FASE I – Frequentazione mesolitica
ZONA VEGETAZIONALE 1 (ZVFO1)
ZONA POLLINICA 1 (ZPFO1) = Camp. pollinico PFO26 (US 3051, suolo mesolitico) Cronologia su base pollinica: Fine Boreale
Cronologia su base archeologica: Mesolitico recente; Sauveterriano finale Cronologia su radiocarbonio: 6.250-6.000 cal B.C.
La netta predominanza delle erbacee dipingono un paesaggio caratterizzato da ampie praterie circondate soprattutto da boschi di Querceto misto. Nonostante la zona fosse caratterizzata da esondazioni fluviali, la componente riferibile alle piante di ambiente umido non è molto rilevante. La presenza umana si rileva grazie a piante antropiche spontanee di calpestio o ruderali e mediante
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PERESANI M.,2009,Forlì, 31.03.2009, cantiere asse di arroccamento. Relazione tecnico-scientifica dell’indagine geo- archeologica di campagna. Suolo mesolitico US 3051 carbone 7.267±65 BP 6.250-6.000 cal BC Prob. 95,4%
la curva dei microcarboni che presenta valori mediocri. Le Conifere sembrano essersi già rifugiate sui rilievi collinari e montuosi. Clima temperato-poco umido.
Il paesaggio che emerge dallo spettro pollinico restituisce uno scenario naturale con una netta dominanza di praterie con piante erbacee che superano l’80% della copertura vegetale. Sorprende, quindi, la bassa percentuale di Legnose (A+ar+L: 23 taxa; 12,5%), considerato che ci troviamo nel Mesolitico, quando l’uomo non ha ancora intaccato l’ambiente boschivo. Quest’ultimo era composto in gran parte dal Querceto misto (Q: 10 taxa; 6,4%) con Quercus robur (2,9%), Quercus
pubescens, Corylus (1,7%), Carpinus betulus, Ostrya carpinifolia/Carpinus orientalis, Fraxinus
excelsior, Fraxinus ornus, Ulmus, Tilia e Cornus. Complessivamente, le Latifoglie decidue dominano nel paesaggio boschivo della zona (LD: 18 taxa; 10,4%) come affermato nelle fasi Boreali dei precedenti siti mesolitici esposti (Fase III, IV, V di Le Mose e Fase II, III di Casalecchio di Reno). Oltre al Querceto compaiono anche il Sambucus nigra, la Clematis vitalba e Igrofite arboree di ripa (I: 4 taxa; 2,8%) con Alnus incana (1,1%), Alnus betulus (0,7%), Popolus (0,7%) e
Salix. La bassa percentuale di Fagus (0,2%) non è sufficiente per affermare la sua presenza diretta in pianura; attualmente è diffuso sui rilievi collinari o montani ma in passato probabilmente
scendeva anche a quote inferiori, all’interno del querceto con individui isolati o in piccoli gruppi3.
L’esigua quantità di Betula (0,3%) che si riferisce probabilmente a granuli pollinici provenienti da zone altitudinali maggiori, concorre a dimostrare il miglioramento climatico. Anche le Conifere presentano valori bassi (Cf: 3 taxa; 3,8%) e sono rappresentate solamente da Pinus indiff., Pinus
sylvestris e Abies alba.
Risulta difficile interpretare la peculiarità di questo sito, interpretabile come una fase caratterizzata da praterie inserite in un ambiente discretamente arido. L’indagine geomorfologica della sito, attesta che il suolo coincide con un momento di biostasia tra fenomeni di sedimentazione fluviale. L’alto tasso di Concentrycistes, spore che attestano eventi di apporto fluviale, rafforza questa ipotesi in quanto raggiunge valori notevoli: 36,2%. Nonostante ciò, la concentrazione delle piante tipiche di ambiente umido, associate a corsi d’acqua o acquitrini, risulta essere limitata. Le specie collegate all’ambiente umido (I+igro+idro+elo: 11 taxa; 6,4%), oltre ad essere costituite da Igrofite arboree, riguardano anche igrofite (igro: 1 taxa; 1,6%) con Carex, diffusa in zone umide soprattutto riparali, le idrofite (idro: 4 taxa; 0,7%) con Callitriche, Hydrocharis morsus-ranae,
Lemna, e le elofite (elo: 5 taxa; 1,4%) con Sagittaria sagittifolia, Butomus, Bolboschoenus
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matitimus, Phragmites australis e Typha latifolia, piante che vegetano solo con acqua presente in
modo costante durante tutto l’anno4.
