• Non ci sono risultati.

le Costituzioni rinnovate e il riferimento alla Pastorale giovanile Nel CG XVII fu eletta Superiora generale Rosetta Marchese 25 che

avrebbe governato l’Istituto per un breve periodo. Responsabile a livel-lo internazionale della PG rimase Marinella Castagno, che alla guida del CIPG avrebbe iniziato la revisione del progetto di PG dell’Istituto.

Rosetta Marchese firmò il nuovo testo costituzionale, approvato dalla Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari il 23 giugno, nella simbolica data del 5 agosto 1982.

Se si scorre l’indice analitico della Regola di vita, si nota che la voce pastorale ricorre esattamente 16 volte, mentre l’espressione PG solo tre volte. Gli articoli, in cui vi si fa esplicito riferimento, sono il 96, in cui si indica la natura e la finalità dello iuniorato, il periodo dei voti tempora-nei, e gli articoli 123 e 129 riguardanti il servizio di autorità.26

23 La nuova configurazione dell’équipe ispettoriale prevede l’interazione di coordi-natrici della Formazione e di PG.

24 Cf Atti. Capitolo Generale XVII 181-182.

25 Rosetta Marchese (Aosta, 20 ottobre 1922 - Roma, 8 marzo 1984) considerò la sua malattia come un ministero di santificazione e come esercizio di maternità spi-rituale che le faceva misteriosamente prolungare nel tempo l’offerta totale di Maria Domenica Mazzarello per la santità e il rinnovamento dell’Istituto (cf collino, Pietra viva per un sacerdozio santo. Suor Rosetta Marchese Superiora generale FMA, Roma, Istituto FMA 1992).

26 «Lo iuniorato […] mira a consolidare nella Figlia di Maria Ausiliatrice la vita di unione con Dio e il senso di appartenenza all’Istituto, ad inserirla gradualmente nella pastorale giovanile» (Cost. 96). Presentando la composizione del Consiglio generale la Regola di vita indica la PG come un ambito che caratterizza la missione

dell’Istitu-La pastorale giovanile unitaria 61

I testi appena menzionati evidenziano che il termine viene usato per indicare molteplici interventi apostolici delle FMA e uno degli ambiti caratterizzanti la missione dell’Istituto.27 La PG appare come la tradu-zione operativa della missione educativa. Una pastorale caratterizzata da una duplice fedeltà: al carisma salesiano, perché mira a realizzare il progetto dei Fondatori, e alla missione giovanile: «Con l’amore prefe-renziale di don Bosco e di madre Mazzarello ci dedichiamo alle [giova-ni] più povere cioè a quelle che per varie ragioni hanno minori possibi-lità di riuscita e sono più esposte al pericolo».28

La Regola di vita mette in luce la dimensione cristocentrica dell’azio-ne delle comunità FMA. Promuovere la PG significa partecipare alla missione salvifica di Cristo nella Chiesa: punto di riferimento essenziale la carità di Cristo Buon Pastore.

L’articolo 1, infatti, sottolinea che don Bosco ha trasmesso all’Isti-tuto «un patrimonio ispirato alla carità di Cristo Buon Pastore, e gli ha impresso un forte impulso missionario».29 Qualificare l’azione e la competenza richieste ai membri dell’Istituto con il termine “pastora-le” significa infatti evocare l’amore di Cristo Buon Pastore e additar-lo come icona di riferimento. Ogni FMA è perciò chiamata ad essere segno e mediazione per le giovani della carità di Cristo, attraverso un progetto di educazione integrale. L’annuncio di Cristo è, perciò, il cuo-re dell’azione evangelizzatrice e il compito prioritario: «Cuocuo-re della no-stra azione evangelizzatrice è l’annuncio di Cristo che si attua in diverse forme di servizio pastorale e in particolare nella catechesi».30

La PG emerge dal testo delle Costituzioni nella sua dimensione evangelizzatrice e nel suo impegno per l’educazione integrale: «La ri-sposta di don Bosco e di madre Mazzarello alla volontà salvifica di Dio

to (cf Cost. 123). «La Consigliera per la pastorale giovanile anima l’azione apostolica dell’Istituto in tutte le sue espressioni, nella fedeltà al carisma e alle esigenze della realtà giovanile» (Cost. 129).

27 Cf siBoldi Rosangela, Il concetto di “Pastorale Giovanile” secondo alcuni docu-menti dell’Istituto, in APGFMA/LOME/Docudocu-menti 9. Lo studio di Rosangela Siboldi, docente di PG alla Pontificia Facoltà «Auxilium» di Roma, è stato presentato il 24 settembre 2003 in occasione del primo incontro del processo di elaborazione del do-cumento delle Linee orientative (cf Verbale, Roma, 24 settembre 2003, in APGFMA/

LOME-verbali).

28 Cost. 65.

29 Cost. 1.

30 Cost. 70.

62 Capitolo secondo

si manifesta nell’impegno di rendere i giovani “buoni cristiani e onesti cittadini”. Il nostro progetto pastorale mira perciò a promuovere la gio-vane nella sua totalità».31

Si tratta di una formazione integrale che aiuta a scoprire il mistero di Dio nell’esistenza, favorisce la sintesi vitale di cultura umana e mes-saggio evangelico e rende le/i giovani cittadini attivi e maturi nella fede.

Il Sistema preventivo qualifica poi l’azione pastorale delle FMA.

Esso rappresenta l’orientamento «carismatico della multiforme azione apostolica dell’Istituto […]. È descritto come “una presenza educativa che con la sola forza della persuasione e dell’amore cerca di collaborare con lo Spirito Santo per far crescere Cristo nel cuore delle giovani”;

come espressione di “quella carità paziente che tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta e non perde mai la speranza” (C 7); come ca-pacità di fare “appello alle risorse interiori della persona, in atteggia-mento di ottimismo, di rispetto e di bontà, espressione dell’amore del Padre” (C 66)».32

Nella Regola di vita la PG è caratterizzata dalla dimensione mariana, vocazionale e missionaria. La prassi delle comunità FMA richiede di stare alla scuola di Maria e di farla conoscere alle giovani, «perché im-parino ad amarla e ad imitarla nella sua disponibilità a Dio e ai fratelli.

Questa vita sacramentale e mariana è la base della spiritualità e della pedagogia salesiana. Si traduce in un serio impegno di “allegria, lavoro, pietà” che è un autentico programma di santità giovanile e porta le giovani ad essere apostole tra le giovani».33

La PG delle FMA non solo promuove il protagonismo delle/dei gio-vani e la loro testimonianza di fede nei confronti dei coetanei, ma cerca di promuovere in ogni ambiente educativo l’interesse per i problemi dell’evangelizzazione, di dare impulso alle vocazioni missionarie e di educare a discernere il progetto di Dio sulla propria esistenza assumen-dolo come una vera e propria missione.34

Condizione indispensabile di un’efficace azione pastorale è la CE, responsabile della formazione integrale e dell’adeguato inserimento delle giovani nella società e nella Chiesa. La PG è perciò «un crocevia coordinato di molteplici apporti per la promozione della gioventù».35

31 Cost. 69.

32 siBoldi, Il concetto, in APGFMA/LOME/Documenti 12.

33 Cost. 71.

34 Cf Cost. 72. 75.

35 siBoldi, Il concetto, in APGFMA/LOME/Documenti 13.

La pastorale giovanile unitaria 63

Le Costituzioni e i Regolamenti tratteggiano una missione educa-tiva in cui «la dimensione evangelizzatrice e quella educaeduca-tiva si in-tersecano costantemente. Il progetto “educativo-pastorale” è quello dell’educazione cristiana in cui il servizio di evangelizzazione (cf C 5) è fondato sulla certezza che in Cristo il/la giovane trova piena realiz-zazione (cf C 6)».36

2.3. Una nuova proposta per l’associazionismo giovanile (1982)

Documenti correlati