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CAPITOLO 6. CASI STUDIO

6.1 Caso Gamma

6.1.1. Fase 1 (2005-2009): Start-up e sviluppo

L‘inizio della storia di Gamma può essere suddiviso in due momenti consecutivi che sono tipici dell‘evoluzione degli spin-off.

Tutto ha inizio da un gruppo di quattro ricercatori che sviluppano un‘idea d‘impresa basata su una scoperta nel campo delle nanotecnologie con l‘intenzione di portare sul mercato un dispositivo per l‘anticontraffazione, la sicurezza dei prodotti e la protezione del consumatore. Il dispositivo da realizzare si basa sui risultati degli studi sui micro e nano materiali condotti presso l‘Istituto_MICRO del CNR.

Il gruppo che dà vita allo spin-off è composto da tre scienziati nel capo della chimica dei materiali e da un fisico che all‘interno del CNR si occupa anche di attività di trasferimento tecnologico.

La precedente attività scientifica e di ricerca svolta dai co-fondatori di Gamma ha consentito a questi di sviluppare conoscenze e competenze tecniche e scientifiche di alto livello e di ottenere diversi brevetti registrati a proprio nome che hanno stimolato e rappresentato il punto di avvio dello spin-off. Infatti, l‘idea d‘impresa elaborata inizialmente è quella di sfruttare tali risorse in ambito scientifico per svolgere ulteriore attività di R&S applicata con cui sviluppare innovazioni in grado di raggiungere il mercato.

In questa prima fase, il gruppo di ricercatori è impegnato nella costituzione dell‘impresa e in particolare nella definizione del modello di business, nella ricerca di risorse e di partner industriali interessati ad investire nello spin-off e in prospettiva in un progetto di R&S che avrebbe portato a realizzare un‘innovazione tecnologica da applicare a livello industriale.

Lo sforzo iniziale del gruppo di ricercatori è quello di tentare l‘accesso alle iniziative pubbliche di supporto alla creazione d‘impresa offerte a livello regionale. In particolare, elaborano e sottopongono una business idea che viene selezionata in un programma regionale che permette di beneficiare di risorse finanziarie iniziali e di ottenere altre facilitazioni, come quella di potersi insediare all‘interno di un incubatore per start-up. Il supporto ricevuto consente al gruppo di ricercatori di fondare Gamma come impresa nel 2005 e di diventare così soci fondatori dello spin-off. Le risorse ottenute dal programma regionale servono per finanziare le spese di avvio dello spin-off che comprendevano quelle di costituzione legale dell‘impresa (servizio notarile), le utenze e l‘acquisto di strumentazioni di base per l‘ufficio (come computer, stampanti, software) e l‘acquisto dei brevetti sviluppati dai ricercatori che vengono trasferiti - a prezzo di costo - alla nuova impresa.

Dal punto di vista tecnologico, Gamma sfrutta il capitale di conoscenze scientifiche e di competenze tecniche di ricerca già disponibili apportate dai ricercatori che fondano l‘impresa. Al contrario, dal punto di vista manageriale e organizzativo, i co-fondatori sono sprovvisti di competenze economico aziendali, che acquisiscono progressivamente grazie ad uno sforzo di apprendimento di nuovi strumenti e di metodologie utili, per esempio, alla formulazione del business plan richiesto nel programma di supporto

regionale, alla gestione di aspetti legali, ed alla ricerca ed al coinvolgimento di partner industriali.

Contemporaneamente, il gruppo di co-fondatori di Gamma è anche attivamente impegnato nella ricerca di partner industriali che possano trovare interesse nell‘ambito scientifico e nelle tecnologie che lo spin-off intende portare a maturazione. La ricerca di partner si concentra sul locale distretto industriale, sede di importanti imprese produttrici di macchinari per il packaging, che include anche l‘area di localizzazione della PRO e della stessa Gamma. Attraverso i canali personali di uno dei fondatori, che in questa fase riveste il ruolo di Amministratore Delegato, lo spin-off entra in contatto con una delle più importanti imprese del distretto, Beta Spa, che nel 2006 decide di entrare nel capitale sociale dello spin-off con una quota di minoranza, e di investire nell‘innovazione che Gamma intende realizzare. L‘accordo tra le due imprese prevede anche che Beta proceda ad un aumento della propria quota di capitale fino all‘acquisizione di Gamma che, tuttavia, resta condizionata ai risultati ottenuti dal progetto di R&S alla base della partnership. Beta è una grande impresa specializzate nel processo e nel confezionamento di prodotti farmaceutici, tabacco, cosmetici, alimentari, tè e caffè. L‘azienda Beta è stata fondata agli inizi degli anni ‗60 e ha seguito un percorso di crescita, che l‘ha portata a diventare una Società per Azioni quotata nella Borsa Valori di Milano, e di internazionalizzazione, con la creazione di stabilimenti e filiali in tutto il mondo. L‘innovazione tecnologica è sempre stata un elemento fondamentale di Beta, che ha sviluppato al suo interno un‘ampia area di progettazione per l‘innovazione di prodotto e la titolarità di circa 1.400 brevetti e domande di brevetto nel mondo.

