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DELL’UTENTE-CONSUMATORE ED INFORMAZIONI INGANNEVOLI 1 Il fenomeno delle OTA: nascita ed affermazione a discapito degli operatori fisici.

3. Le piattaforme di social travel : BlaBlaCar ed Uber

Tra le tipologie di intermediari on-line, esige una separata trattazione l’intermediazione nel trasporto di persone con autoservizi mediante apposite piattaforme ed app.

Rileva, sul punto, BlaBlaCar316, cioè una piattaforma modello C2C (consumer to consumer) di

social travel basata sul fenomeno del car pooling vale a dire la condivisione nell’uso di automobili

private da parte di un gruppo di persone che debbono effettuare uno stesso itinerario. L’obiettivo

partecipato, acquistano concretamente. I deals sono molto di moda poiché il risparmio può essere notevole, anche fino al 70% del prezzo che si pagherebbe acquistando il prodotto da singolo cliente. Va però detto che c’è anche il rovescio della medaglia. Nei deals l’acquisto è sempre anticipato: si forniscono i dati della carta di credito da cui viene scalato il prezzo del prodotto una volta attivata l’offerta e l’acquisto non avviene subito ma occorre attendere anche alcuni giorni affinché l’offerta si attivi, e non c’è garanzia che l’acquisto effettivamente avvenga, ovvero che si raggiunga il numero minimo di acquirenti per attivare l’offerta.

315 Cfr. CASSIA F., MAGNO F., UGOLINI M., The perceived effectiveness of social couponing campaigns for hotels

in Italy, in International Journal of Contemporary Hospitality Management, Vol. 27 Issue: 7, 2015, pp. 1598-1617.

316 Su questa piattaforma v. il saggio di CASPRINI E., PARABOSCHI A., DI MININ, A., Web 2.0 enabled

business models: An empirical investigation on the BlaBlaCar case in Academy of Management Proceedings, Vol. 2015,

104 principale per il guidatore è quello di risparmiare riducendo i costi del trasporto mediante la divisione della spesa del carburante o del pedaggio317.

BlaBlaCar permette che automobilisti con posti liberi a bordo delle proprie auto e persone

in cerca di un passaggio verso una stessa destinazione extraurbana si possano mettere in contatto organizzando un viaggio insieme sì da abbattere costi di trasferimento ed inquinamento. Il viaggio viene pianificato on-line mediante l’inserimento nella piattaforma dell’annuncio da parte dei conducenti che offrono un passaggio con indicazione di itinerario, date e orari di partenza, sulla base dei quali i passeggeri cercano quelli che più corrispondono alle loro esigenze, attraverso un servizio di messaggistica sul sito, finalizzato ad agevolare il contatto del passeggero con il conducente.

La particolarità di BlaBlaCar risiede nel fatto che il sistema stesso suggerisce, indicandolo, un prezzo fisso a passeggero ritenuto equo dal sito e quantificato in base al consumo dell’auto, tenendo conto oltre che di carburante e costi del pedaggio, anche della tratta selezionata (città di partenza e arrivo), della data e l’ora previste per la partenza.318 Gli utenti della community di

BlaBlaCar che hanno condiviso un viaggio si scambiano feedbacks, commenti o valutazioni, che

saranno poi visibili a tutti, con la conseguenza che gli utenti che ricevono feedbacks positivi sono considerati più affidabili e popolari319.

317Cfr. COLANGELO M., ZENO-ZENCOVICH V., La intermediazione on-line e la disciplina della

concorrenza: i servizi di viaggio, soggiorno e svago, in Dir. inf, 2015, p. 48.

318 La piattaforma BlaBlaCar prevede che, nel caso in cui il passeggero non trovasse il passaggio desiderato,

possa ricevere un avviso di viaggio per essere informato su quando ne viene pubblicato uno corrispondente alla destinazione ricercata.

