I MINORI E LA PARTECIPAZIONE 1 I minori nella Costituzione e nell’ordinamento giuridico italiano
7. Partecipazione dei minori e capitale sociale
Gli studi sul capitale sociale offrono elementi di conoscenza sulla partecipazione sociale e politica e sul tema della partecipazione minorile, come risorsa o come fattore che produce o riproduce diseguaglianza.
Secondo Bourdieu, infatti il capitale sociale produrrebbe la persistenza delle diseguaglianze rappresentando quelle reti di relazioni spesso chiuse, sulle quali ciascun individuo può fare conto nell'affrontare le diverse tappe della vita391. La
posizione dei soggetti nel campo sarebbe quindi determinata dal peso dei diversi tipi di capitale di cui si dispone e dalle strategie messe in campo per realizzare i propri obiettivi. Per Bourdieu, il capitale sociale era una prerogativa delle classi agiate e veniva utilizzato per mantenere privilegi e posizioni di superiorità. Questa lettura, criticata o utilizzata selettivamente dagli autori che successivamente si sono occupati di capitale sociale, ha avuto il merito di mettere in evidenza come il percorso di costruzione del capitale umano sia, nelle storie e biografie individuali, fortemente influenzato dal capitale sociale.
Bourdieu definisce il capitale sociale nel seguente modo: “Il capitale sociale è la somma delle risorse, reali o virtuali, che derivano a un individuo, o a un gruppo, dell'essere parti di reti durature, e più o meno istituzionalizzate, fatte di riconoscimenti reciproci”392. Affinché possa mantenere il proprio valore, è necessario che si dedichino
energie alla sua rigenerazione, ossia un lavoro di manutenzione.
Gli studi successivi, a cura di Coleman, hanno invece associato a quello di
390Maggioni C., Cultura giuridica e nuova sociologia dell'infanzia, in (a cura di) Baraldi C., Maggioni G., Mittica M. P., op. cit., pagg. 18,19.
391Field J., Il capitale sociale: un'introduzione, Edizioni Erickson, Trento, 2004.
392Cit. Bordieu P., Wacquant L., An Invitation of Reflexive Sociology, Chicago, University of Chicago Press, 1992, pag. 119.
capitale sociale il concetto di risorsa, proprio per l'attitudine del capitale sociale a trasmettere aspettative di reciprocità e socialità, creando reti di relazioni che si fondano su elevati livelli di fiducia393. Per Coleman il capitale sociale è un bene
pubblico che interessa chiunque faccia parte di una realtà sociale. E' “l'insieme delle risorse connesse alle relazioni familiari e alle strutture sociali di comunità che possono essere utilizzate nello sviluppo sociale o cognitivo dei bambini o dei ragazzi. Tali risorse sono diverse da persona a persona e possono rappresentare un importante punto di forza per i bambini e gli adolescenti, rispetto allo sviluppo del loro capitale umano”394.
Putnam ha sviluppato il tema dal punto di vista della partecipazione e dell'impegno civico individuando il capitale sociale come “tutte le caratteristiche dell'organizzazione sociale (la fiducia, le norme e le reti), che possono servire a rendere la società più efficiente, facilitando le azioni coordinate dei suoi membri”395.
Putnam asserisce che “l'idea chiave della teoria del capitale sociale è che le reti sociali abbiano valore in sé...i contatti sociali influiscono, in senso positivo e in negativo, sulla produttività degli individui e dei gruppi sociali”396.
L'Autore ha svolto numerosi studi e ricerche sulla cittadinanza attiva, sottolineando l'importanza della vita associativa per la buona salute della democrazia e mettendolo in relazione alla diminuzione dello stock di capitale sociale: meno legami e relazioni si hanno nella propria comunità di appartenenza, meno si sviluppa il senso di fiducia interpersonale, meno ci si attiva nella partecipazione alla vita del Paese e, quindi, nell'esercizio della propria cittadinanza.
Dallo studio di questi tre autori e dalle diverse ulteriori teorie che si sono succedute, sembrerebbe che gli elementi costitutivi del capitale sociale siano le relazioni interpersonali, le norme e la fiducia, mentre quelli caratterizzanti il capitale sociale siano la comunità e la funzionalità, ossia il potenziale produttivo397. Il capitale
393Field J., Il capitale sociale: un'introduzione, Edizioni Erickson, Trento, 2004.
394Cit. Coleman J. S., Foundation of Social Theory, Beiknap Press, Cambridge, 1994, pag. 300. 395Cit. Putnam R. D., La tradizione civica nelle regioni italiane, Mondadori, Milano, 1993, pag. 167. 396Cit. Putnam R. D., Capitale sociale e individualismo: crisi e rinascita della cultura civica in
America, Bologna, Il Mulino, 2004, pagg. 18,19.
sociale si realizza, infatti, nelle relazioni tra persone, nelle reti sociali e nelle norme di reciprocità e affidabilità che ne scaturiscono. Proprio per questo motivo si differenzia dal concetto di rete. Le reti possono non essere risorsa, possono imbrigliare e costituire limiti, mentre nella definizione di capitale sociale è insito il concetto di risorsa, in quanto si riferisce alle risorse di cui un soggetto può disporre per realizzare i propri scopi398.
Se il capitale sociale è una rete di persone che interagiscono tra loro per il raggiungimento di uno scopo altrimenti non raggiungibile, che si sostiene e viene sostenuta da norme, fiducia e relazione, alle quali sono strettamente legate le dimensioni di solidarietà e di sviluppo locale, appare evidente come il concetto sia di primaria importanza per le Istituzioni e per la comunità.
Ciò che caratterizza il capitale sociale negli studi dell'ultimo decennio è l'applicazione del concetto nei processi decisionali attinenti a finalità di sviluppo. Viene inteso come un bene inerente alle relazioni della società civile di un territorio, come risorsa a beneficio della comunità399 Proprio per questo, anche se in modo non
univoco, vengono da più parti sostenute le tesi di un intervento pubblico politico a sostegno del capitale sociale. Ma se è vero che “è lecito classificare un dato fenomeno come capitale sociale nella misura in cui esso da origine a risorse che possono essere utilizzate dagli attori sociali – singoli o collettività – per realizzare i loro scopi in modo più efficace che nel caso in cui fossero privi”400e che il costrutto offre una lettura
innovativa e sistematica a partire dal fatto che ha di per sé un'influenza significativa sugli esiti dei comportamenti sociali, rappresentando una variabile a sé stante, non si può negare l'importanza di uno studio sul capitale sociale per guardare al fenomeno della partecipazione minorile, nell'ottica di un suo sempre maggiore sviluppo. Ci si riferisce, anche, alla teorizzazione di Green401, che identifica nell'azione di costruzione,
ricostruzione o di reinventare la società civile, la strada per produrre partecipazione politica.
398Milella S., Il capitale sociale. Definizioni concettuali e strategie di misurazione, 2007,
www.unipi.it.
399Nanetti R., Capitale Sociale, Impresa&Stato, Il senso delle parole, www.mi.camcom.it. 400Field J., op. cit., pag. 169.
401Green D., Reinventing civil society: the Rediscovery of Welfare Without Politics, London Insitute of Economic Arrairs, 1993.
Il capitale sociale è infatti un bene pubblico, una risorsa per facilitare l'impegno civico della comunità, con effetti che interessano tutta la rete delle relazioni sociali. Coleman parla di effetto domino: una volta che si sperimenta nella vita quotidiana l'affidabilità degli uni rispetto agli altri, si viene a creare una riserva di fiducia, a sua volta base per nuove attività condivise.402