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Pedemontano Brentella di Pederobba

Schema Colomba

5.16 Pedemontano Brentella di Pederobba

5.16.1 Comparto irriguo

Il Consorzio Pedemontano Brentella occupa, in tutto o in parte, il territorio di 34 Comuni dislocati nella porzione Nord occidentale della provincia di Treviso, ad esclusione della zona mon- tana (fig. 5.16).

La superficie su cui ha competenza l’Ente è pari a 65.589 ettari (tab. 5.62), dei quali sol- tanto il 56% circa sono attrezzati. Non tutta la superficie attrezzata, nell’anno 2004, è stata irri- gata (rapporto pari all’88% circa).

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Figura 5.16 - Inquadramento territoriale del Consorzio di bonifica Pedemontano Brentella di Pederobba

Tabella 5.62 - Caratteristiche strutturali dell’Ente

Distretto Superfici (ha)

Totale Attrezzata Irrigata

Irrigazione a scorrimento 13.261 13.261 12.050

Irrigazione di soccorso 1.697 1.697 950

Pluvirriguo Canale Asolo Maser 8.343 8.343 7.405

Pluvirriguo Canale del Bosco 2.215 2.215 2.045

Pluvirriguo Canale di Caerano - Moresca 7.147 7.147 6.265

Pluvirriguo Pederobba 1 e 2 914 914 780

Pluvirriguo Quartier del Piave 2.936 2.936 2.505

Totale Ente irriguo 36.513 36.513 32.000

Sup. amministrativa Ente irriguo 65.589

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

La maggiore superficie attrezzata dell’Ente appartiene al Distretto Irrigazione a scorri- mento (36%), Distretto con la maggiore estensione totale.

In merito ai sistemi di irrigazione utilizzati a livello aziendale prevalgono l’aspersione e lo scorrimento superficiale (tab. 5.63).

Tabella 5.63 - Sistemi di irrigazione prevalenti

Distretti Sistemi di irrigazione (ha) Totale (ha)

Scorrimento Sommersione Aspersione

Irrigazione a scorrimento 12.050 - - 12.050

Irrigazione di soccorso - - 350 350

Pluvirriguo Canale Asolo Maser - - 7.405 7.405

Pluvirriguo Canale del Bosco - 2.045 - 2.045

Pluvirriguo Canale di Caerano - Moresca - - 6.265 6.265

Pluvirriguo Pederobba 1 e 2 - - 780 780

Pluvirriguo Quartier del Piave - - 2.505 2.505

Totale Ente irriguo 12.050 2.045 17.305 31.400

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Su 600 ettari del Distretto Irrigazione di soccorso, non si hanno dati in merito al tipo di sistema irriguo utilizzato. Inoltre, su tale superficie, l’irrigazione risulta essere non strutturata, poi- ché, gli agricoltori utilizzano le acque di colatura provenienti dal Distretto Scorrimento quindi non sono soggetti a turni e inoltre non pagano alcun contributo irriguo. Sulle superfici dell’Ente, in cui l’irrigazione è strutturata, esistono tre diversi esercizi irrigui, turnato, a domanda e con pre- notazione.

A livello consortile, oltre al mais, che si conferma la principale coltura praticata, a diffe- renza della gran parte degli Enti regionali, la superficie irrigua occupata da prati e pascoli occu- pa il secondo posto (valore superiore a quello regionale) (graf. 5.29).

Grafico 5.29 - Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata

Le entrate derivanti dalla riscossione del ruolo irriguo si presentano come la voce princi- pale di bilancio (graf. 5.30), con una percentuale che oltre ad essere quasi il doppio delle entrate per l’attività di bonifica è maggiore di 3 volte il dato regionale. Analizzando l’indice che se ne ricava, rapportando le entrate per l’irrigazione alla superficie attrezzata dell’Ente, è possibile nota- re che con 78 euro ad ettaro attrezzato, l’Ente si pone ai primi posti a livello regionale, assumen- do un valore quasi il doppio rispetto a quello regionale (cfr. par. 4.2.3).

