• Non ci sono risultati.

Fase 3 (2009 2012): Cambiamenti in risposta alla crisi economica

CAPITOLO 6. CASI STUDIO

6.2. Caso Alfa

6.2.3. Fase 3 (2009 2012): Cambiamenti in risposta alla crisi economica

L‘evoluzione dello scenario competitivo a seguito della globalizzazione dei mercati e della crisi del 2009 porta Alfa a rinnovare il proprio modello di business, presentandosi sul mercato non più come conto terzista ma come capo commessa.

Questo comporta per Alfa la necessità di gestire delle relazioni di business all‘interno di un network che ha raggiunto una dimensione internazionale dopo gli accordi di fornitura stipulati con imprese cinesi per la costruzione degli stampi.

In questa fase Alfa si impegna a rafforzare il suo posizionamento ed il controllo delle reti di fornitura per essere in grado di rispondere alle esigenze delle imprese clienti a cui si propone come interlocutore unico in grado di gestire ciascuna fase del processo, dalla progettazione e realizzazione degli stampi alla produzione e consegna dei prodotti stampati, offrendo in questo modo un servizio completo e modulare.

Nell‘ottica di questa rinnovata strategia, dal 2010 in poi, la PMI entra a far parte di diverse reti formali, caratterizzate da scopi e partner di diversa tipologia.

La prima rete formale, qui indicata con il nome NET_1, in cui Alfa entra a far parte con un contratto di rete, è costituita da PMI del territorio che svolgono la stessa tipologia di attività, ossia lo stampaggio di materie plastiche.

La seconda rete formale a cui Alfa prende parte è un‘associazione temporanea di 6 imprese avviata nel 2011, qui indicata con il nome NET_2, composta da 6 diverse PMI del territorio di diversi settori. La creazione della rete è coordinata da Delta89, una società di consulenza strategica di cui Alfa si avvale. La società Delta, come verrà

89

Delta è una società nata nel 2000 per iniziativa di alcune grandi imprese italiane e specializzata nella ricerca e analisi di informazioni tecnico-scientifiche e in attività di sviluppo di progetti di ricerca.

descritto di seguito, è anche il soggetto che porta Alfa a partecipare al suo terzo e ultimo progetto europeo.

Se da un lato Alfa ritiene che la partecipazione alle reti formali possa apportare dei vantaggi – in particolare per superare i limiti legati alla dimensione - dall‘altro la reputa un‘attività molto impegnativa e complessa da gestire per il fatto che necessita di una mediazione rispetto agli obiettivi e i punti di vista di tutti gli attori che partecipano alla rete.

Oltre all‘attività condotta all‘interno di reti, Alfa prosegue l‘impegno per l‘innovazione anche attraverso la partecipazione ad un progetto europeo finanziato dal Settimo PQ. A cavallo tra l‘entrata nella rete NET_1 e all‘avvio della rete NET_2, Alfa partecipa al Progetto 3, che corrisponde anche all‘ultimo dei progetti europei a cui l‘impresa riesce a partecipare. Anche in questo caso, come pocanzi indicato , la PMI viene coinvolta grazie ad un soggetto con cui è in relazione, ovvero la società Delta, che prende parte anch‘essa al progetto e che si è occupata di fare da filtro anche per Alfa verso tutti i partner di progetto a partire dal coordinatore, ovvero un‘università spagnola. A differenza degli altri due precedenti progetti, la gestione delle attività è affidata al tecnico commerciale di Alfa; tale decisione è motivata dalla tematica e dagli obiettivi del progetto dato che riguardano lo sviluppo di un modello per ottimizzare la gestione delle reti non gerarchiche di imprese manifatturiere e la realizzazione di un software aziendale per supportare la presa di decisioni in real-time per operare su tali reti.

Ciò che spinge Alfa ad accettare l‘invito di Delta a partecipare al progetto è l‘interesse ad esplorare la tematica di gestione delle reti posta nell‘obiettivo generale del progetto e la possibilità di testare la funzionalità di una versione iniziale del software per poter prendere poi in considerazione l‘eventuale acquisto della versione finale.

