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UN PREMIO MERITATO A UN MODERNO UOMO DEL RINASCIMENTO

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 171-176)

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muovere la cultura astrologica, anche al di fuori dei confini del proprio paese con una visione lungimirante e certamente in linea con gli ideali di unità europea. E ciò non solo per l’istituzione di questo Premio Mondiale e l’effettuazione delle Giornate Internazionali di Astrologia e Cabala, ma in modo particolare per il faticoso lavoro di traduzione e di recupero di testi antichi e per la pubblicazione di opere moderne di notevole pregio, senza dimenticare le numerose iniziative attuate nell’universo informatico (web, mailing-list, etc.)

In secondo luogo, la partecipazione di studiosi di vari paesi, anche d’oltreocea-no, come quella di alcuni italiani, ha nobilitato l’iniziativa, dandole realmente quel-l’ampio respiro, al di là delle frontiere, che una manifestazione del genere meritava.

Come avrete letto, il Premio Mondiale di Investigazione Astrologica non è sta-to assegnasta-to, perché nessun lavoro presentava le caratteristiche di innovazione e di ricerca, che si richiedono. Tuttavia, è stata assegnata, come già era avvenuto l’anno passato, una Menzione speciale. L’ha ricevuta un giovane studioso dell’Associazione Catalana, Juan Estadella, la cui opera aveva per titolo “El Factor Prenatal en

Astro-logia Predictiva”. Si tratta di un ampio lavoro di ricerca statistica in due volumi, di

quasi 500 pagine, sui transiti planetari e l’oroscopo prenatale, soprattutto in rela-zione al momento della morte.

In ogni caso, credo sia giusto soffermarsi a parlare di colui che ha vinto il Pre-mio Mondiale “Mercé Tamarit”, riconoscimento che viene assegnato per l’impegno dimostrato nella divulgazione della cultura astrologica. Si tratta di una sorta di ri-conoscimento alla carriera, che però tiene in conto anche la statura morale di chi lo riceve. Mi riferisco a Demetrio Santos, personaggio veramente speciale, prima di tutto da un punto di vista umano, ma anche, naturalmente, per la sua immensa cultura astrologica. Spiegare ai nostri lettori, che forse non lo conoscono a suffi-cienza per il fatto che le sue opere non sono mai state tradotte in italiano, chi sia Demetrio, non è facile. Tuttavia, credo sia doveroso, da parte mia, dedicare a questo personaggio alcune righe per i grandi meriti che ha avuto e che ha tuttora nella crescita e diffusione della Cultura Astrologica, obiettivo che anche la nostra Asso-ciazione ha come fine nel suo statuto.

Comincerei col dire che Demetrio Santos è un “Signore d’altri tempi” o meglio un “Uomo del Rinascimento”, volendo indicare con questa frase l’onestà intellettua-le della persona, qualità al giorno d’oggi sempre più rara, e intellettua-le smisurate conoscenze nei vari campi del sapere, che egli possiede.

Ho avuto occasione di assistere a diverse conferenze di Demetrio e la fortuna di incontrarlo personalmente un paio di volte, fra cui l’ultima a Valencia a fine apri-le. Devo dire che è sempre stata un’esperienza indimenticabiapri-le. Non vorrei essere frainteso, o che qualcuno pensasse che sto esagerando. Credo di aver ascoltato nel-la mia vita centinaia e centinaia di renel-lazioni fra seminari, congressi nazionali e in-ternazionali, incontri vari, etc., sicuramente di personaggi famosi con una prepara-zione ben al di sopra della media. Sono numerosi coloro che mi hanno stupito e spesso fatto sentire anche un po’ “ignorante”, ma poche volte mi è capitato di

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vertire una sorta di “Emozione Speciale” (non saprei come chiamarla in altro modo), che ti colpisce diretta sia al cuore sia alla mente. Poche volte mi è capitato di alzar-mi con questa sensazione, che si avverte solo quando si viene a contatto con una persona che possiede, rispetto agli altri astrologi, pur bravi, “la cosiddetta marcia in più”.

Ecco, dopo aver ascoltato una conferenza di Demetrio Santos o dopo aver par-lato con lui, mi è capitato di alzarmi con questa “Emozione Speciale”. La stessa emo-zione provata quando ascoltavo i saggi consigli di Rosita Cardano o le conferenze di Tina Sicuteri o partecipavo ai seminari di Mario Zoli e quando ho avuto occasione di ascoltare le acute battute astrologiche di André Barbault o, ultimamente, le illu-minate disquisizioni di Giuseppe Bezza.

Si tratta di personaggi che sanno trattare le materie più complesse, rendendole semplici ed essenziali, arrivando subito al nocciolo della questione, ma che non mai ostentano la loro immensa cultura in maniera arrogante e “leonina”; ad affascinare non sono solo i contenuti e l’originalità dei pensieri esposti, ma anche la maniera con cui certe idee vengono presentate. E’ questa maniera, chiara e profonda a un

Foto di gruppo con il premiato. Da sinistra verso destra: Yves Lenoble, Maria Grazia Sanz, Mariano Aladren, Claudio Cannistrà, Maria Jesus Azkue, José Luis Carrion, la consorte di Demetrio

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tempo, di presentare le idee che ti fa capire, quanto possa essere meravigliosa e grande la nostra Astrologia e quanto sia ancora necessario studiarla e investigarla.

