4.2 Le modalit` a dell’intervento didattico
4.2.6 Sesta lezione: interpretazione dei dati del gioco
La sesta ed ultima lezione, di impianto discorsivo, inizia con la presentazione oggettiva dei dati relativi al gioco in Italia, dei cambiamenti delle strategie di gestione del gioco da parte dello Stato, e delle campagne pubblicitarie adottate. L’insegnante, raccolti tali dati (che abbiamo ampiamente fornito nel primo capitolo), fornisce una panoramica, il pi`u possibile distaccata ed oggettiva, dell’evoluzione del feno- meno del gioco d’azzardo in Italia: dalla gestione diretta alla gestione delle societ`a concessionarie, dal numero ristretto di giochi legali disponibili, alla ampia offerta presente al giorno d’oggi, dal controllo dell’azzardo in mano al ministero dell’Interno al passaggio a quello dell’Economia. In questa fase `e utile dare forza e credibilit`a al discorso con citazioni di documenti ufficiali (quali ad esempio quelli mostrati nel primo capitolo) che testimonino come questi passaggi siano stati determinati da una chiara volont`a politica. Da non tralasciare, nel delineare il quadro oggettivo della situazione, `e inoltre la diffusione delle numerose campagne pubblicitarie (anche qui possibilmente citando i documenti ufficiali in merito, come quelli da noi riportati nel
secondo capitolo). In presenza di un proiettore o di un computer, si possono anche mostrare e commentare gli spot pi`u significativi, in aggiunta a quello del gratta e vinci, gi`a analizzato nella seconda lezione, non dimenticando di sottolineare che per legge al giorno d’oggi pubblicit`a e spot all’azzardo sono proibiti. Il lavoro in questo senso potrebbe favorire diversi approfondimenti in chiave interdisciplinare.
Completato il quadro generale, una prima questione su cui far ragionare la classe `
e la seguente: qual `e l’effetto diretto, e dunque un primo (parziale) obiettivo, di questo tipo di politiche? Non sar`a difficile per gli studenti rispondere che un aumento del numero, della promozione, della distribuzione, della facilit`a di accesso dei giochi legali non pu`o che avere come diretta conseguenza la crescita dei consumi (legali) di azzardo stesso. L’insegnante, a confermare la risposta, mostra il grafico (di nuovo, proiettandolo se possibile) della serie storica del raccolto (se necessario spiegando il significato di tale termine), come quello di figura 1.1. Inoltre questa `e una ottima occasione per parlare dell’euristica della quasi vincita, utilizzata anch’essa come strumento per sostenere ulteriormente la crescita dei consumi. Si possono citare in proposito lo studio del Centro Giovanni XXIII [19] sui gratta e vinci, o ad esempio l’esperimento di Strickland e Grote [32].
A questo punto, cercando di indagare pi`u a fondo, l’insegnante propone di immaginare una motivazione pi`u profonda a questo tipo di scelta politica: perch´e aumentare l’offerta di gioco legale producendo un aumento di consumi? Una risposta che potrebbe emergere dalla classe, anche grazie al fatto che qualche studente potrebbe assimilare il tema della legalizzazione del gioco a quello piuttosto attuale della legalizzazione delle droghe leggere, `e quella dell’ottica antiproibizionista, cio`e della legalizzazione in contrasto al gioco illegale. Come abbiamo visto per`o, se questa fosse la motivazione, la strategia `e stat fallimentare, dato che l’esponenziale aumento dell’offerta di gioco legale si `e tramutata in un vantaggio per le associazioni criminali, che hanno potuto infiltrarsi nel gioco legale e sfruttarne gli alti consumi per ottenere guadagni illeciti o riciclare denaro sporco. L’insegnante dunque pone un’obiezione a questo tipo di motivazione, e la supporta citando quanto scrive la Commissione
Parlamentare Antimafia [31].
Dal dibattito, verosimilmente, emergeranno altri due tipi di motivazione, ovvero quella fiscale (aumentare i consumi di azzardo per aumentare le entrate dello Stato - da sottolineare che in questo caso l’azzardo rappresenterebbe una sorta di tassa nascosta, da cercare di far pagare a pi`u persone possibile) e quella dell’interesse privato (aumentare i consumi per aumentare gli introiti delle societ`a concessionarie). L’insegnante propone di esaminare allora i due grafici 1.2 e 1.3, relativi alle serie storiche dell’erario e del fatturato a confronto con il raccolto, in cui la classe potr`a notare che n´e le entrate fiscali n´e i guadagni dei privati presentano l’alto tasso di crescita che caratterizza i consumi, e che anzi, i due dati rimangono piuttosto stabili. Da questa considerazione si potr`a aprire una nuova fase del dibattito in cui qualcuno tra gli studenti potr`a effettuare due osservazioni fondamentali, fortemente legate fra loro. La prima `e che i consumi devono aumentare non per far aumentare le entrate dello Stato e dei concessionari, bens`ı per far rimanere stabili tali entrate, cio`e per non farle crollare: se si continuasse a far giocare sempre le stesse persone, e agli stessi giochi, ben presto si assisterebbe per varie ragioni ad un calo degli introiti. La seconda osservazione `e che se il raccolto cresce molto, e le entrate di Stato e concessionari no, l’unica possibilit`a `e che crescano molto le vincite dei giocatori. Qui l’insegnante deve precisare che le vincite aumentano in frequenza ma non in entit`a, e lo pu`o fare appoggiandosi ai dati della tabella 1.4 (confronto tra “vincite rilevanti” nel 1994 e nel 2012) od anche ricordando quanto visto per i gratta e vinci nella seconda lezione. Questo si collega facilmente alla prima osservazione poich´e aumentare la frequenza delle vincite non `e altro che un incentivo al consumo.
A questo punto l’insegnante pone all’attenzione della classe una nuovo spunto di riflessione. Se per le concessionarie i guadagni sono, al netto delle normali tassazioni, puliti, si pu`o dire lo stesso delle entrate dello Stato? Cio`e l’attuazione di una tale strategia genera un prezzo da pagare per la collettivit`a, dal punto di vista sociale, della salute, o anche economico? Verosimilmente in questo frangente verr`a suggerito dalla classe il problema del gioco d’azzardo patologico, e l’insegnante potr`a avvalorare
la risposta citando i dati dell’ISS [21]. Da questi si potr`a passare ai costi economici veri e propri, semplicemente costatando che i giocatori patologici devono essere curati dal Sistema Sanitario a spese dello Stato. Qui si possono citare le stime effettuate di tali costi, e metterle in relazione con i dati dell’ISS sulle persone a rischio GAP. Infine, sollevando lo sguardo da una visione prettamente economica ad una pi`u legata all’etica, l’insegnante pu`o leggere alla classe gli articoli della Costituzione citati in chiusura del capitolo 1, e raccogliere le riflessioni ed i commenti degli studenti, che a questo punto avranno a disposizione molti strumenti per elaborare un’opinione consapevole.
Sperimentazione dell’intervento
5.1
L’intervento a scuola lezione per lezione
In questo capitolo riportiamo l’esperienza della sperimentazione del percorso didattico progettato nel capitolo precedente. L’intervento didattico si `e svolto in una classe quarta del liceo scientifico “Salutati” di Montecatini Terme. La classe contava 19 studenti, e ritenuta di buon livello dal punto di vista dei risultati scolastici dal proprio professore di matematica. Le lezioni sono state condotte personalmente da me, con la presenza in classe anche del professore stesso, che ha svolto soltanto un ruolo di osservatore. La durata di ogni lezione `e stata di un’ora. L’accoglienza della classe nei miei confronti `e stata molto buona, tanto che gi`a dalle prime fasi del percorso lo sperimentatore mi sono sentito inserito all’interno delle dinamiche della classe stessa. La classe ancora non aveva affrontato nessun argomento di probabilit`a o combinatoria nei propri studi scolastici di matematica.
L’analisi del percorso sar`a affrontata in questa sezione attraverso un resoconto sulle singole lezioni, per poi passare, nella prossima sezione, alla valutazione dell’efficacia del percorso stesso per mezzo dell’attivit`a di verifica. Anticipiamo che in alcune lezioni, dato che la classe in questione `e una di quelle a cui era stato sottoposto in precedenza il questionario, ci sono stati riferimenti espliciti e sottolineature, relativi a specifiche domande del questionario stesso, per mettere in luce valutazioni corrette
ed errori compiuti.