• Non ci sono risultati.

Contratti di lavoro temporaneo e rischio di infortunio

4.2 Misure degli infortuni sul lavoro di alcune categorie di lavoratori con contratti

4.2.3 Alcune premesse

Gli anni di osservazione presentano alcune particolarità, legate allo specifico momento storico: il fenomeno infortunistico in Trentino fa registrare una sostanziale stabilità numerica fino al 2007, per poi mostrare una sensibile riduzione, che si fa marcata a partire dal 2010. La crisi economica che caratterizza questi anni introduce problemi interpretativi del fenomeno non ancora o non del tutto risolti: il numero degli eventi si riduce sostanzialmente come non era successo negli anni precedenti, ma mancano tutti gli indicatori necessari per riuscire a scorporare gli effetti di un reale miglioramento delle condizioni di sicurezza da quelli legati alla riduzione dell’occupazione. Il denominatore fondamentale per leggere correttamente il fenomeno in termini di incidenza è infatti quello delle ore lavorate, che è però ben lontano dall’essere disponibile nei dati correnti. A questo fine, il numero degli occupati è un parametro “proxy”, comunemente utilizzato e validato, ma che in tempi di crescente divaricazione tra occupati e ore lavorate (vedi la crescita notevole delle ore di cassa integrazione), diventa ovviamente meno attendibile. Si tratta, quindi, di un periodo che presenta − dal punto di vista descrittivo, ma soprattutto da quello interpretativo − aspetti critici, che vanno sottolineati. La discussione in atto è infatti intorno alla domanda: quanto della diminuzione degli infortuni è realmente dovuto a miglioramenti delle condizioni di sicurezza e quanto è invece al rallentamento del processo produttivo e alla riduzione del tempo di lavoro effettivamente prestato?

Un altro elemento da ricordare è legato all’ipotetica sotto-notifica degli infortuni, che in tempi di crisi potrebbe risentire di condizioni ulteriormente incentivanti. Questo potrebbe

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

valere per la generalità degli infortuni, ma in maniera diversa per i lavoratori con contratti più “deboli”. È il caso di accennare che, per quanto riguarda l’insieme degli infortuni, il riscontro di una crescente gravità media, registrato negli anni recenti in maniera diffusa anche in ambito nazionale, suggerisce proprio l’ipotesi di una sottodenuncia che, riguardando eventi di minore entità, li toglierebbe dal computo, facendo apparire maggiore la quota di quelli a maggiore gravità. È peraltro da osservare che la crescita della proporzione degli infortuni gravi non è registrata per lavoratori/trici precari.

Dall’analisi dei dati di occupazione dell’Agenzia del lavoro della Provincia di Trento emergono alcune osservazioni generali, riguardo le varie forme contrattuali a tempo determinato:

 le donne sono leggermente sovra rappresentate nei lavori a termine rispetto a quelli standard (55% vs. 45%);

 la frequenza di lavoratori stranieri è maggiore nei lavori a termine (15%) rispetto a quelli standard (9%);

 quasi il 60% dei lavoratori si colloca nella fascia di età inferiore a 35 anni (vs.

33%);

 la distribuzione nei macrosettori è significativamente diversa, con una sottorappresentazione dei contratti a termine dell’industria (18% vs. 30%) e una maggiore frequenza nel terziario (79% vs. 69%) e in agricoltura (3% vs. 1%).

