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Valli Grandi e Medio Veronese

Schema Colomba

5.10 Valli Grandi e Medio Veronese

5.10.1 Comparto irriguo

Il Consorzio di bonifica Valli Grandi e Medio Veronese si estende nella parte meridionale della provincia di Verona. Il suo perimetro è delimitato da Nord-Est a Sud-Est dal fiume Adige; a Sud dal Tartaro-Canalbianco e ad Ovest confina con il Consorzio di bonifica Agro Veronese Tar- taro Tione (fig. 5.10).

Il Consorzio ha una superficie amministrativa di oltre 60.000 ettari, che ricadono nel ter- ritorio delle Province di Verona e Rovigo e, marginalmente, in territorio lombardo (circa 571 etta- ri in Provincia di Mantova). La superficie comprende il territorio di 26 Comuni, dei quali 22 nel- la Provincia di Verona, 2 in quella di Rovigo e 1 nella Provincia di Mantova.

Figura. 5.10 - Inquadramento territoriale del Consorzio di bonifica Valli Grandi e Medio Veronese

Il Consorzio prevede un unico Comprensorio irriguo, all’interno del quale sono individua- ti 4 Distretti irrigui (tab. 5.40).

Tabella 5.40 - Caratteristiche strutturali dell’Ente

Distretto Superfici (ha)

Totale Attrezzata Irrigata

Bocche di Sorio 24.386 23.174 15.758

Destra Bussè 6.522 6.520 5.470

Sinistra Bussè 10.748 10.575 9.736

Ca’ degli Oppi 1.100 1.100 959

Totale Ente irriguo 42.756 41.369 31.923

Sup. amministrativa Ente irriguo 60.638

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Confrontando la superficie attrezzata con quella amministrativa, il rapporto è del 68%, supe- riore al valore regionale (cfr. par. 4.2.1). Non tutta la superficie attrezzata con infrastrutture irri- gue, nell’anno 2004, è stata irrigata, infatti, il rapporto tra la superficie irrigata e quella attrezza- ta risulta pari al 77%, il più basso della regione.

I Distretti presentano una certa eterogeneità, in termini di superfici: si va dai 1.100 ettari di superficie totale (Ca’ degli Oppi) agli oltre 24.000 del Bocche di Sorio, dove si concentra qua- si il 50% della superficie irrigata dell’Ente.

Anche in questo Consorzio è diffusa l’irrigazione non strutturata (94% della superficie irri- gata) (cfr. par. 4.2.1). Laddove l’irrigazione è strutturata l’Ente adotta 3 differenti esercizi irri- gui: continuo nell’arco delle 24 ore, turnato e a domanda. Per quanto riguarda i sistemi di irriga- zione utilizzati a livello aziendale, risulta che nei Distretti Bocche di Sorio e Ca’ degli Oppi, rispet- tivamente il 7,3% e il 76% della superficie è attrezzata con sistemi a scorrimento. Nelle altre aree il metodo irriguo utilizzato è l’aspersione.

Anche in questo Ente, in merito alle principali colture irrigue praticate, predominano le superfici a mais, seguite da quelle interessate dalle colture industriali tra le quali è preponderan- te la superfice dedicata a soia e tabacco (graf. 5.17). Per le arboree da frutto (inserite nella voce altre colture) la superficie irrigata fa riferimento, quasi esclusivamente, al melo.

Grafico 5.17 - Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata

In riferimento all’assetto economico dell’Ente, prevalgono le entrate derivanti dalla con- tribuenza per la bonifica (4,1 milioni di euro circa) (graf. 5.18).

Grafico 5.18 - Entrate dell’Ente

36% 18% 0,5% 4% 41,5% Altre colture Mais Piante industriali Prati avvicendati, pascoli e altre foraggere Vite

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati ISTATCensimento Agricoltura, 2000

67%

30%

3%

Contributi regionali Contribuenza per la bonifica Contribuenza per l’irrigazione

La tipologia della contribuenza irrigua è unica in tutto l’Ente ed è di tipo monomio, in euro ad ettaro irrigato; tuttavia l’entità del contributo è diversificato tra i Distretti e all’interno degli stessi, con un range che va da un minimo di 26 euro ad ettaro irrigato per il Distretto boc- che di Sorio, ad un massimo di 156 euro ad ettaro irrigato per il Distretto Ca’ degli Oppi (tab. 5.41). Il ruolo irriguo è emesso anche nelle aree con irrigazione non strutturata.

Tabella 5.41 - Contribuenza irrigua

Distretto Contributo monomio

€/ha irrigato

Bocche di Sorio 26 - 109

Destra Bussè 30 - 47

Sinistra Bussè 22 - 60

Ca’ degli Oppi 77 - 156

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Analizzando la pianta organica dell’Ente risultano 69 dipendenti, dei quali 21 con contrat- to stagionale, che assieme ad altri 29 dipendenti sono addetti alla gestione e manutenzione degli impianti. Le mansioni di tipo tecnico sono affidate a 14 dipendenti mentre gli aspetti ammini- strativi dell’Ente vengono portati avanti da 5 dipendenti.

5.10.2 Irrigazione

L’approvvigionamento irriguo dell’Ente avviene attraverso 30 opere di presa che derivano acqua proveniente dal solo reticolo superficiale naturale e artificiale (fiumi, canali e fossi di sco- lo), da cui prendono origine 20 schemi irrigui, la cui rete principale ha uno sviluppo totale di circa 70 km (tab. 5.42).

