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La mappatura del processo riguarda solo quelle attiv`a che si svolgono all’e- sterno del sedime del terminal a partire dall’arrivo del velivolo; in esso sono descritte, nel dettaglio, le operazioni necessarie per lo sbarco dei passeggeri e la riconsegna dei bagagli. La mappatura del processo consente di risalire, qualora vi siano discordanze tra i valori dichiarati e quelli rilevati, alle even- tuali criticit`a. Le macroattivit`a sono riportate in Figura 9.1 assieme ai valori

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temporali necessari per l’analisi statistica, riconducibili alle corrispondenti aree di interesse; si riesce a mettere in evidenza la durata delle operazioni oltre alla loro sequenzialit`a. Per rappresentare completamente “la dimen- sione strutturale della prestazione del processo” [38] `e necessario integrare il flusso di processo con la responsabilit`a organizzativa, la quale specifica il ruolo svolto dalle varie strutture nel processo.

La struttura organizzativa comprende il personale SAT addetto alla rampa, il personale SAT adetto al movimento mezzi e alle operazioni sul piazzale, il personale della cooperativa di servizi addetto alle attivit`a di facchinaggio ed il personale SAT interno con compiti di assistenza e accoglienza dei passeg- geri. La Tabella 9.1 specifica quale compito all’interno della macroattivit`a `e

Tabella 9.1: I ruoli delle strutture nei processi

assegnato alle diverse unit`a organizzative. Il ruolo `e indicato dalle etichette nelle caselle della griglia:

• D = decide, autorizza, approva; • E = esegue l’attivit`a;

• A = partecipa, fornisce assistenza operativa e supporto; • I = `e sistematicamente informato.

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personale della cooperativa di servizi hanno potere decisionale per due aree differenti che devono risultare complementari. L’operazione di svuotamento delle stive non pu`o iniziare senza la collocazione sia del nastro trasportatore bagagli in corrispondenza del vano apertura, sia dei carrelli portabagagli, en- trambi di competenza del personale SAT; per il completamento dell’attivit`a `e necessario che il personale della cooperativa sia presente all’interno della stiva, per sistemare i bagagli sul nastro, e sul piazzale per porre gli stessi sui carrelli.

Le tabelle seguenti riportano la mappatura del flusso dei processi sulla struttura organizzativa: tali diagrammi individuano tutte le attivit`a elemen- tari, cio`e non ulteriormente scomponibili.

Negli stessi diagrammi `e possibile risalire ai centri di responsabilit`a dal mo- mento che le operazioni sono raggruppate per colonne. La sequenza delle operazioni `e stata ricostruita lavorando sul piazzale per i rilevamenti tem- porali nei periodi di giugno, settembre e dicembre. A partire dalle cinque macro aree, di Figura 9.1, si `e arrivati a individuare le operazioni costituenti ciascuna fase. Il processo di riconsegna bagagli (illustrato nelle Tabelle 9.5 e 9.6) `e costituito dalle stesse attivit`a, l’elemento di differenziazione risiede nella zona dove si svolgono tali operazioni, funzione della provenienza del volo.

Si espone la sequenza delle operazioni con l’arrivo del velivolo in prossi- mit`a del piazzale adibito alla sosta degli aeromobili. La torre di controllo comunica al pilota la piazzola assegnata; generalmente i velivoli regional e turboelica vengono sistemati nei parcheggi pi`u periferici rispetto alla struttu- ra aeroportuale. Spesso `e infatti richiesto l’impiego dell’intercampo. L’aereo viene guidato, da terra, da personale specializzato nella fase finale della ma- novra di taxi-in ed `e bloccato con l’impiego dei tacchi per evitare che si verifichino, in fase di sbarco passeggeri, spostamenti del mezzo. Il pilota spe- gne l’impianto propulsivo principale e aziona il dispositivo di generazione di potenza ausiliaria APU. Qualora il velivolo sia turboelica l’impianto di gene- ratore di potenza `e esterno: `e il personale SAT a collegarlo al mezzo. Seguono le operazioni di collocamento delle scale in corrispondenza dei portelloni. `E necessario distinguere, per questa fase, la tipologia di velivolo. I velivoli re- gional e turboelica hanno le scale assemblate al portellone posteriore mentre alcuni velivoli, Boeing in particolare, hanno scale in dotazione del velivolo

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Tabella 9.2: Mappatura del flusso del processo arrivo velivolo

stesso nella parte anteriore dell’aeromobile. Un impiegato SAT addetto alla rampa autorizza lo sbarco, quando tutte le operazioni per consentirlo sono terminate. Se `e richiesta la presenza dell’intercampo per il trasporto dei pas- seggeri, il permesso `e accordato solo dopo che il mezzo si `e posizionato in corrispondenza delle uscite del velivolo. I passeggeri vengono trasportati, o giungono a piedi, all’area terminal dove vi accedono direttamente o previo

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Tabella 9.3: Mappatura del flusso del processo blocco velivolo

controllo passaporti, per i voli provenienti da paesi non Schengen. Si fa no- tare che i tempi di sbarco si allungano per ragioni pratiche considerando sia i velivoli regional sia turboelica. Per questi ultimi le operazioni possono avere inizio solo al termine della rotazione delle eliche. Per entrambi gli aeromobili il bagaglio a mano viene alloggiato, per mancanza di spazio a bordo, nelle stive. Gli operatori devono quindi porre tali oggetti nelle vicinanze della scala prima della discesa dei passeggeri.

Le operazioni di scarico bagagli non avvengono in contemporanea con lo sbarco dei passeggeri per ovvi motivi di sicurezza. La non simultaniet`a delle attivit`a `e anche legata al tempo necessario a posizionare i mezzi necessari da parte del personale SAT. La disposizione dei bagagli sul nastro e sui cassoni dei carrelli `e svolta dal personale della cooperativa dei servizi. Ancora una volta si deve sottolineare la diversa sequenza delle operazioni per i velivoli a turboelica. Per problemi di progettazione, `e necessario iniziare dalla stiva

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Tabella 9.4: Mappatura del flusso del processo scarico bagagli

posteriore per poi spostarsi a quella anteriore: ci`o comporta un numero dop- pio di operazioni rispetto agli altri aeromobili con ripercussioni evidenti sui tempi monitorati.

L’ultima fase riguarda la riconsegna dei bagagli.

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Tabella 9.5: Mappatura del flusso di processo riconsegna bagagli voli nazionali

immettere i bagagli sul nastro spetta al personale della cooperativa: la mo- vimentazione del nastro ha inizio solo dopo aver rispettato una particolare procedura.

Si possono riscontrare delle variazioni nella sequenza delle attivit`a, variazio- ne accentuata nei periodi di massimo afflusso di traffico, nelle fasce centrali della mattina e nei mesi estivi. Talvolta si preferisce iniziare l’operazione di riconsegna senza aver terminato lo svuotamento dell’intera stiva, sia per ac- celerare l’operazione stessa, sia per ragioni di logistica: un carrello pu`o essere impiegato simultaneamente per due velivoli atterrati in orari molto vicini tra di loro. Questo consente di iniziare prima la riconsegna dei bagagli rispetto alla procedura standard con un aggravio sull’ultimo bagaglio che si traduce

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Tabella 9.6: Mappatura del flusso di processo riconsegna bagagli voli non nazionali

in un tempo pi`u alto.