318 Nelle FAQ del sito di BlaBlaCar, sul modo in cui viene calcolato il contributo del passeggero, viene

enunciato che «I passeggeri preferiscono sapere in anticipo quanto devono pagare. Un oggetto o un servizio privo di prezzo

ispira in genere poca fiducia; 2. I prezzi consigliati da BlaBlaCar sono calcolati per trovare il giusto equilibrio tra le esigenze del conducente e quelle del passeggero: tutti risparmiano e nessuno viene penalizzato; 3. Molti dei nostri conducenti ci avevano espresso la loro difficoltà nel dover scegliere un prezzo opportuno per il viaggio. Al momento della pubblicazione dell’annuncio, si recavano quasi sempre su siti che potessero aiutarli a calcolare i costi (carburante + pedaggi) in base all’itinerario. Abbiamo quindi deciso di non fargli perdere tempo e di consigliare da subito un prezzo adeguato; 4. I passeggeri avevano sempre la tendenza a considerare nel prezzo del viaggio soltanto la parte variabile dell’itinerario, ovvero carburante + pedaggi. In realtà, il costo di un viaggio in automobile per il conducente è superiore a tali spese: vi si aggiungono la manutenzione e la svalutazione del veicolo, la polizza assicurativa, le riparazioni, i controlli tecnici. Tali costi non venivano considerati dai passeggeri e andavano a scapito dei conducenti, grazie ai quali sostanzialmente funziona il servizio. Infine, nel calcolare il prezzo suggerito, oltre a carburante e costi del pedaggio, teniamo in considerazione anche la tratta selezionata (città di partenza e arrivo) e la data e l’ora previste per la partenza: in determinate circostanze, verrà proposto un prezzo un po’ più basso, così da aumentare le tue possibilità di riempire l’auto».

319La piattaforma è ideata per creare una comunità di viaggiatori sicura e trustbased, con indirizzi e-mail,

numeri telefonici e identità verificati e un profilo dettagliato per ogni membro. Ogni passeggero può specificare quanto colloquiale egli sia, da “Bla” a “BlaBlaBla” - da cui deriva anche il nome della start up

105 Il caso di BlaBlaCar è anche interessante perché fissa un regolamento riguardo il prezzo del viaggio che non può superare un limite preimpostato dalla stessa piattaforma. Questo indica che il servizio è vantaggioso per tutti gli utenti: il costo del tragitto resta economico anche a fronte di periodi di elevata domanda, e i conduttori delle auto non operano inseguendo il profitto bensì semplicemente per ottimizzare le spese, non essendo BlaBlaCar un servizio commerciale anche per ragioni legali e assicurative.320

BlaBlaCar ha dato vita a una nuova soluzione di mobilità, la c.d. affordable mobity321: si tratta

di una mobilità affidabile, sociale, abbordabile che ottimizza le risorse, cioè le automobili, di norma largamente sottoutilizzate322.Tale mobilità si sta diffondendo anche in molte città italiane

in cui il car sharing è in continua crescita grazie a società quali Enjoy323 Car2Go324

- e ovviamente tutti i dettagli sul viaggio: giorno, orario, flessibilità, genere di conduttore, se fumatore o non, numero di recensioni, e così via.

320 Cfr. KETO NSINGANI J., Blablacar, ce n’est pas du bla bla! Analyse stratégique, in Researchgate.net, Faculté

d’Administration, Université de Sherbrooke, QC, Canada, 2015.

321 Cfr. MAZZELLA F., Blablacar: The rise of affordable mobility, in International Transport Forum, Annual

Summit, Leipzig, 2015.

322 Il concetto di sottoutilizzo fonda un nuovo modello di business (la sharing economy, di cui si dirà piu

avanti) in cui le risorse personali possono (e debbono) essere utilizzate in modo più efficiente. Su questo tema v. SHUFORD J., Hotel, motel, holiday inn and peer-to peer rentals: the sharing economy, North Carolina, and the Constitution, in North Carolina Journal of Law & Technology, Online Edition April, 2015.

323 Diffusosi a Milano, Roma, Firenze e Torino Enjoy è un servizio che mette a disposizione Fiat 500 rosse

e la possibilità di prenotare e noleggiare centinaia di auto tramite il proprio smartphone. I punti di forza del servizio sono nella gratuità dell’iscrizione, nella quantità di auto disponibili, nella possibilità di disporre di auto fino a 5 posti e nella comodità di un’app in grado di localizzare le auto, prenotarle e aprirle. L’auto può essere anche utilizzata in modalità “sosta”, mantenendola così prenotata a costo ridotto per piccole pause durante il tragitto.

