4.4. Strategia e imprenditorialità 1 Orientamento strategico di fondo
4.4.2. La Formula Imprenditoriale
La Fabbrica di San Martino sorge nella zona collinare a Nord Ovest di Lucca dal cui centro cittadino dista solamente 5 km. Per raggiungere la tenuta si attraversa la Strada del Vino e dell’Olio immersi nella natura lussureggiante dell’area vitivinicola del Doc Colline Lucchesi, area che anche grazie al distretto biodinamico e alle iniziative intraprese dai vignaioli della zona, sta tentando pian piano di affermarsi nel mondo vasto del vino toscano e internazionale.
L’azienda di San Martino in Vignale non è solamente una piccola e media impresa vitivinicola, ma grazie alla presenza della lussuosa Villa la famiglia ha deciso di esercitare anche attività agrituristica, con pernottamento e colazione, a partire dal 1998. La Villa può essere affittata singola per una famiglia numerosa o per gruppi, ma può essere anche suddivisa in due appartamenti (il Timo al piano terra e il Pesco al primo piano) con ingressi, tavoli da giardino e giardini separati. Può essere ulteriormente suddivisa in piccole suites, adatte a coppie o famiglie di quattro persone, una soluzione ideale per periodi più brevi.
Pavimenti, soffitti, mobili e arredi sono originali e il restauro è stato condotto conservando la loro connaturata e perenne bellezza. Questo in linea con la filosofia dell’impresa: aver la possibilità di calarsi nel passato attraverso i colori, gli aromi e i sapori autentici che promanano da un territorio che narra la storia di una famiglia e di un territorio unico e inimitabile.
Fabbrica di San Martino è, però, nota al mondo grazie ai suoi vini la cui filiera è sotto l’attenta supervisione di Giuseppe Ferrua.
L’agricoltura biodinamica è la tecnica utilizzata per la coltivazione delle vigne grazie alla quale il vignaiolo crea una relazione particolarmente stretta con la pianta. Quest’ultima è sottoposta soltanto alle leggi della terra che trasmette alle radici profonde i suoi elementi nutritivi facendo sì che, in un certo modo, sia la pianta a guidare e pilotare l’uomo e non viceversa. La forza di fabbrica di San Martino e delle aziende appartenenti al Distretto risiede proprio nella capacità di ascoltare il territorio e di assecondare le piante nelle loro scelte, rispettando i ritmi della natura, i cicli astrali e utilizzando il calendario biodinamico grazie al quale è possibile programmare le varie attività agricole in modo da ristabilire la giusta connessione tra cielo e terra e ottenere prodotti migliori in termini di qualità e salubrità. L’obiettivo è, appunto, poter riuscire a ottenere un prodotto, il vino,
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che sia espressione sintetica, ma allo stesso tempo complessa, di un territorio specifico e circoscritto dove le vigne hanno quella particolare pendenza, godono di un determinato microclima non riscontrabile altrove. Ed è così che ogni vino riuscirà a distinguersi dagli altri vini, prodotti pure nella stessa zona de Doc Colline Lucchesi, e, a maggior ragione, sarà differenti dagli altri vini italiani o internazionali.
Dalla vigna, l’uva raggiunge la cantina. Qui avviene il processo di lavorazione del frutto fino all’imbottigliamento non tradendo i valori portanti della famiglia.
Ogni singolo chicco è espressione della territorialità e tale il vignaiolo vuole che rimanga durante la lavorazione fino all’imbottigliamento, per questo non vengono usati lieviti esterni di laboratorio o di altra provenienza: la fermentazione avviene in modo naturale, non è previsto l’uso di additivi o di sostanze chiarificanti e, inoltre, il vino in genere non è filtrato ed i contenuti di solforosa sono ai livelli minimi così che l’originalità e la bontà delle uve siano al meglio preservate. La biodinamica rende possibile il raggiungimento di una maturità della pianta strettamente legata alla terra, al clima, all’annata, al carattere variatale della pianta. Il risultato è un vino complesso nella sua decifrabilità, ma semplice espressione dell’unicità territoriale, quindi non semplicemente riproducibile. Il vino di Fabbrica di San Martino acquisisce un carattere ben marcato, distinguibile, mai uguale ed in grado di sorprendere e di scardinare i canoni della degustazione da manuale.
