CAPITOLO 3. I PROGETTI NELLA VISIONE INDUSTRIAL MARKETING AND
3.2 Le risorse nella prospettiva industrial network
3.2.3. Modalità di interazione delle risorse
Un elemento fondante dello schema di interazione delle risorse appena presentato è che la loro utilità, indipendentemente dalla tipologia di risorsa, viene determinata attraverso l‘interazione con le risorse delle altre imprese (Håkansson et al., 2009). Il valore di una risorsa dipende dalle connessioni che ha con le altre risorse e quindi dal processo d‘interazione che avviene nel tempo attraverso differenti usi e contesti. Infatti, come è stato descritto poc‘anzi, la singola risorsa si inserisce all‘interno di contesti multidimensionali dove può entrare a far parte di varie combinazioni di risorse che si sviluppano all‘interno di un‘impresa, tra le relazioni di business e i network.
Una questione centrale è quindi quella di comprendere come le risorse interagiscono45. A tal riguardo l‘approccio del Modello 4R considera che l‘interazione tra e attraverso le risorse si svolge grazie a delle interfacce (resource interface). Le interfacce della risorsa sono ―le interconnessioni tra due o più entità su di un confine (boundary) condiviso‖ (Dubois, Araujo, 2006, p. 22). Le interfacce sono quindi i punti di contatto attraverso cui due specifiche risorse interagiscono o influenzano vicendevolmente le caratteristiche tecniche, economiche e sociali, (Baraldi, Torkel, 2008; Jahre et al., 2006; Baraldi, Strömsten, 2006). Il concetto di interfaccia rappresenta l‘elemento base sia per analizzare le combinazioni tra risorse sia per formalizzare le interazioni tra le risorse coinvolte.
Anche se l‘interfaccia tra due risorse dipende dalle loro caratteristiche fisiche (specialmente nel caso delle risorse materiali) è sempre l‘attore che dà forma all‘interfaccia scegliendo di identificare, misurare e focalizzarsi su determinate connessioni tra tali risorse (Baraldi, 2003).
Dubois e Araujo (2006) e Jahre et al. (2006) distinguono tra interfacce tecniche (technical interface), organizzative (organizational interface) e miste (mixed interface). La prima tipologia riguarda i prodotti e le strumentazioni mentre la seconda coinvolge le unità organizzative e le relazioni. Le ultime, le interfacce miste, nascono
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dall‘interazione tra risorse tecniche e quelle organizzative46
(Baraldi, Strömsten, 2006; Jahre et al., 2006).
Le interfacce della risorsa indicano come due risorse ―si incastrano‖ tra loro nel momento in cui vengono utilizzate assieme. Più l‘interazione che ha portato all‘abbinamento di due risorse è duratura, maggiore è la possibilità che queste siano adattate in modo sempre più stringente per effetto delle modifiche che vi sono state apportate. Il risultato è un‘interfaccia forte, profonda e specifica (Baraldi, Waluszewski, 2005) e quindi difficile da interrompere (Håkansson, Waluszewski, 2002a). Il grado di profondità di un‘interfaccia dipende sia dal livello di reciproco adattamento di due risorse sia dall‘entità dell‘investimento destinato ad una specifica combinazione di risorse (Baraldi et al., 2012).
L‘interfaccia tra due o più risorse consente d‘incorporare le caratteristiche tecniche, economiche e sociali di una nelle altre. In questo modo le risorse si adattano reciprocamente per effetto di un processo d‘interazione che si svolge nel tempo. Inoltre, l‘utilizzo e lo sviluppo di risorse tra loro connesse non si verifica in un ambiente privo di interferenze o pressioni, al contrario intervengono altre risorse a cui sono legate tramite altre interfacce che apportano delle impronte (imprint) sulle prime (Baraldi et al., 2012). Tali impronte agiscono per sviluppare altre caratteristiche che potrebbero essere anche poco rilevanti per l‘interfaccia focale ma risultare comunque necessarie per soddisfare i requisiti tecnici, economici e sociali delle altre risorse e consentire un migliore adattamento al contesto della rete (ibid.). Ciò significa che ciascuna risorsa non è inserita solo nella propria interfaccia diretta ma anche all‘interno di un complesso intreccio di altre interfacce indirette con altre risorse (ibid.).
Ne deriva che risorse e interfacce fanno tutte parte di una rete, ed in particolare l‘incorporazione delle risorse nella rete è visibile su due livelli: il livello della singola interfaccia che connette due risorse e quello delle varie ed indirette interfacce che permette di connettere la risorsa con tutte le altre che la circondano (ibid.).
