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97 Continuo tabella 4.3.1, tratta da [28]

Per ogni generica condizione vengono affrontate le modificazioni delle APP più significative nelle diverse specie animali, fornendo al lettore un eventuale spunto di approfondimento.

B Riduzione

La riduzione delle globuline a livello sierico o plasmatico viene indicato con il termine di ipoglobulinemia. [165, 186] L’ipoglobulinemia selettiva è per l’appunto la riduzione della

concentrazione delle globuline in modo non proporzionale alla modificazione della concentrazione dell’albumina. [165]

Generalmente una ipoglobulinemia porta ad ipoproteinemia. [165, 84, 85] L’ipoglobulinemia si può distinguere in relativa o assoluta. [186, 165]

L’ipoglobulinemia selettiva è relativa quando nello stesso soggetto si verificano contemporaneamente una emodiluizione e una modificazione della concentrazione dell’albumina in modo indipendente dalle globuline. [165, 122]

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L’ipoglobulinemia selettiva è assoluta quando si riduce la quantità assoluta di globuline a livello sierico o plasmatico, in maniera indipendente dalla concentrazione dell’albumina. [165]

Il motivo per cui a livello ematico una certa proteina si riduce in quantità è legato ad una diminuzione della sua sintesi, aumento del suo catabolismo oppure a perdite, ridistribuzione o sequestro. [84, 85, 186, 165]

Le globuline più che altro possono subire una riduzione della loro sintesi oppure una perdita a livello renale, enterico o cutaneo. [165, 186] Inoltre nel soggetto neonato le globuline possono essere ridotte in quantità assoluta a causa del fallimento del trasferimento della immunità passiva materna. [84, 85, 165, 186]

Poiché le condizioni prima citate sono le stesse che portano ad ipoalbuminemia è molto facile che alla riduzione delle globuline si accompagni una riduzione non proporzionale dell’albumina. [165]

Una riduzione della sintesi di alcune globuline si verifica in corso di infiammazione oppure di insufficienza epatica. [165, 186, 80, 181, 188, 122, 157]

Meno frequentemente la riduzione della sintesi si può rilevare in corso di stati cachettici e

malnutrizione, mal digestione, e malassorbimento. [84, 85, 186, 165, 80, 181, 188, 122] Sicuramente in queste circostanze è modificata anche la concentrazione dell’albumina. [165]

Disordini a carico del sistema immunitario possono causare ipoglobulinemia. [165, 186, 84, 85] Infatti in corso di immunodeficienze congenite o acquisite viene meno la sintesi di una delle componenti fondamentali delle globuline. [165, 85, 84, 186]

Per quanto riguarda la perdita di alcune globuline a livello renale, enterico o cutaneo è necessario precisare che ciò si verifica solo di fronte a gravi patologie, dove di solito è coinvolta anche

l’albumina. Infatti quando si verificano perdite di elementi di grandi dimensioni come la maggior parte delle globuline è chiaro che anche l’albumina viene interessata dal fenomeno. [165, 186, 80, 181, 188, 122]

A livello renale le perdite sono di solito selettive: a seconda dell’entità del danno glomerulare vengono perdute proteine plasmatiche di dimensioni diverse. [84, 85, 165] In un primo momento, quando il danno è ancora limitato, solo le proteine con massa molecolare ridotta sono perdute, quindi l’albumina e le globuline a basso peso. [165] Poi via via che il danno aumenta vengono perdute globuline di dimensioni sempre più grandi. [165]

A livello enterico le perdite sono di solito non selettive: albumina e globuline sono perdute in egual misura. [165] Solo in alcuni casi sono selettive per l’albumina. [168, 181]

A livello cutaneo le perdite sono non selettive, quindi albumina e globuline sono perdute in egual misura. Ma poiché spesso si sviluppa un grave processo infiammatorio acuto o cronico è possibile riscontrare ulteriori modificazioni delle proteine plasmatiche, tipiche della reazione a un certo insulto. [165]

In condizioni fisiologiche una buona parte delle globuline risulta essere costituita, come già i precedenza indicato, dalle immunoglobuline, pertanto la riduzione della concentrazione delle immunoglobuline costituisce la principale causa di ipoglobulinemia. [165, 122, 80, 181, 188, 186] Tuttavia è bene sempre tener presente che numerose altre proteine plasmatiche rientrano nelle globuline e quindi loro eventuali riduzioni possono modificare i livelli delle globuline totali. [165, 186, 181, 188, 80]

Ecco che qui di seguito sono indicate le cause della riduzione delle singole frazioni globuliniche, ragionando sulle proteine che si distribuiscono in ciascuna zona o interzona del tracciato elettroforetico.

