Schema Colomba
5.12 Adige Bacchiglione
5.12.1 Comparto irriguo
Il Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione si estende su una porzione di territorio, deli- mitato a Nord dal fiume Bacchiglione, ad Est dalla confluenza dei fiumi Brenta e Gorzone, a Sud dall’Adige ed in parte dal Gorzone e ad Ovest dalla dorsale Sud-Orientale dei Colli Euganei (fig. 5.12).
Il territorio del Consorzio comprende, in tutto o in parte, la superficie di 31 Comuni, 28 dei quali in Provincia di Padova e 3 di Venezia. Gran parte del territorio consortile è sotto al livel- lo medio del mare, con quote che in alcune aree (soprattutto la parte orientale del Comprenso- rio) risultano depresse di circa 4 m (rispetto al livello del mare), anche a causa del fenomeno della subsidenza56. Inoltre, essendo il confine del Consorzio delimitato dagli argini di importanti
fiumi quali il Bacchiglione, l’Adige e il Gorzone, ne consegue, per il territorio consortile, un
56 La rete scolante consorziale si estende su oltre 600 km di canali ed è dotata di numerosi manufatti idraulici, costituiti principal-
mente da impianti idrovori, sostegni, botti a sifone e sifoni di derivazione. Tra questi risultano di particolare importanza gli im-
pianti idrovori, 31 in totale, tra i quali primeggia l’idrovora di Ca’ Bianca di Chioggia della portata massima di oltre 42 m3/s.
continuo incombente pericolo di sommersione, con un alto rischio idraulico per esondazioni o rot- te degli argini fluviali.
Figura 5.12 - Inquadramento territoriale del Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione
La superficie amministrativa dell’Ente è pari a poco più di 49.000 ettari, all’interno dei qua- li sono presenti 3 Distretti irrigui (tab. 5.47). Il 48% della superficie amministrativa risulta attrez- zata per l’irrigazione, e oltre il 64% di questa superficie (coincidente con quella irrigata) appar- tiene ad unico Distretto, quello di Monforesto.
Tabella 5.47 - Caratteristiche strutturali dell’Ente
Distretto Superfici (ha)
Totale Attrezzata Irrigata
Colli Euganei 6.888 1.312 1.312
Fossa Paltana 15.938 7.200 7.200
Monforesto 26.926 15.214 15.214
Totale Ente irriguo 49.752 23.726 23.726
Sup. amministrativa Ente irriguo 49.037
Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto
All’interno del Consorzio è fortemente diffusa l’irrigazione non strutturata, presente su tut- ta la superficie irrigata consortile (cfr. par. 4.2.1). Infatti, l’Ente non adotta alcun esercizio irri- guo per la gestione delle erogazioni di risorsa ai singoli Distretti. Non si hanno informazioni relativamente ai sistemi irrigui adottati a livello aziendale e alle colture praticate.
Anche nelle aree ad irrigazione collettiva dell’Adige Bacchiglione il mais è la coltura mag- giormente presente (graf. 5.21). Le altre colture principali maggiormente praticate sono la soia e la barbabietola (tra le colture industriali). Interessante è la superficie dedicata alla vite (circa 2.600 ettari), e le ortive in pieno campo.
Grafico 5.21 - Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata
Viste le caratteristiche orografiche del territorio consortile, è evidente come anche l’aspet- to economico dell’Ente, analizzando le entrate monetarie, sia fortemente sbilanciato verso la boni- fica. Infatti, sulle entrate totali, l’attività irrigua incide con una percentuale piuttosto modesta (per- centuale nettamente inferiore rispetto al valore regionale), mentre le entrate derivanti dall’attivi- tà di bonifica, sono predominanti (graf. 5.22).
Grafico 5.22 - Entrate dell’Ente
La tipologia di ruolo applicata è la stessa in tutti e tre i Distretti; esiste un ruolo di tipo monomio, basato sugli ettari irrigati e la ripartizione è la seguente: euro 13,64 per il Distretto Col- li Euganei; euro 14,35 per il Distretto Fossa Pantana ed euro 15,07 per il Distretto Monforesto.
Con riferimento alla struttura tecnico-amministrativa, la pianta organica dell’Ente si com-
8% 6% 19% 4% 63% Altre colture Mais Piante industriali Prati avvicendati, pascoli e altre foraggere Vite
Fonte: Elaborazioni INEAsu dati ISTATCensimento Agricoltura, 2000
86%
7%
7%
Contributi regionali Contribuenza per la bonifica Contribuenza per l’irrigazione
pone in totale di 51 dipendenti. La maggioranza, il 55%, è impiegata nella gestione e manuten- zione degli impianti (24 addetti stabili e 4 stagionali), per il 23% nei ruoli tecnici e il rimanente 22% in quelli amministrativi.
5.12.2 Irrigazione
La risorsa irrigua utilizzata dall’Ente proviene, attraverso 12 opere di presa, da canali che scorrono all’interno del territorio consortile e da cui si originano 7 schemi irrigui (tab. 5.48; tavv. 08 e 13 dell’allegato cartografico).
In merito ai volumi prelevati da tali fonti, non si hanno a disposizione dati misurati, ma informazioni stimate dall’Ente basandosi sulla portata massima assentita (portata di concessio- ne) e sul numero di giorni di effettiva attivazione delle derivazioni, durante l’arco della stagione irrigua57. Tale stima, per l’anno 2004, ammonta ad oltre 36 milioni di m3.