30% 3% 58% 4% 5% Altre colture Mais Piante industriali Prati avvicendati, pascoli e altre foraggere Vite

Grafico 5.30 - Entrate dell’Ente

Il ruolo corrisposto dagli agricoltori, si basa sul sistema irriguo adottato ed è applicato alla superficie effettivamente irrigata63. Per i terreni su cui si fa irrigazione a scorrimento, l’ammon-

tare del ruolo è pari a: 27,55 euro ad ettaro per terreni pesanti, 35,815 euro ad ettaro per terreni a medio impasto e 41,325 euro ad ettaro per i terreni ghiaiosi. Per quanto riguarda i terreni con irrigazione a pioggia, invece, il ruolo è pari a 55,10 euro ad ettaro per i terreni pesanti, 71,63 euro ad ettaro per i terreni a medio impasto e 82,65 euro ad ettaro per i terreni ghiaiosi.

Come quasi ovunque nel Nord Italia, il ruolo pagato dagli utenti che praticano l’aspersio- ne, notoriamente più efficiente, è sempre maggiore rispetto al ruolo pagato da chi fa irrigazione a scorrimento, meno efficiente64. Infatti, la stima dell’ammontare medio del contributo per l’irriga-

zione a scorrimento è pari alla metà (46,00 euro/ettaro) dell’irrigazione a pioggia (92,00 euro/ettaro). Con riferimento alla struttura tecnico-amministrativa, la pianta organica dell’Ente si com- pone in totale di 89 dipendenti, il 65% dei quali è impiegato nella gestione e manutenzione degli impianti (27 addetti stabili e 31 stagionali), il 26% nei ruoli tecnici e il rimanente 9% in quelli amministrativi.

5.16.2 Irrigazione

L’irrigazione dei 7 Distretti è assicurata da acqua derivata dal fiume Piave, attraverso lo schema interconsortile Fener (cfr. par. 4.3.2; tav. 05 dell’allegato cartografico). Il volume totale prelevato dal fiume e destinato ad irrigare anche le superfici dell’Ente, nel 2004, è stato pari a 553 milioni di m3. Trattandosi di una fonte a servizio di più Enti, non è possibile risalire alla quota

parte per questo Ente, ne ai volumi utilizzati, poiché non si hanno a disposizione informazioni sui volumi specifici stagionali.

61%

3%

36%

Contributi regionali Contribuenza per la bonifica Contribuenza per l’irrigazione

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

63 Per la definizione del singolo ruolo applicato l’Ente prende in considerazione la tipologia di terreno (è previsto un indice mol-

tiplicativo pari ad 1 per terreni pesanti, 1,3 per terreni a medio impasto e 1,5 per terreni ghiaiosi); evidentemente si basa sulla attitudine a trattenere l’acqua. Inoltre, per quei terreni in cui è fatta irrigazione a scorrimento si utilizza un ulteriore indice mol- tiplicativo pari a 1,5 nel caso di irrigazione con canalette in cemento armato; mentre per l’irrigazione a pioggia è prevista la ri- partizione delle spese relative all’energia elettrica e all’ammortamento.

64 Tutto ciò, considerando che, così come esplicitato dal Consorzio, per coloro che fanno irrigazione a scorrimento bisogna addizio-

nare al ruolo il risultato di un ulteriore indice moltiplicativo pari a 1,5 nel caso la rete sia costituita in canalette in cemento arma- to, e per coloro che fanno irrigazione a pioggia, vi è da addizionare le spese relative all’energia elettrica e all’ammortamento.

Considerazioni conclusive

L’Ente presenta una buona organizzazione sia strutturale che gestionale. Infatti, dal punto di vista strutturale, tutta la superficie dei Distretti è attrezzata con strutture preposte all’irrigazio- ne, indicando, oltre ad una buona attitudine dell’area all’irrigazione, anche un buon sfruttamen- to delle potenzialità territoriali da parte dell’Ente.

Rispetto ad altri Consorzi, inoltre, le entrate derivanti dalla riscossione del ruolo irriguo si presentano come la voce principale di bilancio, superando in percentuale di 3 volte la media regio- nale. Anche in termini di rapporto tra entrate totali e superficie attrezzata, l’Ente presenta un valo- re tra i più alti a livello regionale.

Inoltre, va evidenziato che, a differenza della maggior parte degli altri Enti, il ruolo irriguo, tiene conto del maggiore uso di risorsa in relazione al tipo di terreno da irrigare e al tipo di manu- fatti con cui è realizzata la rete. Infatti, il ruolo maggiore si ha per quei terreni in cui le perdite di risorsa sono maggiori (ovvero l’irrigazione presenta una minore efficienza).