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Da programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico a programma quadro

CAPITOLO 4. IL PROGRAMMA QUADRO DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO

4.3. Horizon 2020: il programma in corso

4.3.2. Da programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico a programma quadro

A conclusione del 7PQ, nel 2014, è diventato operativo l'Ottavo Programma Quadro dell'UE denominato ―Horizon 2020‖. Il programma unifica, per la prima volta, in un unico strumento finanziario tre dei programmi precedenti che erano finalizzati a supportare la ricerca, l‘innovazione e lo sviluppo tecnologico, ossia: il Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (PQ R&ST), il Programma Quadro per la Competitività e l‘Innovazione (CIP) e l‘Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT).

L‘obiettivo dichiarato di Horizon 2020 è quello di trasformare idee di ricerca innovative in prodotti e servizi commerciabili contribuendo così ad aumentare la competitività, l'occupazione e il benessere in Europa. Tale programma rappresenta il principale strumento finanziario volto a rafforzare lo Spazio Europeo della Ricerca – ossia la creazione di un‘area comune in cui ricercatori, conoscenze scientifiche e tecnologiche possano circolare liberamente – e ad attuare l‘Unione dell‘Innovazione71.

Le opportunità di finanziamento a disposizione con Horizon 2020 sono definite mediante programmi di lavoro pluriennali, preparati dalla Commissione europea in base al quadro legislativo di Horizon 2020 e al processo di programmazione strategica volto a integrare le politiche dell‘Unione europea (UE) con le priorità stabilite. I fondi, gestiti centralmente dalla Commissione europea o dalle agenzie esecutive, vengono assegnati, come per tutti i precedenti PQ, attraverso call for proposals a cui possono rispondere organizzazioni e persone operanti nel settore della ricerca e dell‘innovazione. Le proposte progettuali sono valutate da una commissione di esperti indipendenti, che seleziona i progetti ammessi ai finanziamenti.

I progetti che superano la selezione sono cofinanziati dall‘UE e dai partecipanti. Per i progetti di ricerca e sviluppo la quota di contributo dell‘UE può raggiungere il 100% del

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Si tratta di un‘iniziativa faro che si inserisce nella strategia Europa 2020, quest‘ultima include la nuova strategia per la ricerca e l‘innovazione dell‘Unione europea. Per un approfondimento sul tema consultare la documentazione sul portale ufficiale dell‘Unione europea (http://eur-lex.europa.eu/legal-

totale dei costi ammissibili; per i progetti di innovazione il 70% dei costi, a eccezione degli enti no-profit, che possono ricevere anche fino al 100% di contributo.

La struttura del programma Horizon 2020 è composta da tre priorità strategiche, dette anche pilastri, e da cinque Programmi trasversali72.

Per quanto riguarda i pilastri, il primo, denominato ―Eccellenza scientifica‖, si prefigge l‘obiettivo di incrementare la qualità della base scientifica europea73

. Il pilastro ―Leadership industriale‖, intende fare dell'Europa un luogo attrattivo per investimenti nella ricerca e nell'innovazione promuovendo attività strutturate dalle aziende in settori industriali che la strategia europea considera rilevanti74.

Il terzo pilastro, ―Sfide per la società‖, affronta le priorità politiche e le sfide sociali che l‘UE si è data con la strategia Europa 2020 mediante la cooperazione e l'interazione di diverse discipline di ricerca75. Attraverso questo pilastro s‘intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Le attività ricomprese vanno dalla ricerca di base a quelle di mercato con una nuova attenzione sulle attività connesse all'innovazione, quali le azioni pilota, le dimostrazioni, i test a sostegno e allo svolgimento di gare d'appalto, la progettazione, l'innovazione sociale e la commercializzazione delle innovazioni.

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Horizon 2020 finanzia ulteriori attività sviluppate dal Joint Research Centre e dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), nonché una parte del Programma per la competitività delle PMI (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises - COSME, l'ex CIP) e le attività di ricerca del Programma Euratom in materia di fusione nucleare, energia da fissione nucleare e radioprotezione.