B1 Riduzione delle globuline nell’interzona Albumina-α1-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 nell’interzona Albumina-α1-globulinica del tracciato elettroforetico vi si distribuiscono le α-lipoproteine e in misura minore le α1-fetoproteine.

Poiché la riduzione delle α1-fetoproteine praticamente non è apprezzabile se non per gravi

epatopatie, la diminuzione delle globuline presenti in questa zona è imputabile più che altro alle α- lipoproteine. [84, 85, 181, 188, 122]

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Le α-lipoproteine, o HDL, si riducono in corso di gravi processi infiammatori a carico del fegato, sia acuti che cronici, come l’epatite acuta o la cirrosi epatica, a causa di una riduzione della loro sintesi. [181, 80, 86, 152] Così pure si riducono in corso di grave occlusione biliare. [80]

Notevole riduzione può essere rilevata anche in corso di sindrome nefrosica, dove le α-lipoproteine sono perdute con le urine a causa del danno glomerulare. [152, 86 181, 80]

Infine le α-lipoproteine si perdono in corso di gravi disordini lipoproteici. [80, 152, 86] Primo fra tutti si ricorda la deficienza della lectina-colesterolo aciltransferasi. [152, 86, 80] Ma poi non sono da dimenticare condizioni più rare come il morbo di Tanger, la deficienza quantitativa o qualitativa delle apo A-I, nonché le cause familiari idiopatiche che si manifestano con bassi livelli di HDL. [152, 86, 80]

B2 Riduzione delle globuline nella zona α-globulinica

Come già indicato in precedenza la zona α-globulinica, fatta eccezione per i ruminanti, è divisa in due parti, α1 e α2, di cui α1 precede α2. [84, 85, 112, 176, 90, 89] Ecco che prima è necessario

considerare la riduzione delle globuline nella zona α1-globulinica, poi la riduzione delle globuline che si distribuiscono tra la zona α1 e la zona α2-globulinica e infine la riduzione delle globuline nella zona α2-globulinica.

B2 a Riduzione delle globuline nella zona α1-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa zona vi si distribuiscono l’ α1-antitripsina, che risulta la principale costituente, l’ α1-glicoproteina acida, l’AT e l’ α1-antichimotripsina.

La riduzione di una sola o più di queste proteine può generare la riduzione della frazione α1- globulinica, comunque le variazioni più importanti sono date dall’ α1-antitripsina.

L’ α1-antitripsina si riduce in corso di gravi epatopatie, specie croniche, e in corso di gravi patologie respiratorie, a causa della diminuzione della sua sintesi. [181, 80, 122, 150, 84, 85] Inoltre, circa questa proteina esiste nell’uomo anche una deficienza genetica. [150, 80] Eventualmente può diminuire insieme ad altre proteine per perdite renali od enteriche. [80]

Vista la sua ampia e continua produzione e la sua funzione, difficilmente questa proteina si riduce per esagerato consumo. [150]

L’ α1-glicoproteina acida si riduce in corso di insufficienza epatica a causa della riduzione della sua sintesi oppure in corso di sindrome nefrosica per perdita a livello renale. [181, 84, 85, 150]

Anche la malnutrizione sembrerebbe particolarmente capace di ridurre la sintesi di AGP. [84, 85] Altre perdite possono verificarsi a livello intestinale in corso di flogosi. [150]

L’AT si riduce in corso di gravi epatopatie e di insufficienza epatica a causa della diminuzione della sua sintesi. [150, 16] Anche in corso di coagulazione intravasale disseminata l’AT può ridursi, a causa dell’esagerato consumo. [150, 84, 85] Infine l’AT è perduta a livello renale od enterico insieme ad altre proteine in corso di gravi patologie. [84, 85]

L’ α1-antichimotripsina, come nel caso dell’ α1-antitripsina, si riduce in corso di gravi epatopatie, a causa della diminuzione della sua sintesi. [150, 84, 85, 181, 80] Può essere perduta a livello enterico o renale e in rare circostanze ci può essere un esagerato consumo, ma difficilmente ciò è rilevabile, poiché si verificano anche altre modificazioni. [84, 85, 150]

