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I caratteri della specializzazione turistica: la ricettività

Il modello turistico di Montecatini Terme Sommario: 1 Espansione e globalizzazione del turismo – 2 Turismo, specializzazione

5. I caratteri della specializzazione turistica: la ricettività

Il motore della crescita e dello sviluppo locale di Montecatini è stato ed è tuttora l’attività turistica che nel territorio montecatinese assume il ruolo di una vera e propria specializzazione economico-produttiva radicata nel tempo e nello spazio permeando e plasmando il paesaggio urbano, la so- cietà e l’economia locale. Fin dalle origini la vocazione turistica e la specia- lizzazione alberghiera sono stati due aspetti fondamentali e caratterizzanti, cresciuti di pari passo per quantità e qualità dell’ospitalità.

Il ruolo di Montecatini Terme come destinazione turistica alberghiera, uno dei capisaldi della Toscana, è stato costruito e consolidato da tempo, oltreché nella quantità e nella diversificazione tipologica delle strutture ri- cettive anche nella qualità26.

26 Nel1993inToscanavieranosoltanto15alberghiacinquestelle,prevalentementeconcen-

trati nell’area metropolitana di Firenze (sette a Firenze, uno a Fiesole e due a Bagno a Ripoli), gli altri cinque erano così distribuiti: due a Montecatini, due a Forte dei Marmi e uno a Lucca (Baglioni, Irpet 1995).

100 Territorio e turismo: un lungo dialogo

La numerosità degli esercizi alberghieri era già rilevante nel 1950 (166 alberghi e 6.518 posti letto), nel 1965 gli alberghi erano diventati 289 (rag- giungendo così il loro picco massimo) e i posti letto quasi raddoppiati (10.220). Questa fase, 1950-1965, può essere considerata come il periodo più intenso della trasformazione urbana del territorio con la costruzione di nuovi alberghi (ma anche di nuove abitazioni ed esercizi commercia- li) facendo di Montecatini una destinazione turistica precocemente matura sotto l’aspetto dell’offerta ricettiva.

In generale, osservando l’andamento dei posti letto alberghieri dal 1950 al 2013, si può notare come il numero dei posti letto sia rapidamente cre- sciuto fino al 1975-1980, poi è iniziata una fase di leggera alternanza di cicli brevi di decrescita e recupero, fino a ritornare nel 2013 su valori simili a quelli della prima metà degli anni Sessanta (fig. 30). In breve, negli ultimi cinquant’anni il quadro dei posti letto appare improntato su una relativa stabilità numerica, anche se i processi di riconversione e riqualificazione hanno ri-specializzato l’offerta ricettiva montecatinese.

Figura 30 – Montecatini, posti letto alberghieri, numeri indice, 1950-2013. [Fonte: elabora- zione su dati: http://www.provincia.pistoia.it]

In particolare dal 1955 al 1975 l’analisi storico-evolutiva è stata condotta sia per leggere le diverse fasi attraversate, sia distinguendo le caratteristi- che della ricettiva alberghiera per categoria (tab. 11). Ad esempio nel 1955 la distribuzione dei posti letto era abbastanza sbilanciata verso la fascia medio-bassa dell’ospitalità con il 47,2% dei posti letto composto da pensio- ni, locande e quarta categoria; anche se il peso dei posti letto appartenenti alla fascia alta era di tutto rilievo (34,2 %); mentre il restante 18,6% rientra nella fascia centrale (terza categoria).

Negli anni della ripresa economica l’offerta turistica era orientata verso un modello di ricettività abbastanza dicotomico pensato per la compresen-

za del turismo d’élite e di massa. Una situazione che perdurava ancora nel 1975, con il 42,9% dei posti letto nella fascia bassa, il 37,3% nella fascia alta e il 19,8% nella categoria intermedia (tab. 11). Anche se il mutamento era già stato avviato con la trasformazione delle locande in alberghi e con l’in- cremento di peso delle fasce medio-alte.

Tabella 11 – Montecatini, strutture ricettive alberghiere per categoria, 1955 e 1975.

Categoria1

1955 1975 1955 % 1975 % Var.

N. LettiVar.

N. Letti N. Letti N. Letti N. Letti

Lusso 1 220 1 230 0,4 2,6 0,4 2,0 0 10 I cat. 6 918 10 1.382 2,2 10,8 3,6 12,1 4 464 II cat. 21 1.763 25 2.648 7,7 20,8 9,1 23,2 4 885 III cat. 34 1575 41 2.262 12,5 18,6 14,9 19,8 7 687 IV cat. 64 1.709 94 2.982 23,4 20,1 34,1 26,1 30 1.273 Pensioni 63 1.279 70 1.478 23,1 15,1 25,4 12,9 7 199 Locande 84 1.018 35 440 30,8 12,0 12,7 3,9 –49 –578 Totale 273 8.482 276 11.422 100 100 100,0 100 3 2.940 1 Finoal1983gliesercizialberghierieranosuddivisiin‘alberghi’,‘pensioni’e‘locande’,dal1984 (Leggequadroperilturismo,n.217del1983)gliesercizialberghieriprendonoladefinizione dialberghiesonoclassificatiincinquecategorieidentificatedallestelle(http://www.istat.it). Fonte: elaborazione su dati Banchelli 1976.

