Le motivazioni che hanno spinto le persone di origine straniera a lasciare il Paese di origine sono soprattutto di natura economica e familiare (figura 2.2). In particolare, le quattro motiva- zioni prevalenti che interessano l’85 per cento degli immigrati sono: i motivi affettivi e familiari che comprendono il ricongiungimento familiare (22,7 per cento), la volontà di migliorare la qualità della propria vita o della famiglia (22,1 per cento), la mancanza o la difficoltà di trovare un lavoro nel Paese di origine (20,8 per cento) e il desiderio di guadagnare di più (20,3 per cento). I problemi familiari, lo studio, le guerre e i conflitti sono motivazioni presenti, ma riguardano un numero decisamente inferiore di persone. Si confermano le attese differenze di genere, con le motivazioni economiche a prevalere tra i maschi e quelle affettive e familiari tra le femmine.
Tavola 2.1 - Persone di origine straniera per Stato di nascita e periodo di arrivo in Italia
(composizione percentuale)
STATO DI NASCITA PERIODO DI ARRIVO IN ITALIA
Prima del 2003 Dal 2003 al 2005 Dal 2006 al 2008 Dopo il 2008 Totale
Romania 13,3 30,7 33,8 22,2 21,6 Albania 11,9 8,5 7,6 10,9 10,3 Marocco 11,1 7,6 8 8,8 9,6 Ucraina 5,1 5,4 4,1 2,8 4,8 Cina 4,8 2,6 2,3 3 3,7 Moldavia 2,3 5,1 3,4 3,6 3,2 Filippine 3,2 1,4 2,5 4,2 2,8 Polonia 3 2,1 2,2 1,9 2,6 India 2 2,5 3,5 2,6 2,4 Perù 2,7 2 1,5 1,8 2,3 Tunisia 2,5 1,9 1,6 3 2,2 Ecuador 2,5 1,8 0,9 2,4 2,0 Macedonia 1,9 1,7 1,5 2,2 1,8 Sri Lanka 2 1,4 1,5 1,5 1,7 Egitto 1,6 1,1 2 1,9 1,6 Altro Paese 30 24,1 23,6 27,2 27,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Istat, Indagine Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri - Anni 2011,2012
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Uomini Donne
Figura 2.1 - Persone di origine straniera per Stato di nascita e genere (composizione percentuale)
37
2. Le traiettorie di mobilità: arrivare e muoversi in Italia
Come si può facilmente immaginare, le motivazioni economiche rivestono un peso maggiore tra le persone che sono emigrate da adulte e un peso minore tra quel- le che sono emigrate da giovani, come illustrato dalla tavola 2.2. In particolare, per la motivazione mancanza o difficoltà nel trovare un lavoro nello Stato di origine, si passa dal 3,2 per cento nella classe di età 0-13 (in questo caso possiamo ipotizzare che ci si riferisca alla motivazione espressa dai propri familiari o una motivazione attualizzata alla situazione corrente) al massimo del 25,1 per cento nella classe di età 35-44. Al contrario, i motivi affettivi e familiari raggiungono quasi il 47,9 per cento delle risposte tra coloro che sono emigrati da giovanissimi e decrescono tra coloro che sono emigrati tra i 35 e i 44 anni (13,4 per cento), per risalire al 25,2 per cento fra coloro che sono emigrati a 45 anni e più.