Certamente, devo riconoscere che Demetrio Santos appartiene alla schiera di questi grandi astrologi! E non solo per la sua vasta cultura, che è in grado di ab-bracciare sia le discipline scientifiche sia quelle letterarie, ma anche per il suo modo “nuovo” di affrontare argomenti vecchi e solo apparentemente conosciuti. Conver-sando con lui, mi hanno, ad esempio, stupito le sue riflessioni sul nostro Nicola Se-mentovski, che dimostrava di conoscere anche dal punto di vista umano; riflessioni che erano accompagnate da una reale curiosità nei confronti di questo personag-gio, che in qualche modo fa parte della storia dell’astrologia italiana, e che in ogni caso Demetrio non era tenuto a conoscere. Allo stesso modo, mi viene in mente un suo intervento sulla frequenza degli aspetti in un tema natale, argomento poco in-vestigato e fuori dal comune, che spero di poter presto pubblicare a beneficio dei nostri lettori.

Chi ha avuto l’opportunità di leggere la sua opera “Principios astrologicos,

gradientes y Casas Fotoeclípticas” ha potuto riflettere sui principi basilari

dell’azio-ne o meglio dell’influsso degli astri. In quest’opera, il lettore può farsi un’idea chiara dei Principi dell’influenza ambientale, che l’astrologia porta avanti, alla luce delle nuove scoperte della scienza moderna; può capire il perché della diversa influenza di un astro a seconda della sua posizione celeste, affrontando in maniera moderna la teoria tolemaica della Luce; infine, può chiarirsi le complesse questioni matema-tiche, che stanno alla base della domificazione ai poli, cui è dedicata un’intera parte del volume. E ciò avviene sempre cercando di legare insieme scienza moderna e scienza antica, senza mai dimenticare i principi base della dottrina tolemaica, le no-zioni della matematica e le scoperte della fisica moderna.

D’altra parte l’interesse di Demetrio per la matematica è noto. E la sua prepa-razione in questo campo non si discute, anche per gli studi fatti. Ma allo stesso tempo è fuori dal comune anche la sua preparazione in campo “classico”. Basti pen-sare alle sue traduzioni dal latino in spagnolo di molte opere di astrologi antichi, come quelle di Albubather, Zahel, Ibn Ezra, Almansor, Marco Manilio, per non parla-re del Tetrabiblos di Tolomeo. E questo è avvenuto fra il 1980 e il 1985, cioè quasi vent’anni fa, in un tempo in cui l’opera di ricerca in astrologia antica e di recupero dei vecchi testi non aveva certamente raggiunto i livelli attuali con le ultime tradu-zioni di Giuseppe Bezza.

Come si vede, i meriti “astrologici” di questo straordinario personaggio non si discutono. A questo proposito, voglio ancora citare il suo trattato “Investigaciones

sobre Astrologia”, vera summa del sapere, che spazia dalla mitologia alla fisica, dai

grandi cicli planetari alle semplici interpretazioni, dalla matematica alla teoria delle armoniche, dall’astronomia alla storia, recensito alcuni anni fa proprio su Linguag-gio Astrale.

Ma è anche e soprattutto dal lato umano che Demetrio Santos meritava un conoscimento. In un mondo dove gli astrologi competono fra loro, si invidiano e

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cercano, senza esclusione di colpi, il prestigio e la prima pagina dei giornali, dove si pubblicano libri che sono copie anastatiche di altri già pubblicati in passato, dove nei congressi ci si appropria, senza scrupoli, di frasi, idee, concetti detti da altri, l’u-miltà, la serietà e la dirittura morale di questo personaggio sono veramente stupe-facenti. Ecco, perché mi piace definirlo un “Signore d’altri tempi”, moderno Uomo del Rinascimento!

Credo che dovrebbe essere preso ad esempio, anche da molti dei “grandi” nomi o presunti tali, sia del variopinto mondo astrologico statunitense sia della nostra piccola Italia. Non dimentichiamo che la Spagna non dispone di un bacino di frui-tori astrologici pari a quello di altri paesi europei, Inghilterra e Italia in testa, e quindi credo sia giusto che questo personaggio venga conosciuto e apprezzato an-che all’estero.

E’ per tutta questa serie di ragioni, che sono veramente felice che il Premio Mondiale sia stato assegnato a Demetrio Santos. E’ stato anche un atto di “giusti-zia” astrologica; se teniamo conto che si tratta del primo riconoscimento pubblico ricevuto da questo studioso, che si alza prestissimo al mattino e che passa il suo tempo a tradurre, a scrivere, a investigare e a ricercare, unicamente per amore del-l’Astrologia. E tutto ciò vivendo solo della sua modesta pensione ed evitando qual-siasi commistione con quel mondo commerciale e mediatico di riviste specializzate, giornali, programmi televisivi, etc, che anche in Spagna comincia a farsi strada con arroganza, scalzando, come già è accaduto da tempo in Italia, la vera Astrologia e spingendo ad un livellamento verso il basso la nostra amata disciplina.

“E’ il primo riconoscimento che ricevo nella mia carriera” ha detto visibilmente emozionato, Demetrio Santos, quando ha ricevuto il Premio, e senza fare discorsi roboanti è ritornato al suo posto dopo aver ringraziato brevemente tutti i presenti...

Grazie, Demetrio, per tutto il sapere che ci hai regalato e che continui a tra-smetterci!

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