Il secondo stadio della fase iniziale è caratterizzato dalla partnership di ricerca industriale con Beta, ed è incentrato sullo sviluppo di un dispositivo innovativo miniaturizzato che si avvale anche dei risultatati ottenuti da differenti progetti di ricerca portati avanti da Gamma. Attraverso la partnership, Beta commissiona a Gamma un progetto di R&S volto a sviluppare il dimostratore di un dispositivo innovativo, qui indicato con il nome ―MICRO_1‖, da integrare sui macchinari per il packaging che Beta produce. MICRO_1 è composto da un dispositivo miniaturizzato in grado di registrare i cambiamenti di temperatura – qui indicato come ―MICRO A‖ – che viene applicato su un supporto in cui viene integrato un codice miniaturizzato – qui indicato come ―MICRO Code‖ - in grado di contenere una grande quantità di informazioni in formato

digitale. La modalità di realizzazione dei microcodici è il frutto della ricerca condotta dai ricercatori all‘interno dell‘ente di ricerca nazionale di cui avevano ottenuto anche i brevetti trasferiti poi a Gamma. Gamma si occupa anche dello sviluppo di un software di decodifica per leggere e verificare il ―MICRO Code‖. L‘integrazione di MICRO A e MICRO Code porta a MICRO_1.

A questa integrazione e al miglioramento di MICRO_1 contribuiscono i primi due progetti europei a cui Gamma partecipa. In questi termini, i Progetti 1 e 2 sono complementari nell‘ottica del completamento di MICRO_1. I due progetti - che vengono realizzati contemporaneamente (2006-2009) - consentono di realizzare attività di R&S specifiche su materiali avanzati (correlate a MICRO A) e tecnologie software (principalmente legati a MICRO code). In particolare, attraverso il Progetto 2 viene sviluppato il software necessario alla lettura del codice inserito nel dispositivo: il ―Software_NV‖.

Lo sviluppo del Software NV porta alla nascita, all‘interno di Gamma, di un‘ulteriore unità dedicata allo sviluppo di sistemi per l‘analisi di immagini e la lettura dei codici digitali miniaturizzati, che nel tempo diventerà una seconda linea di business dedicata alle imprese al pari del servizio di micro-nano fabbricazione. Da tale momento in poi lo sviluppo del Software_NV si basa sul know-how tecnologico generato nella realizzazione di progetti affidati a Gamma da attori privati.

Inoltre, allo sviluppo del dispositivo MICRO_1 concorrono anche le risorse finanziarie di un progetto nazionale finanziato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), grazie a cui Gamma raggiunge l‘obiettivo di dimostrare la scalabilità della tecnologia e la ―possibilità di applicarla a migliaia di blister farmaceutici che escono da una linea di imballaggio‖ come sottolineato da uno dei due attuali soci fondatori ed Ex Presidente.

I progetti europei hanno consentito a Gamma di implementare attività di R&S su materiali avanzati e su specifiche tecnologie software. Entrambi i progetti europei – il Progetto 1 e il Progetto 2 - sono guidati dalla PRO che si occupa di ideare, proporre e coordinare i progetti e quindi di assegnare a Gamma le attività di R&S e le risorse commisurate all‘impegno richiesto. A guidare la PRO in entrambi i progetti è uno dei co-fondatori di Gamma che contemporaneamente ricopre anche la carica di Presidente e di Direttore Tecnico - e quindi di responsabile della R&S – dello spin-off.

In questa fase Gamma dimostra di essere in grado di partecipare in modo efficace ai progetti europei grazie alla sua natura di spin-off e in particolare al background ed al ruolo dei suoi co-fondatori, ossia ricercatori con una lunga esperienza nei progetti europei, che assumono simultaneamente un ruolo all‘interno della PRO - che agisce come hub per l‘organizzazione di proposte di progetto e di creazione di partnership - e nel team direttivo di Gamma – a cui vengono assegnate attività e risorse legate allo sviluppo tecnologico.

