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Riviera Berica

Schema Colomba

5.11 Riviera Berica

5.11.1 Comparto irriguo

Il Consorzio di bonifica Riviera Berica si colloca nelle aree collinari dei monti Lessini (tributari del torrente Agno e del fiume Retrone), nell’area dei Colli Berici e in zone di pianura e di fondo valle limitrofe, nelle Province di Vicenza, Padova e Verona (fig. 5.11).

Figura 5.11 - Inquadramento territoriale del Consorzio di bonifica Riviera Berica

L’Ente ha competenze su una superficie amministrativa di circa 59.000 ettari, dei quali sol- tanto il 29% sono attrezzati per l’irrigazione, valore questo tra i più bassi a livello regionale (tab. 5.44).

Tabella 5.44 - Caratteristiche strutturali dell’Ente

Distretto Superfici (ha)

Totale Attrezzata Irrigata

Attingimento n. 14 237 215 215 Derivazione n. 01 729 566 566 Derivazione n. 02, 03, 04 2.997 2.570 2.570 Derivazione n. 05, 07 e 08 825 773 773 Derivazione n. 06 242 214 214 Derivazione n. 09 e 10 1.233 689 689 Derivazione n. 11, 12, 13, 14 e 15-B 6.498 5.431 5.431 Derivazione n. 15-A 7.162 5.868 5.868 Derivazione n. 16 213 106 106 Derivazione n. 18 600 435 435 Derivazione n. 19 330 220 220

Totale Ente irriguo 21.066 17.087 17.087

Sup. amministrativa Ente irriguo 58.839

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Il territorio consortile in cui è praticata l’irrigazione è suddiviso in 11 Distretti, la maggior parte dei quali si presentano di ridotte dimensioni (dai 106 ha ai 773 ha di superficie irrigata).

Il Consorzio Riviera Berica è l’unico Ente veneto che ha fornito dati in merito alle coltu- re praticate all’interno dei Distretti. Per uniformità con gli ali altri Enti regionali si è ritenuto oppor- tuno riportare comunque i dati ISTATche, in termini percentuali, si presentano in linea con quan-

to indicato dall’Ente (graf. 5.19).

Grafico 5.19 - Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata

Anche per il Consorzio Riviera Berica, come nella maggior parte dei Consorzi del Vene- to, è fortemente diffusa l’irrigazione non strutturata, presente sul 96% circa della della superfi- cie irrigata (cfr. par. 4.2.1). Nelle aree dei Distretti in cui l’irrigazione è strutturata l’Ente adotta l’esercizio irriguo turnato.

In merito ai sistemi irrigui adottati, per i quali si dispone di dati (747 ettari in totale), pre- vale lo scorrimento, con 295 ettari, seguito dall’aspersione, con 220 ettari, e dall’irrigazione loca- lizzata, con 232 ettari.

12% 8% 47% 20% 13% Altre colture Mais Piante industriali Prati avvicendati, pascoli e altre foraggere Vite

In riferimento all’assetto economico dell’Ente, tra tutte le voci relative alle entrate preva- le la contribuenza per la bonifica, che rappresenta l’80% del totale (2,8 milioni di euro circa) (graf. 5.20), valore superiore di circa 20 punti percentuali al valore regionale. Il contributo per l’irriga- zione invece, sul totale, incide per poco meno di un quarto (0,62 milioni di euro circa).

Grafico 5.20 - Entrate dell’Ente

Con riferimento alla contribuenza irrigua, l’Ente applica il ruolo irriguo, distinguendolo in base al Distretto di appartenenza, al tipo tipo di impianto di approvigionamento e al tipo di distribuzione.

Il tipo di ruolo applicato è binomio ed è composto da una quota fissa che, a seconda del Distretto, varia da 5,98 a 6,53 euro ad ettaro da irrigare, ed in una quota variabile che varia da 22,31 a 134,94 euro ad ettaro irrigato. Inoltre, le aziende che ricadono in aree in cui sono pre- senti impianti irrigui consortili, pur non irrigando, sono tenute comunque al pagamento di un con- tributo fisso, seppur in forma ridotta. Questo perché, pur non usufruendo, per scelta propria, del- l’acqua irrigua traggono vantaggio dall’appartenenza ad un’area con opere consortili e nella qua- le viene mantenuto attivo un sistema irriguo che valorizza il territorio.

Con riferimento alla struttura tecnico-amministrativa, l’Ente ha in totale 52 dipendenti, impiegati per il 48% nella gestione e manutenzione degli impianti, per il 27% nei ruoli ammini- strativi e per il 25% nei ruoli tecnici.

5.11.2 Irrigazione

La rete irrigua dell’Ente è alimentata da acqua prelevata attraverso 31 fonti di approvvi- gionamento (compresa la presa di Belfiore da cui si origina lo schema LEB); infatti, oltre allo schema LEB, a servizio di ulteriori 4 Consorzi (cfr. par. 4.3.1), sono presenti 14 schemi irrigui,

quasi tutti di piccole dimensioni (tab. 5.45). La maggior parte delle fonti di approvvigionamen- to (24), sono poste lungo corsi d’acqua (fiumi e canali) e la restanti fonti utilizzano invece acqua di falda.

Escludendo la presa di Belfiore, soltanto per 24 fonti sono stati forniti dati, stimati dal Con- sorzio, sui volumi complessivamente derivati nel corso della stagione irrigua (utilizzo stimato del- le fonti pari a circa 60 giorni). Il volume stimato di acqua derivata è pari a circa 18,6 milioni di

80% 17%

3%

Contributi regionali Contribuenza per la bonifica Contribuenza per l’irrigazione

m3. Quasi un quarto dei volumi (oltre 4,4 milioni di m3) sono stati derivati dalle 3 fonti che ali-

mentano lo schema Bisatto Derivazione 2,3,4, che prelevano risorsa dal canale Bisatto.

