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Caso internazionale

Nel documento case di lavoro private libertà della (pagine 69-73)

Quotidiano E­R Assemblea Legislativa

Comunicato stampa

19/02/2015 15:07

CARCERE. SABATO 21 GARANTE REGIONALE DETENUTI VISITA PIZZOLATO A MODENA: "IN BRASILE SAREBBE ESPOSTO A PERICOLI, INTERVENGA IL MINISTRO ORLANDO"

Sabato 21 febbraio, alle ore 18, l’avvocato Desi Bruno, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, si recherà nella casa circondariale di Modena per un colloquio con Henrique Pizzolato, la cui richiesta di estradizione in Brasile è stata accolta dalla Corte di Cassazione, che ha ribaltato la sentenza di diniego della Corte d’Appello di Bologna.

“Il mio ruolo di vigilanza e di promozione dei diritti delle persone detenute in ambito regionale mi impegna a rappresentare di nuovo al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, la situazione del signor Pizzolato”, afferma la Garante. “Dopo il pronunciamento della Cassazione­ prosegue­ ho ritenuto doveroso scrivere tempestivamente al ministro manifestando preoccupazione per la vita di Pizzolato in caso di concessione dell’estradizione”.

Henrique Pizzolato, ex direttore del Banco del Brasile, ha anche la cittadinanza italiana e non intende sottrarsi alla carcerazione conseguente la condanna (12 anni e 7 mesi nell'ambito di una vicenda di tangenti), pur fortemente contestata dalla sua difesa, tanto che si è costituito ed è attualmente detenuto nell’Istituto di via Sant’Anna. La preoccupazione principale, sua e dei suoi familiari anche per il tramite dei legali, è il rientro in Brasile: il carcere di destinazione, sottolinea l'Ufficio della Garante dei detenuti, è stato, anche di recente, scenario di episodi di violenza e morte inflitta da detenuti ad altri detenuti.

“Il sistema penitenziario brasiliano­ conclude Desi Bruno­ è internazionalmente riconosciuto e censurato per essere caratterizzato da inaccettabili violazioni dei diritti umani ed essere privo delle condizioni minime di sicurezza e assistenza”. La concessione dell’estradizione e la detenzione in un carcere di quel Paese “esporrebbe il signor Pizzolato a un concreto pericolo di trattamenti

disumani e degradanti fino al rischio di morte”. L’incontro di sabato “vuole essere l’occasione per testimoniare di persona l’attenzione con cui il mio Ufficio segue il caso”.

LG

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Quotidiano E­R Assemblea Legislativa

Comunicato stampa

27/04/2015 12:42

CARCERE. DESI BRUNO (GARANTE REGIONALE DETENUTI): “SCONCERTO E PREOCCUPAZIONE PER DECISIONE MINISTRO ORLANDO DI CONSENTIRE ESTRADIZIONE PIZZOLATO IN BRASILE”

Desi Bruno, Garante delle persone private della libertà personale della Regione Emilia­Romagna, esprime “sconcerto e preoccupazione” per la decisione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di consentire l'estradizione in Brasile di Henrique Pizzolato, attualmente in carcere a Modena.

“La preoccupazione­ spiega la Garante­ è soprattutto legata alle condizioni di vita all'interno delle carceri brasiliane, ripetutamente denunciate come inumane e degradanti da organismi internazionali e di tutela dei diritti umani. La speranza­ prosegue Bruno­ è ormai riposta nella decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che potrebbe sospendere il decreto del ministro della Giustizia che accorda al Governo della Repubblica federativa del Brasile l’estradizione di Henrique Pizzolato, al momento detenuto presso la Casa circondariale di Modena”.

Caso internazionale

Quotidiano E-R Assemblea Legislativa

Comunicato stampa

12/06/2015 16:53

CARCERE. PIZZOLATO POTREBBE ESSERE ESTRADATO GIÀ LUNEDÌ, GARANTE DETENUTI: "VIOLATI DIRITTI DIFESA E PENA RIEDUCATIVA, IN BRASILE PERICOLO TRATTAMENTI DISUMANI"

Già a partire da lunedì prossimo, Henrique Pizzolato, il banchiere italo-brasiliano coinvolto in quella che è stata definita dai media la "tangentopoli brasiliana" e attualmente recluso nel carcere di Modena, potrebbe essere estradato nel suo Paese di origine, nonostante il Consiglio di Stato non si sia ancora pronunciato sul ricorso presentato contro l'ordinanza del Tar del Lazio che ha rigettato la richiesta di sospensiva del decreto di estradizione.