Quindi fatta eccezione per la riduzione della sintesi, difficilmente queste proteine si riducono. Tra l’altro si tratta di proteine della fase acuta positive e quindi di fronte a svariati insulti tendono ad incrementare. [119, 25, 126]

Ne consegue che la modificazione delle globuline presenti in questa zona necessita di una accurata valutazione, che non sempre può fornire concrete informazioni a causa della complessità di fattori a cui può essere soggetta. [122, 80, 181, 188] Infatti può accadere che mentre alcune proteine si riducono altre aumentano e la frazione α1-globulinica può rimanere addirittura invariata. [150, 122]

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B2 b Riduzione delle globuline nell’interzona α1-α2-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa interzona vi si distribuiscono la proteina di trasporto della tiroxina, la proteina di trasporto della Vitamina D e, secondo alcuni Autori l’ α1- antichimotripsina.

La riduzione di una sola o più di queste proteine può generare la riduzione delle globuline di questa interzona, comunque, vista la sua semplice composizione, si tratta di un’evenienza difficilmente apprezzabile. [80, 181, 188, 84, 85]

Le proteine di trasporto della tiroxina e della Vitamina D si riducono in corso di insufficienza epatica a causa di una diminuzione della loro sintesi. [150]

Tuttavia, specie per quanto riguarda la proteina di trasporto della tiroxina una notevole riduzione si ha per perdite renali in corso di sindrome nefrosica. [150, 84, 85, 144]

La proteina di trasporto della Vitamina D si riduce anche in corso di deficienza di questa vitamina e dei suoi metaboliti. [150, 144, 74]

Invece per quanto riguarda l’ α1-antichimotripsina sono valide le indicazioni riportare poco sopra. B2 c Riduzione delle globuline nella zona α2-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa zona vi si distribuiscono l’α2-macroglobulina, l’aptoglobina, la ceruloplasmina, la siero amiloide A, l’α2-globulina (nel cane), l’α2-antiplasmina, l’α2- microglobulina e l’α2-HS glicoproteina.

La riduzione di una o più di queste proteine può determinare la riduzione della frazione α2-

globulinica, tuttavia più frequentemente sono coinvolte l’α2-macroglobulina e l’aptoglobina. [80, 181, 188] Anche le altre proteine che si distribuiscono in questa zona sono soggette a modificazioni, anche significative, tuttavia la loro concentrazione è spesso troppo bassa per influenzare in modo

apprezzabile la frazione α2-globulinica. [80]

L’ α2-macroglobulina in realtà si riduce solo in condizioni estreme: in corso di artrite reumatoide ed eclampsia gravidica. [150] Inoltre l’ α2-macroglobulina sembra ridursi poco prima della morte in pazienti colpiti da pancreatite acuta. [80]

L’aptoglobina, come indicato nel paragrafo 4 XI del capitolo 3, possiede una spiccata affinità per i dimeri liberi dell’emoglobina. [150, 119, 25, 126, 85] Nel momento in cui si verifica una emolisi intravascolare si formano complessi tra l’aptoglobina e i dimeri liberi dell’emoglobina, che vengono rapidamente rimossi dalle cellule del sistema reticolo-istiocitario. [155, 119, 126, 85] E’ chiaro che in queste circostanze anche se aumenta la sintesi di aptoglobina a causa della reazione della fase acuta (infatti l’Hp è una APP positiva), i suoi consumi sono così elevati che subito si ha riduzione della sua concentrazione a livello sierico. [150, 85, 119, 112]

Ne consegue una notevole riduzione di tutte le α2-globuline. [80, 181, 122, 188]

Ecco che la riduzione dei livelli ematici di aptoglobina costituisce una delle prove più sensibili per documentare stati iperemolitici, anche lievi e clinicamente inapparenti. [150, 80, 181, 188] La ceruloplasmina si riduce in corso di Morbo di Wilson, una malattia autosomica recessiva, che comporta una difettosa escrezione del rame ma anche una difettosa sua incorporazione nella ceruloplasmina. [150, 181] Inoltre la ceruloplasmina si può ridurre anche in corso di insufficienza epatica acuta, per diminuzione della sua sintesi. [150, 80, 181]

