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4. Responsabilità Sociale d’Impresa: primi passi verso una normativa

4.3. Collegamento tra Reati Ambientali e Strumenti di Responsabilità

4.5.5. Le iniziative della Regione Toscana

Un primo passo della Toscana verso la Responsabilità Sociale si ha nel 2000 quando la Regione lancia il programma “Fabrica Ethica” per promuovere la cultura della Responsabilità sociale delle imprese e facilitare la certificazione delle imprese toscane con lo standard internazionale SA8000. Nel 2002 l’Assessorato alle Politiche dello Sviluppo promuove il Convegno Fabrica Ethica265: tra i temi affrontati,

la ricerca di soluzioni etiche ai problemi della modernità, la ricostruzione della morfologia del tessuto produttivo e le metamorfosi del lavoro contemporaneo, i fondamenti e le modalità applicative di un'etica pubblica che fosse in grado di definire il piano della

263 Sentenza Corte Costituzionale 1 ottobre 2003, n° 303.

264 PERUZZI M., Il ruolo degli enti territoriali nella promozione della responsabilità sociale delle imprese, cit.

responsabilità sociale dell'impresa. L'iniziativa ha rappresentato un segno del profondo mutamento civile che stava allora avvenendo ed una risposta alla domanda della società civile dell'impresa, sia toscana sia di altre regioni italiane.

La Responsabilità Sociale è un concetto diventato per la Regione Toscana obiettivo di governo per il perseguimento di uno sviluppo fondato sulla non discriminazione, la valorizzazione delle persone e delle "diversità", la protezione e la tutela dei diritti acquisiti. Una crescita che significhi sviluppo all'interno di un tessuto imprenditoriale di piccole dimensioni, più reattivo ai cambiamenti ma al tempo stesso più facilmente "aggredito" dalle logiche di mercato.

Un altro passo della Regione Toscana verso la Responsabilità Sociale d’Impresa si ha nel 2003 con l’istituzione della Commissione Etica Regionale. La decisione della Giunta regionale di istituire, con deliberazione n. 178/2003, la Commissione Etica Regionale (CER) per la responsabilità sociale delle imprese, è il frutto di un percorso intrapreso dalla Regione sul tema della responsabilità sociale delle imprese in collaborazione con le parti sociali ed economiche interessate, per la costruzione di nuove regole condivise per la promozione di uno sviluppo orientato alla coesione ed all'inclusione sociale. La CER, organo consultivo e propositivo della Giunta regionale, si è ufficialmente insediata il 15 maggio 2003 ed è composta da rappresentanti di tutti gli stakeholders territoriali: sistema camerale, enti locali, associazioni no profit e Ong, associazioni di consumatori, sindacati, associazioni datoriali. In seguito, per effetto dell'articolo 6 della L.R. 17/2006, di cui parleremo tra poco, le funzioni della CER si sono rafforzate, prevedendo un suo ruolo più attivo e propulsivo nell'indirizzare e monitorare la diffusione della responsabilità sociale nel sistema economico toscano.

Un secondo intervento in merito alla Responsabilità Sociale delle Imprese si è realizzato attraverso l’inserimento della stessa tra i principi

fondamentali sanciti dallo Statuto Regionale approvato nel 2004266. Nel

maggio del 2006, dopo una esperienza di oltre 6 anni, la Toscana ha deciso di emanare una legge regionale che rendesse evidente e più forte il proprio impegno per la diffusione di uno sviluppo economico orientato alla responsabilità sociale. Interviene quindi la legge regionale n. 17/2006 "Disposizioni in materia di responsabilità sociale delle imprese", che evidenzia nei suoi contenuti come la realizzazione di pratiche di responsabilità sociale porti a miglioramenti continui all'interno dell'azienda sia nella gestione dei lavoratori che all'esterno nella gestione delle relazioni con gli stakeholders, in quanto induce e consolida la coesione sociale nei territori. Tale norma disciplina la tracciabilità della filiera produttiva, vista come il cuore di ogni azione di responsabilità sociale, affinché in tutti i luoghi e in tutti gli step produttivi siano rispettati, implementati e sviluppati i diritti umani, sociali, economici e del lavoro riconosciuti dalle normative nazionali, europee e internazionali. La Regione promuove la tracciabilità sociale come obiettivo da perseguire per la valorizzazione, l'innovazione, la competitività delle imprese ed il consolidamento occupazionale del proprio sistema economico267.

Tale legge norma anche gli incentivi per le imprese responsabili. In particolare, ai sensi dell’art. 1. Comma 4: “La Regione promuove l'attuazione e la diffusione delle pratiche e della cultura di responsabilità sociale nelle organizzazioni e tra i cittadini; riconosce il ruolo dei soggetti coinvolti, favorendone la funzione di portatori di interessi e il loro coinvolgimento nella definizione delle buone pratiche di responsabilità sociale”. A tal fine essa dispone degli interventi e delle agevolazioni ai sensi dell’art 3 promuovendo le imprese che adottano volontariamente gli standard internazionali, europei o nazionali, relativi

266 In particolare all’art. 4 lett. o) dello Statuto approvato con L. Regionale del

6 maggio 2004 si sancisce come Principio: la valorizzazione della libertà di iniziativa economica pubblica e privata, del ruolo e della responsabilità sociale delle imprese.

267PERUZZI M., Il ruolo degli enti territoriali nella promozione della responsabilità sociale delle imprese, cit., www.regione.toscana.it

all'introduzione e allo sviluppo di modelli di rendicontazione e di sistemi di gestione aziendale certificabili, anche integrati tra loro, nonché di certificazione di prodotto o di servizio che assicurino la trasparenza e la credibilità delle pratiche in materia di responsabilità sociale. Tra gli strumenti di promozione potranno anche essere previste semplificazioni amministrative ed agevolazioni fiscali per queste imprese, prevedendo misure di agevolazione che orientino le imprese all'adozione di sistemi di gestione aziendale certificabili, anche integrati tra loro, della qualità, ambiente, responsabilità sociale e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché all'adozione di modelli di rendicontazione sociale secondo riconosciuti standard nazionali o internazionali e in raccordo con le Linee guida regionali268.

4.5.6. Gli strumenti per incentivare la Responsabilità Sociale