2.4 L’Italia prima di partire
Tavola 3.6 Coppie ricongiunte per cittadinanza e genere (valori percentuali)
CITTADINANZA Uomini Donne Totale
Romania 80,4 41,9 65,2
Ucraina e Moldavia 68,5 15,9 27,6
Albania 84,7 83,6 84,6
Altri Est Europa 65,4 61,3 64,5
Cina 72,1 76,2 73,9
Filippine 65,4 53,1 57,4
Continente Sub-Indiano 65,4 73,9 66,5
Altri Asia 74,8 35,7 64,3
Marocco 69,9 47,5 67,6
Altri Nord Africa 61,0 92,7 62,7
Africa Sub-Sahariana 49,3 42,8 48,5
America Latina 74,4 47,5 61,5
Altri 86,8 44,0 76,8
Totale 71,3 44,6 64,0
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3. Tempi e modi di fare famiglia tra gli stranieri in Italia
3.3.1 I tempi di ricongiungimento e i modelli migratori
L’analisi della tempistica di arrivo dei membri della coppia permette di andare oltre alla sola stima dell’intensità del fenomeno e analizzare anche i tempi in cui avviene il ricongiun- gimento tra coniugi. La figura 3.2, descrive i tempi e i tassi di ricongiungimento in funzione della durata della migrazione del primo migrante9. Come atteso, le uscite dallo stato di “migrante solo” non sono distribuite in modo uniforme rispetto all’anzianità di presenza del primo arrivato.
Nel primo anno di migrazione solo il 4 per cento delle coppie si ricongiunge, il tasso di uscita cresce in modo consistente nel corso del secondo anno quindi diminuisce ma resta comunque molto elevato, in tal modo dopo 36 mesi nel nostro Paese, il 25 per cento delle coppie si è ricongiunto. Segue un anno di contrazione dei ricongiungimenti quindi il tasso di ricongiungimento ritorna a crescere con picchi – seppure decisamente inferiori al secon- do anno – in corrispondenza di tre momenti dopo cinque, sette e nove anni dall’arrivo del primo migrante. Generalmente sono necessari quasi otto anni perché almeno la metà dei migranti si sia ricongiunta con il coniuge e dopo dieci anni in Italia il 39,6 per cento delle coppie non è ancora ricongiunta. I ricongiungimenti quindi sono maggiormente concen- trati in due momenti della migrazione: nel primo triennio o dopo sette anni di migrazione. I tempi di ricongiungimento possono essere lunghi soprattutto quando il ricongiungimento 9 L’analisi dei tempi di ricongiungimento è resa possibile dalla presenza dei tempi di arrivo (mese e anno) dei due membri della coppia. Attraverso il metodo di Kaplan-Meier è possibile stimare la tavola di sopravvivenza o eliminazione che descrive il passaggio dalla condizione di “migrante solo” verso quella di “migrante ricongiunto con il coniuge”. L’evento in questo caso è quindi il ricongiungimento con il coniuge; il tempo espresso in mesi indica il tempo di sopravvivenza (o a rischio) ovvero il tempo intercorrente tra l’ingresso in Italia del primo migrante della coppia e il momento in cui si ricongiunge o quello in cui esce dall’osservazione perché in presenza di dato censurato (data dell’intervista). Per attribuire il mese di arrivo ai casi per i quali era presente solo l’anno è stato estratto un numero casuale da una distribuzione uniforme e tale numero è stato quindi confrontato con la distribuzione cumulata per mese di arrivo di tutti i migranti in coppia coniugata.
Fonte: Istat, Indagine Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri - Anni 2011,2012
(a) La curva di sopravvivenza è stima con il metodo Kaplan-Meier, mentre la stima del tasso istantaneo di uscita è una stima Kernel con nucleo gaussiano (medie mobili a 5 termini). Durata massima 120 mesi, dopo tale data la nu-merosità campionaria non è sufficiente ad avere stime attendibili.
Figura 3.2 - Curva di sopravvivenza nello stato di migrante solo (a) e tasso istantaneo di uscita dallo stato di migrante
solo (b)
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Vita e percorsi di integrazione degli immigrati in Italia avviene attraverso canali legali perché il pioniere deve avere il tempo di acquisire i requisiti minimi stabiliti per legge: un reddito adeguato (e quindi un regolare contratto di lavoro), un’abitazione adatta alla famiglia ed essere in possesso di un permesso di soggiorno valido da almeno un anno.Il genere del primomigrante influenza, oltre all’intensità del fenomeno, anche la tempi- stica con cui questo avviene, come mostrato in figura 3.3.