324 Car2Go è un servizio partito nel settembre 2012 a Milano. La novità fondamentale all’esordio è stata

nell’introduzione del free floating, ossia nel fatto che non ci fossero punti di sosta convenzionati: le auto si parcheggiano per la strada, esattamente come si fa con la propria vettura, anticipando così una regola che diventa dogma per il futuro del settore. Quando un abbonato ne ha bisogno, cerca la vettura più vicina alla posizione in cui si trova, consultando il sito internet, utilizzando l’app, oppure chiamando il call center. C’è infine la possibilità di salire direttamente su un’auto parcheggiata per strada, controllando che non sia già prenotata (appare la dicitura sul parabrezza). Alla fine dell’utilizzo si parcheggia, anche sulle aree di sosta riservate ai residenti. Anche nel caso di Car2Go si paga un abbonamento, e poi una cifra al chilometro comprensiva di carburante. Le auto della flotta sono tutte Smart, essendo il servizio organizzato dalla casa automobilistica.

106 Ciò esposto, tra gli intermediari on-line in materia di trasporto rileva anche il fenomeno325

Uber326 che realizza un’evoluzione ulteriore rispetto a BlaBlaCar, con un servizio a metà tra il car

pooling ed il noleggio auto con conducente (NCC).

Uber consiste in un’applicazione software mobile (c.d. app) che predispone informazioni e

strumenti, finalizzati a mettere in comunicazione direttamente passeggeri e veri e propri autisti “accreditati” dall’app ad erogare il servizio di trasporto; si tratta, quindi di un servizio di trasporto conto terzi, eseguito da autisti o autotrasportatori che consente, appunto, l’instaurazione di un rapporto diretto tra gli utenti e i servizi di auto a noleggio con conducente. Il servizio utilizza lo strumento della rilevazione automatica tramite il GPS, per consentire all’utente di reperire l’autista più vicino e conoscere il prezzo.

Il prezzo della corsa viene addebitato automaticamente sulla carta di credito associata all’account327 ed Uber trattiene una commissione in percentuale del corrispettivo pagato328. Il

tariffario applicato varia in base alle modalità di svolgimento del servizio, dipendendo il prezzo dalla distanza percorsa e dalla qualità dell’auto, utilitaria o di lusso. Uber agirebbe, stando al suo sito, come mero intermediario tra utente e fornitore di servizi di trasporto: in tal modo, non svolgerebbe alcuna funzione di partecipazione attiva al contratto tra utente finale e autista.

Uber gestisce, tramite propri dipendenti o collaboratori, una piattaforma che funge da

mezzo di intermediazione per la compravendita o l’utilizzazione di un bene o servizio e dunque

325 Cfr. MOSTACCI E., SOMMA A., Il caso Uber. La sharing economy nel confronto tra common law e civil law,

Collana: Diritto dell’Economia, vol.19, Milano, 2016, pp. 19 ss. Con la denominazione “fenomeno Uber” ci si riferisce a quell’insieme di piattaforme informatiche che si presentano quale luogo di incontro tra la domanda e l’offerta di un servizio, in questo caso di trasporto di persone con auto, abitualmente e tradizionalmente, erogato da soggetti imprenditori

326 Uber viene fondato nel 2009, con il nome di Uber Cab in California, iniziando ad erogare i suoi servizi

a partire dal 2010 con il lancio del servizio nella città di San Francisco, estendendosi, poi nel giro di due anni a New York, Chicago, Washington e in località estere, in Europa a partire dal 2014, a Parigi.

327 Il servizio offerto da Uber non viene pagato in contanti, né i conducenti delle auto ricevono pagamenti

diretti o mance dai trasportati; il sistema di prenotazione gestisce anche la fase del p.amento, essendo l’applicazione stessa ad indicare a fine corsa la sua durata e il conseguente corrispettivo, l’autista viene compensato per la sua attività con un fisso giornaliero calcolato in base al tempo che mette a disposizione della società di gestione in base al contratto e qualora accetti un numero di richieste di trasporto non inferiore al 90% di quelle che gli sono state notificate dal sistema.

328 Uber imposta il prezzo della corsa e le transazioni avvengono tramite la piattaforma on-line. Il 70-80%

di ogni tariffa viene assegnato all’autista e il resto è trattenuto da Uber. La piattaforma on-line di Uber è

user-friendly e le sue tariffe sono generalmente inferiori ai taxi normali. Peraltro, «il modello di pricing di Uber è dinamico: il prezzo cambia per equalizzare l’offerta con la domanda. Se c’è una forte domanda di servizio e pochi conducenti sulla strada (ad esempio nei fine settimana o durante le festività nazionali), il prezzo aumenta». V.

