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Donato Iacobucci

3. Innovazione e ricerca

Nella sua formulazione originaria, i proponenti della S3 hanno sottolineato l’importanza dell’associazione tra ricerca e innovazione. Infatti, la S3 è stata concepita per affrontare “the issue of specialization in R&D and innovation” (Foray et al., 2009, p. 1). Tuttavia, in formulazioni successive l’accento sulla R&S è stato in parte smorzato per “…embracing a broader concept of inno- vation, not only investment in research or the manufacturing sector, but also building regional competitiveness through design and creative industries, social and service innovation, new business models and practice-based innovation” (Foray et al., 2012, p. 7).

La considerazione di tutti i settori e tipologie di innovazione risponde allo scopo di estendere la S3 a tutte le regioni dell’UE, anche quelle con scarsa capacità di ricerca. Riconosce anche l’importanza del DUI mode, cioè l’innova- zione sulla base del learning by doing, using and interacting, in contrasto con lo STI mode (science, technology and innovation), cioè l’innovazione basata sulla scienza e sull’attività di trasferimento tecnologico (Jensen et al., 2007).

3 Ad esempio la Campania indica sotto il dominio transport and logistics ambiti di applicazione sui

materiali di imballaggio e sulle emissioni che altre regioni indicano all’interno di diversi domini tecno- logici (ad esempio green manufacturing o energy and environment).

Tabella 2 - Aggregazione dei domini indicati dalle regioni per ambiti e aree economiche

Domini specificati dalle regioni Aree Macro Aree

Aerospace Aerospace Manufactu-

ring

Automotive; Sustainable mobility Automotive

Economic of the sea; Marine technology; Sustainable mobility Shipbuilding

Home system Mechanics

Home system Household

appliances Artistic and cultural industries; Excellent mountain; Made in Pie-

monte; Fashion / design

Textile and clothing

Home system; Made in Piemonte Furniture

Artistic and cultural industries; Advanced manufacturing; Green manufacturing; Mechatronics; Mechatronics and engines; Smart manufacturing; Sustainable manufacturing; Transport and advan- ced logistics

Advanced ma- nufacturing Advanced materials and nanotechnologies ; Artistic and cultural

industries; Chemistry; Chemistry nanotechnologies; Excellent mountain; Green chemistry ; Nanotechnologies

Chemistry and advanced materials Building; Building and smart cities; Building / Green building; Home

system

Building Agrifood; Biotechnology and agrifood; Chemstry and pharmaceuti-

cs; Green Mountain; Innovation and sustainability in the processes and food products; Made in Piemonte

Agrifood Agrifood

Artistic and cultural industries; Creative processes and new busi- ness models; Cultural patrimony and cultural technology; Digital, creative and inclusive communities; Digital-creative industries; Environment and culture; Tourism and culture

Artistic and cultural indu- stries Artistic and cultural industries Health; Health and life science; Health and wellness; Health inde-

pendent and active living; Human health; Life science; Smart cities Health Health and sustainable

living Domotics (ambient assisted living); Green mountain; Quality of life;

Safety and quality of life; Security; Social inclusion; Sustainable construction; Sustainable living; Sustainable mobility; Technologies for smart communities

Social envi- ronment and Sustainable living Chemical and pharmaceutical; Environment and natural hazards; Environmental health; Energy; Green economy; Green manufactu- ring; Green mountain; Quality of life; Sustainable development; Sustainable living; Sustainable mobility; Transport and advanced logistics; Energy and environment

Energy and

environment Energy and environ-

ment Artistic and cultural industries; Excellent mountain; ICT; ICT /

space; ICT and Photonics; ICT’s development, production and use; Techologies for smart communities; Techologies for smart commu- nities, cultural…

ICT ICT

Agrifood; Artistic and cultural industries; Biomedicine; Energy and environment; Green manufacturing; Health; Health biotechnolo- gies and agrifood; Human health; Life science; Marine technology; Technologies for smart communities

Biotech Biotech

Logistic; Made in Piemonte; Marine technology; Safety and quality

È innegabile l’importanza del modo DUI di innovazione per la competitività della maggior parte delle regioni dell’UE (Asheim, 2012); ed in particolare per il sistema manifatturiero italiano, caratterizzato da un basso impegno nell’in- vestimento in R&S. Tuttavia, le evidenze empiriche recenti hanno dimostrato che le imprese che uniscono le due modalità hanno maggiore probabilità di introdurre nuovi prodotti o servizi.