Nel primo anno di migrazione uomini e donne seguono lo stesso processo di ricongiun- gimento e pochi riescono ad effettuarlo entro l’anno. Dopo i primi dodici mesi la situazione cambia, le donne fanno arrivare in Italia il marito più frequentemente e più velocemente degli uomini. Nel corso del primo semestre del secondo anno molte richiamano in Italia il marito, così che dopo due anni il 25 per cento delle donne arrivate sole risulta in coppia, livello che gli uomini raggiungono solo un anno e mezzo dopo. Anche per gli uomini molti ricongiungimenti avvengono nel primo periodo, ma su un arco temporale più ampio (due anni). Dopo questa prima fase per le donne segue un periodo di diminuzione progressiva dei ricongiungimenti così che dopo 10 anni di migrazione nemmeno la metà di queste si è ricongiunta con il marito. Al contrario per gli uomini il processo di ricongiungimento è più graduale e resta sostanzialmente inalterato così che la metà dei pionieri entro 90 mesi (poco meno di 8 anni) risulta essersi ricongiunto con la propria moglie e dopo 10 anni solo il 36 per cento dei pionieri ha ancora la moglie all’estero. Pertanto, quando è la donna a migrare per prima oltre ad esserci, come già detto, maggior possibilità di rimanere a vi- vere a distanza, le probabilità di ricongiungersi, se il ricongiungimento non avviene entro pochissimo tempo (uno o due anni), diminuiscono al crescere del periodo di separazione
Fonte: Istat, Indagine Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri - Anni 2011,2012
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3. Tempi e modi di fare famiglia tra gli stranieri in Italia
della coppia. Viceversa, quando il primo migrante è l’uomo, anche dopo un lungo periodo a distanza è possibile che avvenga ancora il ricongiungimento.
Tuttavia, come mostrato in figura 3.4, provenienze diverse hanno tempistiche diverse. Guardando la figura 3.4 e la tavola 3.7, si possono distinguere modelli migratori fami- liari differenti tenendo conto della provenienza.
Il primo caso è quello in cui il ricongiungimento avviene in modo molto veloce nei primi anni – dopo solo un anno e mezzo il 25 per cento si è ricongiunto – per poi rallentare; a dieci anni dall’arrivo del primo membro della coppia almeno il 75 per cento delle coppie si è ricongiunto in Italia. Seguono questo modello Cinesi, Romeni e Latino Americani (questi ultimi con una quota più contenuta di ricongiunti, 66 per cento, ma analoghe dinamiche). In tutti e tre i casi prevalgono leggermente gli uomini tra i pionieri, ma le donne primomigranti sono comunque quattro su sei. Il secondo gruppo è costituito dall’Albania, in questo caso il processo di ricongiungimento è più lento e trainato unicamente da uomini, ma riguarda una proporzione maggiore di coppie: 84,6 per cento di migranti si ricongiunge con il suo partner. In situazione intermedia tra questi due gruppi si collocano gli altri paesi Est-Europei per i quali il tasso di ricongiungimento è simile a quello del primo gruppo, ma la velocità del processo è più vicina a quella degli Albanesi. I paesi africani e il sub-continente indiano hanno anch’essi un processo più lento, trainato unicamente da uomini primomigranti, ma con un tasso di ricongiungimento decisamente inferiore. I migranti provenienti dal Nord Africa e dal subcontinente indiano effettuano un ricongiungimento più rapido e frequente rispetto ai migranti subsahariani (ben oltre la metà delle coppie non si ricostituisce nel primo decennio di migrazione). I più veloci sono pakistani, bangladeshi, indiani e srilankesi (entro otto anni la metà delle coppie si sono ricongiunte) seguiti da marocchini e “altri Nord Africa” (entro dieci anni la metà delle coppie si è ricongiunta).
Se si considerano invece le provenienze per le quali si ha una prevalenza di donne primomigranti, si riscontrano due realtà molto diverse. Da un lato le Filippine per le quali il ricongiungimento con il coniuge è meno diffuso rispetto ai paesi con traino maschile, ma ben superiore ad Ucraine e Moldave, la seconda tipologia al femminile. Il processo di ricon- giungimento si avvia più lentamente e pertanto il tempo necessario perché almeno la metà delle coppie si sia ricongiunga è di 87 mesi (quasi 7,5 anni). Dopo dieci anni una coppia su