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La priorità «Eccellenza scientifica» prevede il supporto alla realizzazione di progetti per promuovere la formazione e la mobilità di ricercatori altamente qualificati in Europa grazie alle iniziative «Marie Skłodowska-Curie» e alle offerte di formazione e di mobilità per i giovani ricercatori. Questa priorità prevede anche lo stanziamento di fondi per progetti di cooperazione interdisciplinari in ambiti di ricerca innovativi volti a sviluppare le tecnologie future ed emergenti («Future and Emerging Technologies - FET») e garantire un'elevata qualità delle infrastrutture di ricerca per gli scienziati europei e non solo.

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Le industriali rilevanti riguardano: le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le nanotecnologie, i materiali avanzati, le biotecnologie, le tecnologie produttive avanzate e la tecnologia spaziale. I beneficiari devono partecipare in prima persona all'organizzazione delle attività di promozione. Inoltre, le aziende innovative potranno accedere al capitale di rischio, mentre le PMI riceveranno

finanziamenti specifici che dovrebbero sostenerle per affermarsi e diventare competitive sul mercato.

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La terza priorità, Sfide per il futuro, comprende i seguenti sei ambiti d'azione: Salute, evoluzione demografica e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporti intelligenti, ecologici e integrati; Azione per il clima, ambiente, efficienza delle risorse e materie prime; Società inclusive, innovative e sicure.

Tab. 4.3. Importo globale massimo e quote assegnate a ciascuna priorità

Eccellenza scientifica 27,8

Leadership industriale 20,2

Sfide per la società 35,8

Valori in miliardi di euro – Fonte: Commissione europea (2014) Fonte: APRE, 2017

Come per nelle precedenti programmazioni Horizon 2020 finanzia dei progetti collaborativi che anche in questo caso sono uno strumento di finanziamento (type of action) in cui è necessario rispondere esattamente al topic descritto dalla Commissione nel Work Programme (approccio top down), attraverso la costituzione di un partenariato costituito da almeno tre soggetti giuridici aventi sede legale in tre stati differenti, che siano stati membri UE o associati ad Horizon 2020.

In Horizon 2020 i progetti collaborativi si distinguono in due tipologie. Una prima tipologia, denominata ―Research and Innovation Actions‖ (RIA), in cui le core activities del progetto sono quelle di R&S sebbene siano ammissibili al finanziamento anche attività di dimostrazione, management e altro ad esempio la disseminazione. Una seconda tipologia, denominata ―Innovation Actions‖ (IA), in cui le core activities del progetto sono quelle dimostrative, che includono attività di testing, sviluppo del prototipo, scaling up, first market replication, e quindi più vicine al mercato76.

Entrambi questi schemi rappresentano il canale classico di partecipazione attraverso la realizzazione di consorzi trans-nazionali dove viene finanziata la collaborazione tra l'impresa, l'accademia e gli enti pubblici di ricerca. In questo caso la partecipazione avviene all'interno di un bando pubblico comunitario, predisponendo progetti complessi, dove ciascuno dei partner del consorzio percorre una parte della strada comune che dovrebbe portare al successo nell'innovazione scientifica e tecnologica.

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Ciò nonostante sono ammissibili al finanziamento anche attività di R&S, gestione e altre come quelle di disseminazione.

Infine, per la prima volta la Commissione europea ha introdotto uno strumento dedicato esclusivamente alle PMI: lo ―SME Instrument‖. Tale strumento ha un‘applicazione trasversale, poiché finanzia topic specifici all‘interno di ognuno dei work programme della seconda e terza priorità.

Le principali caratteristiche dello strumento per le PMI sono due e riguardano: la partecipazione senza necessità di formare un consorzio trans-nazionale; una suddivisione in tre fasi che corrispondono ad altrettante tipologie di bandi. Le tre tipologie sono in sequenza: la "Fase 1", detta ―proof-of-concept‖, che finanzia lo studio di fattibilità dell'idea di business; la "Fase 2",‖ che sostiene attività di sviluppo e di dimostrazione, da cui prende il nome, del prodotto, processo o servizio; la "Fase 3", detta di ―commercializzazione‖, dedicata alla realizzazione di attività propedeutiche alla ricerca di un finanziatore terzo dell'idea di business.