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B. P ARTE SECONDA : L A POESIA MISTICA DI E RNESTO C ARDENAL

I. La poesia cosmica

I.8. La 'cantiga' 42: l 'unione

I.8.4. Il problema ontologico

Il problema dell'assenza si legge, quindi, sulla base della riflessione sull'essenza degli amanti, la loro materia costitutiva. Cardenal ha sempre espresso il problema ontologico dell'incontro con meccanismi, anche formali, di rispecchiamento.

Mirada mirada. Mirada mirando mirada. En Bagdad, o tal vez en Damasco aquel: ¡Oh, Tú, que eres yo!

35 Y también lo que al-Hallay exclama: Si lo ves a Él nos ves a los dos.322

Anche qui sono forti le consonanze con la poesia di San Juan; è particolarmente riuscita la figura di iterazione quadruplice del termine mirada, con diverse funzioni grammaticali che la gravano di un significato anfibologico. Nel secondo verso il gerundio del verbo diviene fulcro del processo di rispecchiamento e determina anche il nuovo cambiamento di valore grammaticale del 'mirada' che diviene sostantivo. Il riferimento alla tradizione mistica mediorientale suggerisce l'espressione della sorpresa per la comunanza ontologica. Si crea un gioco di corrispondenze e antitesi tra le ontologie dei due interlocutori.

La riflessione di Cardenal su questo punto muove, comunemente, dai versetti di Genesi 1,26: 'E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza.' Vi è quindi una forma di Dio che appare antropomorfa proprio in virtù del teomorfismo dell'uomo. Una parte quindi, incontrabile e abbracciabile. Ma vi è

321 Versi 37-47. 322 Versi 31-36.

182 anche una somma diversità, che spesso prevale; per esempio, nella dimensione sensoriale che appare nell'uomo non sufficiente alla piena percezione di Dio.

Come in gran parte della tradizione giudeo-cristiana, Cardenal tenta una sua descrizione dell'incontro con la sovrapposizione all'immagine di Dio di quella della 'Nada'.

¡Amada en la amada gran nada transformada! Hasta hundirme, fundirme, confundirme. Ser poseído y poseerte mi GRAN NADA 45 GRAN NADA amada.

Arrojado con toda mi fuerza a vos y no siento nada. Abrazo nada más mis dos brazos.

Como la región oscura después de donde acaba el universo. El ánima puede conocer todo mas no a sí misma

50 (esto es Meister Eckhart)

pues no conoce sino por los sentidos

y así no se conoce a sí misma, es sin idea de sí, nada desconoce más que a sí misma,

y así es libre, inocente de sí . .

55 y así se le ruede unir Dios que es también puro y sin idea. (Maestro Eckhart del movimiento místico del Rin.)

Oh dos nadas del todo desnudadas el todo con la nada

una nada en su todo transformada quedeme y olvideme

60 dejando mi pasado

entre los cuasares olvidado. 323

Ancora l'omeoteleuto e i rimandi iterativi muovono i passi della dualità degli amanti con profonde eco sanjuaniste. I primi due versi sono infatti costituiti da due omeoteleuti su sillabe differenti. La maiuscola sul suono aperto della /a/ amplifica la dimensione del vuoto di Dio, che arriva, pochi versi dopo, a trovare una sua dicibilità in termini astronomici, in 'la región oscura pues de donde acaba el universo'.

La seconda delle strofe sopra citate individua invece una comunione ontologica tra le due 'essenze', nell'essere 'pure' e 'sin idea'. Una immacolata ignoranza di sé rende liberi i due amanti. Altrove si chiarisce anche il nodo concettuale dell'acquisizione di autocoscienza dell'uomo, proprio tramite l'incontro con se stesso e con il Dio che risiede al suo interno

183 ('¿para qué genuflexión si está dentro de uno?', chiede e si chiede Cardenal poco oltre324). La condizione che è chiave dell'apertura all'altro nell'incontro mistico è, come nella tradizione, l'annichilimento di se stessi. Aumenta allora la dimensione della profondità del vuoto nell'incontro, nel risuonare della sua eco nel 'nulla' dell'universo e nel 'nulla' del cuore dell'uomo. L'oblio dell'abbandono mistico si culla nelle rime della piccola composizione interpolata, un piccolo gioiello che Cardenal distacca dal corpo del testo tramite gli accorgimenti grafici a lui propri. La forma è esplicitamente un calco del San Juan della 'Noche oscura del Alma', e lo imitano anche il ritmo e le rime baciate. I 'cuasares' irrompono nell'arcaismo formale del piccolo componimento riportandolo alla dimensione senza tempo dell'incontro mistico.