L’analisi di medio periodo aiuta a delineare i cambiamenti avvenuti nell’offerta ricettiva alberghiera di Montecatini dal 2001 al 2013, metten- do in evidenza la variazione negativa dei posti letto (–940) e degli alber- ghi (–42). Una perdita netta soprattutto a carico degli alberghi una/due stelle (–1.910 posti letto) e in misura minore anche dei tre stelle (–882); mentre sono sensibilmente aumentati i posti letto negli alberghi a quat- tro stelle (+1.764). In breve, nell’arco di tempo considerato, oltre alla con- sistente perdita di posti letto, risalta maggiormente la redistribuzione interna al settore alberghiero che ha spostato il peso aumentando sen- sibilmente i posti letto degli alberghi a 4 stelle e diminuendo quello di una/due stelle (tab. 12). Nel complesso, comunque, la fascia centrale del- la ricettività poggia sugli alberghi tre stelle che, nonostante la riduzione, rappresentano ancora la maggioranza dei posti letto totali di Montecati- ni (51,6%).

Un sentiero evolutivo che ha attraversato momenti di espansione e processi di ristrutturazione e riqualificazione messi in atto più volte nel corso della storia della ricettività montecatinese. Anche l’ultimo cambia- mento interno alla distribuzione tipologica del comparto alberghiero sem- bra più il risultato di una necessaria scelta di rinnovamento come reazione alla crisi.

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Tabella 12 – Montecatini, strutture ricettive per categoria, 2001 e 2013.

Categoria

2001 2013 2001-2013Var. 2001 2013

N. Letti N. Letti N. Letti Letti% Letti%

5 stelle 2 477 2 482 0 5 3,6 3,9 4 stelle 17 2.827 29 4.591 12 1.764 21,2 37,1 3 stelle 101 7.264 101 6.382 0 –882 54,6 51,6 1-2 stelle 82 2.721 26 811 –56 –1.910 20,4 6,5 R.T.A. 1 24 3 107 2 83 0,2 0,9 Totale alberghi 203 13.313 161 12.373 –42 –940 94,6 93,9 Totale extralberghiero 21 759 26 800 5 41 5,4 6,1 Totale generale 224 14.072 187 13.173 –37 –899 100 100 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.provincia.pistoia.it

Ma quali sono le preferenze dei turisti nella scelta della categoria al- berghiera a Montecatini? Nel 2013 gli arrivi turistici complessivi si sono distribuiti in maniera piuttosto equilibrata tra la fascia centrale (54,9 in al- berghi tre stelle) e la fascia alta (40,2% in alberghi quattro e cinque stelle); la rimanente quota degli arrivi negli alberghi una/due stelle (3,1%). Dal 2010 al 2013 soltanto gli alberghi una/due stelle hanno avuto variazioni negati- ve (tab. 13). Anche la distribuzione percentuale delle presenze turistiche conferma la preferenza dei turisti verso gli alberghi a tre stelle (48,8%) e quattro-cinque stelle (43,9%); delineando una partizione duale dei flussi turistici che contraddistingue l’offerta ricettiva alberghiera.

Anche a scala regionale e nazionale gli alberghi una/due stelle sono in diminuzione ormai da molti anni, un processo che in parte dipende dall’aumento della competitività e dalle scelte dei turisti poiché gli arrivi negli alberghi a tre, quattro e cinque stelle sono aumentati mentre quelli della fascia più bassa sono diminuiti (Irpet 2013).

Tabella 13 – Montecatini Terme, arrivi per categoria ricettiva, 2010 e 2013.

Categoria

Arrivi % Presenze % Var. %

arrivi presenzeVar %

2010 2013 2010 2013 5 e 4 stelle 41,4 40,2 41,9 43,9 6,5 3,8 3 stelle 53,5 54,9 49,0 48,8 12,6 –1,4 1-2 stelle 3,7 3,1 5,4 3,4 –6,9 –38,2 RTA 0,1 0,1 0,8 0,3 68,2 –62,7 Tot. alberghi 98,6 98,3 97,2 96,3 9,3 –1,7 Tot. extralberghiero 1,4 1,7 2,8 3,7 33,5 30,1 Totale generale 100 100 100 100 9,7 –0,8 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.provincia.pistoia.it

Arrivi e presenze turistiche introducono la riflessione sull’evoluzione della permanenza media, e in proposito appaiono interessanti i risultati relativi all’andamento della permanenza media suddivisi per tipologia di struttura ricettiva (alberghiera ed extralberghiera) e per provenienza (turi- sti italiani e stranieri), relativi al 2001 e al 2013.

