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C OMITATO I TALIANO CONTRO LA T RATTA DELLE B IANCHE 1 Il dibattito in Inghilterra e in Italia

2. La National Vigilance Association e la sua struttura

2.4 Il sottocomitato legale

Composto da dodici membri, il sottocomitato legale forniva assistenza a tutte quelle donne che avevano subito violenza o erano state sfruttate e avevano bisogno di essere seguite durante l’iter giudiziario. Il primo rapporto annuale della NVA riportava che furono 105 i casi seguiti da questo ufficio92. Si trattava, in particolare, di vicende legate alla presenza di case chiuse clandestine e di violenza su donne. Si ricorda qui nuovamente che per i membri della NVA, le ragazze vittime della Tratta non erano soltanto quelle direttamente immesse, loro malgrado, nel

89 Ibidem.

90 Ibidem.

91 4NVA, 2, Records of the National Vigilance Association – Annual Report (1874-1969). 92 Ibidem.

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mercato della prostituzione, ma anche coloro che, spostandosi dal loro luogo di origine, venivano sfruttate sul posto di lavoro o licenziate senza preavviso, abbandonate al loro destino. Nel concreto, il sottocomitato legale coordinava appostamenti e investigazioni per scoprire se vi fossero sia bordelli clandestini sia uffici di collocamento fittizi che non garantivano la sicurezza delle lavoratrici, offrendo impieghi falsi e sottopagati. Il sottocomitato legale lavorava in stretta connessione con quello di prevenzione e, insieme, idearono un piano di sorveglianza sulle agenzie del lavoro, caldeggiando una partecipazione pubblica (Stato ed enti locali) in questo ambito affinché le lavoratrici, e nondimeno le artiste, fossero maggiormente tutelate93.

Per i membri della NVA l’entrata della «parte ufficiale», ovvero delle istituzioni pubbliche, nella prevenzione e nella difesa delle donne in cerca di un lavoro era un aspetto su cui insistere. Coote dichiarò che il lavoro promosso dalla NVA sarebbe dovuto spettare, in realtà, all’autorità di pubblica sicurezza, tuttavia, riportando qui le sue parole:

noi non si è mai cessato di dichiarare che se la polizia avesse pensato ai casi di cui ci si è, invece, dovuti occupare noi, noi non avremmo dovuto farlo al posto della polizia94.

Se da un lato il sottocomitato legale cercava di indagare i bordelli clandestini e gli ambienti considerati possibili luoghi di compravendita di donne (uffici di collocamento, caffè, compagnie artistiche), dall’altro lato si focalizzò sui casi di sfruttamento, offrendo assistenza legale. Fu, per esempio, grazie al comitato legale se si svolse un processo per un reato di Tratta, presso la Old Bailey contro due persone che «per qualche periodo hanno ingaggiato l’importazione nel Paese dall’estero di giovani donne per scopi immorali»95. La NVA si inserì

in questo caso e denunciò alle autorità il crimine dopo che E.S., la ragazza ingaggiata «per lavorare come domestica presso una casa abitata da una coppia di mezza età che cercava una rispettabile e giovane donna da ospitare in condizioni molto favorevoli»96, prima di andare all’appuntamento, chiese informazioni riguardo la casa che avrebbe dovuto ospitarla alla National Vigilance Association. Si rivolse alla associazione in virtù della fama che aveva

93 Ibidem.

94 Ibidem.

95 4NVA, Minutes, Executive Committee, 19 marzo 1901, FL194. 96 Ibidem.

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raggiunto nel suo impegno nelle indagini intorno alle agenzie di lavoro illegali. In seguito alle investigazioni, si scoprì che

all’indirizzo dato vi era un appartamento con tre stanze, gestito da F.D, che era conosciuto anche con altri nomi. Egli era già stato condannato per avere organizzato case di piacere a Londra e usava chiaramente come bordello quel nuovo indirizzo. Vivevano con lui altre tre donne [..] ammisero di tenere quella casa per motivi sessuali e che avevano un accordo con F.S. per cercare di avere altre ragazze.97

La polizia inglese, che ebbe parole di gratitudine per l’ausilio offerto in questo caso dalla NVA, raccolse prove a sufficienza per intentare un processo98.

2.4.1 L’inchiesta ai bordelli di Aldershot

La NVA cooperava con la polizia locale nella prosecuzione dei bordelli, della prostituzione di strada, nella pubblicazione dei libri osceni, e della letteratura oscena. Un esempio di tale collaborazione fu il «raid» del 23 giugno 1888 con cui i militanti della NVA cercarono di occupare alcune case ritenute dei veri e propri bordelli clandestini. In seguito a tale protesta, prese avvio una indagine da parte delle forze dell’ordine inglesi che culminò con la richiesta ai presunti tenutari delle case chiuse di apparire davanti ai magistrati. L’accusa principale era quella di essere «tenutari delle case usate come bordelli per prostituzione abituale»99.

Dalle indagini si evinse che nell’intero quartiere dello Aldershot vi fosse più di una casa «di dubbia fama» e che quella fosse una zona «rossa» in cui il mercato del sesso trovava facilmente modalità per svilupparsi poiché vi era un ospedale militare e le richieste di prestazioni sessuali erano assai frequenti da parte dei soldati. Per soddisfare le esigenze dei militari della British

Navy i tenutari di questi bordelli illegali facevano ricorso a ragazze sia inglesi sia provenienti

dall’estero. Durante il processo venne fuori che si trattava di ragazze vittime del traffico perché appartenevano a nazionalità differenti – molte erano le irlandesi – ed erano oggetto di compravendita dei tenutari dei bordelli. Le prove per dimostrare l’esistenza di una zona rossa all’interno del quartiere furono raccolte dai membri della NVA insieme alle forze di polizia.

97 William Alexander Coote, A Vision,cit. p. 43. 98 Ibidem.

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Prima di tutto, promossero degli “spionaggi” per osservare se nelle «case di dubbia fama» gli uomini entrassero e uscissero in poche ore, poi entrarono dentro questi bordelli per fare controlli più dettagliati. In totale furono trovate 400 ragazze che svolgevano l’attività di prostituta all’interno dei bordelli clandestini. Gli indagati, il 5 luglio del 1888, furono dichiarati colpevoli e condannati al carcere100. Questo caso fu uno dei primi che permise alla NVA di dimostrare la sua capacità di sapere impostare una azione dimostrativa ben organizzata che non avesse soltanto lo scopo di “protestare”, quanto piuttosto di indagare e di affrontare nel concreto il crimine. I membri della NVA infatti avevano organizzato una serie di appostamenti nella zona e avevano raccolto prove per confermare l’esistenza di un mercato clandestino del sesso. Infine, inscenarono una occupazione della zona per protestare contro la presenza di prostitute a disposizione della British Navy e, attraverso una collaborazione con gli organi di polizia inglese, raccolsero prove a sufficienza per potere intentare un processo101.