LOME al Consiglio generale. Nel corso dei lavori capitolari viene for-temente avvertita l’esigenza di ripensare la PG dell’Istituto in un con-testo profondamente segnato dalla multiculturalità e dal pluralismo.10
Il nuovo Consiglio generale nel raduno del 23 luglio 2003 accoglie la richiesta di María del Carmen Canales, Consigliera per la PG, di creare una Commissione internazionale per l’elaborazione delle LOME e il 24 settembre 2003 nella Casa generalizia avviene il primo incontro della Commissione di lavoro, coordinato dall’Ambito per la PG, che orienta e anima il raduno proponendo per la riflessione due temi: le caratteri-stiche di una comunità educante che evangelizza; i criteri essenziali per un annuncio del Vangelo alle/ai giovani di questo nuovo secolo.11
7 Cf istituto Figliedi Maria ausiliatrice, Programmazione, 6-7.
8 Ivi 7.
9 Cf ivi 8.
10 Cf Atti. CG XXI 43.
11 A questo primo raduno erano presenti: María del Carmen Canales (Consigliera generale per la PG), Mara Borsi (Italia, consulente Ambito PG), Rosa Angiola Giorgi (Italia, consulente Ambito Amministrazione), Dulce Hirata (Brasile, consulente
Am-184 Capitolo quinto
Il 26 settembre 2003, María del Carmen Canales incontra i laici invitati a far parte della Commissione, illustra le ragioni dell’invito, il tipo di esperienza che si propone, quale collaborazione viene richiesta e infine presenta i materiali di approfondimento per consentire un’ade-guata partecipazione al successivo raduno del 26 novembre 2003. Il coinvolgimento di laici e laiche, seppur limitato per numero e per pro-venienza (tutti della città di Roma), è considerato importante ed è la nota costante del processo.12
Successivamente, si realizzano raduni mensili nei quali ogni parteci-pante si impegna a presentare una riflessione scritta. I testi sono poi rie-laborati dall’Ambito per la PG e riproposti durante i raduni successivi.
Alla fine di dicembre la prima Commissione di lavoro fornisce una bozza di schema del futuro documento che durante la riunione plena-ria del Consiglio generale (dicembre 2003 - febbraio 2004) viene stu-diata, modificata e riorientata.
Il 13 febbraio 2004 si svolge un raduno tra la Commissione di la-voro costituita per la prima fase del processo e le Consigliere in sede.13 In questo incontro María del Carmen Canales presenta il titolo del documento – Perché abbiano Vita e Vita in abbondanza – e lo schema scaturiti dal lavoro del Consiglio. Lo schema si sviluppa in tre parti:
Nella Chiesa, la missione educativa delle FMA; Per una nuova pastorale giovanile; Una progettualità nella comunione.14
bito Formazione), Carmen Elena Rivera (Colombia, consulente, Ambito Missioni ad gentes), Bernadette Sangma (India, consulente Ambito Famiglia Salesiana), Manuela Robazza (Ciofs - Italia), Runita Borja (Filippine), Ausilia Chang (Corea), Rosanna Co-stantini, Marcella Farina, Rosangela Siboldi (Italia), Maria Spólnik (Polonia) docenti della Pontificia Facoltà «Auxilium» (cf Verbale. Inizio processo della Commissione di lavoro, Roma, 29 settembre 2003, in APGFMA/LOME-verbali, 1-4).
12 I laici che hanno partecipato alla Commissione di lavoro della prima fase collabo-rano nelle comunità locali e nell’Ispettoria romana: Laura Gambassi, insegnante della Scuola superiore di via Dalmazia, Maria Cristina Sanelli, direttrice del CFp di Cinecit-tà, Anna Maria Petrocchi, insegnante del CFp di Cinecittà e Cooperatrice salesiana, Paolo Plebani, insegnante della Scuola media di via Dalmazia e dirigente regionale PGS - Lazio, Alessia Ventresca, animatrice dell’Oratorio, volontaria della casa-famiglia di via Appia (cf ivi 4).
13 Cf Verbale del 13 febbraio 2004, Roma, 23 febbraio 2004, in APGFMA/LOME-verbali 1-4. Al raduno sono presenti: Yvonne Reungoat (in quel tempo Vicaria generale, oggi, Superiora generale), María del Carmen Canales (Consigliera generale per la PG), María de los Angeles Contreras (Consigliera per la Famiglia Salesiana), Giuseppina Te-ruggi (Consigliera per la Comunicazione sociale), Piera Cavaglià (Segretaria generale).
