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Metodologia di analisi e risultati della ricerca empirica sulle piccole e medie imprese italiane ed ingles

CAPITOLO PRIMO

1.2 Il disegno della ricerca

Nel corso di questo paragrafo si tenterà di ricostruire il disegno della ricerca che è servito a delineare passo dopo passo le fasi della ricerca. Nell’ambito della riflessione metodologica, il disegno della ricerca rappresenta una delle fasi più importanti di un’indagine empirica, infatti, riguarda la definizione dell’unità di analisi, del campione di indagine, della definizione operativa attraverso cui raccogliere e registrare le informazioni8. La ricerca parte da un’accurata revisione

7

ONIDA P.(1959), Le discipline economico-aziendali, Giuffré, Milano.

8

CORBETTA P.(1999), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna. Caso/i Teoria Concetti Concetti Generalizzazioni empiriche Ipotesi Caso/i

della letteratura in materia per comprendere il livello di avanzamento degli studi sul tema. Dal punto di vista metodologico, l’indagine web-based è stata scelta per consentire alle imprese del campione di indicare le loro risposte in un ambiente “familiare”, di facile ed immediato utilizzo, che non comportando un eccessivo dispendio di tempo, invogliasse maggiormente a rispondere al questionario rispetto agli altri canali alternativi (telefono, posta, e-mail).

Nella figura che segue (fig. 1.2), si riporta il disegno della ricerca che ha guidato lo studio in oggetto, utile a definire le decisioni operative alla base dell’organizzazione pratica della ricerca.

Fig. 1.2: Il disegno della ricerca empirica

Fonte adattata da: RICOLFI L.(1997), La ricerca qualitativa, La nuova Italia, Roma.

Dal suddetto schema si evince che il lavoro, da un punto di vista di impostazione metodologica, è stato condotto attraverso cinque fasi principali. La prima fase, che dovrebbe più correttamente rappresentare la fase “zero” di ogni lavoro di indagine scientifica per la propedeuticità che riveste, è il disegno della ricerca, ossia la definizione della macro-area da porre sotto analisi. È la fase, infatti, che più rispecchia la formazione scientifica di base e il campo di specializzazione del ricercatore. Il disegno di ricerca si compone di una precisa unità di analisi e di un ambito specifico. Per unita di analisi si intende il tipo di oggetto\referente\fenomeno del quale si raccolgono le informazioni. Può essere costituita da individui (unità di analisi individuale), aggregati territoriali (unità di analisi ecologica), gruppi\istituzioni, eventi, prodotti culturali. L’ambito determina i confini spazio-temporali di una ricerca. Per correttezza metodologica è necessario definire l’ambito e comunicarlo nella relazione finale.

DISEGNO DELLA RICERCA

COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA

ORGANIZZAZIONE DEI DATI

ANALISI DEI DATI

184 L’unita di analisi della suddetta ricerca è composta dalle piccole e medie imprese italiane ed inglesi. L’ambito spazio temporale è rappresentato dall’anno 2010 in cui è stata condotta la ricerca. Il metodo usato consiste in un approccio combinato (mixed methods) di tecniche standard e non standard per la raccolta delle informazioni e per l’analisi dei dati per giungere, attraverso l’integrazione di differenti prospettive teoriche, ad una comprensione più ampia del fenomeno studiato9.

Il passo successivo è stato caratterizzato dalla scelta dei concetti e delle teorie di base già trattati in letteratura che si è scelto di utilizzare come chiave di lettura e filo conduttore dell’analisi e che sono serviti alla costruzione della base empirica. Il ruolo attivo di chi ricerca sta nello sposare una teoria anziché un’altra, orientandosi tra le possibili “versioni” e/o “visioni” alternative della realtà. L’esigenza di focalizzare l’analisi su fenomeni o problemi ben definiti ha portato, poi, alla circoscrizione dell’oggetto da indagare nell’ambito del campo di ricerca individuato precedentemente. In questa fase si è partiti dalla constatazione dell’esistenza di dinamiche e/o comportamenti sociali ripetuti che rappresentano vere e proprie tendenze evolutive generalizzabili e proprio per questo rilevanti da un punto di vista scientifico, tali da ricercarne presupposti, giustificazioni e nessi logici causa-effetto. Per tale motivo, infatti, l’indagine rientra nella categoria delle “ricerche causali”, in cui l’obiettivo generale è la convalida o confutazione di una teoria e lo scopo specifico è la determinazione delle relazioni causali. Attraverso la combinazione tra l’impostazione scientifica di base e l’analisi dell’oggetto di ricerca si è, così, proceduto all’inquadramento teorico del fenomeno sottoposto ad indagine, creando i presupposti per la formulazione delle asserzioni e delle ipotesi sottoposte, poi, a verifica empirica con la rilevazione di dati ed informazioni da rielaborare. Per quanto riguarda l’analisi empirica e, quindi, il reperimento e la successiva analisi dei dati, il problema ha riguardato la scelta della tecnica di raccolta più funzionale alla migliore soluzione del problema cognitivo affrontato. La raccolta dei dati può avere un diverso grado di strutturazione dei processi di rilevazione a seconda del livello di alterazione della realtà provocato dal ricercatore10. La raccolta delle informazioni è spesso la fase del disegno della ricerca più mortificata, nel senso che si attribuisce scarsa importanza alla raccolta dei dati. Infatti come sostengono alcuni importanti studiosi: “leggendo i rapporti delle ricerche si ha l’impressione che tecniche statistiche sempre più raffinate vengano applicate a dati sempre più scadenti”11. È pertanto necessario rivolgere

9

Si consiglia al riguardo: BERNARD H.R. (2000), Social research methods: Qualitative and quantitative approaches, Thousand Oaks, CA: Sage; MORSE J.M. (2003),“Principles of mixed methods and multimethod research design”, In: TASHAKKORI,A.,TEDDLIE C., (Eds.), Handbook of mixed methods in social and behavioral research, Thousand Oaks, CA: Sage, pp. 189-208.

10

MARI C. (1994), Op.cit.

11

un’adeguata attenzione alla fase di raccolta delle informazioni per evitare di incorrere in ricerche definite con la sigla GIGO (garbage in garbage out)12. Nella fase della raccolta delle informazioni sono state concretamente raccolte tutte le informazioni su cui è poggiata l’intera ricerca. L’analisi dei dati è servita ad esaminare le informazioni attraverso l’impiego di procedure, formali ed informali, allo scopo di stabilire asserti o nessi tra asserti, che sono serviti a costituire l’ossatura del “discorso” di ricerca. Le tecniche di analisi statistica adottate nella ricerca sono state:

- analisi monovariata (analisi della distribuzione di una singola variabile); - analisi bi-variata (analisi congiunta di due o tre variabile per valutare la

loro relazione di associazione o indipendenza);

- tecniche multivariate (analisi fattoriale e cluster analysis). L’analisi fattoriale, necessaria per individuare i fattori latenti che organizzano e sintetizzano le variabili, e la cluster analysis, utile per raggruppare i casi in base ad un set di variabili.

L’esposizione dei risultati è l’ultima fase del disegno di ricerca e serve a rendere chiari gli step compiuti, attraverso la comunicazione dei più importanti risultati ottenuti in modo da stabilire un raccordo con la letteratura precedente e eventualmente suggerire nuove sviluppi e opportunità di studi futuri.