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PMI: focus sull’apprendimento Fonte adattata da: CARSON D (1993), Op cit.

3.14 Considerazioni conclusive sulla comunicazione d’impresa nelle Pm

In questi ultimi anni la comunicazione aziendale ha assunto notevole rilevanza, così da essere considerata “parte essenziale della strategia e della gestione strategica aziendale”. Nonostante gli studiosi sottolineino i vantaggi che le imprese possono trarre dall’instaurare una comunicazione qualificata con gli stakeholder con i quali si interfacciano, nella realtà operativa è facile riscontrare in molte Pmi modalità d’uso riduttivo della comunicazione aziendale.

Queste considerazioni ci portano a riflettere sulla gestione della comunicazione nelle Pmi, condizionata da una serie di debolezze257:

- le scarse risorse economiche limitano gli investimenti in comunicazione; - la cultura imprenditoriale di tipo artigianale blocca lo sviluppo delle

imprese;

- l’orientamento alla produzione (“saper fare”) limita il “saper essere” dell’impresa;

- la mancanza di luoghi riflessione indebolisce la gestione dell’impresa. Queste debolezze delle piccole e medie imprese limitano il loro modo di condurre il business aziendale. Pertanto è necessario fornire delle linee guida che concorrono alla corretta gestione della comunicazione d’impresa258:

- scegliere un approccio che sia consono alle proprie peculiarità (non approcciare le Pmi come se fossero delle grandi imprese);

- investire tempo nella relazione e nella formazione (ruolo educativo delle RP);

- capire cosa sono e cosa chiedono le Pmi;

- interpretazione e ascolto delle aspettative degli stakeholder e degli influenti delle Pmi;

- trasformare “obiettivi” e “desideri” in strategie e tattiche di comunicazione;

257

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258

- collocare al centro del sistema il territorio di competenza come patrimonio da custodire e da accrescere.

Di fatto, le piccole e medie imprese si trovano nella necessità di interagire in una logica di tipo “relazionale” con i propri interlocutori e di generare, attraverso il processo comunicazionale, fiducia, coesione, soddisfazione e valore a lungo termine259. Inoltre, l’imprenditore della piccola e media impresa che assolve il ruolo di relatore e consulente aziendale deve imparare a guardare alla comunicazione come ad un traguardo accessibile che può concorrere alla creazione di valore a lungo termine. Pertanto, la comunicazione prima di diventare una voce del budget aziendale deve esistere nella mente dell’imprenditore.

In un contesto mutevole ed imprevedibile come quello attuale, il ruolo della comunicazione è quello di permettere al sistema impresa di evolversi in interazione con il suo ambiente stimolando la relazione tra tutti gli stakeholder portatori d’interesse per l’impresa.

Il compito attribuito alla comunicazione è quello di rafforzare la corporate

image in modo che l’impresa possa:

- costruirsi una credibilità strategica; - accrescere la “risorsa fiducia”;

- ottenere il consenso degli attori sociali.

Per accrescere la fiducia dei clienti/consumatori e legittimare l’attività della Pmi nell’ambiente in cui opera, è necessario che la comunicazione aziendale sia in consonanza con l’indirizzo strategico dell’impresa e con le strategie attuate (ossia con i comportamenti aziendali) e sia integrata.

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