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A. P ARTE PRIMA : U N PERCORSO MISTICO NELLA POESIA RELIGIOSA DI E RNESTO C ARDENAL

III. Salmos

III.4. Salmo 130 (131): il poeta davanti a Dio

Siamo di fronte alla voce orante di Cardenal, che appare con evidenza come direttamente mutuata dall’intertesto biblico. Il poeta propone una rielaborazione molto interessante del Salmo 130 (131). L'assenza di punteggiatura e di aggettivazione, la forza espressiva e la densità concettista ne fanno un esempio molto valido del taglio artistico cardenaliano e un condensato degli accorgimenti formali propri della sua poetica.

Salmo130

No se ensoberbece Señor mi corazón Y no quiero ser millonario

ni ser el Líder

ni ser Primer Ministro Ni aspiro a puestos públicos ni corro detrás las condecoraciones yo no tengo propiedades ni libreta de cheques y sin Seguros de Vida

estoy seguro

Como un niño dormido en los brazos de su madre ... Confíe Israel en el Señor

(y no en los líderes)125

Psalmus 131 (130)

1 Canticum ascensionum. David. Domine, non est exaltatum cor meum, neque elati sunt oculi mei,

neque ambulavi in magnis neque in mirabilibus super me. 2 Vere pacatam et quietam feci animam meam;

sicut ablactatus in sinu matris suae, sicut ablactatus, ita in me est anima mea. 3 Speret Israel in Domino

ex hoc nunc et usque in saeculum.126

68 La macrostruttura del componimento lo vede articolato in cinque parti lunghe da uno a quattro versi. Le divisioni strofiche sono determinate esclusivamente dall'esigenza di rimarcare i significati e suggerirne collegamenti e non hanno legame fisso con la fine dei periodi (che resta solo intuibile, in assenza di punteggiatura, dalle maiuscole).

Tutto il primo versetto biblico è condensato nel primo verso del componimento: il concetto di "insuperbimento" del cuore ne racchiude, infatti, tutti i contenuti. Una sola affermazione, perentoria, si pone, quindi, in apertura del componimento, ben staccata dal resto del salmo grazie ad un salto di rigo. Si noti anche come un'assonanza interna piuttosto marcata, con le due tronche in "o" ("Señor" e "corazón"), attribuisca al verso un colore scuro e un ritmo fortemente cadenzato (che corrispondono alla rigidità dell'affermazione che contiene).

La strofa successiva ci propone lo sviluppo tematico dell'enunciato precedente. Si nota come nella poesia suppostamente oggettiva di Cardenal, questi scompare, sì, dietro al verso, ma ne manipola ancor più efficacemente i contenuti dall'ombra, con mezzi anche extratestuali. In tre delle cinque strofe che costituiscono il componimento, Cardenal ricorre all'uso dell''encabalgamiento en cascada'. Osserviamo ancora la resa di questa figura:

Yo no quiero ser millonario ni ser el Líder

ni ser Primer Ministro127

E' come un unico verso rotto, spezzato, del quale la disposizione grafica rivela contenuti ogni volta nuovi; in questo caso si tratta di un'accumulazione che dà alle singole parole un peso diverso da quello che avrebbero avuto in un'unica linea. Intanto il particolare

126 Nova Vulgata, edizione digitale in www.vatican.va/biblia.htm. 127 Ernesto Cardenal, Salmos, op.cit., p.71.

69 uso della maiuscola personalizza i potenti e incarna la seduzione del dominio, nella specificità della vicenda storica.

La coppia di versi che segue continua nell'asseverazione semantica, mantenendo un tono pacato. E' invece la strofa successiva che raccoglie il ‘climax’ dell'attenzione e la maggior densità di contenuti, determinati da un ben riuscito abbinamento di figure retoriche e visive.

yo no tengo propiedades ni libreta de cheques y sin Seguros de Vida

estoy seguro

Como un niño dormido en los brazos de su madre...

La centratura dei versi brevi ha l'immediato potere di attrarre l'attenzione attorno al fulcro retorico ed espressivo costituito dal gioco di parole ‘Seguros’-‘seguro’, di enorme pregnanza di significato.

Il nucleo raccoglie il messaggio più profondo del poeta, incastonando nel testo il contenuto che più desidera trasmettere al lettore. L'artista veicola il significato tramite un sapiente uso di accorgimenti formali e, al contempo, la forma è determinata dall'urgenza del significato: con la maiuscola Cardenal contrappone l'illusorietà della versione umana, monetizzata, della sicurezza, a quella divina, profonda, meno arrogante ma infine più vera. L'agile manipolazione dei contenuti è messa in scena da una sorta di burattinaio, che agisce da fuori-campo senza mostrare altro che i fili trasparenti delle sue tecniche espositive, visibili solo a chi voglia scoprirle.

La "forma" della scrittura collega il cuore del componimento al verso precedente e al seguente. Si noti che fino al settimo rigo il componimento è segnato nella sintassi e nel ritmo da una lunga serie di negazioni in posizione anaforica (‘no’, y ‘ni’) che le conferiscono grande compattezza. Questa impostazione marcata si scioglie con un verso di passaggio, che inizia con ‘y sin’ (riprendendo quindi la congiunzione, ma con una negazione nuova) e che conduce all'‘estoy seguro’.

70 Ma la grafica della strofa ne rende immediato il collegamento anche al verso successivo, la cui apertura in maiuscola indicherebbe invece una nuova frase. Ancora una volta l'immagine biblica, denudata, sfrondata e piazzata nel testo pura, chiude la fase concettuosa e la chiude nella dolcezza dell'immagine che dipinge. L'‘ablactatus’, comunemente reso in spagnolo con ‘destetado’ diviene semplicemente ‘dormido’ ed il ‘sinus matris suae’, che la Biblia de Jerusalén128 traduce come ‘regazo’, cade a favore di un semplice ‘brazos’, lasciando alla fotografia la sua naturalità e la sua evocatività: e si noti, come abbiamo già fatto per quella dell'albero, che l'immagine in questione è quella che più resta nella memoria di chi ha preso contatto con il salmo.

In coda a questa immagine vi sono dei punti sospensivi (ne notiamo la presenza proprio grazie alla rarità dei segni di punteggiatura nell'opera cardenaliana), che sembrano assecondare il vagare della mente nella contemplazione e nell'abbandono confidente in Dio.

L'invito a riporre la propria fiducia nel Signore, che chiude bruscamente il salmo, è come risemantizzato, con un sorriso sottile, dall'intervento di Cardenal, che appone in ‘encabalgamiento en cascada’ una parentetica: ‘(y no en los líderes)’. Questa volta la figura crea un significato nuovo che risulta dalla giustapposizione dei versi. La punteggiatura, unita alla veste grafica della strofa, determina una sorta di sottile ironia, che sentiamo lanciata in un finale ad effetto da una voce che entra ora nel componimento per ammonire bonariamente il lettore, con un tono accattivante che ne cerca la complicità.

Si può capire bene da questo salmo che le tecniche che usa Cardenal per mettere in relazione le singole parole, i versi o le strofe, sono propriamente tecniche sintattiche, in quanto hanno questo specifico obiettivo di organizzare i contenuti e suggerirne legami o rotture. Sembra di notare proprio la mano dello scultore (qual era Cardenal, anche se più stimato come poeta) nel plasmare la composizione in un intreccio di piani espressivi (linguistici, fonetici e visuali) che si integrano perfettamente.

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