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LA  GOVERNANCE  DELLE  AZIENDE10.2

Isoggetticatalizzatori

LA  GOVERNANCE  DELLE  AZIENDE10.2

LAGOVERNANCEDELLEAZIENDE 10.2.

Nell’ambito del nuovo sistema di governance regionale dei SSSR del Veneto, delineato nel paragrafoprecedenteedinlineaconquantoprevistodallaL.R.19/2016,leAziendesanitariesono chiamate a ridelineare in loro modelli di governance interna, anche in applicazione di quanto previstodainuoviAttiaziendali.

Le Aziende, con il nuovo assetto organizzativo e la rifocalizzazione della loro mission, dovranno essere in grado di realizzare il processo di cambiamento, garantendo sempre più elevati livelli quali/quantitativideiserviziaicittadini. Inparticolareessedovranno: - svilupparemodalitàoperativeinnovativenell’organizzazioneederogazionedeiservizi; - garantirelapresaincaricoglobaledellapersona(edellasuafamiglia/caregiver)neidiversi contestisocioͲsanitari; - perseguireilmiglioramentocontinuodellaqualitàdell’assistenza;

- introdurre percorsi assistenziali innovativi finalizzati a garantire la continuità delle cure, l’integrazione degli operatori e dei servizi nonché un utilizzo appropriato ed equo delle risorse;

- mantenereelevatilivellidiqualitàriducendoicostiinapplicazionedeglistandardregionali; - garantire l’assistenza come competenza fondamentale, che deve essere prestata con

continuitàesecondocriteridiintegrazioneorganizzativaemultidisciplinare;

- sviluppare la pratica professionale e clinica guidata dalle più aggiornate tecniche e procedure;

- assicurareglistandardpiùelevatideiservizisecondocriteridiappropriatezza;

- garantire la formazione continua del personale quale strumento di miglioramento dell’assistenza, finalizzata all’accrescimento del capitale umano dell’Azienda ed all’incremento/aggiornamentodelleconoscenzeecompetenze.(L.R.19/2016)

Tutte le aziende del SSSR dovranno, quindi, presidiare e razionalizzare, in una logica di innovazione,ilorosistemigestionali,imeccanismioperativieglistrumentidigoverno,tracuitrai principalisiricordano:

- il ciclo di programmazione, che dovrà essere basato sulla capacità di misurare il reale bisogno delle popolazione del territorio, diversificato per classi di rischio (impiego del sistemaACG)elaconnessaattivitàdicontrollodigestione;

- lavalutazioneelarendicontazionedelleperformance;

- larendicontazionesociale(inunalogicadi“rendereconto”erelazioneconi“portatoridi interesse”);

- la gestione delle cosiddette operation, attraverso l’enucleazione delle piattaforme erogative(saleoperatorie,poliambulatori,degenze,…);

- il ridisegno dei processi amministrativi, sia per le attività che rimangono in capo alle aziendesanitariecheperquellericondotteinAziendaZero;

- lacertificabilitàdeibilanciaziendali,sviluppandoilPercorsoAttuativodellaCertificabilità (PAC);

 - ilsistemainformativoeladematerializzazonedeidocumenti; - lagestionedelrischioclinico; - icontrolliinterni; - latrasparenzael’anticorruzione; - lagestionedeisinistriedeicostiassicurativi; - losviluppodellecompetenzeelamotivazionedelpersonale.

Dal punto di vista delle responsabilità gestionali e professionali, fermo restando il ruolo degli organi aziendali (Direttore generale, Collegio sindacale, Collegio di direzione), dei componenti la direzione generale (Direttore amministrativo, Direttore sanitario, Direttore dei servizi socioͲ sanitari),delConsigliodeisanitari,delleDirezionidegliospedaliedelleDirezionideidipartimenti, tra gli aspetti significativi che derivano del processo di riforma in atto e che devono essere sviluppatidalleaziendevannoevidenziati:

- ilnuovoruolodeiDirettorideidistrettiinlineaconlacrucialitàdellefunzioniterritoriali; - la presenza di figure di coordinamento, rispettivamente sanitario, amministrativo e dei

servizisocioͲsanitariperleaziendedipiùgrandidimensioni;

- laprevisionedialcunenuoviserviziinstaffalladirezionegenerale(innovazioneesviluppo organizzativo;internalauditing,formazione);

- laprevisionediunaDirezionedellafunzioneospedalieraediunaDirezionedellafunzione territorialeperleaziendeULSS;

- la previsione di strutture semplici a dirigenti delle professioni sanitarie in capo alle struttureOspedale,DistrettoeDipartimentodiPrevenzionedelleaziendeULSS;

- la previsione di alcuni incarichi di natura professionale di dirigenti delle professioni sanitariepergliospedalihub;

- laprevisionediincaricodinaturaprofessionaledidirigentedelleprofessionisanitarieperil DipartimentofunzionalediriabilitazioneospedaleterritoriodelleaziendeULSS;

