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LA PENNA COME ARMA: ORIANA FALLACI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 67-71)

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produce una situazione nuova (Luna in I casa): siamo, infatti, nel 1958 e Oriana scrive il suo primo libro “I sette peccati di Hollywood”.

Per lei comunicare con gli altri significa trasmettere e ricevere sensazioni, sti-moli e segnali esterni di tipo sensuale (Venere sestile a Plutone) e i suoi scritti, in-fatti, sono perspicaci, complessi e pieni di vivide descrizioni.

Non le basta solo focalizzare la sua attività letteraria e giornalistica sulle do-mande e sulle risposte di un’intervista, ma l’obiettivo della Fallaci è riuscire a rac-contare al lettore tutto ciò che lei pensa, prova, ascolta e sente in quel momento, rendendolo così partecipe dell’esperienza stessa.

La sua vita è soggetta ad avventure, rischi e lotte, anche per cause altruiste (Urano in Ariete) e nel 1968 a Città del Messico è colpita da una raffica di mitra.

Imprevedibile e coraggiosa, può passare da una calma serafica apparente a de-gli sbalzi d’umore con scatti repentini e la forza che muove i suoi slanci è alimenta-ta dal bisogno di sentirsi molto autonoma, indipendente, con un modo di agire che la porta ad andare contro corrente (Urano in I casa).

Oriana Fallaci portava i pantaloni quando in America una donna non poteva entrare in locali pubblici in abbigliamento, per così dire, maschile e, quando i panta-loni furono adottati liberamente anche dalle donne, lei passò drasticamente alle gonne sfoggiando, come accessorio, originali cappelli.

Lei stessa dichiarò: “Non sono il tipo di persona che accetta le regole solo per-ché sono regole”.

La nascita in un Paese in guerra e la crescita nell’Italia del regime fascista, pose la Fallaci di fronte ad una situazione molto difficile, ma è grazie a quest’esperienza che iniziò a studiare e a sviscerare capillarmente il potere ed i suoi abusi, in tutte le sue forme. La sua arte e fortuna sono legate al potere ed al tema della morte (Ve-nere sestile a Plutone), temi che dominano l’opera creativa della Fallaci (Plutone maestro della casa VIII).

Quasi tutti i suoi lavori letterari hanno come cardine la guerra (Luna in Ariete trigona a Giove in Gemelli) e sembrano focalizzati sulla resistenza al potere o su chi lo esercita, nonché motivati da un’emozione psicologica o da un forte messaggio politico (Saturno, come maestro della casa XI).

“Niente e così sia” è un libro sulla guerra in Vietnam. “Lettera a un bambino mai nato” nacque in seguito alla perdita di un figlio (Plutone in V casa, maestro del-la casa VIII) ed il suo splendido romanzo “Un uomo” è basato suldel-la morte del suo compagno, Alexandros Panagulis, sul suo incisivo e straordinario legame e sul rap-portarsi del compagno con il potere, in quanto leader della Resistenza Greca.

Nel romanzo “Insciallah” Oriana scrive la storia delle truppe italiane stazionate in Libano nel 1983.

Ora, con “La rabbia e l’orgoglio” lei, che ha seguito tutte le guerre, non poteva trascurare quella in Afghanistan, scoppiata a due isolati da casa sua.

Ben si addice al suo Sole in Cancro in IV casa, il definirsi “una signora all’anti-ca”: tutto ciò che risale al passato costituisce per lei qualcosa di “sacro” (Plutone in

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Cancro), così come altrettanto “mistica” è la profonda conoscenza della storia e del-la storia deldel-la letteratura e dell’arte.

La sua vita intima è piuttosto travagliata, poiché in lei è presente un conflitto interiore fra la sensibilità, l’emotività e l’attaccamento al passato, alla famiglia e alla patria (tipiche del Sole in Cancro) e la tendenza all’impulsività ed all’insofferenza al-le restrizioni ed ai condizionamenti (data dalla Luna in Ariete), così come ben testi-monia il suo libro “Se il sole muore” del 1965, dove, con la scusa di un viaggio tra i primi astronauti, Oriana spiega al padre il perché l’essere umano compia una scelta che volge al futuro, pur non dimenticando il passato.

