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ONORE AGLI ALPINI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 147-151)

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con Marte, trigono a Plutone/Luna e trigono al segno della Vergine (segni di Terra) contempla sia l’immaginario sia la salute del corpo (Vergine).

Il Sole congiunto a Nettuno, riferito all’alpinismo, crea un sogno che oltrepas-sa ogni fatica e, contando su Marte in Capricorno, aiuta a superare qualsiasi sforzo. Alla fine il premio non si nutre d’orgoglio o competizione ma unicamente di con-templazione.

Credete a me, quando si arriva in vetta dopo una faticata, il primo pensiero va a colui che ha creato il mondo e l’estasi porta alla preghiera. Si è più vicini a Dio anche se si è dei grandi peccatori.

Il 15 Ottobre 1872 (12 anni dopo, ciclo di Giove), Vittorio Emanuele II° firma il Regio decreto n° 1056 per aumentare il numero dei distretti militari. Vengono costi-tuite 15 nuove compagnie denominate “COMPAGNIE ALPINE”, destinate alla difesa d’alcuni valichi. Gli alpini vengono dotati di un cappello di forma conica di feltro nero con fascia di tela incerata nera. (Fig. 2).

Saturno in Capricorno domina il Tema. Da un lato corteggia Venere Scorpione (sestile), dall’altro si affida a Plutone Toro (trigono), signore dello Scorpione, quindi amico di Venere. Un terzetto ambizioso anche esteticamente e che ama la buona tavola. Il Sole continua a mantenere i rapporti con Nettuno (stavolta in opposizio-ne), il quale, trigono a Giove, amplia il godimento con qualche buon bicchiere di grappa.

Un tema che esalta, con Marte in Vergine, la salute del corpo ed invita la Luna arietina, trigona ad Urano, a culminare nel segno del Sagittario, segno dei valori su-periori e dell’estero.

La prima medaglia d’oro al valore militare degli Alpini viene assegnata al Ten. Col. Davide Menini che, il 1° Marzo 1896, alla testa del 1° Battaglione Alpini

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ca, muore con la sciabola in pugno di fronte alle incalzanti cariche della cavalleria abissina (la cronaca parla di 14000 nostri soldati contro 120000 abissini).

Nell’estate del 1900 duemila soldati italiani, inquadrati nel contingente inter-nazionale, partono alla volta della Cina, per sedare la rivolta dei Boxer diretta con-tro gli Occidentali.

Avvenimenti che trovano gli alpini legati a Saturno ed al Capricorno, segno della tenacia, del sacrificio e dell’onore.

Ma la svolta che segna il “destino” degli Alpini, astrologicamente parlando, coincide con la decisione, presa non si sa da chi, di rinnovare la divisa per migliorar-ne la praticità e l’estetica.

La nuova divisa grigia verde è datata 24 Luglio 1906 e piace molto, anche al-l’estero. Un tocco geniale di un artista della moda che, inconsapevolmente, ha crea-to il Micrea-to degli Alpini e delle “Penne Nere” e che da quasi cent’anni è guardata con simpatia ed orgoglio anche da chi non l’ha mai indossata (Fig. 3).

Urano, simbolo del rinnovamento, è in Capricorno, simbolo della montagna, trigono a Luna/Venere in Vergine. Requisiti astrologici che confermano un migliora-mento estetico e funzionale.

Saturno, signore della montagna, nei Pesci, è trigono a Nettuno e si mette, quindi, al servizio del Cancro, la famiglia e la patria, espressa dalla Luna Vergine co-me servizio pubblico.

Marte si congiunge al Sole e la divisa assume il simbolo della Forza e della di-fesa. Marte si trova tra il Sole e Nettuno e qui ritorniamo all’origine degli Alpini, più assistenziale che guerriera.

Il Tema di una divisa, che si trasforma magicamente in un simbolo per uomini legati alla montagna ed al sacrificio (Saturno-Pesci).

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Purtroppo le vicende delle ultime guerre, sempre a posteriori crudeli, inutili e devastanti, hanno richiesto un mostruoso contributo di sangue. Una tra tante la gloriosa e disperata battaglia di Nikolajevka, che consentì la salvezza a molte mi-gliaia d’italiani ed alleati. Su 57000 alpini tornarono in patria poco più di 15000.