- altri incarichi di natura professionale di dirigente delle professioni sanitarie per alcune aree/serviziparticolari(diagnosticadilaboratorioeperimmaginiperlaaziendeaulsssede diospedalihub/spoke,puntinascitapernumerodipartisuperiorea3000/anno). Lapresenzaditalinuoviruoliorganizzativi,prefiguraunpotenziamentodelmiddlemanagement aziendale,ilcuiruoloapparefondamentaleinunafasediaumentodelledimensionidelleaziende territoriali. LaDirezionegeneralesaràquindichiamatainparticolarea: - svilupparelefunzionidiprogrammazione,allocazione,committenzaecontrollo; - dareconcretaattuazioneainuovimodelliorganizzativi,adottandounapprocciodinamicoe flessibile,ingradodiadattarsi,nellafaseditransizione,inmodoosmoticoalprogressivo sviluppodell’organizzazioneedelleattivitàdell’AziendaZero. - individuarelefigurepiùidoneearicoprireinuoviruoliorganizzativiprevisti;

In questo contesto sarà fondamentale riconoscere e sviluppare il ruolo strategico dei Direttore Amministrativo,delDirettoreSanitarioedelDirettoredeiServiziSocioͲSanitarinellosvolgimento dellefunzionidellaDirezionegenerale,inaffiancamentoalDirettoregenerale.



Il Direttore dei servizi socioͲsanitari e il Direttore sanitario, ciascuno per il proprio ambito di competenza, sono responsabili, inoltre, di assicurare i collegamenti funzionali tra il Distretto e il DipartimentodiPrevenzione,ilDipartimentodiSaluteMentale,ilDipartimentoperleDipendenze etuttelestruttureaziendali,alfinedigarantirelacontinuitàedilcoordinamentoassistenzialeper ilpaziente.

Le macro strutture organizzative delle Aziende ULSS (Distretto, Ospedale, Dipartimento di Prevenzione), della Aziende Ospedaliere e dello IOV, dovranno concentrarsi invece sulla produzionedeiservizipergliutenti,garantendoilmassimolivellodiefficacia,qualitàedefficienza. In questo ambito assume un ruolo centrale il Direttore di Distretto, quale “gestore della rete territoriale”ingradodigovernaremoltepliciservizierisorsedelterritorio,nonchédialimentaree creare,laddovemancanti,leconnessionitraisoggetti(nodi)diunarete,agendocomefacilitatore dei processi di integrazione al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute (anche con riferimento alle strutture ospedaliere e del Dipartimento di prevenzione). Il Direttore di distrettoagiscequindicomegarantedellasalutedellacomunità.Aluisaràaffidatainprimoluogo,

quindi,lagestionedellerelazioniconglistakeholderdelterritoriodiriferimento.





La strategia di digitalizzazione della sanità delineata nello scorso piano ha permesso di costruire adeguate fondamenta per la progressiva armonizzazione dei sistemi informativi e la nascita di alcuniservizi,giàoggiadisposizionedeicittadinidellaRegionedelVeneto.

Dalpuntodivistadelgovernodelleinformazioni,ilpanoramasociosanitariosipresentacomeun ecosistema in rapida evoluzione che richiede ulteriori azioni strategiche al fine di completare il processo di convergenza informativa delle Aziende sanitarie/distretti e lo sviluppo di ulteriori soluzioni innovative. L’obiettivo è sfruttare le potenzialità del digitale per rispondere alle sfide legateainuovibisognidisalute.

Data la particolare rilevanza dell’argomento in questione e al fine di raggiungere gli obiettivi preposti, assume ancora maggior valore il tema dello sviluppo del Fascicolo Socio Sanitario Elettronicoregionale.

Saràinoltrefondamentalearmonizzarealcunitemirilevanti,tralorointerconnessi:

- raggiungere un buon livello di convergenza informativa in modo tale da assicurare una rapidaadozionedelFascicoloSocioSanitarioElettronicoregionaleeladigitalizzazionedei processi;

- studiare ed implementare servizi innovativi capaci di sfruttare al meglio le potenzialità informatiche;

- dare una forte connotazione umana allo sviluppo dei servizi, coinvolgendo quanto più possibilegliutenti,sianoessicittadinioprofessionistidelsettore,neldisegnopartecipato deglistessi.

L’evoluzionetecnologicahainfattideterminatocheilsettoresociosanitario,nellasuacomplessità ed estensione geografica/territoriale, sia rappresentabile tramite un patrimonio informativo sempre più esteso ed articolato: l’informatizzazione di un numero sempre maggiore di attività socioͲsanitariehaormairaggiuntoottimirisultatiinterminidiaffidabilitàecompletezzadeldato, puntodipartenzaperunaefficienteanalisideiprocessioggettodistudio. Ilgovernodelsettoresociosanitariosibasasullaconoscenzasemprepiùapprofondita,condivisaa livelloaziendale/distrettualeetrasparenteperilcittadino,ditalepatrimonioinformativo,emira a: 

LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

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