L’accampamento si trova quindi abbastanza lontano dalla zona boschiva, immerso nella prateria composta da specie tipiche del prato, quali Cichorioideae (45,7%) e Taraxacum officinalis (10,6%) in particolare, seguiti da Asteroideae, Gramineae spontanee (3,5%), Leguminosae (3,7%) e
Ranunculaceae (2,1%). Anche in questo contesto, gli indicatori antropici hanno valenza solo dal punto di vista sinantropico (AS+As: 13 taxa; 11,4%), soprattutto per quanto riguarda piante indicatrici di calpestio come Plantago indiff., Plantago lanceolata e piante ruderali come Urtica
dioica. Anche la Cannabis sativa deve essere considerata come pianta antropica spontanea. Tra le legnose è stata rilevata la presenza di Sambucus nigra.
Riveste una notevole importanza dal punto di vista antropico, anche la categoria dei frutti eduli (Fe: 6 taxa; 4,9%) da poter raccogliere dalle piante arboree selvatiche a scopo alimentare, tra cui sono stati identificati Nocciolo, Querce, Corniolo e Sambuco. Il rinvenimento di alcuni granuli pollinici riferiti al gruppo dell’Hordeum e dell’Avena/Triticum (ce: 2 taxa; 0,4%), effettuato dal punto di vista morfo-biometrico, va indubbiamente riferito a Gramineae spontanee non coltivate che rientrano in questi gruppi.
Il quadro risulta arricchito dalla curva dei microcarboni che attesta l’elevata presenza di incendi regionali (regionale: 0,313 mm²/g) dovuta probabilmente alla frequentazione della zona da parte della popolazione mesolitica o a incendi naturali; la concentrazione locale (locale: 0,048 mm²/g) si afferma con valori bassi ma tali da presupporre l’esistenza di qualche focolare nelle immediate vicinanze se confrontata con i valori di altri siti mesolitici (es. concentrazione locale del livello di frequentazione mesolitica di Casalecchio, US 1630: 0,015 mm²/g).
Con l’ausilio della datazione al radiocarbonio disponibile per questo livello (6.250-6.000 cal B.C.) e mediante indagine palinologica, è stato possibile collocare la presente ZPFO1 con l’ultimo momento del Boreale, periodo interessato da un continuo miglioramento climatico testimoniato dalla forte presenza del Querceto e dalle basse percentuali riferite alle Conifere.
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CRONOLOGIA SU BASE CULTURALE Mesolitico
FASE CULTURALE Sauveter-riano recente
CRONOLOGIA C14 6.250-6.000 cal
BC
CRONOLOGIA SU BASE POLLINICA BorelaeFine
ZONA POLLINICA ZPFO1
UNITA' STRATIGRAFICA US 3051
CAMPIONI POLLINICI (N°) PFO26
GRUPPI
A+ar+L
ARALIACEAE Hedera helix L. Edera L 0,2
Alnus cf. glutinosa (L.) Gaertner Ontano comune cf. A,LD,I 0,7 Alnus cf. incana (L.) Moench Ontano bianco cf. A,LD,I 1,0
Betula pubescens tipo Betulla pubescente tipo A,LD 0,3
CAPRIFOLIACEAE Sambucus nigra L. Sambuco comune ar,LD,Fe,AS 0,3 CORNACEAE Cornus mas L. Corniolo maschio A,LD,Q,Fe 0,2
Carpinus betulus L. Carpino comune A,LD,Q 0,7
