• Non ci sono risultati.

Un bilancio. La Convenzione del 1989 in prospettiva storica

Nel documento Società Italiana di Pedagogia (pagine 164-167)

L'infanzia nella storia delle idee Furio Pesci

4. Un bilancio. La Convenzione del 1989 in prospettiva storica

In generale, tanto le periodizzazioni quanto le connotazioni intrinseche non permettono di universalizzare la prospettiva di Ariès. Un aspetto che, co-munque, resiste ed è divenuto un punto di riferimento consolidato, su cui si registra una concordanza quasi unanime con le tesi di Ariès, è che quella dell’infanzia è una condizione mutevole, ben più di quanto si possa imma-ginare nel senso comune, in base al tempo storico, all’ambiente sociale, al contesto culturale.

Se Ariès ha avuto il merito di avere individuato e descritto la “storicità” dell’infanzia, oggi, sulla scia di questa constatazione, si tende ad esplorare l’infanzia in direzioni molteplici: per esempio, la relazione madre-figlio, la relazione della famiglia con la società e, in particolare, con gli altri soggetti presenti nel sistema di formazione, gli ambienti e i contesti extrafamiliari accessibili ai bambini, l’impatto dei rapporti sociali e di produzione, spe-cialmente dell’industrializzazione, sulle condizioni di vita infantili.

King (2005) propone una riflessione conclusiva che a mio avviso è molto utile anche nel contesto della celebrazione del trentennale della Conven-zione ONU sui diritti dell’infanzia. La ricerca storiografica mette in evi-denza un aspetto “etico”, per così dire, segnalando come nei paesi più ricchi le opportunità di benessere si siano accresciute e diffuse capillarmente, e oggi siano disponibili, se non a tutti, certamente in dimensioni e forme inusitate nei secoli precedenti; al contrario, nei paesi poveri, e in particolare al di fuori dell’Occidente, i bambini vivono una vita di stenti; nemmeno l’istruzione di base e una speranza di vita longeva sono garantite, come in-vece avviene nel mondo occidentale, ricco ed evoluto.

Opere come quelle citate hanno sottolineato la distanza veramente in-colmabile tra il presente e il passato, specialmente tra la condizione dell’in-fanzia nella modernità a partire dalla fine del cosiddetto ancien régime e quella delle epoche premoderne; questa constatazione comporta anche una valutazione di carattere etico-politico, perché le acquisizioni della ricerca storiografica mettono in una luce nuova i problemi del presente. La ricerca storiografica ha permesso di maturare la consapevolezza che la distanza tra l’Occidente premoderno e il resto del mondo attuale non è così grande come appare al senso comune: le nazioni in via di sviluppo oggi sono po-polate da milioni e milioni di bambini che vivono in condizioni sorpren-dentemente simili a quelle di un passato che per l’Occidente sembra ormai

del tutto trascorso e alle spalle. Tassi elevati di mortalità, l’incidenza spro-porzionata di fenomeni come l’abbandono, l’abuso (anche quello sessuale), la violenza in tutte le forme, fino all’infanticidio, il lavoro, e lo sfruttamento sul lavoro, dei minori, sono tutti fenomeni che sembrano quasi aggravare una condizione che, forse, in quelle stesse aree in cui si presentano oggi, non era così grave in passato.

È in questa prospettiva che si può inquadrare l’importanza della Con-venzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, nella ricorrenza del suo trentennale; quella dichiarazione ha certamente avuto un significato notevole, quantomeno sul piano simbolico e ideale, in vista di un’opera ne-cessaria per arginare e sradicare gli abusi commessi ai danni dei bambini nel mondo contemporaneo. La Convenzione del 1989, peraltro, sul piano giuridico non si è rivelata una mera affermazione di principio, ma è servita concretamente a dare un inquadramento ad azioni e iniziative concrete di governi e organizzazioni non governative per il miglioramento delle condi-zioni dell’infanzia nelle aree più povere del nostro mondo.

Si tratta di un testo che ha avuto, dunque, il suo indubbio rilievo sul piano dell’immaginario collettivo, della mentalità diffusa nel mondo con-temporaneo, ben al di là di quelle che sono state le sue conseguenze concrete e pratiche; è, appunto, in questa chiave che, secondo me, una riflessione storica è la via privilegiata per sottolineare l’importanza positiva che la Con-venzione ha avuto in questi ultimi decenni, anche se i problemi sono ancora enormi, ben lontani dall’essere risolti.

Riferimenti bibliografici

Ariès Ph. (1960). L’enfant et la vie familiale sous l’ancien régime. Paris: Seuil. Ariès Ph. (1977). L’Homme devant la mort. Paris: Seuil.

Atkinson C. W. (1991). The Oldest Vocation: Christian Motherhood in the Middle

Ages. Ithaca, N.Y.: Cornell University Press.

Burguière A. (ed.) (1986). Dictionnaire des sciences historiques. Paris: P.U.F. de Mause L. (ed.) (1976). The History of Childhood. New York: Psychohistory

Press.

Dixon S. (1992). The Roman Family. Baltimore: Johns Hopkins University Press, 1992.

Elman B. A. et alii (2005). Education. In Horowitz M. C. (ed.), New Dictionary

of the History of Ideas (vol. 2, pp. 625-648). New York: Scribner. Furio Pesci

Frankena W. (1973). Education. In Wiener P. P. (ed.). Dictionary of the History of

Ideas. Studies of Selected Pivotal Ideas (Vol. 2, pp. 71-85). New York: Scribner.

Golden M. (1990). Children and Childhood in Classical Athens. Baltimore: Johns Hopkins University Press.

Horowitz M. C. (ed.) (2005). New Dictionary of the History of Ideas. New York: Scribner.

King M. (1994). The Death of the Child Valerio Marcello. Chicago: University of Chicago Press.

King M. (2005). Childhood and Child Rearing. In Horowitz M. C. (ed.). New

Dictionary of the History of Ideas (vol. 1, pp. 309-316). New York: Scribner.

Klapisch-Zuber C. (1985). Women, Family and Ritual in Renaissance Italy. Chi-cago: Chicago University Press.

Laslett P. (1965). The World We Have Lost. New York: Scribner.

Ozment S. (2001). Ancestors: The Loving Family in Old Europe. Cambridge, Mass.: Harvard University Press.

Polenghi S. (2003). Fanciulli soldati. La militarizzazione dell’infanzia abbandonata

nell’Europa moderna. Roma: Carocci.

Pollock L. (1983). Forgotten Children: Parent-Child Relations from 1500 to 1900. Cambridge-New York: Cambridge University Press.

Shorter E. (1975). The Making of the Modern Family. New York: Basic Books. Stone L. (1977). The Family, Sex, and Marriage in England,1500-1800.

London-New York: Weidenfeld & Nicolson.

Trexler R. C. (1993). Power and Dependence in Renaissance Florence. Vol. 1, The

Children of Florence. Binghamton: State University of New York Press.

Wiener P. P. (ed.) (1973). Dictionary of the History of Ideas. Studies of Selected

Pi-votal Ideas, New York: Scribner.

I.12

Nel documento Società Italiana di Pedagogia (pagine 164-167)

Outline

Documenti correlati