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Il percorso formativo “Dirigere le organizzazioni di Diabete Italia oggi” ha operato alcune scelte non consuete (co-progettazione, corsisti under 50, riflessività, lavori di gruppo) apprezzate da tutti gli stakeholder. Il monito- raggio e i dati di verifica hanno evidenziato feedback estremamente positivi e la sperimentazione si può dire riuscita: formare nuove leve per la dirigen- za associativa è un processo tutt’altro che scontato ma un percorso formati- vo e riflessivo risulta efficace per tutti gli stakeholders.

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In sintesi

Le associazioni diabetologiche sono una realtà importante nel nostro Paese, composta da 467 organizzazioni diffuse in Italia; svolgono un’azione strategica per le persone affette da tale patologia e come intermediarie tra istituzioni e collettività. Sono organizzazioni fondate sull’impegno gratuito di volontari formati a operare con efficienza, chiarezza, affidabilità, eticità e pro- fessionalità sia nei confronti della persona con diabete, sia nella relazione con gli enti pubblici. “Diabete Italia” (DI), l’organismo nazionale che compren- de tali associazioni e le società scientifiche in ambito diabetologico, conside- ra fondamentale formare i volontari affinché acquisiscano capacità gestionali pertinenti al loro ruolo. Da tali premesse è nato il percorso denominato “Di- sponibilità e competenza. Dirigere le organizzazioni di Diabete Italia oggi”, progettato e gestito da Diabete Italia per qualificare un gruppo di rappresen- tanti junior delle associazioni diabetologiche in alcuni ambiti considerati critici per la crescita manageriale e culturale del volontariato. Il gruppo di progetto ha riflettuto sulle competenze chiave dei dirigenti, ha individuato criteri per la

selezione dei corsisti (età, under 50, prerequisiti di ruolo), progettato il per- corso con i principali stakeholder (società scientifiche, associazionismo, for- matori, studiosi del volontariato), ha scelto un approccio interattivo e ha idea- to un percorso formativo che ha stimolato riflessioni individuali, sul ruolo e sull’organizzazione. Il corso è stato realizzato nel 2015 in due moduli resi- denziali (50 ore totali), basato su una didattica attiva, volta a potenziare com- petenze manageriali, relazionali e riflessive, nella consapevolezza che il ruo- lo dirigenziale, nel volontariato come in altre organizzazioni, richieda skills tecniche e trasversali (capacità di apprendere continuamente, ri-guardarsi, porre domande, trovare soluzioni, confrontarsi). Sono state scelte le seguenti finalità: a) formare un gruppo di giovani rappresentanti delle associazioni diabetologiche aderenti a DIin alcuni ambiti considerati critici e necessari per la crescita manageriale e culturale del volontariato; b) sviluppare il sen- so di appartenenza a DI. Al corso hanno aderito 30 dirigenti di età media 42,8 + 10,4, anni in rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane e delle federazioni presenti nel comitato di coordinamento di DI. Sono stati selezio- nati i contenuti delle relazioni (13) e ideati lavori di gruppo (18), esercita- zioni e un project work che hanno incentivato l’attivazione di skills indivi- duali. I dati raccolti dall’osservazione, dal monitoraggio, dalla verifica e dal

follow-up hanno confermato la riuscita sia da un punto di vista formativo,

sia come format per future progettazioni di Diabete Italia per i dirigenti del volontariato. I partecipanti hanno dato segnali positivi in merito alla parteci- pazione e alla formulazione di proposte in linea con le finalità del corso; nel

follow-up hanno dichiarato di avere promosso progetti e avviato collabora-

I-learning e Digital Storytelling: sperimentazione

di nuovi modelli formativi nell’educazione

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