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CAPITOLO 5. METODOLOGIA DI RICERCA

5.3. La selezione dei casi

Un problema che occorre affrontare per gli studi di casi multipli è la scelta dei casi stessi. La numerosità dei casi non è un criterio di qualità di per sé, infatti una tale argomentazione risulterebbe erronea poiché si baserebbe sulla potenziale significatività statistica dei dati raccolti tramite i casi (Eisenhardt, 1989). Inoltre, la selezione dei casi da includere nella ricerca non può essere di tipo "randomico", caratteristica che potrebbe invece adattarsi ad analisi quantitative, ma al contrario necessita di seguire specifici criteri.

Pettigrew (1988) fa notare che poiché il numero dei casi che può essere studiato solitamente risulta limitato, è opportuno scegliere quelli che rappresentano situazioni polari, o estreme, nei quali il processo di interesse è facilmente osservabile.

Il processo di selezione dei casi ha avuto inizio con un‘intensa attività di documentazione e approfondimento del PQ che si è avvalsa anche di un confronto con ASTER81, il consorzio per l‘innovazione e il trasferimento tecnologico dell‘Emilia- Romagna. Questo confronto ha consentito di conoscere le prassi, gli usi, ed il ―gergo‖ specifico che fanno parte delle dinamiche relative a tale ambito e che sono, proprio per la natura tacita di tali informazioni, prevalentemente note tra gli addetti ai lavori. Ciò ha permesso di sviluppare una visione più approfondita e non limitata ai soli lavori e dati ufficiali elaborati dalla Commissione europea. La consultazione dei responsabili di ASTER, a cui è stato sottoposto anche parte del materiale elaborato82 durante la fase di avanzamento della tesi, ha permesso di ricevere consigli utili su come potersi orientare nel reperimento di informazioni e nel coinvolgimento di imprese del territorio con esperienze significative nella partecipazione ai progetti europei. In particolare,

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ASTER è una società in-house della Regione Emilia-Romagna (www.aster.it/) che annovera tra i soci le Università, gli Enti di Ricerca CNR, ENEA, INFN operanti in regione e il sistema camerale.

In particolare, sono stati consultati i referenti che gestiscono le attività di ―First‖ e del ―consorzio SIMPLER.

First è uno servizio informativo sui finanziamenti comunitari, nazionali e regionali (prevalentemente per l‘Emilia-Romagna) nei settori: ricerca e sviluppo; innovazione e trasferimento tecnologico; formazione e mobilità dei ricercatori; cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione.

SIMPLER è un consorzio che offre assistenza per l‘innovazione e il trasferimento tecnologico transnazionale in Emilia-Romagna e Lombardia all‘interno della rete Enterprise Europe Network

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I responsabili hanno preso visione e dato consigli sulla traccia di domande preparata per condurre la prima intervista alle imprese e sull‘elaborazione del Capitolo 4 del presente lavoro che è dedicato al PQ.

attraverso ASTER è stato possibile ricevere informazioni sulla partecipazione al PQ in Emilia-Romagna mappate in un database interno.

Ciò ha permesso di individuare le PMI con sede in Emilia-Romagna con almeno due partecipazioni ai progetti europei del PQ, che ammontavano a 19, questo al fine di consentire uno studio longitudinale su un periodo sufficientemente esteso da far emergere le dinamiche e l‘impatto delle interazioni causate dai progetti. Come anticipato nel primo capitolo, per definire una PMI è stato utilizzato come parametro la corrispondenza alla definizione formulata a livello comunitario nel periodo del Sesto e Settimo PQ. Inoltre, sono stati consultati articoli di giornale e siti-web delle aziende individuate con l‘intento di comprendere quali di queste fossero impegnate nello sviluppo/adozione di innovazioni tecnologiche di prodotto e/o di processo attraverso la R&S realizzata nei progetti del PQ; in questo modo sono state escluse le società di consulenza in finanza agevolata che tipicamente entrano poco nel merito dell‘attività di R&S.

A seguito di questo processo è stato deciso di focalizzare l‘attenzione su tre PMI: Gamma, Alfa e Omega in ragione della disponibilità che queste imprese hanno manifestato fin dall‘inizio.

Gamma è una piccola impresa italiana nata come spin-off di ricerca nato nel 2005 per iniziativa di un gruppo di ricercatori del CNR che si occupa di micro-nano tecnologie con applicazioni su diversi settori. Anche Omega nasce come spin-off nel 2004 per iniziativa di un gruppo di studenti e professori universitari interessati a sviluppare soluzioni tecnologiche nel campo dell‘human machine interface (HMI). A differenza delle prime due, Alfa è un‘azienda consolidata di tipo familiare che opera da 45 anni in un settore manifatturiero.

Le tre imprese sono apparse subito caratterizzarsi per due tratti specifici.

Primo, le tre imprese si presentano come casi in cui la storia di partecipazione ai progetti europei risulta seguire dei percorsi differenti.

Secondo, sebbene siano tutte PMI che svolgono attività di R&S in collaborazione, appartengono a settori differenti: manifatturiero Alfa e hi-tech le altre due.