Un riuscito tentativo di definizione presenta la suggestiva immagine dell'abbraccio con il nulla:

es como que he abrazado la noche

negra y vacía

75 y estoy vacío de todo

y nada quiero

es como si me hubiera penetrado

la Nada.325

Una breve ripresa di versi già citati ci offre un'altra angolatura del tema. 225 en la noche oscura de la nada

para estar lleno vacíate

(esto es del Tao)326

La notte oscura è, quindi, importata nel linguaggio mistico di Cardenal, assumendo le connotazioni astronomiche del buio e del vuoto galattico. Ma vi si riconosce anche la dualità di significato che riveste nella tradizione, come simbolo sia del dolore dell'assenza, sia del momento intimo dello spossessamento, del vuoto e dell'unione.

Un altro 'topos' mistico è riscontrabile nel testo: il vagabondare dell'anima nello struggente desiderio di trovare l'amato. Si esprime, per esempio, nei toni lancinanti del congiuntivo esortativo:

324 Verso 248. 325 Versi 73-78. 326 Versi 225-227.

184 Que viniera,

que viniera donde mí y me cogiera, que viniera.327

Altrove la certezza dell'amore di Dio permette di relativizzare la dimensione individuale e di porsi il problema ontologico dell'unione:

Si te ama más a ti que tú mismo

tu tú es superficial y él es tu profundo tú.

165 En el centro de nuestro ser no somos nosotros sino Otro, Si el hierro de mi sangre es el mismo de los rieles,

mi calcio el de los acantilados,

¿dónde está Dios mío este yo mío que te ama? Parte de tu ternura, yo lo siento,

170 son estas partículas que yo tengo. Dulzura de saber que tú me hiciste.328 [...]

El que un día tú y yo nos acariciemos

como lo hacen con ojos cerrados, gimiendo, los amantes, en un lugar infinito y una fecha eterna

180 pero tan real como decir esta noche a las 8. Otra vez es de día en Solentiname

y canta en la ceiba mirando al cielo con poca variación en su canción

compañía compañía compañía

185 emparejémonos emparejémonos emparejémonos

unión unión unión

y también canta

compasión compasión compasión la misma canción cada día

190 el pájaro pidiendo su pareja.329

Si sottolinea la comunione del mistico con la materia dell'universo (la materia è rivalutata come santa nelle teorie chardiniane fatte proprie dal poeta). A un certo punto la ricerca mistica si fa bidirezionale, volta a Dio ma anche alla propria identità di amante, come espresso nel prezioso 'calembour' '¿dónde está Dios mío este yo mío que te ama?'

Ecco la struggente ansia di completamento che accomuna il mistico agli uccellini che cantano a Solentiname. E' curiosa la maniera di affidare ad un'onomatopea un contenuto forte: il canto degli uccelli diventa mimesi delle voci degli amanti. Non può

327 Versi 22-24. 328 Versi 162-171. 329 Versi 177-190.

185 essere che lo strumento espressivo dell'orecchio teso del contemplativo, pronto a decifrare il codice del creato con il quale Dio stesso gli parla. Ma va altresì segnalata l'espressione dell'evocazione dell'incontro in chiave sensuale come contrapposta alla concretezza del 'tan real como decir esta noche a las ocho'. I versi si muovono sul filo di lana teso tra reale ed irreale, onirico e storico, che è proprio della dialettica mistica.

Mirando una vez el lago

donde está ahora el hotel Intercontinental de Managua: el lago levantado sobre los techos

y las lanchas como flotando en el aire 195 y sobre el lago las montañas azules y sobre las montañas el cielo azul. Agua y tierra de color de cielo.

Y entonces fue que dije:

¿Pero a Vos cuándo te veré cara a cara?330

Anche qui è la contemplazione della natura che risveglia l'ansia unitiva. Altrove ritroviamo, invece, la trasposizione allegorica del mistico mentre vaga cercando l'amato (come nel Cantico dei Cantici):

Ando buscando mi amante en el universo.331

Uno que vaga solo por el cosmos, pero alguna vez nos uniremos Vos y yo, acontecimiento cósmico como

385 cuando las dos primeras células se unieron en una las dos. 332

Si osservi anche, come nel momento più alto di espressione dell''anhelo' mistico si riscontra in Cardenal un'originale senso dell'uguaglianza con Dio che li fa amanti 'alla pari', non schiacciati uno dalla superiorità dell'altro. A Dio vengono così attribuite la stessa solitudine e la stessa ansia di completamento che il poeta avverte in se stesso:

Amor es el dolor de ser uno nada más 85 y no dos (dos en una unión).

Una mano en mi mano, que no sea mi mano... ... La boca que no es tu boca.

Busco un amante en el universo.

330 Versi 191-199. 331 Verso 119. 332 Versi 382-386.

186 Lo siento que está en el universo como solo.

90 Buscando amor Dios igual que yo. Por quien yo renuncié aquel día a una muchacha o dos.

Aunque ya no lo serán así siguen siendo bellísimas para mí.

95 Igual que como estaban la última vez. Renuncia de lo que es

lo menos espiritual del alma, o lo más espiritual del cuerpo.

Por ese instinto de estar uno unido con el Uno 100 en quien todas las cosas divididas están unidas.

Entregué mi bolsita de ilusiones, mi puñado de sueños.333