Nell’uomo esiste anche una condizione ereditaria di ridotta sintesi di ceruloplasmina. [150]

La siero amiloide A probabilmente si riduce in corso di insufficienza epatica, per diminuzione della sua sintesi, nonché in corso di gravi patologie gastroenteriche per perdite non selettive. [150, 181] L’ α2-globulina nel cane svolge la stessa azione della già descritta proteina di trasporto della tiroxina, perciò le sue alterazioni sono assimilabili a questa. [84, 85]

L’ α2-antiplasmina diminuisce in corso di insufficienza epatica, per riduzione della sintesi, e negli stadi avanzati di pancreatite acuta. [150, 80] Tuttavia anche un esagerato consumo in corso di eccessi di fibrinolisi, può condurre a una riduzione dei suoi livelli sierici. [150, 106]

L’ α2-microglobulina si riduce per deficienza della Vitamina A e nei processi infiammatori acuti, poiché diminuisce la sua sintesi. [150]

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L’ α2-HS glicoproteina si riduce in corso di processi infiammatori acuti e in corso di calcificazioni distrofiche. [92, 31]

Tutte queste proteine inoltre si riducono in maniera significativa durante episodi di malnutrizione, mal digestione, malassorbimento e in corso di enteropatie proteino-disperdenti, anche se a quel punto prevale un quadro non selettivo.

B3 Riduzione delle globuline nell’interzona α2-β globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 nell’interzona α2-β globulinica vi si distribuiscono le componenti del sistema Proteina C-Proteina S-Trombomodulina e le pre-β-lipoproteine.

È chiaro che modificazioni significative di questa interzona sono date più che altro dalle pre-β- lipoproteine o VLDL. [181, 84, 85, 92, 152, 86]

Queste lipoproteine si riducono particolarmente in condizioni di malnutrizione o in corso di gravi malattie epatiche. [181, 80, 152, 86] Nell’uomo sono stati descritti anche particolari disordini

lipoproteici che possono condurre a una ridotta sintesi di VLDL, come la deficienza di apo C-II. [152] Invece le componenti del sistema Proteina C-Proteina S-Trombomodulina, vista la loro funzione, si riducono in corso di gravi disordini coagulativi e in particolare durante la coagulazione intravasale disseminata. [150, 106] Tuttavia difficilmente danno modificazioni apprezzabili di questa interzona. [80, 181, 122, 188]

B4 Riduzione delle globuline nella zona β-globulinica

Come già indicato in precedenza la zona β-globulinica, fatta eccezione per i ruminanti, è divisa in due parti, β1 e β2, di cui β1 precede β2. [84, 85, 112, 176, 90, 89] Ecco che prima è necessario considerare la riduzione delle globuline che si distribuiscono nella zona β1-globulinica, poi la riduzione delle

globuline che si distribuiscono tra la zona β1 e la zona β2-globulinica e infine la riduzione delle globuline nella zona β2-globulinica.

B4 a Riduzione delle globuline nella zona β1-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa zona vi si distribuiscono l’emopessina, la transferrina (che è la sua principale componente) e la ferritina.

La riduzione di una o più di queste proteine può determinare la riduzione della frazione β1- globulinica, tuttavia quella più frequentemente coinvolta è la transferrina. [122, 80, 181, 188] L’emopessina si riduce in corso di epatite cronica attiva ed insufficienza epatica, poiché si riduce la sua sintesi. [84, 85] Inoltre si riduce in corso di emolisi intravascolare perché ne aumenta il consumo. [150, 84, 85, 181] Infatti, come indicato nel paragrafo 4 XIX del capitolo 3, possiede una spiccata affinità per i gruppi metaeme liberi nel sangue. [150, 85, 119] Il complesso che ne deriva è

incorporato e degradato dagli epatociti e cellule di Kupfer. [150] Perciò in corso di emolisi, anche se aumenta la sua sintesi perché è una APP positiva, il suo consumo può essere così elevato da ridurne i livelli sierici. [150, 119] Anzi rispetto all’aptoglobina risponde in maniera meno spiccata nella

reazione della fase acuta. [150]

La transferrina si riduce in corso di malnutrizione e grave insufficienza epatica, poiché diminuisce la sua sintesi. [150] Sembra addirittura più sensibile all’albumina a stati di malnutrizione:

l’ipotransferrinemia precederebbe l’ipoalbuminemia in condizioni di scarsa alimentazione. [80, 181, 150] Nell’uomo ciò è stato riscontrato particolarmente negli alcolizzati. [80]

