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Termalismo e turismo

4. Montecatini e le altre destinazioni termali storiche italiane: i percorsi di specializzazione

4.1 Le modalità della ricettività turistica

I dati relativi al 2013 sulla numerosità degli alberghi classificati in base alla categoria (le stelle18) nelle quattro destinazioni termali-turistiche storiche

rendono evidenti alcune differenziazioni in base al peso delle strutture ri- cettive alberghiere, in ordine decrescente: Montecatini (163 alberghi), Chian- ciano (136), Salsomaggiore19 (92) e Abano (69). Ulteriori considerazioni sulla

quantità delle strutture ricettive alberghiere e sulla numerosità dei posti let- to, cioè la misura effettiva della capacità ricettiva, permettono di tracciare dei percorsi specifici in termini di similitudini e differenze tra questi comuni termali (tabb. 8-9 e fig. 14). Ne emerge il seguente schema riepilogativo: • Abano e Montecatini hanno alberghi appartenenti alla categoria cinque

stelle (rispettivamente sei e due), a differenza di Chianciano e Salso- maggiore che non ne hanno;

• Abano spicca per la sua concentrazione e specializzazione nel segmento di mercato alto (quattro e cinque stelle) nel quale ricade il 60% dei posti letto alberghieri, e per il basso numero di alberghi con una e due stelle; • Salsomaggiore ha una quota più alta di posti letto alberghieri rispet- to alle altre destinazioni nella fascia una-due stelle (17,2%); oltre a una consistente presenza di strutture ricettive extralberghiere (30% dei posti letto totali);

17 Nell’analisisistemicailconcettodiallometriasignificalacrescitapiùvelocediunaparte

dell’organismo rispetto al resto, in economia assume il senso di una crescita concentrata su uno o pochi settori produttivi.

18 In tema di classificazione la l. 217/1983 e la riforma del Titolo V della Costituzione riman-

dano alle regioni la competenza a stabilire i criteri per la classificazione e l’attribuzione delle stelle e a compiere gli eventuali controlli.

19 Lafontedeidatièl’Istat(http//dati.istat.it);nelcomunediSalsomaggioresonoconteggiati

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• Chianciano si differenzia per il forte peso dei posti letto concentrati ne- gli alberghi a tre stelle (64,4%);

• Montecatini ha una concentrazione più articolata dei posti letto anche se si delinea una dualità con il 41% dei posti letto nella categoria quattro e cinque stelle e il 52% nella categoria tre stelle; le quote restanti sono: 6,5% nella categoria una e due stelle e il 3,9% nella categoria cinque stelle.

Tabella 8 – Capacità ricettiva alberghiera ed extralberghiera, 2013.

Categoria % n. %lettiMontecatini % n. %lettiChianciano Salsomaggiore% n. %letti % n. %lettiAbano

Alberghiero 89,6 94,2 77,7 96,2 67,4 70,0 62,2 97,5

Extralberghiero 10,4 5,8 22,3 3,8 32,6 30,0 37,8 2,5

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte:elaborazionesudatihttp://www.istat.it

Tabella 9 – Strutture ricettive alberghiere per categoria, 2013.

Categoria

Montecatini Chianciano Salsomaggiore Abano

% n. %letti % n. %letti % n. %letti % n. %letti

5 stelle 1,2 3,9 0,0 0,0 0,0 0,0 8,7 13,9 4 stelle 17,8 36,8 15,4 27,2 12,6 29,2 33,3 46,3 3 stelle 63,2 52,0 66,2 64,4 52,6 52,2 47,8 36,5 1-2 stelle 16,0 6,5 15,4 7,5 31,6 17,2 10,1 3,3 RTA 1,8 0,9 2,9 0,8 3,2 1,4 0,0 0,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.istat.it

Figura 14 – Posti letto per categoria alberghiera, 2013. Fonte: elaborazione su dati http:// www.istat.it

Nel complesso Abano, Chianciano e Montecatini si caratterizzano per una offerta ricettiva iper specializzata nell’ospitalità alberghiera, detenen- do la quasi totali dei posti letto negli alberghi (rispettivamente il 97,5%, il 96,2% e il 94,2% della capacità totale ricettiva); pertanto le quote dei po- ti letto del settore extralberghiero sono decisamente basse: Montecatini (5,8%), Chianciano (3,8%) e Abano (2,5%). Invece, a Salsomaggiore la quota dei posti letto alberghieri è pari al 70% con quella extralbeghiera al 30%. Inoltre, Chianciano, Salsomaggiore e Montecatini hanno oltre il 50% dei posti letto concentrati negli alberghi a tre stelle. Per numero dei posti letto nella categoria cinque e quattro stelle Abano ha le quote più elevate (ri- spettivamente 13,9% e 46,3), seguito da Montecatini (3,9% e 36,8%); mentre Salsomaggiore e Chianciano hanno un peso simile dei posti letto negli al- berghi a quattro stelle (rispettivamente 29,2% e 27,2%).