14 Cf Allegato 4 della presente pubblicazione.
Tra continuità e novità 185
In seguito, per procedere alla stesura del documento, si costituisce una nuova Commissione di lavoro e dall’ampio coinvolgimento della prima fase si passa alla formazione di un gruppo più ristretto.15
Nei raduni che si svolgono tra febbraio e la fine di maggio 2004 la Commissione elabora una bozza costituita da sette capitoli.16 Il testo rivisto dal Consiglio nella riunione plenaria (giugno-luglio 2004) viene sintetizzato per essere mandato alle Ispettorie e ad altre persone, laici, laiche, SDB, esperti per ricevere suggerimenti e richieste di modifiche.
L’8 settembre 2004 è inviata a tutte le Ispettorie la bozza del testo.17 In un tempo relativamente breve (8 settembre - 30 novembre 2004) le Ispettorie coinvolgono FMA, laici, giovani animatori, Exallieve/i, membri della Famiglia Salesiana per raccogliere opinioni, da più punti di vista, sulla bozza.
Da novembre a dicembre 2004 la Commissione di lavoro legge e analizza le osservazioni pervenute dalle Ispettorie e prepara una classi-ficazione del materiale per il Consiglio generale. Dalla raccolta dei dati emergono nodi problematici, aspetti da approfondire e da ricollocare, scelte iniziali da rinforzare. È importante dire che il 97% delle Ispetto-rie ha dato il proprio apporto. Nella maggioranza dei casi esse esprimo-no apprezzamenti positivi, dichiarando che il testo è ben articolato dal punto di vista logico e metodologico, ricco di spunti, concreto, com-prensivo, operativo, sistematico, adeguato alle situazioni attuali. Anche l’impianto complessivo della riflessione è dichiarato soddisfacente, così come l’articolazione dei diversi capitoli. Il titolo risulta appropriato, rispondente al contenuto espresso. Il linguaggio è percepito come sem-plice, chiaro, narrativo e il testo appare di facile lettura.
15 La nuova Commissione è costituita da María del Carmen Canales (Consigliera generale per la PG), Mara Borsi e Runita Borja (Ambito PG), Rosa Angiola Giorgi (Ambito Amministrazione), Mónica Menegusi (Ambito Formazione), Carmen Elena Rivera (Ambito Missioni), Bernadette Sangma (Ambito Famiglia Salesiana), Rosangela Siboldi, Piera Ruffinatto, Marta Séïde (docenti della Pontificia Facoltà “Auxilium”), Antonella Cangiano (Ispettoria romana), Anna Peron (Ispettoria veneta), Graziella Curti (in quel tempo responsabile della comunità Casa Ersilia Canta, oggi Ispettrice dell’Ispettoria lombarda).
16 Esattamente si realizzarono cinque incontri nelle seguenti date: 24 febbraio, 22 marzo, 7 aprile, 1° maggio e 26 maggio 2004 (cf Processo di elaborazione delle Linee orientative della missione educativa (2003-2005), Roma, 31 gennaio 2006, in APG FMA/LOME, 1).
17 Cf canales María del Carmen, Lettera alle Ispettrici, Roma, 8 settembre 2004, in APGFMA/LOME-lettere).
186 Capitolo quinto
Le comunità ispettoriali segnalano come particolarmente graditi al-cuni elementi di novità che la bozza presenta: le prospettive della visione di riferimento, la presenza di Maria educatrice, il movimento dinamico che va dal progetto al processo e alle strategie, la messa a fuoco delle esperienze, lo sfondo culturale dell’interculturalità-interreligiosità.18
Anche le scelte iniziali della riflessione sono riconfermate dalle Ispettorie: dare la priorità alla CE in continuo stato di formazione per essere presenza significativa per le/i giovani; promuovere l’annuncio esplicito di Gesù Cristo (evangelizzazione); assumere il coordinamento per la comunione come stile di animazione, collocarsi in continuità con il PPGU e con le scelte e le strategie individuate nel Progetto formativo e nel CG XXI.
La lettura critica dei contributi delle Ispettorie, mette in luce la necessità di descrivere con maggiore chiarezza il rapporto Missione educativa-PG, di esplicitare meglio i destinatari, di indicare in modo più evidente e trasversale la linea biblico-teologica, antropologica, la dimensione ecclesiale ed evangelizzatrice, l’ecclesiologia di comunione (in particolare la spiritualità di comunione come principio educativo) e la dimensione mariana.