In considerazione delle limitazioni insite nella natura dei dati, l’analisi è stata condotta ai fini di una semplice descrizione del fenomeno infortunistico, evitando l’applicazione di metodi statistici di valutazione che sarebbero apparsi non adeguati. Permane in generale un rilevante problema legato al “denominatore” necessario: sulla base dei dati dei Flussi si è purtroppo lontani dalla possibilità di elaborare degli indicatori che integrino il numero degli occupati nelle categorie di interesse. Di recente, relativamente alle aziende, è stata introdotta l’informazione sul numero di contratti interinali stipulati dalle singole posizioni assicurative territoriali (PAT): in questo caso, se un lavoratore ha avuto più contratti interinali nell’anno con la stessa azienda, il contratto viene considerato una volta sola. Non si tratta ancora di un vero “denominatore”, utilizzabile per costruire delle frequenze di infortunio, in quanto il numero dei contratti è ancora abbastanza lontano dal misurare il tempo di esposizione (più lontano ancora dalle ore lavorate rispetto a quanto accade ai lavoratori a tempo pieno e indeterminato), ma comincia a fornire una misura della diffusione di questa tipologia di contratto. Tali dati sono disponibili dal 2006 al 2012. Altre misure relative ai lavoratori atipici, quali quelle prodotte in ambito locale da Agenzia del Lavoro e dal Servizio Statistica, pur considerate per la presente indagine, non sono risultate utilizzabili, non essendo congruenti con i dati INAIL e producendo delle distorsioni quando impiegate come possibile denominatore.

4.2.4 I risultati

I lavoratori con contratti temporanei sono in complesso il 13,5% in provincia di Trento: il 15% nel terziario, il 12% in agricoltura e meno del 10% nell’industria (ISTAT 2012 – Provincia Autonoma di Trento). I Flussi informativi offrono la possibilità di analizzare separatamente i dati relativi a tre categorie di lavoratori con contratti “non standard”:

interinali, parasubordinati e apprendisti.

Negli 11 anni di osservazione disponibili, sono registrati a carico di queste categorie di lavoratori “atipici” complessivamente 4251 infortuni sul lavoro definiti positivamente, a

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

54

fronte di 83864 infortuni a carico dei lavoratori non appartenenti a queste categorie: il rapporto per l’intero periodo è mediamente pari al 5%, ma scende dal 5.7% del 2002 al 3.1% del 2012 (fig. 1).

Fig. 1 - Andamento degli infortuni definiti positivamente avvenuti sul lavoro (esclusi infortuni in itinere): confronto degli infortuni tra lavoratori interinali, parasubordinati e apprendisti e tra gli altri lavoratori (contratti “standard”)

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni)

L’andamento degli infortuni tra i lavoratori atipici segue in maniera analoga quello degli altri lavoratori – particolarmente per la significativa riduzione a partire dal 2007 − ma, rispetto a questi, mostra una diminuzione maggiore negli ultimi 6 anni (-60% vs. -27%).

Parallelamente, i dati di occupazione indicherebbero che il rapporto tra occupati permanenti e temporanei aumenta.

L'età

Le diverse distribuzioni sono indicative delle età rappresentative delle categorie contrattuali: le età giovanili di lavoratori/trici infortunati come apprendisti sono legate a previsioni contrattuali, mentre per lavoratori/trici interinali si osservano infortuni anche in età più avanzate (fig. 2). Gli infortunati con contratti a termine sono concentrati nelle classi inferiori ai 30 anni per l’83%, contro il 23% degli altri.

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

Fig. 2 - Distribuzione percentuale degli infortuni per classi di età nelle diverse categorie di lavoratori

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni)

Gli infortunati interinali e apprendisti presentano età decisamente inferiori rispetto alla totalità dei restanti infortunati: i parasubordinati sono più rappresentati nelle classi a partire da quella 31-40 anni (fig. 3).

Fig. 3 - Distribuzione degli infortunati per classi di età nelle diverse categorie analizzate (2002-2012, provincia di Trento)

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni) 0

10 20 30 40 50 60 70 80 90

15-17 18-29 30-40 41-50 51-60 61-65 >65 classi di età

percentuale di infortuni sul totale

interinali apprendisti parasubordinati non atipici

0 10 20 30 40 50 60

1-7 8-30 31-40 >40 nd

classi di età

percentuale di infortunati sul totale

non atipici interinali apprendisti parasubordinati

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

56

I comparti produttivi

La distribuzione dei contratti interinali nei settori produttivi è riportata nella fig. 4. Nel comparto dei Servizi è concentrato il 42% di tutti i contratti: globalmente inteso, il terziario contiene il 60% di tutti i contratti interinali. Ciò può rendere conto anche della diversa frequenza infortunistica, in quanto sono maggiormente rappresentati settori a minore rischio.