Tabella 5.45 - Sintesi degli schemi irrigui e delle aree servite

Corpo idrico Fonti Portata Volume Schema irriguo Rete Distretti serviti (n.) concessa prelevato principale

(m3/s) (m3/anno) (km)

Fiume Retrone 1 0,05 259.200 Colomabaretta 0,551 Attingimento n. 14

Canale Bisatto 1 0,3 1.555.200 Ponte Lumignano 0,569 Derivazione n. 01

Canale Bisatto 4 0,86 4.458.240 Bisatto Derivaz. 2, 3, 4 0,563 Derivazione n. 02, 03, 04

Fiume Adige 1 LEBa

Falda superficiale 3 0,1 518.400 Risorgive Risarola 0,841 Derivazione n. 05, 07 e 08

Falda profonda 1 0,01 51.840 Pozzo Casavalle 0,988

Fiume Brendola 1 0,09 466.560 Brendola Derivaz. 5 0,471

Fiume Brendola 1 0,095 492.480 Brendola Derivaz. 6 0,178 Derivazione n. 06

Torrente Agno 5 (di cui 0,7 3.628.800 Agno - pozzi 18,389 Derivazione n. 9 e 10

- Falda 3 pozzi) Derivaz. 9 e 10

Fiume Guà 5 0,48 2.488.320 Guà Derivaz. 11, 12, 2,167 Derivazione n. 11, 12, 13,

13, 14, 15 B 14 e 15-B

Fiume Brendola 1 0,5 2.592.000 Brendola Derivaz. 2,193

11, 12, 13, 14, 15 B

Fiume Adige 1 LEBa

Canale Bisatto 3 …. …. Bisatto Derivaz. 15-A 0,099 Derivazione n. 15-A

Fiume Adige 1 LEBa

Canale Valle delle Piane 2 0,35 1.814.400 Bagnara e Dioma 4,355 Derivazione n. 16

Fiume Bacchiglione 1 …. 51.840 Longara 1,85 Derivazione n. 18

Falda profonda 1 0,05 216.000 Pozzo Lovara - Derivazione n. 19

Totale Ente irriguo 31 3,585 18.593.280 33,214

a Lo schema è descritto al paragrafo 4.3.1

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Interessanti sono anche i volumi derivati dal torrente Agno attraverso la Roggia dei Moli- ni e la Roggia Lecchi (tav. 03 dell’allegato cartografico), e dai 3 pozzi che vanno ad alimentare lo schema Agno - pozzi Derivaz. 9 e 10 (3,6 milioni di m3), a servizio del Distretto Derivazione

n. 9 e 10. A questo schema, inoltre, appartiene il 50% della rete principale dell’Ente.

La rete rilevata è costituita, per il 70%, da canali a cielo aperto (tab. 5.46). È interessante notare che soltanto il 32% circa di tale rete ha un esclusivo uso irriguo, mentre la restante parte, compresa buona parte della rete di distribuzione rilevata, svolge una funzione multipla. Infatti, come evidenziato anche nel precedente paragrafo in merito alle entrate dell’Ente, la bonifica occu- pa un ruolo dominante rispetto all’irrigazione.

Si evidenzia, inoltre, che quasi il 50% della rete che svolge la duplice funzione, irrigua e bonifica, è costituita da rete secondaria (per quasi la totalità di essa), testimoniando come le diver- se interconnessioni esistenti tra la rete di adduzione e la distribuzione (la rete secondaria) siano estremamente funzionali, oltre che all’irrigazione, alla protezione del territorio.

Tabella 5.46 - Caratteristiche della rete irrigua dell’Ente

Caratteristiche Tipo di utilizzazione Tipologia Lunghezza

tecniche (m) (m) (m)

Irrigua Multipla Canali Canali chiusi Condotte Non

a cielo e/o condotte in specificato

aperto a pelo libero pressione

Adduzione 6.197 8.163 9.262 5.045 53 - 14.360

Secondaria 187 18.667 16.370 2.484 - - 18.854

Distribuzione 12.103 8.038 10.535 3.178 6.425 3 20.141

Totale Ente irriguo 18.487 34.868 36.167 10.707 6.478 3 53.355

Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAVeneto

Considerazioni conclusive

Il rapporto esistente tra la superficie attrezzata dell’Ente e quella amministrativa, tra i più bassi a livello regionale, indica che l’irrigazione è poco diffusa sul territorio consortile. Inoltre, l’elevata presenza di Distretti irrigui (rispetto alla relativa superficie irrigata) evidenzia una cer- ta frammentazione dell’irrigazione consortile (nella maggior parte dei casi è praticata su piccole aree), situazione positiva alle attività del Consorzio. Infatti, esaminando il tipo di ruolo irriguo applicato, si evidenzia una buona conoscenza, da parte dell’Ente, delle scelte fatte dagli agricol- tori, nel corso della stagione irrigua, in merito alla pratica irrigua.

Guardando invece alla gestione vera e propria dell’irrigazione, risulta che il 96% della superficie irrigata non è soggetta ad alcun tipo di esercizio irriguo. In questi termini emergono due aspetti distinti, ma correlati, che danno l’idea dei margini di miglioramento, perseguibili dal- l’Ente, per una più ottimale gestione del servizio irriguo. Da un lato si evidenzia la dinamicità e la buona conoscenza di quanto accade all’interno del territorio consortile e, dall’altro, emergono le buone potenzialità per una maggiore ed efficiente organizzazione delle erogazioni, attraverso l’adozione, in tutte le aree del consorzio, di idonei servizi irrigui.