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CAPITOLO 3. I PROGETTI NELLA VISIONE INDUSTRIAL MARKETING AND

3.2 Le risorse nella prospettiva industrial network

3.2.1. Le assunzioni del Modello 4R

Come riportano Baraldi et al. (2012) la concezione delle risorse adottata dalla resource interaction poggia su alcune assunzioni di base42.

Il primo degli assunti afferma che una risorsa può essere considerata tale solo nel momento in cui produttori e utilizzatori sono in grado di attribuirgli un utilizzo presente o potenziale (Håkansson, Snehota, 1995; Snehota, 1990). Ciò significa che le risorse sono ―bifacciali‖ e che fornitura e utilizzo sono connesse attraverso l‘interazione. I fornitori di una risorsa sono in grado di definire solo una parte delle caratteristiche di una risorsa e del suo potenziale valore. Il valore di una risorsa, che non è mai dato né permanente, emerge dallo specifico utilizzo fatto dagli attori ed è quindi strettamente connesso alle specifiche attività e ai contesti in cui vengono impiegate (Håkansson, 1987).

Il secondo assunto sostiene che i contesti in cui le imprese producono, utilizzano e sviluppano risorse sono fondamentali nella determinazione delle caratteristiche di una risorsa e del suo valore economico. La singola impresa dispone di un controllo limitato delle sue stesse risorse oltre al fatto che un‘allocazione ottimale di quest‘ultime risulta comunque irraggiungibile sia all‘interno dell‘impresa sia nella rete43. Le relazioni di business danno accesso alle risorse e le mettono in connessione tra due o più imprese. Due sono le modalità con cui un attore può influenzare l‘utilizzo delle risorse: attraverso la scelta di quali risorse combinare al proprio interno e definendo quali siano le risorse degli altri attori che dovrebbero essere combinate con le proprie risorse interne (Harrison, Håkansson, 2006). Lo sviluppo delle risorse può portare, a seconda degli attori coinvolti, a conseguenze tra loro opposte, ad esempio essere: pianificate o inaspettate e positive o negative. Come risultato si ha che lo sviluppo delle risorse non segue un percorso lineare o intrinsecamente certo, pertanto le possibilità di sviluppo di

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La logica sottostante l‘approccio del ―resource interaction model‖ fa proprie buona parte delle idee proposte dalla resource based view sviluppata da Penrose (1959).

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Questa osservazione è coerente con l‘impostazione più generale del Modello Network di cui le risorse, assieme agli attori e alle attività, rappresenta una delle tre classi di variabili. Infatti, anche le attività non sono mai controllate da un singolo attore (Håkansson, Johanson, 1992) e la configurazione del loro network è sempre imperfetto, nel senso che nuove attività, cambiamenti in quelle già operative, o dei riadattamenti possono renderlo più efficiente. Questi cambiamenti sono sempre presenti e quindi non si può parlare di configurazioni o sistemi ottimali di attività (Mattsson, Johanson, 1988).

una risorsa risiedono sempre all‘interno di un business network (Håkansson, Snehota, 1995).

La terza assunzione attinge dal concetto di eterogeneità delle risorse44, sviluppato da Penrose (1959), e dalla nozione di ―produzione di squadra‖ o team production di (Alchian, Demsetz, 1972). Il valore delle risorse dipende sempre da come sono combinate con altre risorse (Håkansson, 1993; Håkansson, Snehota, 1995), con la conseguenza che la possibilità di utilizzo di una specifica risorsa non può essere mai definito in modo completo o definitivo. L‘uso e il valore delle risorse dipendono dalle attività in cui sono utilizzate: quanto più sono specializzate tanto più risultano forti i legami tra gli attori. La specializzazione e le interdipendenze delle risorse non sono solo frutto della tecnica ma anche una delle conseguenze dell‘utilizzo che ne è stato fatto in precedenza e della struttura del sistema (Mattsson, Johanson, 1988). Il presupposto dell‘eterogeneità delle risorse, così come inteso nell‘approccio IMP, significa che queste non dispongono di caratteristiche date (Håkansson, Waluszewski, 2002a) ma al contrario le loro caratteristiche emergono come risultato dell‘interazione con le altre risorse con cui sono poste in relazione (Håkansson, 1987). Tale natura emergente e interattiva delle risorse richiede di riporre l‘attenzione sui blocchi che le risorse compongono o sulle combinazioni che si sviluppano attraverso i confini dell‘impresa invece che sulle caratteristiche di una singola risorsa (Håkansson, Snehota, 1995). Lo sviluppo di una combinazione di risorse si svolge attraverso un processo di apprendimento per tentativi ed errori che necessita di un certo periodo di tempo (Håkansson, Snehota, 1995 citato in Baraldi et al., 2012).

L‘implicazione di tale assunzione porta a ritenere che le risorse siano intrinsecamente dinamiche e che nel tempo possono essere sempre utilizzate in nuove combinazioni all‘interno di una stessa relazione o su altre relazioni (Håkansson, Snehota, 1995). Resta fermo che in un dato punto nel tempo e nello spazio le caratteristiche di una combinazione di risorse sono fisse a causa dell‘incertezza e degli investimenti esistenti (Holmen, 2001; Ford et al., 1998). La stabilità di una configurazione di risorse inter- organizzative in una particolare versione permette di svolgere la produzione economica

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Come sottolineato da Baraldi et al. (2012) l‘assunto dell‘eterogeneità delle risorse viene preso come punto di partenza in molti studi empirici sul tema dello sviluppo tecnico e dell‘innovazione a livello inter- organizzativo.

(Ford, et al., 1998). Tale produzione lega assieme alcune caratteristiche di una risorsa con le caratteristiche rilevanti di altre risorse e ne definisce l‘utilizzo che se ne fa (Baraldi et al., 2012).

L‘ultimo presupposto alla base della resource interaction assume che le risorse sono oggetti aperti e variabili. Il valore e le caratteristiche delle risorse derivano dalle combinazioni che coinvolgono le interazioni tra una o più controparti all‘interno delle reti (Håkansson, Waluszewski, 2002a). Da ciò consegue che il valore e le caratteristiche di una risorsa vengono alterate dai cambiamenti che intervengono sulle risorse con cui è connessa, e allo stesso modo se cambiano le interazioni che l‘avvalorano.

Le assunzioni sopra descritte sono fondamentali per esaminare le interazioni che coinvolgono le risorse che si verificano all‘interno delle reti inter-organizzative (Baraldi et al., 2012). Su queste vengono formulate tre riflessioni riguardo la natura delle risorse: primo, il valore di una risorsa dipende dalla sua connessione con le altre risorse; secondo, una risorsa cambia e sviluppa le proprie caratteristiche nel tempo; terzo, ciascuna risorsa è inserita all‘interno di un contesto multidimensionale (Håkansson et al., 2009). Ciò implica che una risorsa può definirsi tale solo quando produttori e utilizzatori interagiscono per sviluppare un suo utilizzo immediato o potenziale all‘interno delle combinazioni di risorse esistenti (Baraldi et al., 2012).