• Non ci sono risultati.

4. Responsabilità Sociale d’Impresa: primi passi verso una normativa

4.3. Collegamento tra Reati Ambientali e Strumenti di Responsabilità

4.5.2. Interventi promozionali dello Stato Italiano

Il 14 novembre 2003, nel corso della Conferenza Europea di Venezia254,

il Governo ha presentato il suo contributo in tema di RSI, ossia il progetto “Csr-sc”255, progetto di cui abbiamo ampiamente parlato nel

primo capitolo. Tale intervento si può classificare nella categoria degli strumenti volti ad accrescere il grado di consapevolezza delle imprese e a guidare le stesse nel miglioramento dei propri comportamenti socialmente responsabili. La predisposizione di una griglia comune di indicatori favorisce un processo di standardizzazione delle modalità e delle procedure di rilevazione, misurazione e comunicazione delle performance, consentendo una diretta confrontabilità delle stesse e una maggiore garanzia di trasparenza. Il progetto si propone come un sistema informativo integrato, che valorizza prassi già sviluppate dalle imprese e compone un esame complessivo delle scelte aziendali. L’adesione dell’impresa al progetto si realizza, in primo luogo, attraverso la compilazione della scheda anagrafica e del Social

254 Quella italiana è stata la terza Conferenza europea sulla Csr, dopo quelle

organizzate dal Belgio nel 2001 e dalla Danimarca nel 2002, in merito: DI SANTO P., VILLANTE C., Genere e Responsabilità sociale di impresa, cit., p.47.

255 Corporate Sociale Responsibility – Social Commitment il progetto Csr-Sc non è

l’unica iniziativa dello stato italiano a promozione della responsabilità sociale. Infatti, la “delega previdenziale” contenuta nella l. 23 agosto 2004 n. 243 prevede, tra i criteri direttivi a cui si deve attenere il governo, “che tutte le forme

pensionistiche complementari siano tenute ad esporre nel rendiconto annuale e, in modo sintetico, nelle comunicazioni inviate all’iscritto, se ed in quale misura siano presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali nella gestione delle risorse finanziarie derivanti dalle contribuzioni degli iscritti così come nell’esercizio dei diritti legati alla proprietà dei titoli in portafoglio” art. 1, comma 2 lett. l). Lo schema di

decreto legislativo di attuazione “Testo Unico della previdenza complementare” recepisce la disposizione all’art. 6, comma 14. Non si dimentichino, infine, due disegni di legge in tema di certificazione di conformità sociale dei prodotti realizzati senza l’utilizzo di lavoro minorile, ossia il d.d.l. S 343 del 2003 assorbito 11 luglio 2013, e il d.d.l. C 1663, assegnato in commissione il 4 febbraio 2002. In: MOLTENI M., Responsabilità sociale e

performance d’impresa – Per una sintesi socio competitiva, Vita e Pensiero, Milano,

Statement: il primo documento individua le caratteristiche del soggetto e segnala gli eventuali strumenti di Csr già adottati (codici di condotta, certificazioni, reporting sociali...), il secondo analizza le politiche gestionali dell’impresa e ne misura il grado di responsabilità sociale256.

Una volta compilato, il Social Statement deve essere trasmesso al Csr Forum257, un organismo specifico multi-stakeholder, istituito dal

Ministero del lavoro e chiamato a esaminare/valutare il documento: se la procedura ha un esito positivo, il Social Statement viene validato e l’impresa viene iscritta in un apposito data-base, con un evidente beneficio pubblicitario. Si raggiunge, in questo modo, il livello Csr. Per salire al livello Sc (Social Commitment), invece, l’impresa deve decidere, sempre su base volontaria, di finanziare anche un apposito Fondo Sc, costituito nell’ambito del Bilancio dello Stato, partecipando così alla realizzazione delle priorità di intervento sociale individuate dal Governo e dal Csr Forum. Solo se inserita in quest’ultimo livello, l’impresa beneficerà di alcune agevolazioni economiche, come incentivi fiscali, previdenziali, finanziari e forme di semplificazione amministrativa.

Laddove dalle verifiche condotte emergano alcune non conformità a quanto dichiarato nel Social Statement, le agevolazioni saranno sospese,

256 Il Social Statement si articola per categoria di stakeholder: risorse umane,

soci/azionisti e comunità finanziaria, clienti, fornitori, partner finanziari, stato enti locali e P.A., comunità e ambiente. Per ogni categoria vengono individuate delle aree tematiche (composizione, turn over, agevolazioni, comunicazione, indici di soddisfazione...) e quindi degli indicatori quantitativi e qualitativi che ne vanno a misurare il livello di sviluppo. Seguendo un percorso modulare, il progetto distingue, inoltre, tra indicatori comuni, destinati a tutte le imprese, e indicatori addizionali, applicabili solo dalle imprese di maggiore dimensione (ossia con più di 50 dipendenti). www.welfare.gov.it

257 Il Csr Forum è costituito da 50 rappresentanti nazionali delle parti sociali,

delle istituzioni e della società civile ed è presieduto dal Ministro del lavoro. Si riunisce in forma assembleare ovvero in tavoli tecnici, finalizzati ad approfondire alcune tematiche specifiche, tra cui lo scambio delle buone pratiche, il rapporto con le pmi, la convergenza degli strumenti in un set di indicatori, lo sviluppo sostenibile. La riunione di costituzione del Forum italiano multistakeholder per la Csr è avvenuta il 12 maggio 2004, seguita dalla II Assemblea Generale il 10 dicembre 2004. I tavoli tecnici si sono finora riuniti a settembre 2004 e a gennaio 2005. In merito: DI SANTO P., VILLANTE C.,

la violazione riceverà pubblica evidenza e, a fronte del ritiro del beneficio fiscale, il finanziamento eventualmente erogato al Fondo verrà trattenuto. Dunque la partecipazione al progetto costituisce un passaggio obbligato per l’impresa che intenda beneficiare delle agevolazioni pubbliche predisposte dal governo italiano.

In coda al progetto Csr-Sc, il Governo italiano si è fatto promotore di alcune recenti iniziative, tra cui l’inserimento della Csr nella denominazione e nelle competenze della Direzione Generale per la famiglia e i diritti sociali, l’apertura degli sportelli Csr all’interno delle Camere di Commercio258, prevista dal protocollo d’intesa firmato tra

Unioncamere e Ministero del lavoro nel novembre 2004, nonché l’istituzione a Milano di una Fondazione per la diffusione della Csr 259.