5.3.1. La procedura di raccolta e analisi dei dati

Come principale fonte di rilevazione dei dati, lo studio ha utilizzato la tecnica dell‘intervista semi-strutturata per la quale è stato predisposto un questionario costituito

da una traccia di domande aperte che è servita da guida durante le interviste. Il questionario è stato elaborato a valle dell‘analisi della letteratura, sia in ambito di project management sia in ambito IMP, e dopo la ricerca di informazioni su ciascun progetto europeo del PQ a cui ha preso parte la singola impresa.

Per prendere contatto con le imprese individuate si è scelto di inviare direttamente all‘amministratore delegato, o altra figura apicale consigliata (come ad esempio il presidente o soci fondatori) una richiesta formale tramite e-mail contenente una breve descrizione del progetto di ricerca, la richiesta di collaborazione e la modalità di svolgimento dell‘intervista. In via preferenziale le interviste sono state svolte in presenza facendo visita all‘intervistato direttamente in azienda o altro luogo da lui indicato, in alternativa sono state realizzate interviste attraverso conference call. Tutte le interviste sono state registrate e trascritte integralmente. Per aumentare la validità dello studio, tutte le trascrizioni sono state sottoposte a ciascun intervistato per consentirgli di apportare eventuali correzioni o integrazioni al testo.

Nel complesso, da inizio 2016 (marzo) a fine 2017 (novembre), sono state condotte con le tre aziende 11 interviste, come risulta dalla Tabella 5.1, che riporta per ogni azienda le persone contattate e il numero di interviste condotte con ciascuna persona. La durata media di ogni intervista è stata di un‘ora.

Come si evince dalla Tabella 5.1, le interviste condotte in Omega sono meno numerose e sono state svolte con un unico referente (due in totale); nonostante ciò, il caso non è risultato meno ricco rispetto agli altri esaminati. La ragione principale della difficoltà riscontrata con Omega è stata l‘impossibilità ad incontrare altri dirigenti o personale che si occupano di progetti europei per motivi legati a politiche interne dell‘azienda; nonostante ciò le due interviste condotte con uno dei soci fondatori che ricopre il ruolo di Responsabile R&S hanno fornito le informazioni necessarie, dato che da sempre coordina tutte le iniziative sui progetti europei. Come verrà descritto nei prossimi due capitoli il caso di Omega è risultato particolarmente utile nel far emergere elementi aggiuntivi e quindi utili all‘analisi.

Per tutti i tre casi presi in esame è stato comunque possibile contattare, durante l‘analisi, alcune delle persone intervistate per dirimere possibili dubbi d‘interpretazione e richiedere l‘integrazione di informazioni mancanti.

Tab. 5.1. Elenco interviste condotte dal 2016 (marzo) al 2017 (novembre)

Gamma Alfa Omega

interviste interviste interviste Persone

intervistate Socio-Cofondatore 1 (Ex Presidente e Direttore R&S) 1 Amministratore delegato 2 Socio co- fondatore Responsabile R&S 2 Socio- Cofondatore 2 (Ex ricercatore interno) 1 Responsabile R&S 1 Responsabile amministrativa 1 Project manager (Ex tecnico commerciale) 1 Responsabile R&S 1 Responsabile Marketing e relazioni con i clienti 1 Totale delle interviste 5 4 2 11

Fonte: Nostra elaborazione

Per quanto riguarda i dati secondari che consentono di soddisfare il requisito della triangolazione delle fonti, è stata raccolta una documentazione su ciascuna PMI consultando il sito web di ogni impresa analizzata e la documentazione ufficiale dei progetti disponibile sul portale della Commissione europea CORDIS. Ulteriori fonti di dati provengono da articoli di giornale e documenti legali o finanziari, come le visure camerali rilasciate dalla della camera di commercio.

Per quanto concerne l‘analisi dei dati raccolti occorre ricordare che, come afferma lo stesso Yin (1994), si tratta di uno degli aspetti meno sviluppati e difficili da svolgere per la metodologia dello studio di caso, questo perché sino ad oggi le strategie e le tecniche non sono state ancora bene definite. Nonostante ciò Yin indica quattro tecniche analitiche dominanti a cui poter far ricorso: il raffronto delle configurazioni, la costruzione della spiegazione, l‘analisi della successione temporale e i modelli di programmazione logica. In considerazione dell‘approccio abduttivo utilizzato come

strategia di ricerca del presente studio la scelta della tecnica analitica è ricaduta sulla ―costruzione della spiegazione‖ in ragione della sua natura iterativa che lo contraddistingue dagli altri. In questa tecnica le prove raccolte vengono esaminate, le posizioni teoriche vengono riviste e le prove vengono nuovamente esaminate con una nuova prospettiva in modo interattivo. L‘applicazione di questo approccio allo studio di caso multiplo ha previsto anche la creazione di un‘analisi trasversale dei casi non limitandosi alla semplice analisi di ciascun caso individuale (Ibid.).

Conclusioni

In questo capitolo sono state enunciate le RQ e descritta la metodologia dei casi di studio come strategia di ricerca generale del lavoro e il percorso che ha portato all‘individuazione di 3 PMI localizzate nella regione Emilia-Romagna, due delle quali nascono come spin-off di ricerca e quindi con un profilo science-based che conservano ancor oggi, e un‘impresa familiare manifatturiera dal profilo più ―tradizionale‖.