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Parte III: Analisi del discorso pubblico

12. Le questioni riproduttive e il discorso nazionalista

12.2 Scopo della ricerca e metodologia

Lo scopo di questa parte della ricerca è quello di analizzare il discorso pubblico sulla legislazione relativa ai diritti riproduttivi in Polonia, particolarmente per quanto riguarda l'accesso alle procedure di interruzione di gravidanza e fecondazione in vitro (FIV), e la rappresentazione di questa a mezzo stampa. Desideriamo in particolare verificare l'influenza esercitata dalla Chiesa Cattolica nella costruzione di tale discorso e le strategie retoriche da essa impiegate. L'analisi viene condotta nel paradigma di Critical Discourse Analysis (van Dijk, 1993, 1997; Fairclough, 1995) con l'utilizzo di metodi sia quantitativi sia qualitativi. L'analisi critica del discorso viene qui intesa in senso lato come «un paradigma scientifico socialmente impegnato che affronta i problemi sociali» (Fairclough, 1997), e come paradigma generale. In accordo con la vasta maggioranza della letteratura sulla CDA, definiremo il discorso come una rappresentazione della vita sociale (Fairclough, 2001), che è al tempo stesso socialmente costituita e costitutiva (Fairclough, 1992).

Il corpus dell'analisi per quanto riguarda la stampa polacca (RC1a, b) è rappresentato da articoli apparsi su cinque pubblicazioni; mentre l'analisi della posizione della Chiesa Cattolica è stata effettuata esaminando le dichiarazioni e i comunicati ufficiali emessi dalla Conferenza Episcopale Polacca (KPE – Konferencja Episkopatu Polski), nonché i discorsi dei sacerdoti in occasione di cerimonie simbolicamente importanti (RC2a, b). Più in particolare, relativamente a RC1, il campione analizzato consta di una rivista (Super Express) e quattro quotidiani, fra cui quello a più ampia diffusione nel Paese, di orientamento generalmente liberale (Gazeta

Wyborcza). Gli altri tre quotidiani sono rispettivamente a orientamento di sinistra (Trybuna), pro-

governativo (Rzeczpospolita) e cattolico (Nasz Dziennik), quest'ultimo associato politicamente al gruppo mediatico conservatore di Tadeusz Rydzyk (Radio Maryja). La selezione è stata effettuata allo scopo di ottenere un campione variato di approcci. Per ognuno dei due temi, sono state individuate delle finestre temporali significative entro le quali concentrare l'analisi della stampa. Al loro interno, l'unità di analisi è data dagli articoli pubblicati riguardanti i temi analizzati (interruzione di gravidanza, riproduzione assistita) e il dibattito pubblico e parlamentare ad essi

collegato. Vista la quantità inferiore, abbiamo invece scelto di esaminare tutta la produzione documentale dell'Episcopato polacco sul tema dell'anno di riferimento (2007 per il dibattito sull'aborto, 2015 per quello sulla fecondazione in vitro).

La principale domanda di ricerca riguarda il modo in cui questi temi sono discorsivamente costruiti. Per mettere in luce altri aspetti caratteristici dei discorsi in questione, abbiamo impiegato l'approccio delle parole chiave (Baker, 2006). Le parole chiave di RC1 e RC2 sono state sottoposte ad un'ulteriore verifica di concordanza qualitativa, allo scopo di verificare l'influenza dell'Episcopato polacco. Ci siamo concentrati particolarmente sui nomi e le espressioni utilizzati per parlare di fecondazione in vitro. L'utilità dell'analisi terminologica nel descrivere i discorsi può essere vista, per esempio, nello studio di Galasiński e Skowronek sulla narrativa tessuta sulla Polonia e i cittadini polacchi nei discorsi pubblici del presidente, primo ministro e primate (Galasiński e Skowronek, 2001). Lo scopo è verificare la modalità di costruzione e presentazione delle procedure di interruzione di gravidanza e di fertilizzazione in vitro nel discorso della Chiesa Cattolica in Polonia, rappresentata dalla Conferenza Episcopale Polacca, ed evidenziare le sue caratteristiche specifiche in comparazione con altri discorsi. In altre parole, desideraiamo osservare l'influenza delle formulazioni dell'Episcopato polacco sulla rappresentazione dei temi a mezzo stampa. Così facendo verificheremo anche l'idea sostenuta da Graff relativa a una “guerra del linguaggio” in corso e quella esposta da Środa secondo cui esiste una barriera nel discorso pubblico sulle questioni riproduttive. Assumendo come corrette queste due idee, si può supporre che il vocabolario tipico del movimento pro-vita predomini nel dibattito pubblico sui diritti riproduttivi, rendendo difficoltosa una liberalizzazione della legislazione relativa e costruendo nella coscienza collettiva polacca un framework linguistico di riferimento carico in senso valoriale.

