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barbara Melis | Graziella Roccella

missione Europea con l’obiettivo di premiare le tre città europee con la maggiore capacità di innovazione.

Piazza Risorgimento a Torino: i presupposti del progetto, la realizzazione e la vita della piazza

Il progetto realizzato da Planet Idea s.r.l. e RECS Architects di Parma è stato sviluppato nell’ambito dell’iniziativa Torino Living Lab2

promosso, per la città, dalla Fondazione Torino Smart City3. A seguito della call lanciata a

gennaio 2016, nel maggio 2016 la propo- sta di riqualificazione della piazza di Planet Idea è risultata la vincitrice. Iniziati i lavori poco dopo, l’inaugurazione è avvenuta a fine settembre dello stesso anno. Gli obiettivi di- chiarati dal progetto erano di creare un luogo urbano di uso collettivo come parte di una città intelligente, non un espositore di tecnologie ma un luogo in cui far crescere una communi-

ty offrendo strumenti innovativi, sia materiali sia immateriali, per raggiungere i risultati di risparmio energetico, inclusione sociale, miglio- ramento della vita del cittadino, avanzamento della conoscenza tecnologica e della coscien-

za ambientale. Così nei 5200 mq della piazza esistente sono state inserite 25 innovazioni: dalla panchina intelligente per scambiare dati o ricaricare il cellulare, ai sensori di parcheg- gio per conoscere i posti liberi per l’auto; dai beacon per ricevere informazioni sul cellulare, al book crossing per scambiare libri con gli al- tri cittadini e scoprire argomenti nuovi; sino ai totem interattivi, agli orti urbani condivisi, due punti luce di smart lighting, l’irrigazione smart, gli attrezzi ginnici che producono energia, pannelli fotovoltaici o i solar bricks4. La piazza

è stata dotata di un info point per il dialogo con la cittadinanza sul significato e il funzio- namento della piazza, spazio inteso anche come showroom per le soluzioni innovative e dove è stato possibile seguire in tempo reale i monitoraggi di consumo e produzione energe- tica. Nel tempo, poi, l’info point è diventato lo spazio per accogliere manifestazioni, che nei sei mesi di sperimentazioni sono state in tutto 50, rivolte agli abitanti del quartiere di tutte le fasce d’età, quasi un piccolo hub di comuni- tà. Il coinvolgimento dei cittadini nel progetto della piazza smart è avvenuto anche tramite un’applicazione per smartphone che è stata sviluppata. La piattaforma virtuale ha esaltato

Fig. 1 - Vista del progetto della Piazza Risorgimento a Torino con l’indicazione delle diverse destinazioni delle aree

la natura sinergica e relazionale delle innova- zioni inserite nel progetto, consentendo alla cittadinanza di godere appieno dei benefici derivanti da molte delle strumentazioni installa- te: i dati raccolti tramite le soluzioni innovative (sensoristica IoT) sono stati integrati in una piattaforma digitale (back-end) e poi comuni- cati al cittadino (front-end) tramite l’App, un vero e proprio cruscotto urbano di navigazione gratuito, utile a monitorare in tempo reale i flussi di informazione del contesto. La città di Torino ha messo temporaneamente a disposi- zione l’uso del suolo in modo gratuito. Planet Idea s.r.l. si è fatta carico dei costi di progetta- zione e gestione dell’operazione, che ha visto il coinvolgimento di una nutrita rete di sponsor e fornitori, tra cui Clevergy, TIM, Tyco e Urmet, che hanno coperto in parte i costi dei prodotti utilizzati5. Diversamente la spesa dell’opera-

zione si sarebbe aggirata intorno ai 300.000 euro, mentre per il mantenimento i costi annui ammonterebbero all’incirca a 100.000 euro. Chiusura del progetto: i numeri

Nel mese di marzo 2017 il periodo di speri- mentazione del demostrator si è concluso, e i

dispositivi messi a servizio della comunità sono stati restituiti agli sponsor.

La Piazza Risorgimento ha ripreso la sua veste originaria ad eccezione degli orti urbani, gli arredi del campo da bocce, gli arredi per il bookcrossing e le mattonelle fotovoltaiche inserite nella pavimentazione della piazza, che Planet Idea ha ceduto a titolo gratuito alla Città. Ma la vera eredità della sperimentazione si può leggere attraverso i numeri del monito- raggio: 175 giorni di sperimentazione (di cui 82 di proroga richiesta dai cittadini); 27.000 passaggi di persone; 10.000 accessi alla rete free WiFi; 1270 utenti registrati; 1.300 Gb di dati scaricati; 50 eventi organizzati con la partecipazione di 1000 persone; 3 comu- nità spontanee create; 300 libri raccolti dal servizio bookcrossing, 75 nuovi libri al mese; 75,8% il risparmio di energia elettrica con sistema di illuminazione a led dimmerabile al passaggio; 70,9% il risparmio di acqua grazie all’irrigazione smart; 75 kWh prodotti con il fotovoltaico (37,2% fabbisogno totale); 261 Kg di Co2 le emissioni evitate.

Il progetto è stato ampiamente documentato dalla stampa locale e nazionale ed è stato inoltre recentemente selezionato per la pubbli-

Fig. 2 - Attività nella Piazza Risorgimento a Torino. Vista degli orti urbani

cazione nell’ambito della ricerca Active Public

Space condotto da tre università tecniche eu- ropee: IAAC di Barcellona Centre for Central European Architecture di Praga e l’Università di Arti Applicate di Vienna.