Anzitutto alcune considerazioni sulle differenze fra i turisti che scel- gono di soggiornare in strutture alberghiere e quelli che invece preferi- scono le strutture extralberghiere27: chi sceglie queste ultime rimane più

a lungo, raddoppiando il tempo di vacanza rispetto agli alberghi (5,73 e 2,58 giorni). Ma la tendenza globale alla diminuzione della permanenza media ha colpito anche questa tipologia ricettiva in uno dei punti di for- za, cioè la durata del soggiorno (scesa da 8,79 a 5,72 giorni). Una ridu- zione che è stata quasi completamente a carico dei turisti italiani (da 11 a 2,6 giorni).

In sintesi, emerge una tendenza di fondo verso l’avvicinamento (al ri- basso) della permanenza media sia tra i turisti italiani e stranieri28, sia tra le

strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Il settore extralberghiero, pur rimanendo su quote decisamente basse, sembra attirare un turismo di durata maggiore, prevalentemente straniero, mentre il settore alberghiero si è rivelato più interessante per i soggiorni di tipo short-breaks29 dei turisti

italiani e stranieri (tab. 14).

Con il progredire della specializzazione a Montecatini si è stratificato, specializzato e riposizionato un sistema ricettivo-alberghiero considerevo- le, identificando chiaramente il modello Montecatini nel panorama regio- nale in virtù della sua specializzazione alberghiera, un ‘quasi monopolio’ (con oltre il 93% dei posti letto in strutture alberghiere30).

Quello che spesso viene definito ‘prodotto’ turistico è in realtà un siste- ma di servizi fra loro collegati. Le caratteristiche dell’offerta turistica sono diverse da ogni altra forma di servizi per un insieme di specifici elementi: è impossibile da trasferire, per essere attivata necessita della partecipazio- ne del cliente, l’attivazione e il consumo sono simultanei. Infatti, il servizio turistico dipende dalla domanda e si attiva soltanto in presenza di essa 27 L’Istatdistinguetrastrutturericettivealberghiere(alberghieresidenzeturistico-al-

berghiere) e gli altri esercizi extralberghieri (campeggi, villaggi turistici, alloggi in affit- to, agriturismi, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, bed&breakfast) (http:// www.istat.it).

28 Anchegliultimidatidel2014confermanoilcaloininterrottodellapermanenzamedia:

quella dei turisti italiani è scesa a 2,3 giorni e quella dei turisti stranieri a 2,7 (http://www. provincia.pistoia.it).

29 Perconvenzionevengonodefinitishort-breaks i soggiorni da una a tre notti; mentre i sog-

giorni di durata superiore alle quattro notti sono assimilabili a vacanze vere e proprie (http:// www.unwto.org).

30 Dal2001al2013aMontecatiniTermelestrutturericettivealberghierehannoregistratoun

lieve calo (dal 94,6 al 93,9%), una riduzione più bassa rispetto a quella regionale (scesa dal 38% al 36%).

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rendendo più difficile la programmazione agli imprenditori. Nel bilan- cio, i servizi invenduti possono essere assimilati a costi che gravano sulla gestione dell’impresa, e questa è una delle ragioni – se non la principale – che incentiva gli imprenditori del settore a estendere la stagione turistica e a limitare al minimo il periodo di bassa stagione.

Ma la partecipazione del cliente è uno dei fattori essenziali per la va- lutazione del servizio finale. In proposito si mettono in luce le relazio- ni interne che il cliente-turista attiva con l’albergo (qualità del servizio, prezzo, organizzazione)31 e quelle esterne, con gli altri turisti, la città e i

cittadini; una interazione continua tra la dimensione interna (l’albergo) e quella esterna (il territorio) che contribuisce alla positività o meno del ser- vizio erogato e alla valutazione complessiva del viaggio. In altri termini, il turista che arriva a Montecatini Terme non rimane chiuso all’interno della struttura ricettiva, entra fin dal suo arrivo in relazione con la città e con il suo intorno. Nell’esperienza turistica le relazioni e il dialogo tra turisti e residenti contano molto nella costruzione del ricordo e dell’immagine del- la destinazione.

Tabella 14 – Montecatini, permanenza media per tipologia di struttura ricettive, 2001-2013.

Permanenza media Anni

Alberghiero Extralberghiero

italiani stranieri Totale italiani stranieri Totale

2001 3,62 2,93 3,20 11,11 7,90 8,79 2002 3,57 3,02 3,23 11,62 7,71 8,59 2003 3,52 3,01 3,21 8,13 6,73 7,13 2004 3,42 2,76 3,00 9,58 7,06 7,66 2005 3,34 2,69 2,92 6,32 6,35 6,34 2006 3,28 2,66 2,86 5,85 6,49 6,30 2007 3,40 2,65 2,87 6,59 6,71 6,68 2008 3,23 2,64 2,81 5,94 6,59 6,42 2009 3,28 2,74 2,91 5,79 6,54 6,34 2010 3,25 2,70 2,87 4,19 6,51 5,88 2011 3,25 2,70 2,86 2,91 6,11 5,14 2012 2,76 2,68 2,70 2,73 6,04 5,03 2013 2,47 2,62 2,58 2,63 6,77 5,72 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.provincia.pistoia.it 31 SivedailmodellopropostodaEiglier,Langeard(1987).