In totale, la portata massima derivabile (ovvero quella derivante da concessione) per l’uso agricolo è di 20,49 m3/s. Oltre la metà della risorsa concessa all’Ente, 12 m3/s55, si riferisce alle

2 fonti poste sul canale Milani, da cui si originano i due schemi Sorio Monte e Valle e dalle qua- li, inoltre, sono stati prelevati, nel 2004, all’incirca il 60% dei volumi totali dell’Ente. Le 2 fonti sono regolate dallo stesso documento di concessione, in fase di istruttoria per il rinnovo.

La maggior parte degli schemi irrigui è di piccole dimensioni. Quello più importante è lo schema Sorio Valle (tavv. 02 e 12 dell’allegato cartografico), che prende origine dal canale Mila- ni, su cui sono poste 2 opere di presa, rappresentate da derivazione da scarico di centrale elettri- ca. Questa serve, insieme ad altri schemi, il Distretto Bocche di Sorio.

Lo sviluppo totale della rete rilevata, gestita dal Consorzio, è pari a circa 71 km ed è costi- tuita prevalentemente da rete di adduzione, per la quale l’uso multiplo è predominante; la rete secondaria svolge funzione esclusivamente irrigua (tab. 5.43).

55 Il periodo considerato di tale portata va dal 16 aprile al 15 settembre, inoltre, durante l’arco dell’anno solare, le portate conces-

se variano da un minimo di 2 m3/s ad un massimo di 12, che hanno la funzione, oltre a quella irrigua durante la stagione irrigua,

Tabella 5.42 - Sintesi degli schemi irrigui e delle aree servite

Corpo idrico Fonti Portata Volume Schema Rete Distretti serviti (n.) concessa prelevato irriguo principale

(m3/s) (m3/anno) (km)

Canale Milani 1 12,000 18.144.000 Sorio valle 22,853 Bocche di Sorio

Canale Milani 1 12,000 77.760.000 Sorio monte 3,636

Fosso Grande 1 0,150 1.166.400 Fosso Storto 2,504

Fiumicello Piganzo 1 0,250 1.944.000 Piganzo 0,024

Canale Bussè 1 0,150 1.166.400 Recanati 6,996

Scolo Nichesola 1 0,200 1.296.000 Ponte Ferro 0,022

Fiume Adige 1 0,050 388.800 Paina 0,276

Fiume Adige 7 1,407 10.825.488 7 Adige SX Bussè 8,595 Sinistra Bussè

Canale Bussè 1 0,001 7.776 Mazzanta 0,013

Fiume Menago 4 2,289 9.427.104 4 Menago DX Bussè 5,636 Destra Bussè

Canale Bussè 1 1,600 12.441.600 Bragadina 1,115

Scolo Focchiara 1 0,626 388.800 Ponte Rosso 0,004

Scolo Canossa 2 1,635 8.424.000 Canossa DX Bussè 5,402

Scolo Paganin 1 0,175 453.600 Paganin 1,279

Fiume Tregnon 1 0,175 453.600 Tregnon 0,037

Scolo Dugal 1 0,125 972.000 Fossel Del Morto 4,539

Fiume Tartaro 1 0,580 4.510.000 Borghesana 0,832

Idrovia Fissero - 1 0,190 0 Mazzagatta Calandra 3,920

Tartaro - Canalbianco

Fosso Lungo 1 1,325 8.748.000 Finiletto 0,921 Ca’ degli Oppi

Fosso Lungo 1 1.555.200 Montara 0,957

Totale Ente irriguo 30 34,928 160.072.768 69,561

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Tabella 5.43 - Caratteristiche della rete irrigua dell’Ente

Caratteristiche Tipo di utilizzazione Tipologia Lunghezza

tecniche (m) (m) (m)

Irrigua Multipla Canali Canali chiusi Condotte Non

a cielo e/o condotte in specificato

aperto a pelo libero pressione

Adduzione 19.562 30.713 41.664 7.654 957 - 50.275

Secondaria 19.286 - - 19.286 - - 19.286

Distribuzione 1.400 - 7 817 553 23 1.400

Totale Ente irriguo 40.248 30.713 41.671 27.757 1.510 23 70.961

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Il 98% circa della rete è a pelo libero (canali a cielo aperto, canali chiusi o condotte a pelo libero). I canali a cielo aperto sono prevalentemente in terra, mentre quelli chiusi e/o le condotte a pelo libero sono in cemento armato.

Considerazioni conclusive

L’Ente presenta alcune peculiarità, sia dal punto di vista strutturale che gestionale. Infat- ti, nonostante la superficie attrezzata con infrastrutture preposte all’irrigazione indichi un buon

sviluppo dell’attività irrigua, la porzione effettivamente irrigata, in termini percentuali, assu- me il valore più basso della regione, denotando un non ottimale sfruttamento delle potenziali- tà della rete.

Laddove l’irrigazione è strutturata sono adottati 3 differenti esercizi irrigui. Si denota una certa efficienza, da parte dell’Ente, nella pianificazione e nella gestione dell’irrigazione. Tuttavia, dal momento che si conoscono i metodi irrigui adottati dagli agricoltori nelle aree ad irrigazione non strutturata, l’Ente presenta margini di miglioramento dal punto di vista gestionale, attraver- so l’estensione della pianificazione irrigua a tutte le aree irrigate, soprattutto se si considera che le aree ad irrigazione non strutturata rappresentano il 94% della superficie irrigata.