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Pedemontano Brenta

Considerazioni conclusive

5.7 Pedemontano Brenta

5.7.1 Comparto irriguo

Il territorio del Consorzio Pedemontano Brenta è situato nella parte centrale del territorio regionale. È delimitato dai massicci del monte Grappa e dell’altopiano di Asiago a Nord, dal- l’argine del fiume Bacchiglione a Sud, e da quello del fiume Astico-Tesina a Ovest e dal sistema del torrente Muson dei Sassi ad Est (fig. 5.7). La sua superficie interessa, in totale o in parte, il territorio di 54 Comuni ricadenti nelle Province di Padova, Treviso e Vicenza.

Figura 5.7 - Inquadramento territoriale del Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta

La superficie amministrativa del Consorzio è pari a 70.933 ettari ed è suddivisa in 5 Distret- ti irrigui (tab. 5.24).

Tabella 5.24 - Caratteristiche strutturali dell’Ente

Distretto Superfici (ha)

Totale Attrezzata Irrigata

Canale Industriale 5.238 2.207 2.207

Destra Brenta 36.865 18.492 18.492

Risorgive sinistra Brenta 2.930 1.138 1.138

Sinistra Brenta 12.308 9.628 9.628

Tesina Bacchiglione 3.193 750 750

Totale Ente irriguo 60.534 32.215 32.215

Sup. amministrativa Ente irriguo 70.933

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

I 5 Distretti occupano, nel complesso, l’85% della superficie amministrativa dell’Ente, men- tre quest’ultima risulta attrezzata da infrastrutture irrigue solo per il 45%, valore inferiore alla media regionale (cfr. par. 4.2.1). Tutta la superficie attrezzata, nel 2004, è stata irrigata. Il 57% della super- ficie attrezzata e irrigata consortile, si concentra in 1 solo dei 5 Distretti, il Destra Brenta.

All’interno dell’Ente vi sono zone con irrigazione non strutturata, circa il 5% della super- ficie totale irrigata (1.550 ettari), concentrate nel Distretto destra Brenta (1.200 ettari), nel sini- stra Brenta (300 ettari) e nel Distretto Tesina Bacchiglione (50 ettari). In queste aree, inoltre, non è noto il sistema irriguo prevalente.

Nella restante superficie, il sistema di irrigazione maggiormente adottato è lo scorrimento superficiale, praticato in tutti i Distretti (77% della superficie), seguito dall’aspersione, presente in 3 dei 5 Distretti (23%) (tab. 5.25).

Tabella 5.25 - Sistemi di irrigazione prevalenti

Distretto Sistemi di irrigazione (ha) Totale (ha)

Scorrimento Aspersione

Canale Industriale 2.207 - 2.207

Destra Brenta 13.599 3.693 17.292

Risorgive sinistra Brenta 862 276 1.138

Sinistra Brenta 6.169 3.159 9.328

Tesina Bacchiglione 700 - 700

Totale Ente irriguo 23.537 7.128 30.665

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

In merito alla gestione, nelle aree ad irrigazione strutturata, il Consorzio adotta l’esercizio irriguo turnato. Dove è presente irrigazione non strutturata, le aziende agricole che intendono avva- lersi della risorsa irrigua resa disponibile dal Consorzio, inoltrano una richiesta di attingimento all’Ente e attingono liberamente.

Per quanto riguarda le colture praticate nei diversi Distretti, l’Ente non dispone di dati di dettaglio (singole colture e superfici). Il turno irriguo di ogni Distretto è riportato di seguito (tab. 5.26).

Tabella 5.26 - Colture prevalenti

Distretto Stagione irrigua (gg) Turno irriguo (gg)

Canale Industriale 25/4 - 21/9 8

Destra Brenta (149 gg) 7 - 14

Risorgive sinistra Brenta 7 - 10

Sinistra Brenta 7 - 8

Tesina Bacchiglione 10

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Pur non rilevando nel dettaglio le singole colture, l’Ente è a conoscenza delle tipologie del- le principali coltivazioni. Infatti, il turno irriguo adottato è determinato in base alla coltivazione del mais e dei prati, presenti in maggior misura (graf. 5.11).

Grafico 5.11 - Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata

In merito alle entrate dell’Ente (graf. 5.12), la porzione maggioritaria deriva dalla contri- buenza per la bonifica (circa 4 milioni di euro) e per l’irrigazione (circa 3,6 milioni di euro).