La decisione di lasciare il Paese di origine è condivisa da buona parte dei genito- ri delle persone di origine straniera: il 62,8 per cento era completamente d’accordo, il 16,9 per cento lo era solo in parte e il 7,6 per cento era in disaccordo (tavola 2.3). Maggior accordo, anche se lieve, si riscontra tra i genitori degli uomini, rispetto ai genitori delle donne (il 65,2 per cento contro il 60,9 per cento). La scelta di emigrare appare, dunque, una scelta sostanzialmente condivisa all’interno della famiglia, con-
Tavola 2.2 - Persone di origine straniera per motivo della migrazione ed età all’arrivo in Italia
(composizione percentuale)
MOTIVO DELLA MIGRAZIONE ETÀ ALL’ARRIVO IN ITALIA
0-13 14-24 25-34 35-44 45+
Mancanza/diffi coltà nel trovare un lavoro nello
Stato di origine 3,2 21,2 22,4 25,1 20,0
Guadagnare di più 2,8 18,3 23,4 25,4 22,0
Migliorare la qualità della propria vita e/o della
propria famiglia 6,2 21,4 24,6 26,1 20,9
Motivi affettivi e familiari 47,9 25,8 17,5 13,4 25,2
Non è stata una sua scelta 34,7 2,4 0,8 0,8 1,4
Altro 5,2 10,8 11,4 9,2 10,4
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Istat, Indagine Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri - Anni 2011,2012 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%
Mancanza di lavoro Guadagnare di più Migliore qualità della
vita Motivi affeffff ttivi Altro
Uomini Donne
Figura 2.2 - Persone di origine straniera per motivo della migrazione e genere (valori percentuali)
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Vita e percorsi di integrazione degli immigrati in Italia fermando, anche da questo punto di vista, l’importanza delle reti e delle strategie familiari nelle diverse fasi del progetto migratorio. Questo risultato può essere inter- pretato alla luce della Nuova Economia delle Migrazioni (Stark e Bloom 1985; Stark 1991), una teoria secondo cui la decisione di emigrare – finalizzata non solamente alla massimizzazione del reddito, ma anche alla minimizzazione del rischio e dunque come assicurazione dalle distorsioni del mercato presenti nello Stato di origine – non è solo individuale, ma familiare, per cui i costi e i benefici della scelta riguardano tutti i membri della famiglia e non solamente chi ha effettivamente intrapreso il viag- gio verso l’estero.2.3 Perché l’Italia
Il 39,5 per cento delle persone di origine straniera ha scelto l’Italia come Paese di destinazione perché vi erano già emigrati parenti, fidanzati o futuri coniugi. Il 13,8 per cento l’ha scelta per motivi lavorativi (Figura 2.3). L’Italia ha rappresentato una fonte di attrazione perché facilmente raggiungibile dal Paese di provenienza per il 10,2 per cento delle persone di origine straniera. Fattori legati allo stile di vita e all’ambiente italiano hanno rappresentato un pull-factor per il 9,5 per cento delle persone di origi- ne straniera. Il 6,7 per cento delle persone di origine straniera ha dichiarato, invece, che la scelta è stata dettata dal fatto che l’accesso e la permanenza in Italia sono più semplici rispetto ad altri paesi. Le restanti persone di origine straniera hanno optato per altre motivazioni, fra cui l’immagine di accoglienza dell’Italia verso gli stranieri, la conoscenza della lingua italiana e la possibilità di raggiungere altri stati dall’Italia.
Come per le motivazioni che hanno spinto a lasciare il proprio Paese di origine, descritte nel paragrafo precedente, anche per le motivazioni per cui si è scelta l’Italia come Paese di destinazione, la componente affettiva e familiare riveste un ruolo più importante per le donne che per gli uomini (47,3 contro 30,8 per cento). Se guardia- mo, invece, al Paese di nascita delle persone di origine straniera, la scelta dell’Italia è più legata alla vicinanza geografica per tunisini (23,5 per cento), albanesi (18,9 per cento), macedoni (15,5 per cento), romeni (12,6 per cento) e marocchini (11,7 per cento).
Dalla tavola 2.4, si evince che i flussi migratori più recenti sono meno influenzati dalla vicinanza geografica e risultano largamente determinati dai motivi affettivi e familiari. La progressiva stabilizzazione del fenomeno migratorio ha determinato, infatti, una crescita di queste motivazioni, le quali sono passate dal 34,3 per cento dei flussi avvenuti prima del
Tavola 2.3 - Persone di origine straniera per grado di accordo dei genitori sulla decisione di emigrare e genere
(composizione percentuale)
GRADO DI ACCORDO DELLA
FAMIGLIA D’ORIGINE Uomini Donne Totale
Sì, completamente 65,2 60,9 62,8 Sì, ma solo in parte 15,9 17,8 16,9 No 7,4 7,8 7,6 Non pertinente 10,2 12,7 11,6 Non sa 1,3 0,8 1,0 Totale 100,0 100,0 100,0
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2. Le traiettorie di mobilità: arrivare e muoversi in Italia
2003 al 54,2 per cento che caratterizza coloro che sono arrivati dopo il 2008. Di conseguen- za, la quota legata alla facilità di raggiungere o risiedere in Italia diminuisce tra i flussi mi- gratori più recenti.