Anche il sovraccarico a livello ematico di ferro può comportare la riduzione della sintesi della transferrina. [150, 85, 84] Inoltre essendo una proteina della fase acuta negativa la transferrina si riduce in corso di reazione della fase acuta, qualunque sia l’origine poiché diminuisce la sua sintesi. [150, 119, 25, 28, 92, 80, 181, 188, 84, 85] Alcuni Autori sostengono possa ridursi anche in corso di sindrome nefrosica, per perdita a livello renale. [150]

Anche l’infarto del miocardio e l’emolisi possono condurre alla diminuzione della transferrinemia. [150, 80] Infine esiste anche una rara condizione, nell’uomo, di atransferrinemia congenita. [150]

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La ferritina si riduce in corso di insufficienza epatica e malnutrizione, poiché diminuisce la sua sintesi. [150, 84, 85, 80, 181, 188] Inoltre, vista la sua funzione, si riduce in corso di deficienza di ferro. [150, 80, 181, 188] Fisiologicamente nel soggetto giovane i livelli di ferritina sono più bassi. [150, 119, 85]

B4 b Riduzione delle globuline nell’interzona β1-β2-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa interzona vi si distribuiscono le β-lipoproteine o LDL. Perciò se si riducono queste lipoproteine si può registrare una diminuzione delle globuline presenti in tale interzona. [80, 181, 188, 152, 86]

Le β-lipoproteine si riducono in corso di grave malnutrizione o in corso di gravi patologie epatiche, poiché diminuisce la loro sintesi. [181, 152, 86]

Nell’uomo sono stati descritti anche particolari disordini lipidici che possono condurre a una ridotta sintesi di LDL, come la deficienza di lipasi epatiche oppure la ipo-β-lipoproteinemia familiare o la deficienza di apo C-II. [152]

B4 c Riduzione delle globuline nella zona β2-globulinica

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa zona vi si distribuiscono la CRP, la siero amiloide P, il plasminogeno, le β2-microglobuline, le componenti C3 e C4 del complemento e le immunoglobuline di isotipo A ed M. La riduzione di una o più di queste proteine può determinare la riduzione delle globuline della zona β2-globulinica. [80, 181, 188, 84, 85] Tuttavia è da ricordare che alcune di queste proteine presentano un livello plasmatico così ridotto che difficilmente comportano modificazioni apprezzabili di questa frazione. Le uniche che possono determinare fluttuazioni significative sono le componenti del complemento e le immunoglobuline. [80, 181, 188, 122]

La CRP si riduce in corso di grave malnutrizione ed insufficienza epatica, poiché diminuisce la sua sintesi. [150, 80, 181, 188, 20]

La siero amiloide P si ritiene che si riduca per gli stessi motivi della CRP, vista la notevole analogia strutturale, nonché in corso di gravi processi settici. [119, 28, 33]

Il plasminogeno si riduce in corso di insufficienza epatica e malnutrizione, poiché diminuisce la sua sintesi. [151, 84, 85] Però sicuramente si può ridurre in corso di disordini del processo emostatico, dove si ha una esagerata fibrinolisi: si verifica infatti un eccessivo consumo. [151, 84, 85]

Le β2-microglobuline si riducono in corso di sindrome nefrosica, poiché sono perdute con le urine, oppure in corso di insufficienza epatica, per riduzione della sintesi. [150]

Le componenti C3 e C4 del complemento si riducono generalmente per un esagerato consumo. [80, 181, 188, 150, 105, 138] Effettivamente in corso di insufficienza epatica si ha riduzione della loro produzione, però senza la modificazione dei livelli delle altre proteine plasmatiche solitamente si tratta di un esagerato consumo. [105]

Fenomeni di natura immunomediata o comunque fenomeni autoimmuni stanno alla base di questo esagerato consumo. [80, 181, 188, 122, 84, 85, 119, 150, 105, 138] Il Lupus Eritematoso Sistemico o altre patologie autoimmuni che portano allo sviluppo di grandi quantità di immunocomplessi possono condurre all’esaurimento di questi componenti. [80, 85] Infatti, nonostante la reazione della fase acuta possa aumentarne la sintesi, spesso in queste circostanze si può avere una forte riduzione dei livelli sierici dei suddetti fattori del complemento. [80, 85, 181]

