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Studiare i SNS come piattaforma di azione politica dei cittadini Wu (2009) analizza i contenuti che i ‘fan’ di Barack Obama hanno

Nel documento strumenti per la didattica e la ricerca (pagine 43-46)

2.3 Le esperienze di ricerca sociale sui SNS: direttrici d’indagine attualmente, le esperienze di ricerca sociale sui sns, in italia e all’estero,

2.3.3 Studiare i SNS come piattaforma di azione politica dei cittadini Wu (2009) analizza i contenuti che i ‘fan’ di Barack Obama hanno

la-sciato sulla sua pagina-profilo di Facebook durante la campagna per le presidenziali ’08. i risultati di questa ricerca mostrano che i cittadini-fan di Obama argomentano la loro approvazione alle performance del candidato e che le proposte di mobilitazioni, cause o azioni di campagna sono decisa-mente residuali. ad un risultato simile giunge qualche anno prima lo studio di Byrne (2007) su Blackplanet, un sito di social network in cui le discussioni – che riguardano soprattutto issues care alla black community – propongono solo raramente azioni politiche offline, come la partecipazione ad una ma-nifestazione o l’adesione ad una petizione. nello studio di zhang, Johnson, seltzer, Bichard (2010) l’uso dei sns non si rivela significativamente

associa-28 cfr. anche cap. 1 del presente volume.

29 sulle lifestyle politics, cfr. capp. 7 e 8 del presente volume.

to a forme di partecipazione politica manifesta30 (che invece sembrano essere incoraggiate dalle discussioni interpersonali offline). la frequenza d’uso dei sns risulta collegata all’attivismo politico online ma non alle attività politi-che tradizionali anpoliti-che nella ricerca di Baumgartner e morris (2010).

Facendo ancora riferimento alle ricerche svolte nel contesto nordame-ricano, osserviamo però che, quando le unità d’analisi sono i giovani stu-denti universitari, i risultati rivelano un’associazione positiva tra l’attività politica su Facebook, l’esposizione alle attività politiche degli ‘amici’ e la partecipazione politica offline (in particolare il voto, il volontariato, l’ade-sione a petizioni) (Vitak, zube, smock, carr, ellison, lampe 2009; Bode 2008; Kim Geidner 2008).

il nostro paese sconta ancora un profondo ritardo nella ricerca sulla re-lazione tra l’uso dei sns e l’azione politica offline.

dalla già citata ricerca swg (milic, marchetto 2009) sappiamo che gli italiani net-politicizzati usano più spesso degli altri social networkers i sns per l’attivazione politica in contesti locali31. e di fronte al primo Vday made in Italy di Beppe Grillo – che però nasce a partire dai meetup, tecnologie di rete diverse dai sns – è stata realizzata, sempre per l’swg, una ricerca che ha utilizzato tecniche di etnografia online e interviste in profondità sommi-nistrate faccia a faccia ai partecipanti durante alcuni eventi in quattro città italiane (milic 2008).

Questo vuoto di ricerca sul rapporto tra l’uso di Facebook & co. e l’at-tivazione politica offline, in italia, si unisce alla contraddizione dei (pochi) risultati disponibili nelle ricerche statunitensi. come abbiamo sottolineato in apertura, infatti, le indagini svolte sugli studenti universitari e quelle che si concentrano su campioni più eterogenei in termini di età e di livello di istruzione portano a risultati diversi e, nel secondo caso, ci descrivono un attivismo politico confinato alla rete, quasi un’attualizzazione della ‘di-sfunzione narcotizzante’ di cui parlavano lazarsfeld e merton nel 194832.

la costruzione di una base empirica più solida sulle occasioni in cui i sns vengono usati nella gestione delle forme di partecipazione politica manifesta si rivela quindi necessaria. soprattutto di fronte a casi di mobili-tazione che in italia, tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, hanno trovato su Facebook uno spazio di organizzazione, di sostegno e di visibilità, come il

30 si prende parte alla vita politica quando si esprimono le proprie richieste, votando, andan-do ai cortei, firmanandan-do una petizione, aderenandan-do a varie iniziative di protesta. ma anche quan-do, pur senza entrare direttamente nella vita politica, non si è indifferenti a quanto avviene sulla scena pubblica, quando si guarda, si legge, si ascolta con interesse quello che fanno gli attori politici. Questa distinzione tra dimensione comportamentale e attitudinale della par-tecipazione politica ha portato all’utilizzo delle definizioni di «parpar-tecipazione manifesta» e di «partecipazione latente». per un approfondimento, cfr. sani 1996; pasquino 1997; raniolo 2007.

31 cfr. cap. 3 del presente volume.

32 individuando nell’espansione delle comunicazioni di massa il rischio, per i cittadini, di di-stogliere le loro energie dalla partecipazione attiva e di trasformarle in conoscenza passiva.

No-Berlusconi Day33 e L’Isola dei Cassintegrati34. la novità di queste mobilita-zioni politiche, però, non è data solo dall’uso di Facebook. si tratta di casi che emblematizzano le trasformazioni contemporanee dell’impegno po-litico: sempre più slegato dall’appartenenza alle organizzazioni politiche;

frutto di convinzioni personali, del processo di individualizzazione del

‘politico’; fondato su relazioni sociali primarie più che su progetti struttu-rati; legato a momenti puntuali e circoscritti di mobilitazione collettiva35. i siti di social network rappresentano, per la ricerca sociale sulla partecipazio-ne politica, un potente indicatore della capacità di apertura e aggiornamen-to di concetti e meaggiornamen-todi, perché si configurano come spazi socio-tecnologici in grado di abilitare le forme di un impegno politico che si è trasformato a prescindere da internet. come l’impegno politico contemporaneo, anche i sns richiedono infatti un investimento individuale e autonomo in reti sociali che non esauriscono l’appartenenza del soggetto, mettono in contat-to persone che già si conoscono e ospitano gruppi/pagine ‘biodegradabili’, attivabili per una contingenza o emergenza. in altre parole, e senza cedere a facili determinismi tecnologici, i sns potenzialmente sono in grado di ac-compagnare una trasformazione – quella delle forme della partecipazione politica manifesta – iniziata indipendentemente dalla novità tecnologica.

ma solo l’esperienza di ricerca potrà fornire risposte sulle attualizzazioni di questa potenzialità.

33 il No-Berlusconi Day del 5 dicembre 2009 è stata un’iniziativa di protesta lanciata da Facebo-ok per chiedere le dimissioni del presidente del consiglio.

34 L’Isola dei Cassintegrati è un gruppo Facebook, nato dopo l’occupazione dell’isola dell’asi-nara da parte dei cassintegrati della Vinyls di porto torres, che ha ottenuto molta visibilità sui media di massa ‘inseguendo’ le grammatiche del format televisivo L’Isola dei Famosi.

35 per un approfondimento sulle ‘attualizzazioni’ della partecipazione politica, cfr. capp. 7 e 8 del presente volume.

r. Bonesu

S. Vicari

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Nel documento strumenti per la didattica e la ricerca (pagine 43-46)

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