Grafico 5.12 - Entrate dell’Ente

36% 3% 3% 5% 53% Altre colture Mais Piante industriali Prati avvicendati, pascoli e altre foraggere Vite

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati ISTATCensimento Agricoltura, 2000

41%

8% 5%

46%

Contributi regionali Contribuenza per la bonifica Contribuenza per l’irrigazione Produzione energia

Inoltre, l’Ente ha degli introiti derivanti dalla produzione di energia elettrica (circa 700 mila euro). Infatti, per ridurre le spese di gestione52, il Consorzio si è dotato di 2 centrali idroelettri-

che, ubicate presso Bassano del Grappa, con una produzione annuale di circa 11 milioni di kWh, dei quali il Consorzio vende la parte eccedente il suo fabbisogno53.

Il personale a disposizione dell’Ente è tra i più numerosi a livello regionale, infatti, sono presenti ben 164 dipendenti, dei quali 62 con contratto di tipo stagionale. Il maggior numero di unità lavorative è addetto alla gestione e manutenzione della rete, con 130 unità (tra i quali sono compresi anche i 62 stagionali). Questa esigenza nasce, evidentemente, anche dal fatto che il Con- sorzio Pedemontano Brenta si trova a gestire circa un terzo della rete rilevata a livello regionale (cfr par. 4.3.2 e par. 5.7.2).

5.7.2 Irrigazione

L’acqua viene prelevata dall’Ente sia da corsi d’acqua che dal sottosuolo, attraverso 113 opere di presa (comprese le fonti dello schema Mordini - cfr. par. 4.3.3), delle quali la gran par- te (106) prelevano risorsa di falda attraverso risorgive (vere e proprie sorgenti naturali da cui le acque sotterranee affiorano in superficie e che formano corsi d’acqua naturali o artificiali), poz- zi e trincee drenanti (tab. 5.27). Le altre 7 opere di presa derivano dal fiume Brenta (1), dal tor- rente Astico (1) e dal fiume Tesina (5). Da queste fonti si originano 8 schemi irrigui, compreso quello interconsortile Mordini, che vanno a servire le aree di uno o più Distretti.

Tabella 5.27 - Schemi irrigui e aree servite

Corpo idrico Schema irriguo Rete principale (km) Distretti serviti

Canale industriale Pove 0,410 Canale industriale

Canale industriale Boschi 0,217

Canale industriale Rubbi 0,234

Canale industriale Tronco Basso 6,182

Falda superficiale Risorgive SX Brenta 0,034 Risorgive sinistra Brenta

Fiume Brenta; Colomba Pozzi SX Brenta 478,881 Sinistra Brenta

fiume Tesina; Chiericata - Moneghina Tesina Destra Brenta

falda falde DX Brenta

Torrente Astico; falda Mordinia 1 pozzo - 5 risorgive

Fiume Tesina Longare - Colze’ 2,127 Tesina Bacchiglione

Totale Ente irriguo 488,085b

a Lo schema interconsortile è trattato al par. 4.3.3 b Ad esclusione della rete appartenente al Mordini

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Non sono noti i dati sui volumi concessi e prelevati da tali fonti irrigue mentre per le por- tate concesse si dispone solo delle informazioni relative a 51 fonti, per un totale di 48 m3/s54.

52 Diversi sono i punti in cui la risorsa richiede il sollevamento in quota. Tra fonti che richiedono il sollevamento e veri e propri sol-

levamenti ubicati lungo la rete consortile, il Consorzio si trova a gestire un totale di 48 impianti di sollevamento.

53 Fonte: www.pedemontanobrenta.it.

54 Si tratta solo di fonti ad esclusivo utilizzo dell’Ente, ovvero non è stata considerata la presa sull’Astico che alimenta il Mordini

La rete principale dei 7 schemi irrigui dell’Ente (escludendo la rete del Mordini), ha un’estensione pari a oltre 488 km, a prevalente funzione irrigua, di cui 479 km circa afferiscono allo schema Colomba (tabb. 5.28 e 5.29).

Tabella 5.28 - Caratteristiche della rete dell’Entea

Caratteristiche Tipo di utilizzazione Tipologia Lunghezza

tecniche (m) (m) (m)

Irrigua Multipla Canale Canali chiusi Condotte Non

a cielo e/o condotte in specificato

aperto a pelo libero pressione

Adduzione 39.136 - 34.248 - 2.289 2.599 39.136

Secondaria 439.186 9.763 434.393 6.907 - 7.649 448.949

Distribuzione 331.312 - 179.626 - 135.868 15.818 331.312

Totale Ente irriguo 809.634 9.763 648.267 6.907 138.157 26.066 819.397

a Ad esclusione della rete appartenente allo schema Mordini

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

La rete è costituita prevalentemente (79%) da canali a cielo aperto, di cui non sono note le caratteristiche e si presenta abbastanza interconnessa; il 55% della rete è rappresentata dalla secon- daria. La rete in pressione riguarda prevalentemente la distribuzione e soltanto su 28 km di que- sta sono i materiali (il più utilizzato risulta essere il cemento-amianto).