Le immunoglobuline di isotipo A o M si riducono in avariate condizioni che saranno descritte in dettaglio poco più avanti. La riduzione dei livelli ematici delle immunoglobuline viene solitamente definita ipogammaglobulinemia, in quanto effettivamente la diminuzione di queste glicoproteine genera gli effetti maggiori a livello della zona γ-globulinica. [84, 85, 165]

B5 Riduzione delle globuline tra la zona β e γ-globulinica

In realtà la modificazione di questa interzona è apprezzabile, e quindi poi significativa, solo se si verifica l’aumento delle globuline che migrano a tale livello. [84, 85] Infatti, almeno che non si utilizzi plasma, solitamente le uniche proteine che vi si localizzano solo le immunoglobuline di

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isotipo A ed M, come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3. Se questi elementi si riducono le modificazioni che interessano questa interzona generalmente non hanno significato, visto che contemporaneamente si verificano ben più importanti sconvolgimenti del tracciato elettroforetico. [80, 122]

Se invece si utilizza plasma una riduzione di questa interzona può essere indicativa di

ipofibrinogenemia. [80, 181, 188, 122] L’ipofibrinogenemia si può verificare a causa di una ridotta sintesi, per insufficienza epatica, oppure a causa di un esagerato consumo, in corso di alterazione del processo coagulativo-fibrinolitico. [105, 106, 84, 85, 165]

B6 Riduzione delle globuline nella zona γ-globulinica

Come già indicato in precedenza la zona γ-globulinica è quella più distante dall’anodo, nonché quella più vicina al punto di deposizione del campione in esame e quindi del catodo. In diverse specie, compreso il gatto, questa zona si divide in due parti, dette γ1 e γ2, di cui γ1 precede γ2. [84, 85, 181, 176, 90, 89]

Lo studio della zona γ-globulinica riveste un ruolo molto importante nella interpretazione del tracciato elettroforetico. [181] Infatti la riduzione delle γ-globuline è la causa più frequente di ipoglobulinemia selettiva. [186]

Come indicato nel paragrafo 6 del capitolo 3 in questa zona vi si distribuiscono le immunoglobuline, in particolare nella γ1, o comunque nella porzione più anodica, vi si distribuiscono quelle di isotipo A ed M, mentre nella γ2, o comunque nella porzione più catodica, vi si distribuiscono quelle di isotipo G. [80, 181, 188, 92, 84, 85, 112, 150, 136]

Le immunoglobuline di isotipo A ed M, come detto più volte, possono distribuirsi anche a livello della zona β-globulinica o a cavallo tra la zona β e la zona γ-globulinica. [84, 85, 112, 150, 80, 181, 188] Nella zona γ-globulinica vi si può distribuire anche il fibrinogeno, se ovviamente viene utilizzato plasma o siero che contiene tracce di fibrinogeno. [112]

La riduzione assoluto di uno o più di questi elementi può generare una modificazione dei livelli ematici delle γ-globuline e nel tracciato elettroforetico è possibile riscontrare la presenza di un profilo alterato. [80, 181, 188] Ma poiché nel concreto le immunoglobuline sono quasi le uniche proteine sieriche che migrano in tale regione, la loro modificazione è direttamente responsabile della modificazione di questa zona. [80, 181, 188, 122, 84, 85, 165, 186] Addirittura per questa ragione è entrato nell’uso comune utilizzare come sinonimo di immunoglobuline il termine gammaglobuline. [136]

La riduzione delle globuline che si distribuiscono a livello della zona γ-globulinica viene indicata con il termine di ipogammaglobulinemia, che rappresenta una delle principali cause di ipoglobulinemia e quindi di ipoproteinemia. [165, 186] Per quanto suddetto, l’ipogammaglobulinemia è imputabile semplicemente alla riduzione di una o più classi di immunoglobuline. [186, 165, 80, 181, 188, 122] Eventualmente possono essere interessate da questa riduzione anche la frazione β2-globulinica e le globuline che si distribuiscono tra la zona β e la zona γ-globulinica. [80, 181, 188, 122]

Le immunoglobuline possono ridursi in quantità assoluta solo se viene meno la loro sintesi. [165,