Identità comunitaria e responsabilità smart: un futuro ancora da costruire

I cittadini hanno colto il messaggio dell’opera- zione Torino Living Lab e hanno dimostrato una nuova attitudine proattiva facendosi promotori di una richiesta al Comune di Torino per acce- dere alla gestione degli orti urbani, eredità del progetto di Piazza Risorgimento. A fine marzo 2017 gli orti sono diventati proprietà del Comune di Torino e l’associazione informale di cittadini “Orti in Piazza” sta formalizzan- do l’accordo per accedere alla loro gestione attraverso il “Patto di Collaborazione”, stru- mento attuativo del Regolamento per la Ge- stione Condivisa dei Beni Comuni e poter così prendere in carico la responsabilità di governo di questa piccola porzione di città e proseguire il progetto lanciato da Planet Idea. Parallela- mente, altri cittadini, colpiti dall’esperienza di Piazza Risorgimento, hanno richiesto a Planet il supporto tecnico per realizzare altri due orti urbani condivisi. In questa occasione l’inizia- tiva è stata completamente privata: l’Associa- zione Centro Commerciale Naturale Basso San Donato della Circoscrizione IV ha deciso l’in- tervento, raccolto i fondi necessari e avviato le trattative con il Comune per la concessione per- manente della gestione delle aree pubbliche. I cittadini hanno compiuto un passo avanti dalla loro posizione di “amministrati”, perché sono usciti dall’esperienza Living Lab con la nuova consapevolezza di potersi rendere co-protago- nisti della vita urbana, responsabili dell’offerta e della gestione di progetti condivisi.

L’amministrazione Comunale, che ha apprez- zato il risultato del laboratorio, ha in seguito riproposto un bando simile, sulla falsariga di quello di un anno fa6. L’intento è quello di

replicare gli effetti positivi sul territorio, ma presumibilmente questa seconda call non vedrà più la risposta degli stessi soggetti che si sono impegnati nella precedente, per via della mancanza di un riconoscimento economico7.

La prima esperienza è stata portata avanti con entusiasmo sull’onda del desiderio, almeno per

Planet Idea, di dimostrare le proprie capacità tecniche e convincere delle potenzialità del nuovo settore che ruota attorno al mondo smart (progettazione, sistemi, best practice, costruzio- ne di rapporti sociali). Ripetere la stessa azio- ne da parte degli stessi soggetti perderebbe il senso dell’esperimento. Ci si augura pertanto che dopo la seconda esperienza di progetti il settore istituzionale proponga un avanzamento di merito nelle future occasioni di intervento sulla città.

Avanza in questa direzione il comune di Ve- naria Reale (TO), che sta avviando la riqua- lificazione del Viale Buridani, in ottica Smart City. La procedura scelta dal Comune è stata di bandire a dicembre 2016 la chiamata per partecipare alla manifestazione di interesse a una procedura negoziata, per la quale i soggetti selezionati nella prima fase hanno consegnato le loro proposte nel mese di giu- gno. L’importo a base di gara per i futuri lavori di riqualificazione è di 2,7 milioni di euro che saranno in parte dedicati all’implementazione di soluzioni innovative. Questo tipo di scelta testimonia la volontà di avviare strategie per l’abitare smart: non più prodotti o soluzioni verticali implementati secondo le mere logiche di bilancio di breve termine ma progetti stra- tegici che mettano a sistema l’integrazione di azioni sul lungo periodo per il raggiungimento di obiettivi condivisibili e standard8. In questo

senso, sarebbe auspicabile anche la ripresa di un tavolo di concertazione nazionale per la definizione di strategie e modelli di gover- nance per l’accompagnamento dei comuni all’attuazione di progetti intelligenti e inclusivi allo stesso tempo, che mettano le tecnologie al servizio delle persone.

Note

1. Per questo tipo di esigenza della Pubblica Amministrazione è nata anche una piattaforma internazionale di monitoraggio e stimolo delle soluzioni per il reperimento delle forniture https://www.in- novation-procurement.org/home/?no_cache=1

2. http://torinolivinglab.it/campidoglio/

3. Il progetto Torino Living Lab si colloca nelle attività avviate dalla FTSC nel 2013 con il progetto SMILE.

4. Per avere un elenco esaustivo delle innovazioni posizionate e una loro breve descrizione, http://www.planetidea.it/smartsquare/ index.html#.html

5. Hanno sostenuto il progetto in qualità di Support Partner: Con- sorzio Taiga, Enerbrain, SocialFare, Dellavalle Giardini d’Auto- re, A4Partners, Audit&Power Solutions, Conversa, EcoSolutions, Ethicalfin, Geosolar Energy Systems, Punto A+, SmartBeacon, Starboost, Stylum, Università di Scienze Gastronomiche, U-Heart Biotechnologies, Turin School of Local Regulation.

6. “Avviso pubblico per la ricerca di soggetti interessati alla applica- zione sul territorio torinese di soluzioni tecnologiche in ambito “iot “iod”- smart city””, scaduto il 20 maggio 2017.

7. Infatti per l’Avviso il proponente dovrà impegnarsi ad approfondi- re a propria cura e spese, senza alcun onere o rimborso a carico della Città, i contenuti della proposta per definire un progetto esecutivo

8. Planet Idea, Arup Italia e Recs Architects stanno lavorando alla definizione della Smart Social City Matrix, un nuovo strumento di valutazione dei progetti in ambito smart e social. Il framework è uno strumento analitico che consente di compiere scelte equili- brate rispetto a 4 aree strategiche (built environment,ecosystem resources, society e systems), e giungere quindi ad azioni equili- brate nei diversi ambiti di intervento.

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