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Situazione Patrimoniale-Finanziaria Non assoggettati a revisione contabile

CAPITOLO 3: LE FASI PRECEDENTI L’OPERAZIONE DI FUSIONE

1. I SOGGETTI COINVOLT

2.7 La scalata azionaria

Il capitale sociale di Chrysler Group LLC ha subìto una lunga serie di cambiamenti nel corso dei vari anni.

Infatti, fino al 2007, il 100% delle partecipazioni furono di proprietà della società tedesca Daimler- Benz AG. Quando ad Aprile del medesimo anno la società di Detroit fu ceduta al fondo di investimento americano Cerberus Capital Management, le partecipazioni cambiarono: Daimler AG mantenne una quota del 19,9%, mentre il restante 80,1% passò a Cerberus che di fatto ne ottenne il controllo diretto.

Nel corso del 2009, le partecipazioni al capitale sociale cambiarono nuovamente: il 20 Gennaio del medesimo anno subentrò l’accordo non vincolante con la Fiat S.p.A. L’intesa definitiva e vincolante fu stipulata solo il 10 Giugno 2009, giorno in cui entrambe le società ufficializzarono l’accordo.

A partire da quel momento la società di Torino entrò in possesso di una quota del 20% del capitale. Solo con varie acquisizioni successive il gruppo Fiat ottenne una partecipazione sempre maggiore, fino a detenerne il controllo diretto nel Luglio 2011.

E’ importante notare che l’acquisto delle quote di Chrysler Group LLC fu effettuato dalla società FIAT NORTH AMERICA LLC (FNA) filiale direttamente e interamente controllata da Fiat S.p.A. Di seguito sono riportati i vari passaggi che, nel corso di più anni, portarono al controllo completo della società di Detroit, grazie all’applicazione degli accordi derivanti dalla riorganizzazione del gruppo americano stipulata con i vari interlocutori ad essa collegati:

1) 10 Gennaio 2011: aumento dal 20% al 25%

Fiat effettuò l’aumento della propria quota di partecipazione in Chrysler Group LLC dal 20% al 25% in seguito al verificarsi del primo dei Performance Events stabiliti dall’accordo. Come descritto nell’accordo operativo del 10 Giugno 2009, Chrysler Group emise una lettera d’impegno irrevocabile nei confronti del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti con la quale la società dichiarava di aver ricevuto le necessarie autorizzazioni regolamentari e che avrebbe iniziato la produzione commerciale del motore “FIRE” (Fully Integrated

Robotized Engine) nel suo stabilimento di Dundee (Michigan, USA). Di conseguenza, la

quota di partecipazione di Fiat fu automaticamente aumentata come previsto nell’accordo operativo.89

In questo modo le quote partecipative in Chrysler Group LLC divennero:

2) 12 Aprile 2011: aumento dal 25% al 30%

Dopo pochi mesi dal primo aumento, fu raggiunto il secondo dei Performance Events previsti dal Chrysler Group Operating Agreement. Questo previde il raggiungimento di determinati obiettivi: Chrysler ricavò 1,5 miliardi di dollari con le vendite al di fuori di Canada, Messico e Stati Uniti; inoltre raggiunse accordi con il 90% dei concessionari Fiat in

89 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov

UAW – VEBA Trust 63,5%

FIAT (FNA) 25%

Tesoro USA 9,2%

Brasile con il 90% dell'Unione Europea per la distribuzione di uno o più veicoli Chrysler; infine fu definita un’intesa che previde la remunerazione di Chrysler Group per l’utilizzo da parte di Fiat delle sue tecnologie al di fuori dei Paesi NAFTA.

A seguito del raggiungimento del secondo dei Performance Events, derivò un ulteriore incremento del 5% della quota di partecipazione di Fiat in Chrysler, facendola così salire al 30%.