Le interfacce delle risorse si formano dai processi d‘interazione di lungo periodo in cui vengono sistematicamente confrontate e reciprocamente sviluppate delle soluzioni
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Un esempio di interfaccia mista è la connessione che si sviluppa tra un prodotto e il know-how ottenuto attraverso uno specifico rapporto di fornitura (Jahre et al., 2006).
specifiche per l‘abbinamento delle risorse (Gadde, Håkansson, 2006; Håkansson, Waluszewski, 2002a). Lo sviluppo delle risorse richiede dei cambiamenti nelle combinazioni e nelle interfacce corrispondenti. Questi cambiamenti portano alla creazione di tensione tra le risorse coinvolte. Il risultato di tale processo può portare alla generazione di una forza stabilizzatrice che rafforza le interfacce delle risorse circostanti, o al contrario una forza destabilizzante che interrompe o modifica le altre interfacce (Baraldi et al., 2012). Håkansson e Waluszewski (2002a) raffigurano questo fenomeno con la metafora della ―frizione‖. In altre parole, la modifica delle singole risorse può diventare difficile a causa delle interdipendenze che si sono sviluppate nel tempo con le altre risorse incorporate nelle interfacce.
Due importanti aspetti dell‘incorporazione delle risorse sono quelli di ―peso‖ e ―varietà‖ (Håkansson, Waluszewski, 2002a). Il primo concetto si riferisce alla difficoltà di interrompere le interfacce delle risorse e di modificarne le combinazioni; il secondo riguarda l‘ampiezza delle possibilità disponibili per ricombinare le risorse in nuovi modi. Håkansson et al. (2009) affermano che ottenere una modifica della combinazione di una risorsa quando questa è sostenuta da interfacce profonde e da interazioni intense comporta effetti molto rilevanti su quelle poche risorse coinvolte; mentre modificare una combinazione di risorse basata su molte interfacce e interazioni più ampie produce un impatto su un numero di risorse più ampio. Entrambi gli aspetti, quello di peso come quello di varietà, sono importanti per poter comprendere come gli attori possono sviluppare, gestire e modificare le risorse.
L‘utilizzo del Modello 4R, rappresentatno nella Figura. 3.1., consente di tracciare delle mappe o delle rappresentazioni dei network di risorse riferibile sia ad un particolare momento sia ad un processo complesso come ad esempio un programma d‘innovazione o di efficentamento.
Fig. 3.1. Il Modello 4R
Fonte: (Baraldi et al., 2012)
Il modello rende possibile l‘identificazione di quali risorse specifiche siano coinvolte nella rete includendo sia le interfacce dirette sia quelle indirette. Il modello è inoltre in grado di determinare quali risorse siano centrali e quali invece di ostacolo al processo e necessitano quindi di essere modificate o ricombinate.
Il diagramma elaborato e ripreso nella Figura 3.2. da Baraldi et al. (2012), illustra un esempio di come poter applicare il Modello 4R al fine di identificare da un lato il processo di interazione tra un prodotto e un‘unità organizzativa, dall‘altro un prodotto, una facility, una relazione inter-organizzativa e un‘altra unità organizzativa.
Fig. 3.2. Applicazione del Modello 4R
Considerando l‘aspetto delle risorse, diversi studi sviluppati dalla corrente IMP concentrano la loro attenzione sull'evoluzione delle risorse attraverso i progetti e tra i progetti e le organizzazioni (Prencipe, Tell, 2001). Le interdipendenze secondo Valaand, (2002) sono rilevanti su tre livelli: all‘interno della singola risorsa, tra le unità delle risorse, e tra le specifiche risorse di un progetto centrale e quelle di altre imprese o progetti. In particolare, diversi contributi si basano sul modello 4R per l'analisi dei progetti alla luce della sua attenzione sull‘aspetto inter-organizzativo (Baraldi, Ingemansson, 2013; Cantù et al., 2012).
È importante sottolineare che il modello 4R pone al centro lo sviluppo delle risorse a livello inter-organizzativo, analizzando le interfacce tra diverse tipologie di risorse indipendentemente dalle relazioni dirette di business. Questo modello è quindi particolarmente adatto per essere applicato nel contesto dei progetti, in particolare nell'ambito dei progetti d‘innovazione e della R&S (Baraldi, Waluszewski, 2005; Baraldi, Ingemansson, 2013).