1. La pandemia Covid-19 ha interessato il mercato assicurativo perché ha inciso sul rischio assunto dalle compagnie con particolare riguardo a quelle operanti nei rami assicurativi interessati e in specie i rami vita, malattie, assi- stenza, rc, perdite pecuniarie, in taluni casi aumentandolo e in altri diminuen- dolo.
Uno dei rami, in cui si è avuta una diminuzione del rischio e l’attivarsi di un dialogo tra associazioni dei consumatori e assicuratori per rivedere l’equili- brio economico del contratto, è quello della responsabilità civile automobilisti- ca. In questo caso il rischio è diminuito anche se per un’anomalia accidentale che non incide sul livello del rischio assunto. Il fatto che i veicoli circolino meno e con particolari restrizioni non esclude in assoluto il rischio da circo- lazione dei veicoli. Del resto al Corte di Giustizia Eu ha esteso l’obbligo assi- curativo anche all’ipotesi dell’auto tenuta in garage (Corte Ue – Sentenza 20 giugno 2019, Causa C-100/18 – Línea Directa Aseguradora SA c. Segurcaixa, Sociedad Anónima de Seguros y Reaseguros, in Assicurazioni, 2019, 393 con nota di Marco Rossetti).
Le paventate azioni dei consumatori per ottenere una riduzione del pre- mio difficilmente potevano trovare accoglimento.
Come detto si è avuta una riduzione del rischio che non rientra però nei canoni della diminuzione del rischio di cui all’art. 1897 c.c. in base al qua- le “Se il contraente comunica all’assicuratore mutamenti che producono una diminuzione del rischio tale che, se fosse stata conosciuta al momento della conclusione del contratto, avrebbe portato alla stipulazione di un premio mino-
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re, l’assicuratore, a decorrere dalla scadenza del premio o della rata di premio successiva alla comunicazione suddetta, non può esigere che il minor premio, ma ha facoltà di recedere dal contratto entro due mesi dal giorno in cui è stata fatta la comunicazione”. Nel caso di specie si tratta infatti di una diminuzione accidentale che ha riguardato un periodo della durata del contratto. Il numero degli incidenti ha infatti ripreso a crescere nella fase 2 della pandemia.
2. Gli interventi del governo sono stati alquanto limitati. Il decreto legge n. 9/2020, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e im- prese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, ha stabilito, fra le altre cose, la sospensione obbligatoria del pagamento dei premi e delle rate di premio relative a tutti i contratti assicurativi, inclusa l’assicurazione obbligato- ria r.c. auto, in scadenza a partire dal 21 febbraio fino al 30 aprile 2020 a favore degli assicurati residenti nelle c.d. “zone rosse”.
Sono stati piuttosto gli interventi in via di autonomia degli assicuratori anche grazie al dialogo instaurato dall’associazione degli assicuratori (ANIA) con le principali associazioni dei consumatori che hanno cercato di trovare una soluzione e venire in contro, almeno in parte alle esigenze degli assicurati.
Così quando il DPCM del 9 marzo 2020 ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure di emergenza prima previste per le sole c.d. “zone rosse” ed altre aree del Paese, per agevolare gli assicurati, molte imprese hanno esteso in via volontaria in tutta Italia la sospensione del pagamento dei premi r.c. auto prevista in via obbligatoria dal decreto legge n. 9/2020 solo per aree più limita- te. Molte imprese sono intervenute a ridurre i premi sempre in via spontanea e dietro sollecitazioni di IVASS che non ha mancato di sottolineare la necessità di un riequilibro tra rischio e premio. Così nella relazione annuale del Presi- dente IVASS Daniele Franco del18 giugno 2020, si legge “La riduzione forzata della circolazione ha avuto un impatto in termini di riduzione della frequenza dei sinistri, che nostri studi hanno stimato in circa il 50 per cento, consentendo di quantificare per le compagnie un risparmio medio variabile tra 36 e 41 euro per polizza. Sono prime stime, effettuate su dati della Banca Dati Sinistri gesti- ta dall’IVASS e riferite al periodo 1° febbraio-15 maggio 2020, che continue- remo ad aggiornare nei prossimi mesi. Se i dati confermeranno la riduzione dei sinistri e, quindi, dei costi per le imprese, ci attendiamo che le misure di ristoro agli assicurati si estendano.”
Il problema del mutato equilibrio rischio premio e di nuove dinamiche nella circolazione (riduzione del car-sharing, tendenza ad una riduzione delle percorrenze, riduzione della circolazione per l’incremento di attività a distan- za, ecc.) ha trovato soluzione non in via giudiziale ma piuttosto attraverso un dialogo costruttivo tra gli operatori del settore e la clientela che ha portato pe-
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raltro anche ad un ripensamento del mercato per il futuro nella prospettiva che si tratti di una condizione non puramente contingente ma destinata a mutare le nostre abitudini.
Si è così arrivati a ripensare agli stessi modelli assicurativi. In una logica di rischio pandemia come rischio ordinario, e non più come rischio sistemico, nell’ambito rca diventano più rispondenti al target market modelli come quello PAYD (pay as you drive) o PHYD (pay how you drive) in cui il calcolo del premio è ancorato all’uso del veicolo. Sono termini utilizzati per i programmi che offrono ai conducenti la possibilità di avere premi su misura per i loro stili di guida individuali. Il pay as you drive (PAYD) offre uno sconto calcolato in base all’evoluzione del numero di chilometri percorsi, mentre lo schema
pay how you drive (PHYD) calcola il premio assicurativo in base allo stile di guida usando metriche di base come velocità media e la frequenza di frenate improvvise. Per attuare questi modelli occorre che siano installati sul veicolo sistemi di monitoraggio della guida (v. black boxes). Per agevolare, velocizzare e rendere più trasparente e certo l’adeguamento del premio alle mutate circo- stanze è possibile utilizzare la tecnologia block chain (si veda INSURANCE INFORMaTION INSTITUTE: Background on: Pay-as-you drive auto insuran- ce (telematics). (2014). – URLhttps://www.iii.org/article/background-on-pay- as-you-drive-auto-insurance-telematics#top).
Il conflitto tra assicurati e assicuratori sulla riduzione del premio si è quindi tradotto, in via prevalente, in un dialogo che sta mutando, insieme alla tecnologia, il mondo della assicurazione della responsabilità civile automobi- listica.