento proprio sulla circostanza che a loro dire doveva essere applicata la vecchia guida sostenendo la piena applicabilità dei punti 2,7-2,9 del IR20 alle persone che lasciano il Regno Unito, in modo permanente o tempo indeterminato. Tale guida prevede che una persona che abbia lasciato il Regno Unito in modo

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contribuente nell’adeguarsi alla prassi applicativa delle guide tributarie interpretative emesse dalla HMRC, in quanto non sempre il contribuente ha degli specifici riferimenti normativi come accade in Italia, dove al contrario sussiste una vera e propria proliferazione legislativa.

La HMRC emette delle vere e proprie guide applicative, la cui funzione è quella di guidare il contribuente alla giusta applicazione impositiva del tributo.

Ciò è dovuto evidentemente al grado di maturità del contribuente inglese, il quale in mancanza di norme ma solo di precedenti vincolanti della giurisprudenza che possono derogare the statute, si trova esposto spesso alla discrezionalità della HMRC.

Ed è questa la ragione secondo la quale ritengo che l’applicazione del principio dell’affidamento costituisca un elemento importantissimo nella tutela del contribuente inglese, proprio perché è in grado di contrastare anche la unfairness da parte della P.A., ma allo stesso tempo, lì dove si dovesse accertare che il contribuente attraverso questo principio violi il dovere di correttezza nei confronti dell’Amministrazione, questo non potrebbe essere applicato.

Ma quali sono allora quali sono i nuovi presupposti per richiedere il legittimo affidamento nel Regno Unito?

Nel caso Underwriting MFK la Corte ha riconosciuto che il legittimo affidamento potrebbe sorgere sulla base di dichiarazioni formali espletate dalla HMRC e da loro pubblicate, essendo assolutamente ragionevole aspettarsi che l’Autorità Finanziaria agisca con coerenza su quanto dichiarato e pubblicato, a meno che quanto detto non

permanente, per almeno tre anni, sia trattata come non residente nel Regno Unito a partire dal giorno dopo la data della sua uscita, a condizione che l'assenza sia meno di 183 giorni in un anno fiscale. Il Signor Gaines-Cooper aveva scrupolosamente mantenuto le sue visite nel Regno Unito a meno di 91 giorni in media. la HMRC ha sostenuto, tuttavia, che non aveva mai cessato di resiedere nel Regno Unito, limitando la sua presenza fisica. Gli Special Commissioners precedentemente aditi sostennero che il signor Gaines-Cooper non aveva dimostrato di aver

dato un "taglio netto" al Regno Unito - aveva ancora legami sociali, domestici e familiari verso il Regno Unito.

Il caso è stato rinviato alla Chancery Division della High Court, che ha confermato la decisione dei Commissioners. Il ricorrente impugnava la sentenza in Corte d'Appello.

La Corte d'Appello affermò che un inviduo per dimostrare di non essere più residente nel Regno Unito deve dimostrare di averlo lasciato in modo permanente ed a tempo indeterminato. La Corte d'Appello ha ritenuto come l’esistenza di forti legami con il Regno Unito, unitamente al tempo ivi trascorso fisicamente siano circostanza assolutamente pregnanti per la determinazione della residenza fiscale del contribuente,.

Lord Mosè LJ concluse che sui fatti constatati dai Commissari Speciali, signor Gaines-Cooper non era riuscito "a stabilire quella necessaria pausa affettiva e sociale di stare al di fuori del Regno Unito. Ulteriore motivo sul quale fece perno la Corte riguardava la tutela dell’affidamento della vecchia prassi rispetto alla nuova, che il ricorrente ne aveva chiesto l’applicazione. La Corte d'Appello rilevò sul punto che non poteva addebitarsi nulla alla HMRC di aver cambiato ingiustamente la prassi applicativa, in quanto aveva rilevato la sussistenza di una forte evasione fiscale di contribuenti che avevano la residenza all’estero pur vivendo nel Regno Unito, e per tale ragione aveva aumentato i controlli, applicando una certa politica di rigore e su questa base non era applicabile il principio del legittimo affidamento. La Corte d'Appello decise inoltre che una dichiarazione formalmente pubblicata da HMRC poteva essere considerata vincolante. La Suprema Corte il giorno 19 ottobre 2011 confermava la decisione della Corte d’Appello.

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venga sostituito da altre istruzioni, oppure in tutti quei casi in cui il contribuente abbia richiesto un ruling su una determinata applicazione normativa, purchè siano soddisfatte determinate condizioni.

Sulla base di tali circostanze, il contribuente ha il diritto di aspettarsi che HMRC non receda da tale decisione o cambi opinione, magari attraverso la pubblicazione di nuove istruzioni con effetto retroattivo su una determinata questione normativa.

Dopo la sentenza Underwriting MFK, si è diffusa l’opinione che un legittimo affidamento possa sorgere solo sulla base di una dichiarazione espressa pubblicata o altrimenti resa da HMRC attraverso il ruling nei confronti di un contribuente.

Tale circostanza non può essere considerata nella prassi del tutto plausibile, anche se nel caso Unilever la Corte di appello ha dichiarato la sussistenza del legittimo affidamento, in via eccezionale, anche sulla base di patti concludenti tra il Revenue Office ed il contribuente.

Ma a questo punto dobbiamo comprendere e determinare il limite dei patti concludenti e quali sono i presupposti.

Sulla base delle decisioni delle Corti inglesi può sussistere legittimo affidamento in presenza di questi quattro presupposti di base:

a) un ruling o altre dichiarazioni formali di HMRC ad un contribuente particolare; b) Prassi o condotta seguita da HMRC nei confronti di un contribuente;

c) Guida pubblicata da HMRC relativa alla prassi seguita in determinati casi;

d) Prassi e condotte seguite da HMRC nei confronti di particolari classi di contribuenti. Nel primo e nel secondo caso il contribuente ha una aspettativa legittima derivante dalle comunicazioni fattegli dall’autorità finanziaria.

Il terzo ed il quarto caso si riferiscono a situazioni nelle quali la generalità dei contribuenti faccia davvero riferimento alle indicazioni contenute nelle guide pubblicate tanto da creare un effettivo affidamento sulla prassi seguita da HMRC.

3.7 La tutela dei contribuenti, le applicazioni del legittimo affidamento derivanti

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