Emozionalmente sensitiva, Oriana Fallaci facilmente perde la calma e, talora, può diventare addirittura aggressiva, per proteggere inconsciamente i suoi senti-menti (Luna in I casa), ma è anche abile nella conversazione, brillante e spiritosa, mentre può diventare insofferente se non riesce ad esprimere al meglio le sue capa-cità e se non è apprezzata.

Questo comporta il rischio di difficoltà ed urti con l’ambiente sociale ed il ses-so opposto (Luna quadrata al Sole).

Il carattere della Fallaci, inoltre, è franco ed energico, portato alle iniziative co-raggiose e dinamiche (Marte in Leone) e adatto per lavori dove è richiesta un’inda-gine (Marte in VI) ma convive in lei anche uno spirito irrequieto e ribelle, con attitu-dine al comando che la porta all’ostilità di personaggi influenti ed a conflitti con autorità sociali e religiose (Marte quadrato a Giove).

Nessun onore, nessun riconoscimento, eccetto qualche premio letterario, le è mai venuto dalla sua patria e tantomeno dalla sua città, Firenze e per anni, anzi, la maggior parte dei giornali italiani, le ha riversato addosso una valanga di critiche.

L’amore, per lei, ha qualcosa di fatale, ma è suscettibile, anche, della più gene-rosa passione spirituale e ciò la predispone a vivere una passione travolgente, me-diante la quale penetra con l’anima nell’essere amato (Venere congiunta al Nodo Nord), proprio così come fu nella relazione con Panagulis.

Nel 1967 Panagulis tentò di assassinare il dittatore greco fascista Georgeos Pa-padopulos, ma fu catturato ed imprigionato quasi immediatamente, per essere poi rilasciato nel 1973, grazie ad un’amnistia generale.

Intervistato dalla Fallaci e fermamente convinti che il loro incontro fosse un atto del destino (Venere congiunta al Nodo Nord), i due divennero una coppia dopo poche settimane e per tre anni vissero una relazione tanto profonda quanto tempe-stosa, sempre associata all’idea di rischio e di segretezza (Plutone in V casa), nella quale Oriana rivestì il ruolo di compagna, amica, complice, sorella, rinunciando alla sua vita indipendente per seguire quest’uomo difficile, esasperante, iroso, che fu ucciso da nemici politici in un’imboscata messa in scena in modo tale da sembrare un incidente, nel 1976 (Plutone maestro della casa VIII).

Con la maturità, l’aggressività e la razionalità della Fallaci si frenano a vicenda, lo spirito d’iniziativa e di decisione si lega alla prudenza e perseveranza di Saturno ed all’ordine e metodo di Giove e la capacità di sopportare fatalità e circostanze

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difficili (Urano maestro della XII casa) si intensifica, fino ad assumersi grosse re-sponsabilità ideologiche ed esistenziali.

Le notevoli capacità organizzative e di grande resistenza fisica (Saturno in X casa), di cui è dotata, unite alla severa autodisciplina che esprime nella sua vita pri-vata e professionale, le permettono di raggiungere il successo per meriti personali e per il continuo lavoro (Marte trigono a Saturno).

Saturno trigono a Nettuno la rende una buona ricercatrice di tutto ciò che fa parte della conoscenza dell’uomo, donandole una forte capacità di concentrazione e d’intuito.

Con Saturno al Medio Cielo, l’ambizione lascia poco spazio alle distrazioni e porta verso un metodo di lavoro solido e disciplinato ed è lei stessa ad affermare: “Tutte le mattine mi metto alla scrivania. Vado al lavoro come un operaio od un im-piegato che timbra il cartellino.”

Anche se può accostarsi a certi problemi drammatici della vita, fronteggiandoli nel momento della prova con notevole sangue freddo, Nettuno in VI casa la predi-spone a disturbi di difficile diagnosi, probabilmente psicosomatici ed a tendenze tu-morali: dal 1992, infatti, quando subì il primo intervento chirurgico per rimuovere un cancro, ha intrapreso una lotta personale contro la malattia e, tuttora, appare piena d’energia e lavora come se fosse sana, esprimendo perfettamente quel suo Giove in Gemelli che le dà la capacità di mantenere un atteggiamento giovanile an-che in piena maturità.

RIFLESSIONI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 67-71)