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Casa circondariale di Piacenza

Nel documento case di lavoro private libertà della (pagine 92-95)

Casa circondariale di Piacenza

Il nuovo padiglione. Nella nuova struttura (200 posti disponibili) gli ambienti sono assolutamente congrui dal punto di vista degli spazi e della luminosità, anche con le docce nel bagno all’interno della cella. L’Ausl, nel corso del sopralluogo ispettivo, non ha ravvisato carenze, anche riscontrando che le lavatrici presenti sono state rese funzionanti. La vigilanza è garantita da un sistema di videosorveglianza contiguo, ma esterno alla sezione, con l’intervento del personale a chiamata, attraverso un citofono, del detenuto, ovvero quando se ne ravvisi l’opportunità.

Il regime a celle aperte. Appare pienamente applicata la disposizione dipartimentale che prevede il regime “a celle aperte”, con i detenuti che possono stare fuori dalla camera di pernottamento per almeno per otto ore giornaliere, e possono utilizzare gli spazi comuni presenti, in alcune situazioni fino a dieci, come per la sezione femminile.

La carenza di educatori. Si registra la carenza di un numero adeguato di professionalità con competenze giuridico-pedagogiche, risultando operativi 3 educatori, e, in questo senso, di concerto con il garante locale, sono stati sollecitati, negli anni, gli organi centrali e periferici competenti con richiesta di potenziamento dell’organico.

Le attività. Sono attivati corsi scolastici di scuola primaria, scuola secondaria e istituto professionale agro-alimentare (dall’anno scorso è garantita anche la terza classe della scuola professionale che consente l’accesso alla qualifica di operatore agroalimentare). I detenuti (70) lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria impegnati in lavori domestici a rotazione mensile.

Si sono tenuti corsi, in particolare: di coltivazione di piante officinali; di apicoltura; di produzione di pasta fresca; di teatro; di piastrellisti.

L’area verde è ben attrezzata, con altalene e giochi per i bambini, dove i detenuti svolgono i colloqui con i figli durante la stagione estiva.

Non è stata trovata una soluzione rispetto alla questione della chiusura del giornale interno “Sosta forzata”, attività con importanti risvolti trattamentali, iniziata nel 2003 e di fatto interrotta nel dicembre 2014, a seguito di decisione della direzione.

In sede di commissione regionale dell’area penale adulti, l’assessore al nuovo welfare del Comune di Piacenza ha rappresentato, poi ribadendolo in sede di comitato locale dell’esecuzione penale adulti, la difficoltà relativa alla condivisione di una progettualità con la direzione dell’istituto, che non consente un’adeguata programmazione per le attività da svolgere all’interno del carcere, nonché il compimento di quelle già programmate. Proprio in ragione di tale criticità l’assessore prefigurava l’intento di non destinare alcun finanziamento per iniziative da tenersi all’interno della struttura, convogliando tutte le risorse nell’ambito dell’area penale esterna.

Per il link della “Relazione sull’attuazione delle disposizioni di legge relative al lavoro dei detenuti”

presentata dal Ministro della giustizia al Senato della Repubblica v. antea, Casa circondariale di Bologna.

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Il Reparto di Osservazione Psichiatrica. Gestito dall’Ausl, è una struttura preposta alla osservazione dei detenuti con problemi psichiatrici e alla diagnosi dei disturbi, dotato di 5 celle singole, può accogliere i detenuti presenti negli istituti regionali per i quali è stata rilevata l’esigenza di osservazione psichiatrica e di diagnosi dei disturbi, per non più di trenta giorni.

Il Magistrato di Sorveglianza territorialmente competente. I detenuti hanno lamentato l’assenza in carcere del magistrato di sorveglianza territorialmente competente con il quale, secondo quanto riferito, hanno fatto richiesta di colloquio da un apprezzabile periodo di tempo senza ricevere alcun riscontro. In questo senso, il 16.10.2015, si è provveduto a formalizzare una segnalazione al Presidente del Tribunale di Sorveglianza, richiedendo un intervento affinchè vengano assicurati l’attività di vigilanza sugli istituti pena ex art. 69 O.p. e i contatti con la popolazione detenuta ex art. 75 D.P.R. 230/2000.

Il Garante di Piacenza. Con riguardo alle istanze provenienti dalla popolazione detenuta del carcere di Piacenza si segnala il costante e puntuale raccordo con il Garante del Comune di Piacenza, Alberto Gromi, con momenti di confronto e iniziative congiunte.

Al seguente link la scheda dell’istituto sul sito del Ministero della Giustizia: https://www.

giustizia.it/giustizia/it/mg_data_view.wp?liveUid=2014DAPCARD&Nome=UFF56856

Per i comunicati stampa sulla casa circondariale di Piacenza v. antea, NODI IN EVIDENZA – Magistrati di sorveglianza.

Casa circondariale di Piacenza

I numeri. Al 31.12.15 il dato ministeriale relativo alle presenze era di 188 persone (di cui 8 donne, con 109 stranieri) collocate presso la casa circondariale a fronte di una capienza regolamentare di 199. I condannati in via definitiva erano 121 e gli imputati 67.

Le condizioni igienico-sanitarie. Le relazioni sugli esiti delle attività di vigilanza effettuate dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Reggio Emilia hanno certificato il miglioramento delle condizioni igieniche e strutturali dell’istituto: sono, infatti, stati effettuati i lavori per eliminare le infiltrazioni d’acqua dal soffitto. Le celle sono dotate di finestre con un buon rapporto aero-illuminante. Nei locali doccia comuni le pareti sono privi di muffa, tuttavia gli arredi si presentano in condizioni precarie di manutenzione e sanificazione.

Si è ripresentata, anche durante questo inverno, la criticità relativa al malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento, già segnalata dalla Garante negli anni passati: durante una visita ispettiva, sollecitata da una segnalazione dalle detenute, si è potuta constatare la temperatura insufficiente in alcuni spazi detentivi, in particolare nella sezione femminile, dove i termosifoni risultavano spenti o a bassissima temperatura, provvedendo alla richiesta urgente di un sopralluogo straordinario ai tecnici della prevenzione del servizio di igiene e

Nel documento case di lavoro private libertà della (pagine 92-95)

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