Di seguito è riportata la nuova partecipazione al capitale sociale di Chrysler Group LLC:

3) 24 Maggio 2011: aumento dal 30% al 46%

Come già anticipato, meno di due anni dopo aver ricevuto i prestiti dal governo canadese e americano, Chrysler riuscì a rimborsarli completamente. Si deve tener presente che il debito complessivo iniziale fu di 6,7 miliardi di dollari, diviso in questo modo: 5,1 miliardi derivarono dal finanziamento del governo americano, 1,6 derivarono dal finanziamento del governo canadese. Il 24 Maggio 2011 Chrysler riuscì a rimborsare al governo americano 5,9 miliardi di dollari (debito iniziale con l’aggiunta degli interessi) e all’Export Development

Canada 1,7 miliardi di dollari (debito iniziale con l’aggiunta degli interessi). Il

completamento delle operazioni dei nuovi finanziamenti avrebbe permesso al Gruppo di ottenere un risparmio di 350 milioni di dollari l’anno. Così facendo Chrysler riuscì a rimborsare un prestito complessivo, comprensivo di interessi, per un totale di 7,6 miliardi di dollari con ben sei anni di anticipo sul programma stabilito.90

Contestualmente al completamento del rifinanziamento del debito di Chrysler e all’integrale rimborso da parte della società di Detroit dei prestiti concessi dal Governo statunitense e canadese, Fiat perfezionò l’esercizio della sua opzione per l’acquisto di una ulteriore partecipazione del 16% in Chrysler, secondo quanto previsto dall’accordo annunciato il 21 Aprile 2011. A fronte del pagamento da parte di Fiat di un corrispettivo di 1.268 milioni di

90 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov

UAW – VEBA Trust 59,2%

FIAT (FNA) 30%

Tesoro USA 8,6%

dollari USA, Chrysler ha emesso a favore di Fiat 261.225 nuovi Class A membership

interests nella società americana, con un incremento della quota di Fiat del 16% (“on a fully- diluted basis”). 91

4) 21 Luglio 2011: aumento dal 46% al 53,5%

In questa data Fiat acquistò la partecipazione in Chrysler Group LLC del Canada, pari all’1,5% del capitale (“on a fully-diluted basis”), per un corrispettivo di 125 milioni di dollari USA. Fiat acquistò, inoltre, la partecipazione del 6% (“on a fully-diluted basis”) detenuta in Chrysler dal Dipartimento del Tesoro Statunitense, per un corrispettivo di 500 milioni di dollari USA, come previsto dagli accordi conclusi tra le parti ad inizio Giugno. In base a tali accordi, il Dipartimento del Tesoro USA, inoltre, cedette al gruppo torinese i diritti che gli spettavano in forza dell’”Equity Recapture Agreement”, concluso tra lo stesso Dipartimento del Tesoro e il VEBA Trust il 10 Giugno 2009, per un corrispettivo di 75 milioni di dollari USA. 92

Di tale importo, 15 milioni di dollari USA furono corrisposti al Canada, in forza di accordi tra quest’ultimo ed il Dipartimento del Tesoro americano.

A seguito di tali acquisizioni, Fiat ottenne il 53,5% del capitale di Chrysler e di fatto il controllo diretto della società.

Realizzando l’ultimo Performance Event, previsto entro la fine del medesimo anno, Fiat avrebbe ottenuto il 58,5% del capitale di Chrysler Group LLC.93

5) 5 Gennaio 2012: aumento dal 53,5% al 58,5%

Nel Gennaio 2012 fu raggiunto il terzo Performance Events (“Ecological Event”) contemplato dal Chrysler Group Operating Agreement, dalla cui realizzazione derivò un ulteriore incremento del 5% della partecipazione di Fiat in Chrysler. Questa passò, quindi, dal 53,5 % al 58,5%; il rimanente 41,5% di Chrysler era posseduto dal VEBA Trust.94

La realizzazione dell’Ecological Event richiedeva che Chrysler ottenesse le approvazioni di legge per un’auto basata su una piattaforma o altra tecnologia Fiat, con una performance in termini di consumi pari ad almeno 40 miglia per gallone e che si impegnasse

91 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov 92 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov 93 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov

94 Le percentuali di partecipazione diffuse agli stakeholder, per semplicità sono state approssimate. In realtà a Gennaio 2012 la proprietà è divisa in questo modo: VEBA Trust 41,4616%, FNA 58,5384%.

irrevocabilmente ad avviarne la produzione su scala industriale negli Stati Uniti.