Tabella 5.48 - Fonti di approvvigionamento irriguo a servizio dell’Ente
Corpo idrico Nome fonte Portata Volume Schema irriguo
concessa prelevato (m3/s) (m3/anno)
Canale Bagnarolo Sifone Bagnarolo a Pernumia da 0,522 2.561.112 Bagnarolo -
C. Bagnarolo; Sifone Fonda a Monforesto
Monselice da C. Bagnarolo; Sifone Macello a Monselice da C. Bagnarolo
Canale Battaglia Sifone Berto a Battaglia Terme 0,09 1.010.880 Berto
da C. Battaglia
Canale Bisatto Sifone Ca’ Barbaro a Baone da 0,14 459.820 Bisatto - Colli
C. Bisatto; Sifone Bagnarolo a Euganei
Monselice da C. Battaglia
Canale Gorzone Sifone Beolo ad Anguillara da 5,33 27.400.000 Gorzone -
F. Gorzone; Sifone Papafava a Monforesto
Cavarzare da F. Gorzone
Canale Bagnarolo Sifone Maldura a Pernumia da 0,056 18.000 Maldura
C. Bagnarolo
Canale Bisatto Sifone Motta a Monselice da 0,5 1.900.000 Motta Monselice
C. Bisatto
Canale Vigenzone Impianto di sollevamento Ca’ 1,349 3.066.379 Vigenzone Fossa
Erizzo a Due Carrare da C. Bagnarolo; Sifone Acquanera a Pernumia da C. Vigenzone
Totale Ente irriguo 7,987 36.416.191
Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto
Gli schemi a servizio dei 3 Distretti dell’Ente sono di modeste dimensioni. La rete princi- pale (tutta adduzione) ha uno sviluppo di circa 9,00 km (tab. 5.49)
57 Potenzialmente l’Ente potrebbe derivare risorsa durante tutto l’anno solare poiché non vi sono, nei documenti concessori, indi-
Tabella 5.49 - Schemi irrigui e aree servite
Corpo idrico Nome fonte Volume Schema Rete Distretti
prelevato irriguo principale serviti
(m3/anno) (km)
Canale Bisatto Sifone Ca’ Barbaro a Baone da 459.820 Bisatto - 1,760 Colli
C. Bisatto; Sifone Bagnarolo Colli Euganei Euganei
a Monselice da C. Battaglia
Canale Battaglia Sifone Berto a Battaglia Terme 1.010.880 Berto 0,096
da C. Battaglia
Canale Bagnarolo Sifone Maldura a Pernumia 18.000 Maldura 0,853 Fossa Paltana
da C. Bagnarolo
Canale Vigenzone Impianto di sollevamento 3.066.379 Vigenzone 0,418
Ca’ Erizzo a Due Carrare da Fossa
C. Bagnarolo; Sifone Acquanera a Pernumia da C. Vigenzone
Canale Bisatto Sifone Motta a Monselice 1.900.000 Motta 0,759 Monforesto
da C. Bisatto Monselice
Canale Bagnarolo Sifone Bagnarolo a Pernumia da 2.561.112 Bagnarolo - 2,746
C. Bagnarolo; Sifone Fonda Monforesto
a Monselice da C. Bagnarolo; Sifone Macello a Monselice da C. Bagnarolo
Canale Gorzone Sifone Beolo ad Anguillara da 27.400.000 Gorzone - 2,518
F. Gorzone; Sifone Papafava Monforesto
a Cavarzare da F. Gorzone
Totale Ente irriguo 36.416.191 9,150
Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto
Tutta la rete rilevata a servizio dell’Ente, pari a circa 9,5 km (è stata rilevata anche una piccola parte della rete di distribuzione) svolge funzione multipla (irrigazione e bonifica) ed è costituita, per il 90%, da canali a cielo aperto in terra e, per il 10%, da condotte in pressione in cemento.
Considerazioni conclusive
Date le specifiche caratteristiche emerge che nell’Ente la protezione del territorio è predo- minante rispetto all’attività irrigua. Tuttavia, il rapporto tra superficie attrezzata da infrastrutture irrigue e quella amministrativa presenta un valore, in termini percentuali, superiore a quello riscon- trato in altri Enti veneti.
Le caratteristiche orografiche del territorio, ovviamente, fanno si che la rete scolante con- sorziale abbia uno sviluppo di gran lunga superiore rispetto alla rete irrigua. Infatti la rete rileva- ta, quella principale, raggiunge la lunghezza di alcuni chilometri.
Dall’analisi delle entrate finanziarie, emerge che l’attività irrigua incide in maniera margi- nale, in quanto le entrate derivanti dall’attività irrigua rappresentano solo una minima parte rispet- to a quelle derivanti dall’attività di bonifica.
Tuttavia, nonostante l’Ente si trovi ad operare in un’area in cui il problema maggiore è l’al- lontanamento dell’acqua in eccesso, nel corso della stagione irrigua, si trova spesso ad affronta- re problemi legati alla scarsa disponibilità di risorsa. Un esempio è dato dalle portate transitanti nel Canale Vigenzone, dal quale, molto spesso l’Ente, a causa dello scarso regime idraulico, si trova a prelevare una portata inferiore, di circa 4 volte, rispetto a quella assentita.