Lo rende noto Desi Bruno, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, che ha appreso dal difensore di fiducia di Pizzolato che il ministro della Giustizia avrebbe emesso un provvedimento con il quale

autorizza il Governo brasiliano a dare esecuzione al decreto di concessione dell’estradizione fin dal prossimo 15 giugno.

"E’ evidente che se ciò avvenisse si profilerebbe una violazione del diritto di difesa e della possibilità di adire l’autorità giudiziaria competente per far accertare la ritenuta illegittimità del decreto di estradizione- spiega Bruno-, la preoccupazione resta legata al rischio che il rientro in Brasile possa esporre Pizzolato a un concreto pericolo di trattamenti disumani e degradanti fino al rischio di morte in quanto il sistema penitenziario brasiliano è internazionalmente

riconosciuto e censurato per essere caratterizzato da inaccettabili violazioni dei diritti umani ed essere privo delle condizioni minime di sicurezza e assistenza". Anche se, aggiunge la Garante,

"risulta che il Governo brasiliano abbia dato rassicurazioni nel senso di fornire un congruo trattamento penitenziario, rispettoso dei diritti umani fondamentali".

Secondo Bruno è importante "sottolineare che Pizzolato, sin dal suo ingresso in carcere a Modena, alla fine di febbraio 2014, ha intrapreso un importante percorso di risocializzazione e di rieducazione, collaborando attivamente con il gruppo Carcere-Città, associazione di

volontariato con un’esperienza ormai trentennale in ambito penitenziario, e che un possibile sradicamento dall’attuale contesto sarebbe fortemente destabilizzante".

Ma soprattuto, conclude la Garante, "Pizzolato è pur sempre cittadino italiano, ed è quindi una anomalia la mancata applicazione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Repubblica federativa del Brasile,

sottoscritto a Brasilia nel 2008, che prevede la possibilità per il detenuto condannato di scontare la pena nel Paese di cui è cittadino".

Per Bruno, quindi ,"l’auspicio è che quantomeno possa essere garantito a Pizzolato di restare in Italia, senza che sia data esecuzione all’estradizione verso il Brasile, sino a quando non siano stati esperiti tutti i rimedi giurisdizionali, interni e sovranazionali, potendosi profilare, in caso contrario, un pregiudizio grave e irreparabile".

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Quotidiano E-R Assemblea Legislativa

Comunicato stampa

25/09/2015 15:59

CARCERE. CONSIGLIO DI STATO RIGETTA RICORSO CONTRO ESTRADIZIONE PIZZOLATO, GARANTE REGIONALE DETENUTI: CONDIZIONI MINIME DI SICUREZZA GARANTITE SOLO FINO A GIUGNO 2016

Dopo la notizia che il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato contro il decreto di

estradizione del ministro della Giustizia, la preoccupazione della Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, per la sorte di Henrique Pizzolato, il banchiere italo-brasiliano coinvolto in quella che è stata definita dai media la tangentopoli brasiliana' e attualmente recluso nel carcere di Modena, "rimane immutata, nonostante le ulteriori e attuali rassicurazioni fornite dal Governo brasiliano che il detenuto potrà scontare la detenzione in condizioni di sicurezza".

Come ricorda la Garante, "il mio ufficio si è da tempo occupato della vicenda, segnalando nelle sedi competenti la seria preoccupazione per la vita di Pizzolato nel caso in cui venisse data esecuzione

all'estradizione" dal momento che "le carceri brasiliane sono internazionalmente riconosciute e censurate per essere caratterizzate da inaccettabili violazioni dei diritti umani e per essere prive delle condizioni minime di sicurezza e assistenza".

Bruno spiega che "le ulteriori garanzie fornite dal Governo brasiliano, secondo quanto riferito dal difensore di fiducia, riguarderebbero solo la sezione speciale del carcere di Papuda, nella quale il detenuto dovrebbe essere ristretto al suo rientro in Brasile". D'altra parte però, avverte la figura di garanzia dell'Assemblea, "dopo che avrà scontato un sesto della pena, che maturerà il 23 giugno del 2016, Pizzolato avrebbe diritto a scontare la pena in un regime semiaperto e quindi in un'altra struttura carceraria come prevede la legge di esecuzione penale brasiliana, rispetto alla quale il Brasile nulla ha detto, non procedendone all'individuazione".

Per tutti questi motivi, conclude la Garante, "resta gravissima la preoccupazione per la vita di Pizzolato in caso di esecuzione dell'estradizione che, come riferisce il difensore, il ministro della Giustizia potrebbe sospendere per consentire a Pizzolato di difendersi in un procedimento penale che ha pendente avanti al Tribunale di Modena, con l'udienza fissata per metà dicembre, e nell'attesa della decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo".

(jf)

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