Corylus avellana L. Nocciolo comune ar,LD,Q,Fe 1,7
Ostrya carpinifolia Scop./C. orientalis Miller Carpino nero/C. orientale A,LD,Q 0,2
ERICACEAE Erica Erica ar 0,3
Fagus sylvatica L. Faggio comune A,LD,Fe 0,2
Quercus cf. pubescens Willd. Roverella cf. A,LD,Q,Fe 0,5
Quercus cf. robur L. s.s. Farnia cf. A,LD,Q,Fe 1,9
Fraxinus excelsior tipo Frassino comune tipo A,LD,Q 0,2
Fraxinus ornus L. Orniello A,LD,Q 0,2
Abies alba Miller Abete bianco A,Cf 1,6
Pinus cf. sylvestris L. Pino silvestre cf. A,Cf 1,2
Pinus indiff. Pino indiff. A,Cf 1,0
RANUNCULACEAE Clematis cf. vitalba L. Clematide vitalba L,LD 0,3
Populus Pioppo A,LD,I 0,7
Salix Salice A,LD,I 0,3
TILIACEAE Tilia cordata Miller Tiglio selvatico A,LD,Q 0,2
ULMACEAE Ulmus Olmo A,LD,Q 0,7
ALISMATACEAE Sagittaria sagittifolia tipo sagittaria comune tipo elo 0,2 BUTOMACEAE Butomus umbellatus L. giunco fiorito elo 0,2
CALLITRICHACEAE Callitriche gamberaja idro 0,2
CANNABACEAE Cannabis sativa L. canapa comune fe,As 0,2
Anthemis arvensis tipo camomilla bastarda tipo As 0,2
Aster tripolium tipo astro marino tipo As 0,7
Bellis perennis tipo pratolina comune tipo As 0,2
Centaurea nigra tipo fiordaliso scuro tipo As 4,3
Xanthium strumarium tipo nappola minore tipo As 1,6
Asteroideae indiff. Asteroidee indiff. pr 1,6
Sonchus cf. oleraceus L. grespino cf. comune infce,As 1,2 Taraxacum cf. officinale Weber tarassaco cf. comune pr 10,6
Cichorioideae indiff. Cicorioidee indiff. pr 47,5
Hornungia tipo iberidella tipo 0,5
Sinapis tipo senape tipo 0,9
Carex tipo carice tipo igro 1,6
Bolboschoenus maritimus L. lisca marittima elo 0,2
" Avena -Triticum " gruppo avena/grano gruppo fe,ce,cc 0,2
" Hordeum " gruppo orzo gruppo fe,ce,cc 0,2
Phragmites cf. australis (Cav.) Trin. cannuccia di palude cf. elo 0,3 Gramineae spontanee gruppo Graminacee spontanee gruppo pr 3,5 HYDROCHARITACEAE Hydrocharis morsus-ranae L. morso di rana idro 0,2
Mentha tipo menta tipo 0,2
Labiatae indiff. Labiate indiff. 0,3
Lathryrus cf. cicerchia cf. pr,As 0,9
Vicia tipo veccia tipo pr 1,2
Leguminosae indiff. Leguminose indiff. pr 1,6
LEMNACEAE Lemna lenticchia d'acqua idro 0,3
Smilax aspera L. salsa pariglia 0,2
PAPAVERACEAE Papaver argemone tipo papavero selvatico tipo infce,As 0,2 Plantago cf. lanceolata L. piantaggine lanciuola cf. As 0,7
Plantago indiff. Piantaggine indiff. As 0,5
Ranunculus acris tipo ranuncolo comune tipo 2,1
ROSACEAE Rosaceae indiff. Rosacee indiff. 0,2
Sparganium erectum tipo coltellaccio maggiore tipo elo 0,5 URTICACEAE Urtica dioica tipo ortica comune tipo As 0,5
P
POLYPODIACEAE Polypodium vulgare tipo polipodio comune tipo P 0,3
FILICALES MONOLETI spore monoleti P 7,6
FILICALES TRILETI spore trileti P 5,0
PTERIDOPHYTA - TOTALE P 12,8
COMPOSITAE
LILIACEAE GRAMINEAE
PLANTAGINACEAE
PTERIDOPHYTA (% su S+se stesse)
CRUCIFERAE OLEACEAE FAGACEAE SPERMATOPHYTA (%) CORYLACEAE ERBACEE LABIATAE