L’acquisizione di un ulteriore 5% di Chrysler rappresentò un passo fondamentale verso il completamento dell’integrazione tra i due gruppi. 95

6) 21 Gennaio 2014: aumento dal 58,5% al 100%

Nel Gennaio 2014 Fiat S.p.A. raggiunse un accordo con il VEBA Trust in base al quale FIAT NORTH AMERICA LLC (FNA), società interamente controllata da Fiat, avrebbe acquistato l’intera partecipazione detenuta dal sindacato in Chrysler Group LLC pari al restante 41,4616% del capitale della società di Detroit che FNA ancora non possedeva. Il

closing dell’operazione fu previsto entro il 20 Gennaio 2014.

A fronte della vendita della partecipazione detenuta in Chrysler Group, il VEBA Trust ricevette un corrispettivo complessivo pari a 3.650 milioni USD, suddiviso come segue:

• un’erogazione straordinaria che Chrysler Group LLC pagò a tutti i soci, per un totale complessivo pari a circa 1.900 milioni USD (la quota dell’erogazione straordinaria spettante a FNA fu versata da FNA al VEBA Trust e costituì parte del prezzo di acquisto);96

• al closing dell’operazione, FNA versò al VEBA Trust l’importo rimanente del prezzo di acquisto pari a circa 1.750 milioni USD.

Fiat effettuò il pagamento dell’importo di 1.750 milioni USD attraverso l’utilizzo della propria liquidità disponibile, allo stesso modo in cui Chrysler Group effettuò l’erogazione straordinaria attraverso l’utilizzo della sua liquidità disponibile. 97

In realtà, si deve notare, poco importa che il VEBA sia stato pagato con la cassa di Fiat o con quella del Gruppo Chrysler: di fatto dopo la fusione le due società sarebbero diventate un organismo unico, la cui liquidità totale è data dalla somma delle disponibilità di entrambe le aziende. Attribuire il pagamento all’una o all’altra società fu solo un dettaglio contabile. In contemporanea con le suddette operazioni, Chrysler Group e la International Union,

United Automobile, Aerospace and Agricultural Implement Workers of America (UAW)

95 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov

96 Nel caso in cui Chrysler Group non avesse potuto pagare l’erogazione straordinaria entro la data prevista per il closing dell’operazione (20 gennaio 2014 o prima) Fiat avrebbe provveduto al pagamento dell’intero corrispettivo spettante al VEBA Trust e successivamente avrebbe incassato l’erogazione straordinaria quando fosse divenuta proprietaria al 100% di Chrysler Group. 97 Alla luce della proposta struttura di finanziamento dell’operazione, non fu previsto un aumento di capitale da parte di Fiat.

concordarono un Memorandum d’Intesa ad integrazione del vigente contratto collettivo di Chrysler Group. In base a tale intesa furono previste ulteriori contribuzioni da parte di Chrysler Group al VEBA Trust per un importo complessivo pari a 700 milioni USD in quattro quote paritetiche pagabili su base annua. 98

Il pagamento della prima quota avvenne in concomitanza con il closing dell’operazione con Fiat, mentre le tre rimanenti quote sarebbero state versate nei tre anni successivi nel giorno dell’anniversario del pagamento della prima quota. Chrysler Group effettuò il pagamento della prima quota tramite l’utilizzo di liquidità disponibile.

A fronte di tali contribuzioni, la UAW assunse alcuni impegni finalizzati a sostenere le attività industriali di Chrysler Group e l’ulteriore implementazione dell’alleanza Fiat- Chrysler, tra cui l’impegno ad adoperarsi e collaborare affinché proseguisse l’implementazione dei programmi di World Class Manufacturing (WCM) di Fiat-Chrysler. Infine la UAW si impegnò a partecipare attivamente alle attività di benchmarking collegate all’implementazione di tali programmi in tutti gli stabilimenti Fiat- Chrysler al fine di garantire valutazioni obiettive delle performance e la corretta applicazione dei principi del

WCM e a contribuire attivamente al raggiungimento del piano industriale di lungo termine

del Gruppo. 99

98 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov 99 Dati raccolti dal sito ufficiale: www.treasury.gov

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Sotto è riportato un grafico che mostra nel dettaglio tutti i passi della scalata di Fiat: