2.2 Gli spot e gli slogan
2.2.3 Spot vari del 10eLotto
Il 10eLotto `e stato sicuramente tra i giochi pi`u pubblicizzati. Ha fatto la sua comparsa nel 2009, rispondendo a quella esigenza di introdurre modalit`a di gioco pi`u veloci ed immediate, con pi`u alte probabilit`a di piccole vincite. Il 10eLotto infatti si differenzia dal pi`u classico Lotto per due caratteristiche fondamentali: vi sono estrazioni ogni cinque minuti, 24 ore su 24 (invece che tre alla settimana), e vengono estratti venti numeri (invece dei soli cinque del Lotto).
Il primo spot che citiamo `e proprio del 2009. Vediamo una giovane donna ed il suo compagno che vengono serviti ed accuditi da dieci individui vestiti di arancione, che rappresentano i dieci numeri che si possono giocare al 10eLotto. Effettuano un completo trattamento di bellezza a lei, accompagnano la coppia in vacanza facendo da guida turistica e scattando loro fotografie, servono loro la colazione in quello che presumibilmente `e l’hotel in cui alloggiano. Nel frattempo la voce in sottofondo afferma:
“Arriva 10eLotto! Con dieci numeri, il bello dei desideri `e che vengono esauditi, pi`u spesso di quello che credi!
Con dieci numeri il tuo nuovo passatempo `e giocare a vincere! Allora che fai, non giochi?”
Figura 2.3: fermi immagine dello spot del 10eLotto, 2009.
“10eLotto, chi vince sei tu!”.
Questo spot punta molto sul far capire all’audience quale sia una delle innovazioni principali portate dal 10eLotto, e cio`e che col nuovo gioco le possibilit`a di vincere sono maggiori di quanto uno si aspetta. Infatti grazie ai numeri, che simboleggiano il gioco stesso, la giovane coppia pu`o permettersi lussi e vacanze, vedendo esauditi i propri desideri. Osserviamo innanzitutto che il messaggio `e volutamente parziale. Si sottolinea la maggiore frequenza delle vincite, ma non si precisa, di contro, che gran parte delle vincite avr`a premi (come vedremo nella prossima sezione) di entit`a irrisoria o molto bassa, che certamente non possono far “esaudire desideri” come quelli mostrati nello spot. In secondo luogo, con l’affermazione “il tuo nuovo passatempo `e giocare a vincere”, si vuole enfatizzare un altro aspetto cruciale del 10eLotto, cio`e che si pu`o giocare quanto spesso si vuole, e il gioco pu`o quindi, addirittura, essere un passatempo. L’espressione “giocare a vincere” ribadisce, ponendovi di nuovo l’accento, il fatto che le vincite saranno molto frequenti. La successiva “allora che fai, non giochi?”, ricordando molto il “se non giochi non vinci” di vecchia memoria, vuol chiaramente essere non tanto domanda, quanto invito, raccomandazione, a giocare per non farsi sfuggire una cos`ı ghiotta occasione di vincita. Infatti, riprendendo lo slogan, se giochi “chi vince sei tu”. Come per lo spot del Lotto, si cerca quindi di far penetrare nella mente dello spettatore il messaggio che il gioco implichi la vincita. Il che pu`o esser vero in parte, se si interpreta ”vincita” con vincita limitata alla singola o alle poche giocate: come detto infatti una delle caratteristiche chiave del 10eLotto `
se si interpreta, come giusto che sia, “vincita” come differenza globale tra quanto giocato e quanto vinto in termini probabilistici.
Gli altri due spot che citiamo sono leggermente pi`u recenti e piuttosto simili tra loro. In entrambi troviamo il noto comico, attore e presentatore Claudio Bisio, impegnato con degli amici in una partita di biliardino nel primo spot, di ping pong nel secondo. Le partite sono un totale fallimento: nel caso del calcio balilla, si vanta di esser stato, da bambino, un mago del biliardino, ma dopo aver subito un gol si giustifica di non aver potuto continuare ad allenarsi per via dell’et`a e degli impegni; nel caso del ping pong, non pu`o competere per via di un compagno di doppio alquanto scarso. A questo punto, lasciando perdere le partite in corso, attratti da una folla radunata sotto uno schermo, Bisio e tutti gli amici si recano incuriositi all’interno di una ricevitoria, e Bisio esclama:
“Ah ma `e 10eLotto! Basta giocare, e poi guardare l’estrazione sullo schermo!”.
Fa poi il suo ingresso la voce fuori campo, affermando:
“Solo 10eLotto ti offre un’emozione ogni cinque minuti!
Puoi giocare da uno a dieci numeri, e con due euro puoi vincere fino a due milioni!”
concludendo con lo slogan, che nel primo spot `e
“10eLotto, semplice giocare, semplice vincere!”
ed `e rilanciato nel secondo spot con
“10eLotto, giocare `e semplice. Vincere di pi`u!”.
Per quanto riguarda questi due spot, prima di tutto constatiamo il ritorno di Lottomatica all’utilizzo di un testimonial famoso, assente nel precedente spot analizzato. In questo caso `e Claudio Bisio, conosciuto al grande pubblico per aver recitato in molti film di successo, e per aver presentato per molti anni trasmissioni televisive di cabaret. In entrambi gli spot assistiamo ad una situazione ludica (partita
Figura 2.4: fermi immagine degli spot del 10eLotto, 2010/2011.
di biliardino o di ping pong), nella quale per`o il protagonista Bisio non ha successo, o per la mancanza di tempo per allenarsi, o per cause esterne come il compagno poco in gamba. Le due situazioni, per contrapposizione, simboleggiano due importanti caratteristiche del 10eLotto. Questo `e infatti un gioco che non necessita di tempo, pratica od allenamento (quello che `e mancato a Bisio per il biliardino), quindi non si corre il rischio di giocare ed apparire imbranati. Il gioco `e invece rapido, immediato, e soprattutto non richiede particolare abilit`a. Questa `e una caratteristica fondamentale di gran parte dei giochi di nuova generazione: se nei vecchi totip e totocalcio, o nei tradizionali giochi di carte, certe abilit`a specifiche erano comunque richieste, nel 10eLotto (ma anche nel Superenalotto, nei gratta e vinci, nelle slot...) ci`o non avviene, e tutti hanno la possibilit`a di giocare. Inoltre il 10eLotto, attraverso la alta frequenza delle vincite, elimina la difficolt`a di vittoria a causa di fattori esterni eccessivamente penalizzanti (il compagno scarso a ping pong), che si riscontra in altri giochi pi`u tradizionali come ad esempio nelle classiche lotterie con premi enormi ma possibilit`a di vincita quasi nulle. Inoltre la prima frase della voce fuoricampo, “solo 10eLotto ti offre un’emozione ogni cinque minuti”, pone grande enfasi sull’altro cavallo di battaglia del 10eLotto, cio`e il dare all’utente la possibilit`a di giocare sostanzialmente quando e quanto gli pare, senza dover aspettare le estrazioni settimanali. Infatti come gi`a specificato, il format offre un’estrazione ogni cinque minuti in ricevitoria od online e, per legge, di poter giocare fino a venti volte consecutive, cio`e pi`u di un’ora e mezzo. Impossibile non notare come tale presunto argine ai tempi di gioco faccia acqua, da una parte perch´e molto permissivo (un’ora e mezzo di gioco non `e proprio un tempo cos`ı breve), dall’altra perch´e facilmente aggirabile: dopo venti giocate basta saltarne
una, attendendo dieci minuti invece che cinque, e si pu`o proseguire indisturbati. Il 10eLotto si propone quindi di nuovo come gioco competitivo che diviene passatempo, intrattenimento, per il quale non c’`e bisogno di preparazione, allenamento, fatica, e che ripaga il giocatore con numerose vincite. Torna a farsi vedere poi, come nello spot del Totip, un richiamo all’entit`a della vincita. Se per il vecchio spot si citava il grande ammontare dei premi fino ad allora assegnati, qua si fa leva invece sull’entit`a della vincita massima: “con due euro puoi vincere fino a due milioni!”. Lo scopo `
e chiaramente quello di illudere il giocatore della grandezza dei premi, quando in realt`a la gran parte delle vincite sono di bassa entit`a. Interessante `e anche l’esempio scelto: non si parla, come sarebbe naturale per semplicit`a, della giocata di 1 euro, ma di 2 euro, quasi a voler indurre inconsciamente lo spettatore a evitare la giocata minima (1 euro appunto) raddoppiando la posta. Se da una parte si cerca di gonfiare l’entit`a delle vincite nelle aspettative dell’audience, dall’altra si torna a sottolineare che vincere `e facile attraverso i due slogan. Entrambi confrontano, come se fossero della stessa tipologia, due “semplicit`a”, quella del giocare e quella del vincere. `E chiaro per`o che una indica la facilit`a di un’azione, l’altra la probabilit`a di un evento, e non sono pertanto in alcun modo assimilabili. D’altra parte, anche se lo fossero, `e del tutto evidente che, in ogni caso, giocare `e ben “pi`u facile” che vincere.
10eLotto: analisi matematica
Il 10eLotto si differenzia dal Lotto per pochi ma significativi particolari. Innanzitutto, come accennato in precedenza, vengono estratti venti numeri e vi `e una estrazione ogni cinque minuti. In secondo luogo il giocatore non deve dichiarare su quale risultato (ambo, terno, eccetera) scommette, ma sceglie semplicemente i numeri da giocare. Se ne possono giocare, come nel Lotto, da uno fino ad un massimo di dieci, e si vince in base a quanti numeri si indovinano tra i venti estratti. Gli esiti sono quindi rappresentati da un numero da “0” a “10”, ovvero la quantit`a di estratti indovinati. Per ogni euro giocato, i premi sono indicati nella tabella 2.3, fornita da Lottomatica, in funzione della quantit`a dei numeri giocati e degli esiti.
“0” “1” “2” “3” “4” “5” “6” “7” “8” “9” “10” 1 3e 2 14e 3 2e 45e 4 1e 10e 90e 5 1e 4e 15e 140e 6 2e 10e 100e 1000e 7 1e 4e 40e 400e 1600e 8 1e 20e 200e 800e 10000e 9 2e 10e 40e 400e 2000e 100000e 10 2e 5e 15e 150e 1000e 20000e 1mlne
Tabella 2.3: entit`a delle vincite del 10eLotto per ogni euro scommesso, in funzione della quantit`a di numeri giocati (in verticale) e dell’esito (in orizzontale).
Come si pu`o vedere, giocando almeno 7 numeri, sorprendentemente si vince anche facendo “0”, cio`e non indovinandone nessuno, secondo una politica chiaramente volta ad aumentare la frequenza delle vincite. Ovviamente, a parit`a soldi scommessi e di esito, avendo giocato pi`u numeri si vince di meno (eccetto, com’`e naturale, per l’esito 0). `E importante sottolineare che le vincite non sono cumulabili, cio`e se ad esempio si giocano cinque numeri e se ne indovinano quattro, si vince solo il premio massimo, ovvero quello relativo all’esito “4”, e non anche quelli degli esiti inferiori “3” e “2”.
Cerchiamo allora di ricavare, analogamente a quanto fatto per il gioco del Lotto, la tabella delle probabilit`a di vincita relative al 10eLotto. La probabilit`a P (n, k) di vincere con esito “k”, avendo giocato n numeri (dove 0 ≤ k ≤ 10, 1 ≤ n ≤ 10 e
k ≤ n), `e la probabilit`a di indovinare esattamente k numeri tra i venti estratti, giocandone n. Si potr`a ricavare quindi con una formula analoga alla 2.1 del paragrafo precedente, sostituendo opportunamente il 20 al 5:
P (n, k) = 90−n 20−k · n k 90 20 . (2.4)
Al variare di k e n, tralasciando le coppie (n, k) che non comportano vincite, si compila la tabella 2.4 delle probabilit`a di vittoria (per comodit`a riportiamo i reciproci di tali probabilit`a), analoga a quella esposta per legge sul sito web di Lottomatica. Naturalmente, essendo la giocata determinata esclusivamente dalla scelta di quanti (e ovviamente quali) numeri giocare, cio`e del parametro n, possiamo
“0” “1” “2” “3” “4” “5” “6” “7” “8” “9” “10” 1 4,5 2 21 3 8,8 103 4 5,6 32 527 5 4,2 16 130 2835 6 10 53 574 16063 7 6,2 28 200 2754 96380 8 8,2 91 828 14285 615349 9 11 50 333 3772 80093 4204885 10 14 30 161 1348 18804 486565 30963246
Tabella 2.4: reciproci della probabilit`a di vincita al 10eLotto, in funzione della quantit`a di numeri giocati (in verticale) e dell’esito (in orizzontale).