La ricettività alberghiera basata sulla categoria può essere completata considerando anche le classi di ampiezza delle camere delle strutture alber- ghiere per ricavare ulteriori informazioni sulle dimensioni medie delle strut- ture ricettive (piccoli, medi e grandi alberghi), e sulle tipologie prevalenti delle forme di conduzione dell’impresa (familiare o catena alberghiera).

Esistono somiglianze tra le strutture ricettive alberghiere di Montecati- ni, Chianciano e Salsomaggiore, tre destinazioni che presentano un’elevata percentuale di imprese di piccole dimensioni (meno di 25 camere), mentre sono piuttosto rari gli alberghi di grandi dimensioni (più di 100 camere). In particolare a Montecatini il 72% degli alberghi rientra nella fascia con meno di 50 camere, mentre il 27% ha un numero di camere compreso tra 50 e 100, valori che la caratterizzano e al tempo stesso la distinguono per il maggio- re equilibrio tipologico, un segno ancora attuale lasciato dalla sua storica ‘specializzazione nella diversificazione’ dell’offerta alberghiera. Diverso è il caso di Abano dove la metà delle strutture si colloca nella categoria ‘gran- di dimensioni’ (più di 100 camere) e se a questa classe aggiungiamo quella precedente (da 50 a 99 camere) si ottiene che oltre l’85% delle strutture di Abanoè di medio-grandi dimensioni.

In breve, Abano ha la dimensione media delle camere per albergo più ele- vata (101,3), seguono con meno della metà Chianciano (43,6 camere), Monte- catini (37,4 camere) e Salsomaggiore (32,3 camere). Solitamente, la presenza di piccole e medie imprese si accompagna alla conduzione familiare, mentre la presenza di oltre 100 camere è spesso associabile a quella delle grandi cate- ne alberghiere. L’ampia consistenza degli alberghi a tre stelle, al di sopra del valore medio nazionale (pari al 44%) può essere letta anche come eredità del- la crescita turistica legata al termalismo assistito del passato. Considerando invece le categorie una e due stelle notiamo che Abano, Montecatini e Chian- ciano si posizionano al di sotto del valore medio italiano (14%), a differenza di Salsomaggiore che si colloca al di sopra (18,4%). Infine, quote decisamente inferiori alla media nazionale in ognuna delle quattro destinazioni termali per il segmento delle residenze turistico alberghiere (tab. 10).

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Tabella 10 – Camere per categoria alberghiera, v.a. e percentuali, 2013.

Camere

Montecatini Chianciano Salsomaggiore Abano Italia

n. % n. % n. % n. % n. % 5 stelle 228 3,7 0 0,0 0 0 928 13,3 29.645 2,7 4 stelle 2.162 35,2 1.513 25,8 809 26,9 3.109 44,5 349.701 32,0 3 stelle 3.285 53,5 3.843 65,6 1.611 53,5 2.695 38,6 480.438 43,9 1-2 stelle 406 6,6 461 7,9 555 18,4 253 3,6 153.782 14,1 RTA 56 0,9 40 0,7 36 1,2 0 0 79.720 7,3 Totale 6.137 100,0 5.857 100,0 3.011 100,0 6.985 100,0 1.093.286 100,0 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.istat.it

In sintesi, il percorso evolutivo di Montecatini si caratterizza per una offerta turistica di tutto rilievo dotata di un consistente numero di strut- ture ricettive alberghiere e di posti letto; con una forte specializzazione nelle strutture ricettive alberghiere soprattutto rivolte verso una ricettività media e medio-alta (tre e quattro stelle), pur mantenendo il ventaglio delle opzioni anche nella fascia alta e in quella più economica. Un altro percor- so è quello di Abano che punta su una elevata concentrazione e specializ- zazione alberghiera centrata sulle fasce medio-alta e alta (quattro e cinque stelle), di grandi dimensioni. Salsomaggiore si distingue perché rispetto agli altri comuni ha incrementato l’offerta ricettiva extralberghiera e ca- ratterizzato l’offerta alberghiera con una maggiore presenza di alberghi nella fascia più economica. Infine, Chianciano si è orientato verso il turista medio concentrando la maggior parte dei posti letto alberghieri nella ca- tegoria tre stelle.