“Il progetto era gestito da enti universitari che tiravano le fila. Noi eravamo un’azienda test di questo futuro concetto e futuro software a cui noi eravamo certamente interessati” (Tecnico Commerciale/Project manager Alfa)

Alfa contribuisce al progetto in due modalità: la prima, mettendo a disposizione un database di proprietà di Alfa contenente dati aziendali e trasferendo informazioni sulle pratiche di gestione della supply-chain raccolte attraverso un questionario che verràpoi elaborato dai partner universitari di progetto; la seconda, testando l‘utilizzo del

software. L‘implementazione dei task tecnici assegnati ad Alfa è svolta dal tecnico commerciale, anche in ragione della sua funzione in azienda, mentre per gli aspetti rendicontuali e di reporting alla Commissione europea Alfa si è avvalsa del supporto di Delta, che ha ridotto il più possibile l‘impegno e il coinvolgimento del tecnico commerciale e dell‘amministrazione di Alfa. Il ricorso a Delta tuttavia ha fatto sì che entrambe le unità di Alfa non approfondiscono i contenuti delle linee guida e degli altri documenti predisposti dalla Commissione europea relativi al bando e al programma, in questo modo Alfa limita la possibilità di avviare una crescita di competenze e autonomia su tali aspetti centrali dei progetti europei.

A differenza dei primi due progetti del PQ, Alfa risulta fortemente insoddisfatta per l‘esito generale del progetto, che manca del tutto gli obiettivi prefissati, e per i risultati che ottiene dalla partecipazione.

“Il progetto ci era stato prospettato come utile per semplificare i processi sulla supply-chain. Quindi sulla carta era interessante per noi. […] Si è rivelato una bolla di sapone che ci ha lasciato poco e niente” (Tecnico Commerciale/Project manager Alfa)

L‘aspetto più critico riguardato il prototipo del software, che delude completamente le aspettative di Alfa per due principali motivi: una scarsa fruibilità e la concessione di un tempo troppo limitato per testare il prototipo.

Alfa si rende tempestivamente conto che il Progetto 3 non sarebbe riuscito a raggiungere i risultati prospettati, ma decide di non abbandonare il progetto pur cercando di richiedere dei correttivi che le sono stati concessi sul piano formale ma che non sono risultati sufficienti a soddisfarla su quello sostanziale.

“Ci siamo accorti in corsa che il Progetto 3 non era adatto alle nostre esigenze, perché ritagliato su aziende di dimensioni maggiori con più stabilimenti dislocati nel mondo. Infatti, il software che è stato sviluppato in altri work package sui quali non eravamo stati coinvolti, era incentrato sulla delocalizzazione di produzioni. Resoci conto di questo disallineamento, ne abbiamo parlato con Delta, che a sua volta ha cercato di far valere i nostri interessi all’interno del board del progetto. Da qui l’idea di inserire in Alfa un laureando che potesse fungere da interfaccia fra noi e l’università coordinatrice, e potesse aiutare a far confluire il progetto su qualcosa che potesse

risultarci utile e che fosse un po’ più ritagliato sulle esigenze e aspettative di Alfa. Diciamo che il risultato è stato un accontentarci sul metodo, non potevano non farlo, ma ovviamente non sul risultato acquisito.” (Tecnico Commerciale/Project manager Alfa)

Al termine del progetto Alfa decide di introdurre il ruolo di Project manager e di assegnare tale responsabilità al tecnico commerciale che ha seguito il Progetto 3. Per svolgere il nuovo incarico, l‘azienda forma il project manager mediante corsi di formazione principalmente basati sul PMBOK®, e quindi sullo standard sviluppato dal PMI, senza giungere all‘ottenimento della certificazione che non viene ritenuta necessaria. Il ruolo assegnato da Alfa al project manager è quello di un responsabile che presidi l‘avanzamento dei progetti commissionati dai clienti per la realizzazione degli stampi, mentre restano escluse dalla sua competenza la gestione della produzione e distribuzione dei prodotti finiti. Il project manager di Alfa non assume alcun tipo di ruolo diretto nell‘attività di progettazione europea, quali ricerca di bandi e di partner, la scrittura di proposte e la rendicontazione. Da ciò consegue che ad oggi in Alfa non è presente un‘unità specializzata nella partecipazione ai progetti europei.