Giuseppe Ferrua, da vero vignaiolo, accompagna i clienti nel loro viaggio alla scoperta delle caratteristiche strutturali e intrinseche dei suoi vini, convinto che la cantina, ovvero il luogo stesso dove il prodotto nasce e si trasforma, sia il luogo per eccellenza deputato al suo assaggio e alla sua scoperta. È possibile prenotare degustazioni e visite guidate in azienda in occasione delle quali sarà possibile passeggiare in vigna e in cantina alla scoperta dell’azienda e del territorio vocato alla biodinamica.
L’azienda predilige il canale di vendita diretto, dal produttore al consumatore, credendo che questo sia il miglio modo per promuovere il territorio, la sua storia e la sua tipicità, elementi essenziali per sopravvivere all’assalto delle grandi cantine, alcune delle quali anche quotate.
I vini dell’azienda che possono vantare della Doc Colline Lucchesi sono: - Arcipressi, rosso;
166 - Fabbrica di San Martino, rosso; - Fabbrica di San Martino, bianco; - Arcipressi, bianco.
Inoltre si produce anche Rosapina, Igt rosato.
Tutti i vini prodotti hanno la certificazione Bio e Demeter.
Altro prodotto dell’azienda è l’olio. Lucca è rinomata per la tradizione e la qualità dell’olio di oliva grazie a favorevoli condizioni climatiche e naturali che hanno fatto guadagnare al prodotto l’appellativo di “Oro di Lucca”.
Alla fabbrica di San Martino sono circa 500 le piante di ulivo che producono mediamente 400-500 litri l’anno di olio extra vergine d’oliva di ottima qualità.
Le varietà presenti nell’ azienda sono moraiole, leccine e frantoiane; si raccolgono le olive tra ottobre e dicembre esclusivamente a mano, pianta per pianta, portandole al frantoio entro dodici ore dalla raccolta. Il risultato è un olio armonico che nel bicchiere appare di colore smeraldino ed è disponibile in bottiglie da 100, 250 e 500 ml.
Si produce poi miele per il solo uso all’interno dell’agriturismo.
Ritornando alla linea di prodotto principale, il vino, aggiungiamo che tutte le tipologie di rosso, bianco e rosè, hanno uguali canali distributivi. Il vantaggio competitivo è basato sulla differenziazione del prodotto, e su altri fattori di successo come: l’elevata qualità, ottenuta tramite lo stretto controllo sull’intero processo produttivo; la composizione dei terreni geologicamente molto varia, che permette di esaltare le potenzialità dei vitigni.
Questa concezione ha permesso di improntare un processo di apprendimento continuo e reciproco, coinvolgendo e invogliando i familiari e i dipendenti, permanenti o occasionali, a sviluppare le proprie capacità e competenze, facendoli sentire parte integrante e necessaria dell’azienda, come se facessero parte della famiglia fondatrice, determinando quindi una cultura aziendale forte e flessibile.
L’azienda poi è conosciuta sul territorio ed è apprezzato il suo lavoro di tutela di quest’ultimo.
Grazie alla sinergia con gli altri vignaioli, i risultati raggiunti nel tentativo di potenziare l’identità territoriale come leva per la competitività sono amplificati. Il successo
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dell’azienda analizzata è registrato in larga misura anche all’estero dove l’identità territoriale è particolarmente sentita e considerata un valore aggiunto importante da tutelare, preservare e quindi valorizzare. In Gran Bretagna, in America il vino di Fabbrica di San Martino, grazie anche alla capacità dei suoi distributori, è presente nelle carte dei vini dei più lussuosi ristoranti con l’applicazione di un premium price ragguardevole. Questo è indice del fatto che i consumatori si avvicinano alla bevanda alcolica per eccellenza con più consapevolezza, volendo ricercare nel calice la qualità e un prodotto che narri la storia e la tradizione di un territorio e delle mani che lo hanno lavorato.
Il fatturato di Fabbrica di San Martino si aggira intorno a 100 mila euro in totale tra agriturismo e vino e quest’ultimo genera un giro di affari di più della metà dell’intero fatturato.