Dunque, pur rivolgendosi allo stesso segmento di mercato termale-turi- stico e presentando delle analogie, a partire dall’accentuata specializzazio- ne ricettiva alberghiera, le quattro destinazioni termali si differenziano tra loro nell’articolazione dell’offerta ricettiva, frutto delle modalità dei sentie- ri di sviluppo seguiti nel corso della loro storia di specializzazione turistica. Infatti, dalla comparazione emergono alcuni punti in comune ma anche sensibili differenziazioni che dipendono dai percorsi intrapresi e dal patri- monio di esperienze accumulato sul territorio nel corso della storia oltre- ché delle scelte specializzative, a volte cruciali e spesso non facili, portate avanti dagli imprenditori e dalle istituzioni di ogni comune.

In questa parte dell’analisi si è scelto di commisurare la numerosità dei posti letto alberghieri alla popolazione e alla superficie territoriale tramite i seguenti indicatori: ricettività alberghiera20, densità posti letto alberghieri e

densità strutture alberghiere.

20 L’indicatorediricettivitàalberghierasicalcoladividendoilnumerodeipostilettoalber-

ghieri per la popolazione residente; questo indicatore può anche prendere in nome di tasso di funzione turistica alberghiera.

Introducendo alcuni indicatori che commisurano l’offerta ricettiva al- berghiera alla popolazione e all’estensione territoriale possiamo com- prendere meglio l’incidenza della specializzazione nelle diverse realtà territoriali giacché il risultato può cambiare molto accentuando oppure at- tenuando le singole specificità locali21 (come abbiamo avuto modo di osser-

vare nel capitolo secondo).

Nei quattro comuni considerati Chianciano presenta il valore più alto per ricettività alberghiera (171,9 posti letto ogni 100 abitanti), un risultato particolarmente alto che risente delle dimensioni demografiche del comu- ne ma soprattutto dell’elevato numero dei posti letto. Seguono, attestan- dosi su valori medio-alti, Montecatini (61 posti letto ogni 100 residenti) e Abano (56 posti letto ogni 100 abitanti), mentre a Salsomaggiore i posti letto alberghieri per ogni 100 abitanti risultano piuttosto bassi (25 posti let- to alberghieri), molto probabilmente anche per il peso più consistente dei posti letto extralberghieri.

Tabella 11 – Indicatori di densità ricettiva alberghiera, 2013.

Destinazione alberghiera Ricettività ricettivaalberghieraDensità strutturealberghiereDensità

Montecatini 60,6 694,7 9,1

Chianciano 171,9 334,2 3,7

Salsomaggiore 24,8 60,0 0,8

Abano 56,5 517,5 4,3

Legenda: indicediricettivitàalberghiera=postilettoalberghieri/abitanti*100;indicedidensità ricettiva alberghiera = posti letto alberghieri/kmq; indice di densità strutture alberghiere = numerodistrutturealberghiere/kmq;Fonte:elaborazionesudatihttp://www.istat.it

L’analisi prosegue con gli indicatori di densità territoriale, questa tipo- logia di indicatori serve per misurare l’impronta delle strutture ricettive alberghiere sul territorio, la maggiore o minore densità territoriale indica il livello di concentrazione dei posti letto alberghieri in ogni comune. I ri- sultati, al 2013, sono i seguenti: Montecatini presenta la concentrazione più elevata (695 posti letto alberghieri per kmq), un risultato decisamente con- sistente sia perché i posti letto sono più numerosi sia perché il territorio è meno vasto, indice di un’alta specializzazione turistica chiaramente concen- trata spazialmente. Seguono Abano con 507 posti letto per ogni kmq, Chian- ciano con 335 posti letto e Salsomaggiore con una bassa densità (60 posti letto). Sul territorio però fisicamente sono ubicati gli alberghi e dunque l’in- 21 Infatti, nel caso di Montecatini le imprese alberghiere sono ubicate su 17,66 kmq, a Salso-

maggiore su 81,68 kmq, Abano si estende su 21,57 kmq e Chianciano su 36,52 kmq. La stessa precauzione nell’analizzare i dati deve essere adottata anche quando si utilizza al denomi- natore il numero degli abitanti residenti, anche se in questo caso il numero dei residenti (ad eccezione di Chianciano) è molto simile.