A causa della grossa quota dei casi con comparto non attribuito (per gli interinali si tratta della frazione di infortuni a carico delle agenzie di lavoro interinale), con i dati dei Flussi non è possibile fare inferenze in merito alla distribuzione effettiva degli infortuni degli interinali.

Fig. 4 - Distribuzione percentuale dei contratti interinali 2002-2012 in provincia di Trento (Flussi informativi 2013)

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni)

Gli infortuni in itinere

Nello stesso periodo sono stati definiti positivamente 7766 infortuni in itinere tra gli occupati non atipici e 733 in quelli atipici. La frequenza relativa degli infortuni in itinere tra i lavoratori atipici è sempre significativamente maggiore: mentre nei non atipici quelli in itinere rappresentano mediamente il 9,3% di tutti gli infortuni, in quelli atipici essi rappresentano il 14,6%. Questo dato può trovare giustificazione più che in un aumentato rischio specifico, nella carenza relativa di altre tipologie di infortunio.

Gli infortuni stradali

Gli infortuni stradali sul lavoro (dati disponibili nei Flussi dal 2004 in poi) sono pari tra le due categorie di infortunati e costituiscono il 4.3% degli infortuni (esclusi gli infortuni in itinere). Tuttavia, analizzandoli per categorie specifiche, si rileva che gli stradali sono

Percentuale occupati sul totale

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

13 Industria Elettrica 18 Trasporti 04 Industria Tessile altro 10 Ind.Trasf. non M etalliferi 99 Comparto non determinabile 07 Industria Carta 06 Industria Legno 14 Altre Industrie 03 Industria Alimentare 19 Sanita' 08 Industria Chimica e Petrolio 16 Costruzioni 17 Commercio 12 M etalmeccanica 20 Servizi

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

inferiori tra gli interinali (1%) e molto superiori tra i parasubordinati, suggerendo che le occupazioni interessate siano diverse.

Definizione INAIL e gravità

Per quanto riguarda la definizione INAIL dell'infortunio, si osserva che interinali e apprendisti registrano definizioni con esiti permanenti in misura inferiore rispetto ai lavoratori non atipici (2,0% e 1,8% vs. 5%), mentre tra i parasubordinati gli esiti permanenti sono significativamente superiori (7%).

In complesso, gli infortuni in occasione di lavoro tra gli atipici presentano una minore gravità: risulta classificabile come “grave” (più di 40 giorni di assenza dal lavoro o esiti permanenti a seguito dell’infortunio) il 15.4% di tutti gli eventi, a fronte del 22%

mediamente nel periodo di osservazione tra i non atipici. La percentuale degli infortuni gravi sul totale per interinali e apprendisti è inferiore rispetto ai lavoratori “standard”, ma è maggiore per i parasubordinati (fig. 5). Viene inserito come termine utile di paragone il dato relativo ai lavoratori a tempo determinato e ai lavoratori autonomi: in quest’ultimo caso, l’elemento da considerare è verosimilmente la relativa carenza di casi di minore gravità (la segnalazione avviene per casi di una certa rilevanza).

Benché nei Flussi informativi vi siano quote di infortuni definiti come “non classificabili”, spesso non esigue, se tali infortuni si considerano trascurabili, in alcuni settori ATECO, − quali tessile, minerali non metalliferi, altre industrie, commercio, trasporti − la frequenza di eventi gravi è pari o leggermente superiore tra i lavoratori atipici. Si tratta, ovviamente, di dati complessivi, che non considerano le differenti occupazioni in cui sono impegnate le due diverse categorie di lavoratori.