PETROPOULOS G., Uber and the economic impact of sharing economy platforms, in Journal of Marketing Research, 2017.

107 si presenta prima facie come un mero marketplace. Come risulta dalle condizioni di contratto329

formalmente Uber non gestisce direttamente il servizio di trasporto, non avendo né la proprietà, né il possesso delle auto, né avendo gli autisti accreditati alle proprie dipendenze, in quanto essi sono “terzi fornitori indipendenti”.

A ben vedere, però, il ruolo svolto dalla piattaforma Uber non è da considerarsi limitato ad una mera piazza virtuale in cui la domanda e l’offerta si incontrano in modo occasionale, in quanto la stessa appare rivestire invece una posizione di primo piano nell’organizzazione del servizio, principalmente nella determinazione dell’ammontare della tariffa dovuta dal trasportato. La piattaforma, infatti, tramite una complessa programmazione degli algoritmi, determina il volume dei servizi ed il prezzo della corsa. La differenza essenziale rispetto ai servizi di car pooling consiste nel pagamento che in Uber viene effettuato tramite carta di credito direttamente all’azienda stessa.

Uber gestisce, sulla sua piattaforma, anche il servizio denominato Uberpop.

Uberpop permette di procurarsi passaggi da privato a privato, compiendo praticamente un

servizio in parte assimilabile a quello di taxi attraverso la stessa app che autorizza la prenotazione di un’auto privata tramite smartphone. Una volta ottenuta l’approvazione della loro candidatura330

gli autisti ricevono uno smartphone in cui viene installata l’applicazione necessaria per poter interagire con i clienti e che consente a quest’ultimi di prenotare online il conducente disponibile più vicino.

Il cliente, tramite l’app, conferisce i propri dati e il numero della carta di credito alla società di gestione, e attraverso un sistema di geo-localizzazione satellitare, viene individuato dal dispositivo di elaborazione dei dati di riferimento comunicati (punto di partenza e punto di arrivo). Inviati al dispositivo dell’utente l’itinerario e il costo della corsa, l’applicazione sottopone in tempo reale la richiesta agli autisti registrati: se quest’ultimi accettano l’incarico, il cliente riceve

329 Si legge nella sezione “Termini e condizioni” del contratto di Uber che «i Servizi costituiscono una

piattaforma tecnologica che permette agli utenti delle applicazioni mobili o dei siti web di Uber forniti nel quadro dei Servizi (ciascuna, una “Applicazione”) di organizzare e programmare servizi di trasporto e/o logistici con i terzi fornitori indipendenti di tali servizi, compresi i terzi fornitori indipendenti di servizi di trasporto e i terzi fornitori indipendenti di servizi logistici legati da un vincolo contrattuale con Uber o talune delle società collegate di Uber (“Terzi Fornitori”). Uber non fornisce servizi di trasporto o logistici né opera come vettore di trasporto e che tutti detti servizi di trasporto o logistici sono forniti da terzi fornitori indipendenti che non sono alle dipendenze di Uber o di qualunque delle sue società collegate».

330 Per essere abilitati quali autisti UberPop occorre superare un sistema di selezione, non troppo rigido,

essendo sufficiente il rispetto di alcuni parametri quali non avere precedenti penali ed avere un’auto intestata a proprio nome non più vecchia di 8 anni, con i documenti in regola, avere la patente da più di tre anni e comunque il superamento di un colloquio con i responsabili della società.

108 un numero di prenotazione che deve immettere nel programma al fine di confermare la propria richiesta di viaggio. Attraverso l’app è addirittura possibile verificare i mezzi disponibili nelle aree circostanti, stimando i tempi di attesa, ricorrendo per i pagamenti a un sistema digitalizzato realizzando un modello di business che riesce a creare valore facendo leva sul mobile mind shift331

Uber, così come anche Lyft suo competitor, utilizzando internet per i trasporti di singoli

soggetti sono in fortissima concorrenza con i taxi: di qui la querelle che sarà analizzata nel prossimo paragrafo.

4. La qualificazione di Uber come servizio nel settore dei trasporti: Corte Giustizia

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