In questa fase, Gamma porta avanti i progetti di ricerca utilizzando anche la strumentazione messa a disposizioni da Beta, che sostiene lo spin-off anche dal punto di vista finanziario. La partecipazione a progetti del Sesto PQ prevede infatti un cofinanziamento del 50% dei costi sostenuti nel progetto da parte dei partecipanti, un investimento che Gamma non sarebbe in grado di sostenere senza il contributo di Beta. Il progetto complessivo di collaborazione industriale tra Gamma e Beta iniziato nel 2006 si conclude con successo nel 2009 con la realizzazione completa del dimostratore di MICRO_1. Il piano di sviluppo prevede una seconda fase di maturazione della partnership industriale che dovrebbe portare all‘integrazione di MICRO_1 nell‘architettura delle macchine prodotte da Beta e alla successiva commercializzazione. Contrariamente da quanto previsto, al completamento del dimostratore, Beta prende la decisione di abbandonare il progetto che avrebbe portato la tecnologia MICRO_1 alla fase di scaling-up. Questa decisione è determinata da due fattori: primo, la necessità dell‘impresa multinazionale di ri-orientare gli investimenti per concentrarli sul proprio core business, ossia la progettazione e la produzione di macchinari per il packaging, per rispondere alla crisi economica mondiale che in quel periodo attraversa uno dei momenti più intensi con effetti importanti ed inattesi sulle performance di Beta stessa; secondo, la scoperta di uno scarso interesse delle imprese che avrebbero dovuto acquistare ed applicare il ―micro-dispositivo‖ direttamente sui prodotti destinati al mercato dei consumatori finali. Questo scarso interesse viene evidenziato in una ricerca di mercato condotta da Beta per comprendere l‘impatto della crisi. Dalla ricerca emerge che l‘industria farmaceutica e quella alimentare, in mancanza di una regolamentazione che le obblighi a garantire degli standard, sarebbero poco propense ad adottare volontariamente tali dispositivi poiché, nella loro prospettiva, rappresentano un aggravio di costo che riduce il margine di profitto sui prodotti venduti.

L‘esito di questa prima fase è riconducibile all‘impostazione originaria di Gamma che poggia interamente sulle capacità dei soci fondatori. Se da un lato il profilo accademico- scientifico dei soci fondatori è un fattore di vantaggio, ad esempio per l‘ingresso nei partenariati dei progetti europei, dall‘altro rappresenta anche un limite nella formulazione e nell‘implementazione dei progetti di R&S. L‘interesse di Gamma a sviluppare MICRO_1 è infatti guidato più dal desiderio dei ricercatori di provare la fattibilità di una tecnologia piuttosto che dall‘intuizione di imprenditori interessati a soddisfare un bisogno di mercato, esplicito o latente, delle industrie farmaceutica e agroalimentare a cui l‘innovazione è destinata. In questa prima fase di evoluzione di Gamma, il ruolo di ricercatore dei soci si ―mescola‖ a quello imprenditoriale, traducendosi in una contaminazione che porta le scelte di allocazione delle risorse dell‘impresa ad essere influenzate dagli interessi della PRO. Come infatti sottolinea uno dei co-fondatori dello spin-off, ―il prodotto non era quello richiesto dal mercato. Io vedevo importanti certe cose, ossia i progetti. I progetti puntavano allo sviluppo non di un prodotto ma di una tecnologia per arrivare al prodotto‖ (Socio co-fondatore 2 Gamma).

Ad aver maggior peso in questa fase è la curiosità scientifica o l‘intuizione dei co- fondatori che sono guidati dal desiderio di arrivare a dimostrare la fattibilità applicativa delle scoperte scientifiche a cui sono giunti, senza tuttavia verificare se i soggetti che dovrebbero adottarle gli attribuiscono un valore.

A livello organizzativo, con l‘avvio operativo dello spin-off viene inserita una responsabile amministrativa che inizia ad occuparsi anche degli aspetti rendicontuali dei progetti europei sebbene inizialmente non dispone dia alcun tipo di conoscenza o esperienza pregressa in questo campo. La responsabile amministrativa apprende le conoscenze amministrative e procedurali necessarie per soddisfare correttamente gli adempimenti amministrativi connessi ai progetti europei con la pratica, ovvero direttamente sul lavoro.

In questa fase, l‘organizzazione che coordina i progetti europei, ovvero la PRO, decide l‘ammontare di budget da assegnare a Gamma in relazione alle task e ai work-package di cui si deve far carico, mentre per gli aspetti rendicontuali l‘unità amministrativa si limita ad assolvere i requisiti seguendo le indicazioni del coordinatore e le linee guida fornite dalla Commissione europea.