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dicatore di densità delle strutture ricettive alberghiere è complementare al precedente. A Montecatini ci sono 9 alberghi ogni kmq, Abano 4,2 alberghi, Chianciano 3,7 alberghi e Salsomaggiore ha un albergo ogni kmq (vedi tab. 11). I risultati sottolineano ancora di più la forte concentrazione territoriale dei posti letto alberghieri presenti a Montecatini che è rafforzata anche dalla densità delle strutture alberghiere; anche Abano con questi indicatori accen- tua la concentrazione territoriale di posti letto e alberghi.

La realtà territoriale è complessa, non omogenea e in continua trasfor- mazione, pertanto è necessario affinare l’analisi introducendo anche l’indi- catore del tasso di occupazione lordo alberghiero22, che permette di valutare

quanto siano utilizzate le strutture alberghiere annualmente. Il tasso di uti- lizzazione alberghiera è uno degli indicatori di efficienza gestionale della ricettiva alberghiera23 ed esprime, in percentuale, la distribuzione mensile

dell’occupazione dei letti nelle strutture ricettive alberghiere (tab. 12). A Montecatini il tasso di occupazione lordo alberghiero è pari a 37,8, ciò significa che su 100 posti letto ogni notte ne vengono occupati mediamente 38, Abano utilizza 43,9 posti letto a notte, Salsomaggiore 31,5 e Chianciano 21,7. Inoltre, possiamo tenere conto anche del valore medio nazionale (pari a 31 posti letto occupati su 100) e regionale: Montecatini, Abano e Salso- maggiore hanno tassi di occupazione lorda superiori ai corrispondenti va- lori medi regionali e a quello nazionale.

Tabella 12 – Tasso di occupazione lordo alberghiero, 2013.

Destinazione Tasso occupazione lordo

Montecatini 37,8 Chianciano 21,7 Salsomaggiore 31,5 Abano 43,9 Toscana 32 Emilia Romagna 28 Veneto 38 Italia 31 Fonte:elaborazionesudatihttp://www.istat.it

La partita per lo sviluppo futuro si gioca sulle performance della com- petitività delle imprese e della sostenibilità del territorio, per fronteggiare 22 Iltassodioccupazionelordoalberghierosicalcoladividendolepresenzeturistichedelset-

tore alberghiero per il numero dei posti letto alberghieri moltiplicati per 365 (notti in un anno solare), il risultato moltiplicato per cento.

23 InteressanteilconfrontoconilMonthly occupancy rate of hotels degli Stati Uniti (anni 2011-

2014) che raggiunge punte fino quasi al 70% di occupazione dei posti letto; negli ultimi cinque anni ha avuto un progressivo miglioramento anche dei periodi di bassa stagione (gennaio- febbraio e marzo).

la globalizzazione dei flussi turistici con l’inevitabile corollario dell’aumen- to della concorrenza, gli strumenti da usare non sono molti: innovazione, qualità, web e valorizzazione delle risorse territoriali da un lato, e dall’altro intensificazione delle reti e delle sinergie a scala locale per attingere al capi- tale naturale, sociale ed economico territoriale.

Nel corso degli ultimi decenni è innegabile che il prodotto termale sia profondamente cambiato: ciò che viene richiesto oggi è un prodotto terma- le multifunzionale di livello qualitativo medio-alto al tempo stesso. Le cure termali rimangono il core e il segno identitario delle destinazioni turistico- termali, ma ad esse si affiancano altre esigenze più omnicomprensive co- me il wellness, uno slogan alla moda che attualmente tende ad assumere accezioni sempre più ampie ma che va ad intercettare un bisogno concreto e una necessità di ritrovare l’equilibrio del benessere psico-fisico. Un bi- nomio benessere&bellessere che le modalità e i ritmi frenetici della vita e del lavoro nelle grandi metropoli mettono continuamente in crisi.