La regolamentazione pubblica delle questioni riproduttive può essere portata avanti in molti modi. Al livello della comunicazione pubblica, si traduce in un potente strumento culturale di riproduzione simbolica. L'analisi critica del discorso, o CDA (critical discourse analysis) è un tipo di ricerca analitica del discorso che si focalizza primariamente sul modo in cui il potere sociale, il dominio sociale e culturale e l'ineguaglianza sociale sono interpretati, riprodotti e anche contestati dai documenti testuali e dal discorso nel contesto sociale e politico (Van Dijk, 2008). L'analisi critica del discorso si pone domande sul modo in cui specifiche strutture discorsive (conversazioni, notizie o altro) sono impiegati per la riproduzione del potere sociale e la costruzione dell'ordine sociale.

esamina il materiale prodotto da un individuo o un'istituzione e che descrive una specifica realtà sociale. Nelle società moderne, grossa parte della produzione documentale proviene dai mezzi di comunicazione di massa e i documenti così prodotti appartengono alla sfera della vita sociale. Oggetto di specifico interesse per questa parte della ricerca è la stampa che, insieme agli altri

mass-media, gioca un ruolo attivo nella costruzione delle pratiche sociali. In particolare, la

produzione documentale della stampa può riflettere il fatto che il linguaggio utilizzato per descrivere alcuni fenomeni sociali, come l'aborto, sia deliberatamente o inconsciamente plasmato in modo da riflettere posizioni pro-vita. Il processo di analisi dei documenti sociali è definibile come analisi del contenuto. L'analisi qualitativa del contenuto è basata sul concetto di “testo”, inteso non solo di ciò che viene comunicato in maniera diretta, ma anche del contenuto e dei significati nascosti legati ad espressioni apparentemente neutrali, come il già menzionato termine “nascituro”.

L'analisi verrà effettuata identificando in primo luogo i discorsi principali presenti nel dibattito pubblico – sostanzialmente, uno a favore e uno contrario263. Evidenzieremo la loro costruzione

tramite la terminologia in essi utilizzata, ricercando, all'interno dei corpus di riferimento, le parole chiave e i loro collocati principali. Determineremo quindi quale sia il discorso prevalente, verificando la presenza di eventuali predominanze terminologiche e “barriere” nel linguaggio pubblico. Approfondisremo inoltre il discorso della Conferenza Episcopale Polacca, andando a verificare, in primo luogo, la misura della sua influenza sul dibattito pubblico (in tema di rappresentazione e di influsso sul linguaggio impiegato) e, in secondo luogo, la costruzione dell'immagine e della posizione della Chiesa in Polonia.

La metodologia utilizzata è quindi di tipo principalmente qualitativo, ma con un risvolto quantitativo. Quest'ultimo aspetto è dato dalla quantificazione delle parole chiave nel testo264. La

sua natura qualitativa è invece perché l'analisi è basata sul concetto di testo e messaggio, inteso non solo come ciò che viene trasmesso e comunicato esplicitamente, ma anche come il contenuto e i significati nascosti legati al carico valoriale delle espressioni impiegate, per quanto apparentemente neutrali (come il più volte menzionato termine “nascituro”).

Il primo metodo di analisi è consistito nella ricerca di parole chiave, ossia di oggetti lessicali che mostrano una marcata frequenza nel testo (Scott e Tribble, 2006). Questo per l'affermazione di Phillips che «un'analisi distribuzionale della sostanza testuale, senza riferimento al contesto

263Si considera il discorso della Conferenza Episcopale Polacca come archetipo di quello contrario.

264Per un approfondimento dell'aspetto quantitativo dell'analisi del discorso, si rimanda all'eccellente articolo di Schegloff (1993).

semantico, all'organizzazione sintattica o al significato lessicale del testo, rivela l'esistenza di

pattern globali» (Phillips, 1989: 11). Tramite la ricerca di parole chiave identificheremo così

formalmente la macrostruttura del testo, il cui contenuto andremo poi a specificare tramite interpretazione semantica. La combinazione di metodi quantitativi e qualitativi ha portato a rivelare diversi aspetti del discorso in questione.

Prima di poter proseguire, è necessario spiegare alcuni concetti.