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R ITROVARE LA GIUSTA ROTTA

ROTTURE GEOPOLITICHE E CAMBIAMENTI PARADIGMATICI: IL RITORNO DELL’ECONOMIA POLITICA

5. R ITROVARE LA GIUSTA ROTTA

Accogliendo i segnali che ci vengono da diversi economisti, sembra giungere anche per noi geografi il momento di pensare ad un cambiamento di paradigma. Ciò vuol dire non tanto buttare a mare gli strumenti quantitativi, che da noi sono stati largamente abbandonati una volta che ci si è resi conto

4 Guardando alla dittatura sovietica, nel 1935 l’autore del termine, von Hayek, sosteneva che «il tentativo di introdurre a forza gli

della loro scarsa utilità, un rifiuto concluso entro gli anni Settanta (cfr. VAGAGGINI e DEMATTEIS,

1976). Che la geografia, anche nella sua declinazione economica, faccia parte delle scienze umane piuttosto che di quelle esatte, invero qualche incertezza fra di noi c’è stata. La questione fondamentale, a nostro avviso, verte sostanzialmente sul modo di percepire lo spazio economico.

V’è infatti lo spazio astratto, frutto del riduzionismo scientifico, che è caratteristico dell’economia spaziale e lo spazio concreto e multiforme tipico della geografia; una visione duplice, che spiega come la cosiddetta scienza regionale sia diventata popolare tra gli economisti mentre continua a suscitare scarsi entusiasmi fra i geografi.

Un tempo le posizioni non erano nettamente definite. F. LIST (1909), uno dei promotori dell’unifi-

cazione tedesca, sosteneva che l’economia dovesse venir ancorata alle nazioni. Egli considerava invero l’integrazione delle economie come un «obiettivo superiore» dell’umanità, ma inquadrava correttamente quest’ultimo, nell’ottica di Tocqueville, all’interno di una struttura confederale qual era la condizione degli USA prima della guerra di secessione. Una lezione che gli Stati tedeschi faranno

propria, al contrario di quanto sta ad es. avvenendo per l’Europa. Da qui l’interesse di un ritorno alla

Staatswirtschaft, intesa come analisi della Nationaloekonomie piuttosto che nell’obsoleta accezione di

«scienza camerale».

Di fronte alla crisi del modello globale ed all’emergere della conflittualità tra le nazioni, anche al- l’interno dell’Unione Europea, sembra dunque opportuna una riscoperta delle economie regionali e nazionali quali aggregati sistemici dotati di specifiche individualità geografiche, alle quali dedicare una rinnovata attenzione, sia sul piano pratico che su quello teorico. Ciò porterebbe il duplice vantaggio di renderci propositivi nei confronti della società ed insieme di farci trovare pronti nel momento – che non è molto lontano – in cui il mondo della scienza compirà un’altra di quelle rivoluzioni copernicane che periodicamente ne rinnovano la vitalità.

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Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Trieste; e-mail: gbattisti@units.it.

RIASSUNTO – L’aumento della conflittualità internazionale negli ultimi anni viene principalmente spiegata con il ricorso a motivazioni ideologico-culturali, sottovalutando le componenti di matrice economica. Coerentemente, con l’accentuarsi della globalizzazione il conflitto tra nazioni e sistemi appare vieppiù assente nel lavoro degli economisti. Ciò dipende in gran parte dall’egemonia dell’approccio matematico all’interno della disciplina. Sembrerebbe ora giunto il tempo per un’inversione di paradigma, con il rientro della disciplina nell’ambito delle scienze dell’uomo. Tale prospettiva si riverbera sulla geografia economica, la quale potrebbe utilmente recuperare la dimensione areale quale concetto centrale nella sua analisi.

SUMMARY – The increase in international conflicts in the last decades is mainly related to ideology and culture, while economic issues are generally undervalued. Following the progress of globalisation, conflict among nations and economic systems is almost absent in the economic literature. One main reason is surely the prevailing of a mathematical approach within the discipline. It might be therefore the time to change the dominating paradigm, and let economics come back to the humanistic domain. Such a perspective is of peculiar interest to economic geography, which could thus usefully rediscover the areal dimension as a central concept in its analysis.

Parole chiave: conflitto, economia politica, economica, geografia economica, paradigma, rottura geopolitica. Keywords: conflict, economics, economic geography, geopolitical dislocation, paradigm, political economy.

MARIA STELLA CHIARUTTINI

LA RISTRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO ECONOMICO POST-

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