Per disprotidemie non selettive si intendono quelle disprotidemie dove non è presente una selezione, cioè dove sono coinvolte indipendentemente tutte le proteine presenti a livello plasmatico. [165, 84, 85, 122, 186]
Per disprotidemie si intendono, come già accennato nel paragrafo precedente, la modificazione a livello plasmatico o sierico della concentrazione delle proteine. [165]
Queste proteine, anche se alterate dal punto di vista quantitativo, sono regolari dal punto di vista qualitativo. Cioè presentano una struttura normale, altrimenti si parlerebbe di discrasia delle proteine plasmatiche. [165]
In altre parole sono la modificazione della concentrazione di tutte le proteine plasmatiche in maniera proporzionata. Il profilo elettroforetico se non fosse per la quantità delle proteine ha un andamento regolare. [84, 85, 165] Perciò anche il rapporto tra albumina e globuline resta regolare. [84, 85, 165] Se rispetto alla normalità la concentrazione delle proteine totali è aumentata si parla di
iperproteinemia, se invece è diminuita si parla di ipoproteinemia. [84, 85, 165, 80, 181, 188, 176, 122, 186]
I Iperproteinemia
L’iperproteinemia non selettiva è quella condizione dove si ha l’incremento delle proteine sieriche o plasmatiche totali senza la modificazione dei loro rapporti. [84, 85, 165, 186] Ciò significa che c’è un
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aumento della concentrazione di tutte le proteine plasmatiche o sieriche in maniera proporzionata. Non si modifica né la struttura delle proteine né il profilo del tracciato elettroforetico. [84, 85] Aumenta solo la quantità. [186, 165, 122, 176, 90, 89]
Le cause di una iperproteinemia non selettiva sono da ricercare nella disidratazione oppure artefatti o errori di misurazione delle proteine totali. [84, 85, 186, 165] Infatti le proteine sono dei soluti dispersi in una soluzione, il plasma o il siero, dove l’acqua è il solvente. [85, 117, 29, 2, 42] Se non vengono aggiunti soluti dall’esterno, perché questi aumentino rispetto al volume è necessario che il solvente si riduca, cioè si riduca l’acqua. [182, 117]
Le cause per cui si ha la riduzione di acqua da un organismo animale sono molteplici, si pensi a vomito, diarrea, incapacità del rene nel concentrare le urine, sudorazione, eccessiva
evapotraspirazione… [165, 186, 122, 80, 181, 176] Così pure di fronte a perdite anche normali si può avere una insufficiente introduzione di acqua: ciò conduce nuovamente ad emoconcentrazione. [165, 186, 122, 80, 181, 176]
Di fronte a ciò è possibile rilevare anche altri parametri di laboratorio alterati che indicano: eritrocitosi, insufficienza renale prerenale, iperstenuria (se la capacità di concentrare le urine è regolare), ipernatriemia… [165, 186, 122, 80, 181, 176]
II Ipoproteinemia
L’ipoproteinemia non selettiva è quella condizione dove si ha la riduzione delle proteine sieriche o plasmatiche totali senza la modificazione dei loro rapporti. [84, 85, 165, 186] Ciò significa che c’è una riduzione della concentrazione di tutte le proteine plasmatiche o sieriche in maniera proporzionata. Non si modifica né la struttura delle proteine né il profilo del tracciato elettroforetico. [84, 85] Si riduce solo la quantità. [186, 165, 122] Ecco che si parla anche di panipoproteinemia. [165]
Le cause di una ipoproteinemia non selettiva sono da ricercare nella emodiluizione, nelle perdite non selettive delle proteine plasmatiche oppure in errori di misurazione delle proteine totali. [165, 186, 84, 85, 122]
Infatti come già indicato in precedenza il plasma è una soluzione dove il solvente è dato dall’acqua e le proteine costituiscono dei suoi soluti. [2, 42, 182, 117, 29] A parità di volume i soluti si riducono in concentrazione o perché vengono perduti o perché aumenta il solvente e quindi l’acqua. [182, 117] Le proteine sieriche o plasmatiche vengono perdute in maniera non selettiva in corso di enteropatie proteino-disperdenti, di dermatopatie proteino-disperdenti o di perdite a livello del terzo comparto. [165, 186, 122, 176]
Anche la perdita di sangue acuta può condurre a panipoproteinemia, tuttavia questa condizione è susseguente solo all’emodiluizione che fisiologicamente si verifica a seguito dell’evento patologico. [165, 186, 84, 85, 122] Infatti con una emorragia acuta, interna o esterna, tutti i componenti del sangue, solvente e soluti, vengono perduti. [84, 85, 165] Si riduce il volume ematico totale ma in quel momento la proporzione tra solvente e soluto è rispettata. [84, 85, 165] Poi però fisiologicamente si verifica il movimento di fluidi extracellulari dallo spazio extravascolare allo spazio intravascolare. [165, 84, 85] Ecco che a livello plasmatico aumenta il solvente senza che aumentino anche i soluti e così la concentrazione delle proteine totali si riduce. [165, 84, 85] Inoltre a seguito dell’emorregia acuta solitamente si instaura anche un forte senso della sete. [84, 85] Probabilmente ciò è legato a questo movimento di fluidi tra i due comparti: si crea un disequilibrio, magari anche elettrolitico, che attiva il centro della sete. [85] A quel punto l’animale per soddisfare il senso della sete introduce acqua con l’abbeverata e va ad incrementare l’emodiluizione già in atto. [84, 85]
Così accade anche durante le perdite acute di plasma, che si verificano in corso di enteropatie, dermatopatie o perdite nel terzo comparto di una certa importanza. [165, 84, 85, 122] In queste circostanze le proteine plasmatiche o sieriche vengono perdute in modo non selettivo, si pensi alle gravi IBD o linfoangectasie intestinali oppure ad ustioni nonché a gravi pleuriti, peritoniti, vasculiti
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oppure a trasudati. [165, 122, 176] A quel punto di nuovo c’è il suddetto movimento di fluidi che culimina poi con una intensa sete dell’animale. [84, 85]
In tutte le circostanze in cui si crea una emodiluizione si ha una panipoproteinemia. [165, 186, 84, 85]
L’emodiluizione si può avere per cause iatrogene, come l’eccessiva somministrazione di fluidi oppure inappropriata somministrazione di plasma expander a seguito di perdite acute di sangue o plasma. [165, 122] Così pure si può avere a causa di disordini emodinamici, come l’insufficienza cardiaca congestizia (che tra l’altro può portare anche a perdite non selettive di plasma nel terzo comparto), l’insufficienza epatica cronica oppure l’insufficienza renale acuta. [165, 122] Infine esistono anche cause endocrine, come l’eccessiva secrezione di ADH, e comportamentali, come la polidipsia neurogena, che creano in sostanza una sovraidradazione. [165, 122, 144]
Attenzione perché non sempre le cause citate danno perdite proteiche non selettive o emodiluizione, dipende sempre dalle circostanze. [165, 186] Infatti più fattori possono entrare in gioco e non sempre si ottiene lo stesso risultato. [186]
Nel successivo paragrafo verranno discusse anche l’iperproteinemia e l’ipoproteinemia selettive, in quanto si alterano in maniera non proporzionale le concentrazioni delle diverse proteine
plasmatiche.
È bene ricordare però che non sempre l’alterazione della concentrazione delle diverse proteine plasmatiche in maniera non proporzionale conduce ad un effettivo aumento o riduzione delle proteine plasmatiche o sieriche totali. [150]