La storia delle “Penne Nere”, nata con i primi 6 reggimenti alpini nel 1882 (Mondovì, Brà, Fossano, Torino, Milano e Conegliano (Treviso), è colma d’atti d’eroi-smo, sia in pace sia in guerra e fa parte del progresso del nostro paese.

Ancora oggi l’opera degli Alpini è internazionale. Nel 1991 in Iraq, per dare as-sistenza ai profughi curdi, in Albania, in Mozambico e con l’ONU. Sul fronte interno, in tutte, purtroppo, le disgrazie del nostro paese: terremoti, alluvioni, nubifragi, ecc. troviamo sempre gli Alpini in prima fila per i soccorsi e gli aiuti alla popolazione. Ora abbiamo anche gli alpini “con l’ombrello”, così chiamati gli alpini paracadutisti, tipico rinnovamento tecnologico legato ad Urano al MC.

Queste tre date confermano l’iter dello sviluppo del corpo Alpini.

All’inizio, il Sole congiunto a Nettuno porta con sé un sogno mistico-assisten-ziale.

Nella seconda fase – nascita della Compagnia – il Sole congiunto a Mercurio in Bilancia (esaltazione di Saturno) organizza alleanze.

Nella terza fase, la più significativa - Alpini in Grigio Verde –, la nascita della nuova divisa porta la congiunzione Sole/Marte, simbolo della lotta e della guerra.

Più si va avanti nell’esame di temi confrontati con fatti reali, più ci accorgiamo che qualcuno ci segue passo dopo passo e c’insegna a camminare al meglio, se riu-sciamo a capirlo.

A volte anche una divisa ci permette di riflettere e l’Astrologia, per la saggezza della grande mano che la guida, ci consente di proporci anche così ad ONORARE GLI ALPINI.

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Argomento

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In astrologia ci sono dodici segni zodiacali; nel “football” ci sono dodici giocatori (?) … se mettiamo in conto anche l’allenatore, che nel calcio moderno è essenziale! Ogni segno zodiacale equivale ad un particolare talento umano e sportivo. Ad esempio l’Ariete si associa a delle capacità di guida e di primato utili ad esempio al-l’allenatore della squadra (o… alal-l’allenatore in campo); il quale tra l’altro è il primo a pagare gli eventuali insuccessi, come un agnello sacrificale.

Parlerò qui di giocatori di calcio di sesso maschile, non perché considero il cal-cio femminile di qualità inferiore, ma perché non ho mai avuto l’opportunità di co-noscerlo approfonditamente. I mezzi di comunicazione, d’altra parte, ci riservano quasi esclusivamente informazioni sul calcio maschile. Chissà, se si scoprisse nel calcio l’altra metà del cielo, forse questo ci aiuterebbe a sdrammatizzarlo ed a viver-lo con più… gentilezza e meno “raptus guerrieri”.

Le considerazioni che farò qui di seguito saranno brevi pennellate, basate sulla conoscenza del segno solare di alcuni giocatori e/o allenatori che suscitarono e su-scitano in me ammirazione e fantasia.

Il grande maestro Nils Liedholm ebbe a dire un giorno che i giocatori di qualità appartengono al segno della Bilancia. Lo credo, aveva in mano una prova inoppu-gnabile, essendo i suoi astri natali Sole e Saturno congiunti in quel segno. E forse questo spiega il suo proverbiale equilibrio, la sua estenuante moderazione, il proce-dere con estrema prudenza, fino a non dichiararsi vincitore nemmeno ad un centi-metro dal traguardo stesso, con i concorrenti lontani un chilocenti-metro. E la sua ironia. Quando un giornalista definì un suo giocatore “un po’ basso”, l’allenatore Liedholm rispose: “SI’, ma ci è abituato…”

Il Sole splendeva in Bilancia alla nascita di Falcao, allievo di Liedholm nella Ro-ma dello scudetto. Falcao metteva in ogni suo gesto atletico un’intenzione estetica. Forse per questo poté diventare un seduttore di folle e non soltanto di quelle.

In effetti, se il calcio è un gioco del collettivo, la Bilancia dona la capacità di legare, di far gruppo. Lo sapeva bene Enzo Bearzot (che ha il Sole in questo segno), che sulla filosofia del gruppo costruì il suo successo al Mundial di Spagna e poté fumare con un altro Bilancia e fumatore di pipa, Alessandro Pertini, il calumet della

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