Se analizziamo i dati separatamente e per durata, si osserva che gli infortuni dei lavoratori interinali e degli apprendisti hanno una durata mediamente inferiore, mentre i parasubordinati mostrano una quota leggermente più alta di infortuni di durata maggiore. Anche per effetto dei piccoli numeri e delle variabilità introdotte nei contratti nel periodo, si osservano proporzioni di infortuni gravi differenti da anno ad anno nel periodo di osservazione, con una complessiva lieve e non significativa tendenza all’incremento, che invece si registra nel complesso degli infortuni e sul cui significato sono in atto approfondimenti.

Fig. 5 - Distribuzione della percentuale di infortuni classificati come “gravi” tra diverse categorie contrattuali

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni) 22,0

13,3 11,8

28,4

18,3

31,7

non atipici

interinali

apprendisti

parasubordinati

lav. a tempo determinato

lavoratori autonomi

percentuale sul totale

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

58

Le differenze di genere

Gli infortuni a carico delle lavoratrici mostrano elevate frequenze in alcuni settori, ma con ridotte differenze tra contratti interinali e standard: sanità (78% di tutti gli infortuni, in entrambi i casi), servizi (43%-44%), commercio (34% nei contratti standard, 43% in quelli interinali), industria tessile (35% vs. 41%). In complesso, gli infortuni delle donne rappresentano il 19-20% in entrambe le categorie.

Tra i lavoratori parasubordinati, gli infortuni femminili salgono invece al 43% del totale, con elevate proporzioni nel commercio e nei servizi (67% e 54%).

Negli infortuni degli apprendisti le donne sono meno rappresentate rispetto ai restanti lavoratori (13,4% vs. 19%), ma con una prevalenza in ambito sanitario (73%), nei servizi (36%) e nel commercio (39%).

I migranti

La percentuale di stranieri impiegati in occupazioni a tempo determinato è circa del 23%

(26% donne e 21% uomini).

Mentre tra i contratti parasubordinati si registra una presenza di lavoratori stranieri analoga a quella dei lavoratori non atipici (28 vs. 26%), nella categoria degli interinali gli stranieri sono significativamente sovrarappresentati (52%). Tra gli apprendisti, la percentuale di stranieri è inferiore (19%).

In generale, gli stranieri costituiscono il 9,5% della popolazione lavorativa in Trentino.

Fig. 6 - Distribuzione percentuale dei lavoratori stranieri e di quelli italiani tra gli infortunati in provincia di Trento 2002-2012

Fonte: Flussi informativi 2013 (INAIL-Regioni)

Tra i lavoratori interinali, gli infortuni degli stranieri sono in percentuale leggermente maggiore che tra i lavoratori italiani (15% vs. 12%).

0%

20%

40%

60%

80%

100%

contratti non atipici

interinali

parasubordinati

apprendisti

italiani stranieri

Questioni di in/sicurezza Un percorso di ricerca su contratti a termine e incidenti sul lavoro in provincia di Trento

La frequenza

Si è detto che non sono disponibili reali misure di frequenza degli infortuni dei lavoratori interinali o di lavoratori con altre forme contrattuali non standard, attraverso dati correnti omogenei. Né, d’altra parte, possono essere utilizzati dati provenienti da fonti diverse, senza introdurre distorsioni non controllabili.

Di recente, i Flussi Informativi hanno però messo a disposizione una misura del numero dei contratti interinali, che però non è un vero denominatore omogeneo rispetto a quello utilizzato per il calcolo di tassi (numero addetti, oltretutto disponibile solo per la categoria assicurativa Industria, commercio e servizi). Tuttavia, rapportando il numero di infortuni registrati a carico di lavoratori interinali al numero di contratti interinali, si ottengono valori che indicano una frequenza di infortunio media, nel periodo 2006-2011 (anni in cui i dati sono disponibili) pari a 13 infortuni ogni 100 contratti (il rapporto scende da 17 a 11, nel periodo considerato). È un valore che – con tutte le cautele e precisazioni citate − va confrontato con quello di 3,5 – 2,4 infortuni per 100 addetti nello stesso periodo sul complesso degli infortuni.

Outline

Documenti correlati