calcolare la probabilit`a di una qualche vincita (cio`e di ottenere un premio) e la speranza matematica, in funzione del solo n. La probabilit`a P10eL(n) di ottenere un premio avendo giocato n numeri, sar`a ottenuta come
P10eL(n) =
X
k∈Ω(n)
P (n, k) (2.5)
dove, dato n, Ω(n) `e l’insieme degli esiti che danno un premio (ad esempio se n = 4, Ω(n) = {2, 3, 4}). Immaginando di avere a disposizione un budget di 1 euro, avremo poi che la speranza E(n) `e data da
E10eL(n) = X
k∈Ω(n)
P (n, k) · premio(n, k) (2.6)
dove premio(n, k) `e la vincita associata alla coppia (n, k). Da questa ricaviamo la tabella 2.5, che indica come ogni giocata di 1 euro abbia una speranza di circa 2/3. Per la legge dei grandi numeri, questo vuol dire che a lungo andare, con altissima probabilit`a il giocatore vedr`a ridursi il proprio budget, smentendo categoricamente lo slogan dello spot del 2009 “10eLotto, chi vince sei tu”. Allo stesso modo, giocando anche 5-10 euro, le vincite tali da valere una lussuosa vacanza per due persone sono quelle con un moltiplicatore dell’ordine (a star bassi) di almeno 200, che hanno una probabilit`a che va dall’1/800 in gi`u, dunque non proprio cos`ı abbordabili. Sono invece pi`u probabili vincite dal moltiplicatore basso o neutro (cio`e che restituiscono indietro
n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 E10eL(n) 0,66 0,66 0,66 0,66 0,65 0,63 0,66 0,66 0,66 0,64
Tabella 2.5: speranza matematica nel 10eLotto, in funzione della quantit`a di numeri giocati.
la somma scommessa): giocando un numero si vince con probabilit`a P10eL(1) = 2/9,
ma solo il triplo della posta, con 4 numeri si vince con probabilit`a
P10eL(4) = 1 5, 6+ 1 32 + 1 527 ≈ 0, 212 (2.7)
ovvero poco pi`u di una volta su cinque, ma come `e facile intuire, la gran parte delle volte facendo “2” (per la precisione circa 5,60,21−1 ≈ 0, 85, cio`e l’85% delle volte). Similmente giocando cinque numeri si vince con probabilit`a piuttosto alta:
P10eL(5) = 1 4, 2+ 1 16 + 1 130+ 1 2835 ≈ 0, 309 (2.8)
ovvero poco pi`u di tre volte su dieci, ma quasi il 77% delle volte si ottiene come premio della vincita esattamente la posta giocata (cio`e data la vincita, si vince col “2” con probabilit`a 4.20,309−1 ≈ 0, 77), finendo in pari. Delle restanti volte in cui si vince, nel 21% dei casi si vince solo quattro volte la posta facendo “3”, e solo nel 2% dei casi si vince 15 o pi`u volte la posta col “4” o col “5”.
Riguardo ai due spot con Bisio invece, nei cui slogan (“semplice giocare, semplice vincere”, “giocare `e semplice, vincere di pi`u”) si paragona la semplicit`a del giocare a quella del vincere, abbiamo gi`a fatto notare come si faccia leva su una sottile ambiguit`a, dato che in un caso si parla di semplicit`a come facilit`a di un’azione, nell’altro di un’alta probabilit`a. Ebbene, non solo giocare `e ovviamente pi`u semplice che vincere, ma se interpretiamo “vincere” con “vincere a lungo termine” come sarebbe giusto fare, il dato sulla speranza mostra come tale esito sia non solo difficile, ma molto improbabile.