Oltre al dibattito sui meriti relativi dei modelli DUI e STI per la capacità di innovazione delle imprese, è importante sottolineare che la S3 nasce dalla Tabella 3 – Regioni e macro-aree

A re e – R eg io ni M an uf ac tur in g H ea lth an d su st aina bl e l iv in g E ne rg y a nd en vi ro nm en t Ag rifo od A rtis tic a nd c ul tu - ral in du st rie s ICT Biot ec h Tr an sp or t an d lo gis tic s Abruzzo Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Toscana Trento Valle d’Aosta Veneto

Note: La Puglia ha indicato tre domini di specializzazione: 1) Sustainable manufacturing 2) Human and environmental health 3) Digital, creative and inclusive communities. Tuttavia, nell’ambito dei singoli domini sono specificati ulteriori domini: 1) Sustainable manufactu- ring (Aerospace, New material and nanotechnologies/Smart manufacturing); 2) Human and environmental health (Energy/Environment, Ambient assisted living, Human health); 3) Digital, creative and inclusive communities (Technologies for smart communities). Nelle tabelle e nelle successive analisi consideriamo questi ultimi

necessità di un collegamento più efficace tra la produzione di nuova conoscenza (ricerca) e le sue applicazioni per lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti. Questo obiettivo riguarda uno dei problemi principali della UE se confrontato con gli Stati Uniti e i paesi asiatici; vale a dire la sua forza relativa nella ricerca di base e applicata in contrasto con la sua capacità di trasferire i risultati della ricerca in nuovi prodotti e servizi. Questo obiettivo è ancora più pressante nel caso Italiano, caratterizzato da un basso impegno nell’investimento privato nella R&S e da ritardi e debolezze nell’attività di trasferimento tecnologico dai centri di ricerca al sistema produttivo.

Un rischio associato nello spostare l’equilibrio di applicazione della S3 dalla ricerca all’innovazione è che sarà più difficile concentrare le risorse in specifici domini tecnologici. Promuovere l’innovazione nei settori esistenti è un obiettivo diverso da quello della identificazione di ambiti tecnologici nei quali concentrare le risorse pubbliche e private. Gli strumenti con cui raggiungere questi due obiettivi sono anche molto diversi.

Il riorientamento della S3 dalla ricerca all’innovazione deriva anche dalle preoccupazioni dei policy-maker, perché la specializzazione un’azione di selezione politicamente più costosa e maggiormente rischiosa nei risultati. In termini di consenso politico, è preferibile includere il maggior numero di soggetti in sede di assegnazione di fondi pubblici ed essere il più possibile generici circa gli obiettivi. D’altra parte, questo è esattamente ciò che la strategia S3 vorrebbe evitare nell’allocazione dei fondi destinati a favorire la capacità innovativa dei territori.

Il progressivo spostamento dalla ricerca all’innovazione espone i policy maker ad un maggiore rischio di “cattura” da parte degli attori locali, il cui interesse non necessariamente coincide con l’interesse generale.

La questione del numero di domini e della ‘massa critica’ di risorse che possono giustificare la loro selezione è aggravata dalla ambiguità nella ‘natura’ di tale specializzazione, cioè se si tratta di un settore industriale (come l’agri- coltura, il turismo, industria automobilistica, etc.) o un dominio tecnologico (come nanotecnologie, biotecnologie, ecc). Inoltre, anche nel caso di domini tecnologici, nella maggior parte dei casi questi sono indicati in modo molto ampio (ad esempio ICT, biotecnologie, ecc), e solo in alcune regioni c’è un tentativo di identificare i domini tecnologici specifici (vedi Tabella 1).

Nella implementaione della S3, le regioni dovrebbero chiarire meglio se la strategia si rivolge a settori industriali o domini tecnologici. Nel primo caso (settori industriali), le regioni dovrebbero specificare quali domini tecnologici hanno maggiori probabilità di contribuire all’innovazione nei settori indicati e se questi domini tecnologici saranno sviluppati all’interno della stessa regione o tramite connessioni con altre regioni.

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