Dall’analisi emergono poi altri importanti interrogativi: come con-siderare la presenza di persone di altre religioni o di non credenti nella CE? Che cosa significa in Paesi non cristiani o fortemente secolarizzati dare priorità all’evangelizzazione? In che senso quindi parlare di CE?19
Le richieste di approfondimento sono relative alla SGS, alla nuova interpretazione della “preventività”, all’applicabilità del Sistema pre-ventivo a tutte le culture, all’opzione per i più poveri e di conseguenza all’educazione alla giustizia e alla pace, all’interculturalità collegata alla mobilità umana, all’educazione della giovane donna come specificità dell’Istituto, alla situazione della famiglia, al protagonismo giovanile collegato al volontariato, all’educomunicazione e alla dimensione vo-cazionale come filo rosso delle esperienze e in riferimento alla testi-monianza di una comunità appassionata del Vangelo. Da ricollocare decisamente, secondo i suggerimenti delle Ispettorie, sono i contenuti relativi al MGS.20
18 Cf Sintesi nodi problematici. Assemblea plenaria del Consiglio generale (dicembre-febbraio 2005), in APGFMA/LOME, 1-2.
19 Cf ivi 1.
20 Cf ivi 2.
Tra continuità e novità 187
Al termine della riunione plenaria invernale il Consiglio generale propone alla Commissione di lavoro gli orientamenti necessari per pro-cedere alla stesura del testo. Per l’elaborazione definitiva si costituisce un gruppo di redazione che, dopo la scrittura di alcuni capitoli, si con-fronta sistematicamente con le consulenti degli Ambiti e con alcune coordinatrici dell’animazione pastorale delle Ispettorie.21
Nella riunione plenaria di maggio-luglio 2005, il Consiglio vaglia il lavoro svolto dal gruppo di stesura, e nel raduno del 20 luglio 2005, a Castel Gandolfo (Roma),22 offre ulteriori osservazioni e proposte che vengono opportunamente inserite. Sono tenuti presenti ed analizza-ti anche i suggerimenanalizza-ti di un gruppo test internazionale cosanalizza-tituito da FMA ed esperte/i in varie discipline, il quale offre un valido contributo alla stesura definitiva del documento.23
Il 24 settembre 2005 il testo è consegnato all’editrice Elle Di Ci (Leumann-Torino) che lo pubblica alla fine di dicembre. Durante le verifiche triennali del 2006 le LOME vengono presentate ufficialmente alle rappresentanti delle diverse Conferenze interispettoriali.
Dopo aver delineato le diverse fasi del processo di elaborazione, mi sembra opportuno segnalare l’evidenza di un percorso realizzato nella linea del largo coinvolgimento, già sperimentato con l’elaborazione del Progetto formativo e del dialogo con la molteplicità dei contesti eccle-siali e socioculturali. Il processo rispecchia quindi l’impegno
dell’Isti-21 I membri del gruppo erano: María del Carmen Canales (Consigliera generale per la PG), Piera Cavaglià (Segretaria generale), Mara Borsi e Runita Borja (Ambito PG), Rosangela Siboldi, Piera Ruffinatto, Marta Séïde (docenti della Pontificia Facoltà
“Auxilium”), Graziella Curti (cf Processo di elaborazione delle Linee, in APGFMA/
LOME, 4).
22 Cf Verbale del raduno del Consiglio generale, Castel Gandolfo (Roma) 20 luglio 2005, in AGFMA 12.
23 Cf l. cit; coloMBo, Alle sorgenti della missione. Circolare della Superiora genera-le, n. 868, 24 giugno 2005. Le persone consultate sono: Graciela Recchia (Argentina - ABA); Adriana Pertusi (Costa D’avorio - AFO); Maruja Luján Serrano (Spagna - SMA); Francine Guilmette (Canada - CND); Silvana Rasello (Italia - IPI); Sarah Garcia (Cambogia - CMY); María Jesús Sánchez (Spagna - SBA); Bernadeta Lewek (Polonia - PLA); Manuela Robazza (Italia - IRO); Máire O’Byrne (Irlanda - IRL); Ruth del Pilar Mora (Kenya - AFE); Franca De Vietro (Casa Italia - RCG); Madre Marinella Casta-gno, Superiora generale emerita (Italia - IPI); Don Antonio Domenech, Consigliere per la PG SDB; Don Riccardo Tonelli, Don Aldo Giraudo, Don José Luis Moral, docenti dell’Università Pontificia Salesiana di Roma; Monsignor Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina; Antonio Nanni, esperto in pedagogia interculturale; Massimo Peron, diri-gente Ciofs Emilia Romagna (Italia).
188 Capitolo quinto
tuto, in comunione con le/i giovani, le famiglie, gli educatori laici nei confronti della vitalità del carisma e della sua inculturazione nell’oggi.24